Fanfic su attori > Cast Glee
Ricorda la storia  |       
Autore: Gleetar    17/03/2014    2 recensioni
Fanfiction ispirata all'omonimo romanzo di Nicholas Sparks. Solo il primo capitolo conterrà il testo del romanzo, i capitoli successivi non seguiranno la storia del libro.
Una storia nata sul set che è destinata a durare in eterno. Tratto dal primo capitolo: "Ho amato qualcuno con tutto il mio cuore e la mia anima, e lo considero un dono che mi ha colmato."
Questa fanfiction nasce per dare un finale diverso e migliore ad una storia d'amore così bella.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cory Monteith, Lea Michele
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Chi sono io? E come finirà, mi chiedo, questa storia? Il sole è sorto e siedo accanto al vetro della finestra appannato dal fiato di una vita scivolata via. Sono un vero spettacolo stamattina: due camicie, calzoni di panno pesante, una sciarpa avvolta a doppio giro intorno al collo infilata nel maglione fatto a mano da mia figlia 30 compleanni fa. Il termostato in camera è regolato sul livello massimo e ho una piccola stufa piazzata proprio alle spalle. Sibila e geme e sputa aria calda come il drago di una favola, e tuttavia il mio corpo trema di freddo, un freddo di cui non riuscirò mai a liberarmi, un freddo che ha impiegato ottant’anni per consolidarsi. Ottant’anni, a volte ci penso e sebbene abbia accettato la mia età, mi stupisce ancora questo gelo nelle ossa che non mi abbandona più. Chissà se capita la stessa cosa a tutti gli ottantenni. La mia vita? Difficile definirla... La mia infanzia e adolescenza sono state un incubo da cui pensavo, non mi sarei mai più risvegliato. Non fraintendetemi però, la mia vita non è stata brutta! Sono stato molto fortunato. Ho ottenuto la fama, il successo… E ho amato qualcuno con tutto il mio cuore e tutta la mia anima, e lo considero un dono che mi ha colmato. Per i romantici questa è una storia d’amore; i cinici la definirebbero un tragedia. Nella mia mente è un po’ tutte e due le cose, e comunque si voglia interpretare la fine, non cambia il fatto che ha coinvolto una grande parte della mia esistenza determinando la via da seguire. Non rimpiango tale scelta e i luoghi dove mi ha condotto; esistono altri rimpianti, quanto basta per riempire una tenda da circo; ma la via prescelta era quella giusta, non avrei potuto accettarne una diversa. Il tempo, purtroppo, non agevola il cammino. Il sentiero si allunga davanti a me diritto come sempre, ma ingombro di massi e di terriccio franoso accumulatosi nel corso di una vita. Fino a tre anni fa potevo ignorarli, ma ora mi è impossibile. Un malessere percorre rullando tutto il mio corpo, mi mancano forza e salute e trascorro i giorni come un pallone dimenticato in un canto dopo una festa: inerte, grinzoso e sempre più sgonfio. Tossisco, e con un’occhiata un po’ strabica controllo l’orologio. È tempo di andare. Mi alzo dalla poltrona accanto alla finestra, attraverso la stanza strascinando i piedi e mi fermo accanto alla scrivania per prendere il taccuino che ho letto centinaia di volte. Non lo sfoglio nemmeno e me lo infilo sotto un braccio per proseguire il mio cammino verso il luogo dove devo andare. I miei piedi si posano su un pavimento di piastrelle bianche chiazzate di grigio. Stamattina sono l’unico a percorrere il corridoio. Sono tutti nelle loro stanze, soli, con la televisione. Ma come me, ci sono abituati. Odo l’eco soffocata di singhiozzi in distanza e so esattamente chi sta singhiozzando. Poi le infermiere mi vedono e ci sorridiamo scambiandoci saluti. Sono mie amiche e parliamo spesso, ma di certo si pongono domande su di me e su ciò che sopporto volontariamente ogni giorno. Un minuto dopo raggiungo la camera. La porta è rimasta spalancata per me, come sempre. Dentro ci sono altre due infermiere e anche loro mi sorridono quando mi vedono. “Buongiorno” dicono con voci allegre. Le nostre voci si incrociano al di sopra dei singhiozzi. Sembra che le infermiere non ci facciano caso, forse non li sentono più. Ma capita anche a me, se è per questo. Poi siedo nella poltrona che ha ormai assunto la mia forma. Le infermiere stanno completando il loro lavoro, lei ormai è vestita, ma continua a piangere. Si calmerà un po’ quando quelle due se ne saranno andate, lo so. L’eccitazione del mattino la sconvolge sempre e oggi non fa eccezione. Finalmente la tapparella è rialzata e le infermiere escono sorridendomi di nuovo. Mi siedo e la fisso per un secondo, ma non risponde al mio sguardo. Comprensibile, perché non sa chi io sia, uno sconosciuto per lei. Poi, voltandomi piego il capo e prego in silenzio per ottenere la forza di  cui avrò bisogno. Ci siamo, via gli occhiali, la lente di ingrandimento sfilata dalla tasca. La poso sul tavolo mentre apro il taccuino. C’è sempre un attimo, prima che io cominci a leggere, in cui il mio cervello turbina e mi chiedo: accadrà oggi? Non lo so, non so mai nulla in anticipo, e nel più profondo di me so che non importa. È la possibilità, non la garanzia, quella che mi fa andare avanti. Una specie di scommessa da parte mia. E chiamatemi pure pazzo o sognatore, io credo che tutto sia possibile. Perciò anche oggi, come tutti i giorni, comincio a leggere il taccuino a voce alta in modo che lei senta, sperando che il miracolo in grado di cambiare la mia vita si ripeta. E forse, solo forse, si ripeterà.


Angolo autore: Ringrazio tutti coloro che hanno letto il primo capitolo di questa storia. Mi rendo conto che forse lo potreste aver trovato un po' pesante, ma vi assicuro che già dal prossimo capitolo la storia si farà più interessante. Cercherò di aggiornare il prima possibile, mi piacerebbe se potreste inviarmi una recensione così da rendermi conto se continuare o meno questa storia. Ho già molte idee e mi piacerebbe continuare la scrittura di questa fanfiction, per ricordare Cory. Ormai l'unico modo che abbiamo per far restare viva questa splendida storia d'amore è l'immaginazione. Mi scuso se ci sono eventuali errori di scrittura. Non possiedo i diritti dell'autore. A presto! :)
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Glee / Vai alla pagina dell'autore: Gleetar