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Autore: HeatherTD    17/03/2014    2 recensioni
Heather era stata espulsa da due scuole! I genitori erano adirati, avevano pensato di mandarla all'accademia militare. Un uomo di nome Chris convince a far iscrivere la loro figlia alla Drama High School. Heather, a malavoglia, si ritrova in una nuova scuola, dove certo e sicuramente, i problemi non mancheranno. Dopo una visita in infermeria, sente di alcune sparizione avvenute nell'istituto, e insieme ad alcuni suoi compagni, si impegna per risolvere queste sparizioni. Dopo aver incontrato faccia a faccia il ladro, il suo carattere cambierà e diventerà più educata e cortese con i compagni.
Genere: Comico, Drammatico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Heather | Coppie: Alejandro/Heather, Cody/Sierra, Duncan/Courtney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Capitolo 1: Cambio di classe
« Heather, non puoi continuare a farti espellere da ogni scuola in cui noi ti iscriviamo! » Disse la signora Wilson, guardandola furiosa, accanto a lei c’era il padre, che aveva lo stesso sguardo infuriato. Heather era seduta sul divano, un finto viso triste stampato in volto. Aprì a malapena la bocca e iniziò a singhiozzare.
« Vi giuro… volevo solo aiutarla! Perché non mi credete? »
Si mise le mani in faccia e finse di piangere, forse i genitori avrebbero abboccato.
« Heather, dovrai ripetere il tuo primo anno, di nuovo! È la terza volta, quando crescerai? »
Disse il padre alzando la voce. Alla ragazza mancava poco per esplodere, ma doveva evitare che i genitori la vedessero, così si limitò a singhiozzare.
«… V-volevo solo aiutarla! N-non è colpa mia se il suo vestito ha preso fuoco… capitemi »
« Heather, le telecamere mostrano chiaramente te che saboti i fornelli della scuola. » 
Disse la madre, ora aveva iniziato anche lei ad alzare la voce. Lo scorso anno, era stata in una scuola alberghiera, e aveva conosciuto una ragazza particolarmente antipatica., e quindi, durante una lezione pratica, sabotò i fornelli.
« Se verrai espulsa dalla Total Drama High School, finirai in un’accademia militare, signorina! E sappi che lo faccio! » Il padre le disse avvicinandosi a lei con delle valigie.
« In questa scuola ci dormirai anche, attenta a te! A proposito, ecco il tuo autobus. » Disse la madre, poi le prese la mano e le diede un bacio sulla guancia, il padre si limitò ad agitare la mano. Era ancora arrabbiata: mandarla in una  nuova scuola senza dirle nulla, salì prima in camera sua e prese il diario, il telefono e l’mp3, poi salì sull’autobus. L’autista era un uomo di colore, abbastanza muscolo, alla testa aveva un cappello da chef. L’autobus non era uno dei migliori: oltre a puzzare molto e a cadere a pezzi, era pieno di gente strana. Nel posto singolo c’era un ragazzo molto grasso con dei capelli biondi e una maglietta bianca, seduto sulle sue gambe, una ragazza dai capelli rossi e ricci e vestita di verde che farfugliava cose senza senso.
« Ahahaha, ti ho appena conosciuto e già mi stai simpatico, Owi. Ti posso chiamare così? Sai, quando ero con le marmotte ho imparato a fare cose troppo divertenti! Vuoi vederle? »
Nel sedile dietro c’erano due ragazze, erano praticamente uguali, tranne per l’aspetto fisico: una era magra e leggermente scura di pelle, una un po’ più in carne e leggermente bianca.
« Oh Sadie, riesci a crederci? Di nuovo insieme » disse la ragazza magra, abbracciando l’altra ragazza.
« Certo Katie, troppo bello! » Disse lei, dando un abbraccio spacca-costole a Katie. Trovò posto vicino ad un ragazzo. Aveva la pelle scura, forse era abbronzatura. Capelli castano scuro abbastanza lunghi e occhi color nocciola.
« Hola bellissima » Disse guardando Heather. Lei non rispose, sbuffò, si mise le cuffiette alle orecchie e iniziò a scrivere sul suo diario. Poco dopo, un’altra persona fermò l’autobus. Era una ragazza dall’aria leggermente strana.  Aveva la pelle leggermente scura e i capelli viola e molto lunghi.
« Eeehi! Ragazzi! Mi chiamo Sierra, e sono felice di essere qui. » La sua voce era talmente alta da superare il volume della musica. Sierra si avvicinò verso di lei, urtando le valigie della gente, poi decise di sedersi su una valigia leopardata. Prese un cartone di pizza e un topo e iniziò a scrivere.
«  Uouououo, ferma! Scendi dalla mia valigia, cocca » Disse una ragazza di colore, con i capelli raccolti in una coda. Sierra si alzò e la ragazza riprese la valigia. Durante il viaggio salirono diversi personaggi alquanto stravaganti: un festaiolo, un punk, una gotica e una specie di avvocato, ma Sierra era la più strana: continuava a scrivere sul cartone della pizza.  L’autobus frenò bruscamente, le persone in piedi caddero, così come il diario di Heather.
« Oh santo cielo! Ma chi lo porta questo catorcio?! » disse la ragazza di colore di prima-che aveva sbattuto il petto contro il sedile-
« Mi si è appiccicata una gomma sulla maglietta! Qualcuno la pagheràà! » disse la donna simile ad un avvocato.
« Calmati miss. Pulizia, calmati! » disse il punk. Heather raccolse il diario e si avviò verso la porta, il manico del trolley su una mano. Stava schiacciando più o meno tutti, ma questo la faceva sentire superiore, così ignorò gli insulti e le lamentele. La scuola era molto malridotta: le pareti dovevano essere imbiancate, le porte non si tenevano bene ed erano arrugginite. C’era uno striscione con scritto “Benvenuti alla Total Drama High School”, ma anche quello stava per staccarsi. Davanti alla porta c’era un uomo che poteva avere all’incirca trent’anni.
« Benvenuti, ragazzini. Sono Chris Mclean, Preside e Insegnante di Scienze in questa scuola… Spero troverete la permanenza qui piacevole… » accennò una risatina e poi continuò a parlare. « Ora vi presento i professori… vi prego di essere gentili con loro! Ah, vi ricordo che in questa scuola si studieranno tutte le materie che io vorrò farvi studiare! Voi dovrete superare i test e.. be’, funziona come in tutte le scuole! Dunque, le professoresse di moda e abbigliamento sono Dakota Milton e Mildred Blaineley Stacey Andrews O'Halloran »
« Chris Mclean, sei morto! Lo sai che non devi usare il mio vero nome davanti a tutti! Oh, se ti metto le mani addosso! » una ragazza, anche lei sui trenta, vestita con un abito rosso molto corto e capelli molto lunghi(probabilmente allungati con delle extension), si avvicinò a Chris e gli diede uno schiaffo in faccia, poi si rivolse con un tono delicato agli studenti.
« Salve, carissimi studenti, sono la vostra insegnante di moda, Blaineley.  E sono qui per… »
« Togliti di mezzo, finta bionda! » una ragazza molto più giovane di Blaineley e Chris spinse la donna in rosso via e iniziò a parlare.
« Io sono Dakota Milton, la vostra insegnante! Lei è la mia assistente, Blaineley »
« Ha ripetuto tre volte il suo nome, come minimo! » sbottò la gotica. Dakota emise una risatina e andò via, trascinando Blaineley con sé.
« Che male… Ahi! Il vostro insegnante…anzi, i vostri insegnanti di Psicologia sono Dawn e Mike » una ragazza dalla pelle pallida e lunghi capelli biondi, vestita con una maglia verde e una minigonna, si avvicinò. Accanto a lei c’era un ragazzo con una maglietta blu e pantaloni leggermente più scuri.
« Io sono Dawn, vostra insegnante di Psicologia. Voi potete chiamarmi anche Raggio di Luna, alunni. » aveva una voce sognante e mentre parlava sembrava levitare.
« Io sono Mike… e potete chiamarmi… Mike » si mise una mano sul capo e iniziò a ridere. Heather sbuffò leggermente e alzò la voce.
« Chris, la mia valigia inizia a pesare! Portaci alle stanze! Le presentazioni le farai dopo »
« Shh! Silenzio! Lei è Jo e lei è Eva! Loro saranno le vostre insegnanti di ginnastica. » due ragazze, entrambe con una tuta di due diversi colori e capelli molto corti(Eva li teneva legati, ma era evidente che non erano lunghi),  alzarono le mani e accennarono un saluto, poi se ne andarono.
« Seguitemi, di qua c’è la vostra classe. » I ragazzi entrarono nell’istituto. Da dentro era ancora più rovinato: le pareti erano impolverate, le porte stavano cadendo a pezzi e i banchi erano sparsi nel corridoio.
« Dovremo stare nel corridoio? » disse Heather, guardando con disgusto i banchi e le pareti, l’uomo la ignorò. Dopo aver camminato per qualche minuto e aver fatto due rampe di scale, entrarono in una stanza che era praticamente uguale al corridoio, l’unica cosa in più erano le cartine geografiche. Heather trovò posto in un banco singolo, al quale furono uniti altri due banchetti singoli. Una ragazza vestita con una minigonna arancione e maglietta rossa, con lunghi capelli biondi si sedette alla sua sinistra, mentre una ragazza robusta, bassa, che indossava dei pantaloni rosa e una maglia verde acqua si sedette alla sua destra.
« Io sono Beth, piacere! » disse la ragazza alla destra, sputando un po’ sul banco e allungando la mano. Heather appoggiò la testa sul banco  si voltò verso la bionda, ignorando Beth.
« Io sono Lindsay!! » Lindsay aveva una voce acuta e fastidiosa quasi quanto quella di Sierra, anche lei allungò la mano, così Heather fissò Chris, ignorando anche lei.
« Facciamo l’appello, carissimi. Alejandro » il ragazzo che Heather aveva conosciuto sull’autobus sorrise e alzò la mano, Heather udì dei commenti da Katie e Sadie sull’aspetto fisico del ragazzo.
«..Beth, Bridgette, Cody, Courtney, Devon Joseph , Duncan, Ezekiel, Geoff, Gwen, Harold, Heather… » la ragazza alzò la mano e guardò i compagni con un’aria di superiorità.
« Ma guardatela! Tss, chi ti credi di essere? » disse la ragazza di colore, guardando male Heather- o meglio, quel poco che poteva guardare, dato che era coperta da Beth- , lei la ignorò e iniziò a scrivere sul diario. Chris li fece star zitti e continuò.
« Isabella, Justin, Katie, Leshawna…» Heather guardò la ragazza di colore che poco prima aveva commentato il suo sguardo, così disse, spostando la grossa di Beth e guardandola con gli occhi ridotti a fessure:
« Carine le ciliegine sulla tua maglietta da stracciona » alcuni compagni di classe risero- tra cui Beth e Lindsay- , Leshawna stava per perdere la calma, ma Chris riportò il silenzio.
« Lindsay, Noah, Owen, Sadie, Sierra, Trent e Tyler. Bene, iniziate a conoscervi e a vedere chi di voi possa essere un ottimo rappresentante di classe! » Chris uscì e Courtney si alzò e si mise a sedere sulla sedia dietro la cattedra.
« Dunque, avendo avuto molte esperienze come leader, mi candido come rappresentante di classe. Fareste bene a votarmi, dato che io so come si comanda. » sorrise e prese una mela dalla tasca, prese un gessetto e masticando la mela iniziò a disegnare un grafico.
« Questo grafico vi spiega i possibili vantaggi che avrà questa scuola- e che avrete voi- se eleggerete me come rappresentante. » Courtney chiuse gli occhi, soddisfatta del suo discorso. Heather si alzò, e con nonchalance prese un fazzolettino dal pacchetto di Harold e pulì la lavagna. Poi spinse la sedia di Courtney fuori dalla classe. Lei aprì un occhio.
« Ehi, ehi, che fai?! » Heather la ignorò e iniziò a parlare.
« Votatemi come rappresentante e io vi darò di tutto: più tempo libero, ore in più di ginnastica, sceglierò due di voi e li farò diventare miei segretari,  sarete superiori a tutti quanti! Insomma, votate Heather! »
Iniziarono tutti ad alzare la voce e ad insultare le due ragazze, che per tutta risposta, tirarono contro di loro l’intero pacchetto di gessi. Heather non capiva cosa non li aveva convinti del suo discorso?  Il modo in cui aveva ignorato Beth e Lindsay? Non poteva essere, non la aveva vista nessuno. La battutina sulla maglietta di Leshawna? No! Alcuni di quelli che l’avevano insultata avevano anche riso.
« Bene, polli, seguitemi! Si va ai laboratori! » Chris scortò i ragazzi verso una sala sotterranea, impolverata più del resto, piena di topi e ragni. Al centro dominava una specie di letto, mentre sul soffitto una specie di raggio laser.
« Cos’è quel coso? » chiese Izzy, indicando il letto.
« Non lo so nemmeno io, e visto che questa scuola non ha soldi per permettersi di pagare dei tecnici, sarete voi a ripararlo! Dividetevi in gruppi o fatelo singolarmente, chi lo ripara prima, ottiene un punto in più per la verifica di Scienze!  » Chris scoppiò a ridere e uscì dalla stanza, i passi si sentivano, anche se probabilmente era molto lontano.  Courtney salì su una cassa e indicò Harold
« Acciuga, tu riparerai questa cosa insieme a me e al punk, così otterremo il punto in più alla verifica. »
« Ehi bellezza, posso sapere come mai hai scelto me? » disse Duncan, avvicinandosi a Courtney. Lei lo ignorò.
« Pss! Beth, Lindsay, venite a me! » disse Heather, che si era allontanata dal resto del gruppo. Le due si avvicinarono.
« Scusate se prima non vi ho trattate col dovuto rispetto, vi chiedo scusa, davvero! » si coprì il viso con una mano
« Ora però ho bisogno di voi… Courtney ha queste manie di comando e non mi lascia esporre il mio pensiero! Se lei ha avuto esperienza, perché deve continuare lei? Perché non far provare a chi non ha esperienza?! »
« Forse perché almeno non ci saranno problemi » suggerì Lindsay. Gli occhi di Heather erano ridotti a fessure, ma fortunatamente la mano li copriva entrambi.
« Ok, ma non vorresti provare tu a comandare? Se tu e Beth mi aiutate, diventerete le mie segretarie e potrete fare tutto quello che farò io… »
« Non sapevo che i rappresentanti di classe avessero dei segretari! » disse Beth, grattandosi la testa.
« Oh sentite, fate come volete! Poi non lamentatevi se Courtney vi tratterà come delle schiave! » sbottò Heather, allontanandosi.
« Aspetta! Abbiamo cambiato idea! » dissero in coro. La ragazza indietreggiò, un ghigno beffardo sul volto.
« Dunque… vedete quella specie di laser? » le due annuirono.
« Bene! Dovrete farlo  cadere su Courtney! Se si ferisce, non potrà esserci d’aiuto, no? Prima però... » si guardò intorno e indicò Beth.
« Tu vai alla sala monitor e spegni le telecamere, e per precauzione prendi il nastro! Lindsay, quando ti farò il segno dell’ ”ok”, distrarrai Courtney, per evitare che mi veda mentre smonto il laser, ok? »
« E tu come salirai lassù?  » disse Beth. Heather la guardò leggermente stupita: aveva ragione! Come saliva? Poi notò una scala e tornò a sorridere.
« Tranquille, affari miei! Andate, ora! » Lindsay iniziò ad intrattenere Courtney con una conversazione sulle varie esperienze che aveva avuto in fatto di leadership. Beth, filò via verso la sala monitor, mentre Heather si avvicinò alla scala. Fortunatamente il soffitto non era  molto alto, quindi lei riuscì ad appoggiare la scala al muro e a smontare il raggio.
« Heather, che stai facendo?! » disse Trent, tutti si voltarono a guardarla.
« Cerco di riparare il laser… non si vede? »
« Tranquilla! Nel campeggio sulla fantascienza ho avuto queste esperienze! Devi stare  attenta a non svitare niente! » disse Harold, guardandola. Ma Heather svitò la vite che teneva  “sospeso” il laser. Tutti si spostarono, tranne Courtney che non riusciva a muoversi. SBAM. Courtney era finita sotto il laser- e non si parla di una classica pistola, ma di una vera e propria “bombola”- .   Heather era soddisfatta, e con le telecamere fuori uso, nessuno poteva dire che l’aveva fatto di proposito. Ad un certo punto, le arrivò uno schiaffo, uno schiaffo talmente forte da farla finire per terra, era svenuta.
  
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