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Autore: Scarlet Jaeger    20/03/2014    2 recensioni
Hanamichi cova rabbia e risentimento verso Kaede ed ogni è scusa è buona per attaccare briga. Ma questa volta escogita qualcosa di più infido per prendersi la sua rivincita. E lo fa nello spogliatoio. Come reagirà Rukawa?
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akagi Takenori, Hanamichi Sakuragi, Kaede Rukawa, Kiminobu Kogure
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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"Dannata Kitsune"

 

 

Erano passati appena cinque giorni da quando Hanamichi aveva iniziato a giocare nel Club di Basket del suo liceo: lo Shohoku. Tutti i dannati allenamenti, secondo lui, sminuivano il suo talento e mettevano in luce quello di Rukawa. Anche se, sempre secondo lui, quello di Kaede non era affatto talento.
Non sapeva quanto si sbagliava.
Più passava il tempo a seguire gli allenamenti palleggiando il pallone con le ginocchia piegate, monitorizzato a vista da Ayako, sempre all’erta col suo immancabile ventaglio, più covava odio verso il suo eterno rivale. La bravura di quest’ultimo gli faceva accrescere un moto di stizza che lo accecava come non mai. Non aveva mai provato così tanto rancore per una persona, che in più feriva, sempre secondo lui, i sentimenti della dolce Haruko.
Dopo un altro giorno passato dietro ai palleggi, con il mal di gambe per lo stare sempre inginocchiato a qualche centimetro di distanza dal lucido parquet che, sempre e comunque spettava alle matricole pulire, ingegnò un fantastico ed impeccabile piano ai danni del bel numero undici.
Così, dopo aver salutato tutti ed essersi avviato tutto felice e pimpante, ridacchiando da solo e facendo preoccupare non poco tutti i presenti, si lanciò nello spogliatoio per lavare via anche quella giornata di fatiche. Fatiche che, purtroppo, non venivano mai ripagate. Per lui i fondamentali erano solo una perdita di tempo. Voleva dare uno schiaffo morale all’altra matricola, quella con la quale aveva più rivalità di tutti. L’unico vero rivale che sentiva in questo sport. E l’unico con il quale non andava d’accordo. 
Akagi lo metteva sempre in riga; Kogure gliele dava tutte vinte (per paura, forse?); Ayako si faceva sempre rispettare e gli altri compagni di squadra se lo tenevano bene bene alla larga per non avere rogne. Non c’era nessuno che lo considerava, tranne Kaede, che con i suoi soliti colpi di “Do’aho” detti con la sua solita espressione seccata, lo faceva alterare fino all’inverosimile.
Per lui, aveva in serbo un trattamento speciale.
Entrò nella doccia prima di tutti, canticchiando stonatamente un motivetto a random, preoccupando i presenti sempre di più.
«Ma che gli è successo ad Hanamichi?» Si ritrovò a chiedere Kogure, rivolto verso Akagi nella doccia adiacente. Quest’ultimo infatti, dopo essersi sporto un po’ per vedere la faccia estremamente soddisfatta del numero dieci, alzò le spalle rassegnato e, senza guardare il compagno di classe in volto, si apprestò a dire:
«Ma che ne so, ignoriamolo!» Grugnì prima di insaponarsi i capelli.
Quando Hanamichi uscì dalla doccia, attorcigliandosi in vita il suo asciugamano, buttò una rapida occhiata alle docce dietro di sé. Erano tutti intenti a far scivolare il bagnoschiuma dai loro corpi, dandogli le spalle. Anche Kaede non lo stava minimamente calcolando nella doccia centrale.
E fu quello il momento in cui decise di entrare in azione.
Senza farsi beccare dagli altri, gattonando raggiunse l’entrata della cabina di Rukawa e dopo aver dato una rapida occhiata all’oggetto che teneva in mano, fece l’espressione più Killer che riuscì a tirare fuori. 
Sì, si sentiva estremamente soddisfatto perché il suo piano, sicuramente, sarebbe andato a gonfie vele. Kaede Rukawa sarebbe inciampato, letteralmente, nel suo tranello. Quello quando non giocava a Basket era bello e che addormentato, figuriamoci se non dormiva in piedi anche dopo aver sudato sette camicie in campo. Quindi, figuriamoci se si sarebbe accorto della saponetta che aveva poggiato ai piedi della sua doccia. Era sicuro che il compagno di squadra, uscendo, l’avrebbe pestata e sarebbe scivolato a terra come una pera cotta, battendo il deretanto così che lui si sarebbe finalmente preso la sua agognata rivincita. Ed avrebbe finalmente avuto un motivo per deriderlo, visto che in allenamento non ne sbagliava una. Era sempre il contrario. Lui rideva molto spesso del genio.
Tutto soddisfatto, andò al suo armadietto per cambiarsi ed aspettare il momento che già pregustava con ansia.
Purtroppo, dopo svariati secondi di batticuore, quello non accadde.
Si voltò incavolato nero e quando vide la doccia vuota e Kaede che avanzava verso di lui non poté non digrignare i denti. 
Non ci era cascato! Com’era possibile?
Guardò prima in direzione delle docce, poi verso il compagno di squadra che lo stava, come al solito, ignorando mentre si rivestiva.
«Com’è possibile!!» Sbraitò ad alta voce, beccandosi un’occhiata furtiva e sconsolata da parte di Rukawa. Ne aveva abbastanza di quel piantagrane!
Hanamichi si avviò verso la sua saponetta che…era sparita!
«Ma…» Si apprestò a dire, guardando a destra ed a manca spaesato. Se Kaede l’avesse vista, come infatti era successo, l’avrebbe tranquillamente scavalcata e non spostata.
Non poteva sapere però quanto infido poteva essere Kaede Rukawa se provocato. Come non si era accorto che la saponetta era stata spostata al centro dello spogliatoio, ben evitata da tutti, che ridevano sotto i baffi mentre Sakuragi, con falcate decisamente troppo sgraziate, stava raggiungendo il suo rivale.
«Tu, maledetta Kitsune addormentata!» Sbraitò, ma purtroppo il genio, come tutti si erano immaginati, non si accorse dello scherzetto della volpe e scivolò come una pera cotta fino ai piedi del ragazzo dai capelli corvini, che lo guardò dall’alto verso il basso a braccia conserte appoggiato al suo armadietto oramai chiuso.
«Tzè…sei proprio un Do’Aho!» Sospirò sconsolato dandogli l’ennesima mazzata prima di scavalcarlo –assolutamente di proposito- con un calcetto sullo stinco.
Quando uscì dalla porta dello spogliatoio, Hanamichi si issò in piedi come se fosse indemoniato, iniziando a sbraitare offese con gli occhi fuori dalle orbite.
Per farlo calmare ci volle uno dei micidiali cazzottoni del gorilla che, sconsolato per le ripetute percosse che i due si facevano ripetutamente, aveva la vena sulla tempia che pulsava a dismisura e l’espressione trasfigurata dalla rabbia. 
Per fortuna che Kogure era un pacifista e con due paroline riuscì a calmare l’animo infuocato dello spogliatoio.

 

Quando Rukawa uscì finalmente dalla stanza della palestra si diresse con passo calmo verso l’uscita, iniziando a sbadigliare. La fatica a lui faceva brutti scherzi e siccome dormiva la maggior parte del tempo, si fece prendere dalla sonnolenza anche in quel momento, non vedendo minimamente dove mettesse i piedi. La vista gli si appannava e camminava per inerzia. 
Dopo qualche passo inciampò nel cesto dei palloni che Hanamichi, per correre ad attuare il suo piano nello spogliatoio, aveva mancato di rimettere a posto. Rovinò a terra con un tonfo facendo cadere tutti i palloni ed il cesto stesso.
Quando si alzò, spaesato, si accertò che non avesse visto nessuno. Non voleva sentirsi deriso né tanto meno voleva ascoltare le risate assassine del compagno di squadra.
«È sempre il solito cretino!» Fece spallucce e si diresse verso la sua biciclettina azzurra che lo avrebbe riportato a casa, lasciando tutto il disastro lì per terra macchinando la sua vendetta.
Infatti, siccome Sakuragi fu l’ultimo ad uscire dallo spogliatoio, quando il capitano uscì e trovò tutto l’ambaradan per terra…
«HANAMICHI!!!»
Alla fine i dispetti non smetteranno mai di susseguirsi!
Fine

Colei che scrive...cavolate!

Do'Aho = Idiota
Kitsune = Volpe

Ma saaalve, saaalve! Se siete giunti a leggere fin qua vuol dire che avete letto la piccola one shot...molto bene(a mo di Nobunaga Kiyota xD)! Siete rimasti allibiti? Benissimo, anche io perché l'idea della saponetta, come è giusto dire, non è mia ma viene da "nonciclopedia" xD Stavo leggendo ciò che si dice in quel sito sui nostri beniamini e quando ho letto questo: 

"...Kaede Rukawa, che formalmente sarebbe uno dei più forti, ma che in realtà è il più cazzone e detestato di tutta la serie, e i suoi stessi compagni di squadra nelle docce gli lanciano le saponette davanti ai piedi sperando scivoli e muoia sbattendo la testa contro i cessi." 

Ora ._. effettivamente è molto macabra la cosa o.o però mi ha fatto venire in mente questo possibile aneddoto che io ho trasformato in una comica scenetta xD spero vi sia piaciuta e spero mi facciate sapere :3 

Un bacione a tutte/i!

  
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