Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Summer11    23/03/2014    7 recensioni
Dai vari episodi..
[..]"E' una zingara, peggio per lei che sta qua in mezzo alla strada." Stavo per rispondere di malo modo quando quell'uomo mi riconobbe. "Ma tu sei Justin Bieber" Subito lo guardai "No si sbaglia! Ci cascano tutti, gli assomiglio e basta. Non credo che il vero Justin Bieber passi per queste strade" [...] Nessuno doveva sapere delle mie uscite private. Mi voltai verso la bambina e mi inchinai alla sua altezza "Tutto bene?" Lei mi guardò un po' spaesata e impaurita [...]
[...] Parcheggiai la macchina in garage e mi avviai all'entrata di casa quando vidi la mia regina seduta sugli scalini con la schiena poggiata al muro. Subito corsi da lei "Sel, tesoro, cosa è successo?" [...]
[...] Justin: E' FORSE SBAGLIATO? E' FORSE SBAGLIATO AMARE UNA PERSONA PIU' DELLA TUA STESSA VITA SELENA?
[...] Selena: Starai meglio senza di me! Te lo assicuro. Ciao Justin[...]
[...] Guardai mia madre abbastanza perplesso "Quando arriverà e come si chiama?" "Arriva dopodomani e si chiama Chantal. Arriva dalla Francia" "Sia chiaro mamma, lo faccio solo per te!" Lei sorrise "Sarà per poco tempo, non preoccuparti, non interferirà con il tuo lavoro."
Trailer: http://www.youtube.com/watch?v=vcwHeE4kDxk
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Selena Gomez, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Everything’s gonna be alright
Capitolo 1


Non avrei mai pensato di finire in una situazione del genere. Ormai la mia carriera era decollata e non per vantarmi ma andava alla grande. Ero conosciuto in tutto il mondo, venivo amato ma anche tanto odiato. Ero Famoso con la F maiuscola ciò però comportava niente vita privata, l'unica cosa che mi dava coraggio era l'amore delle mie Beliebers. Vedere i loro sorrisi, le loro lacrime di gioia e sentirle cantare le mie canzoni mi rendeva orgoglioso e felice. Non avrei mai voluto deluderle perché a loro devo tutto. Ogni cosa. La scelta che stavo per fare però le avrebbe distrutte. Davvero stavo rinunciando alla mia carriera, alla mia fama e ai miei fan per lei? Ci avevo davvero pensato bene? Ecco che la paranoia tornava a bussare alla mia porta mentre salivo sul palco per dare l'annuncio ufficiale. Sarei riuscito a gestire quella grande responsabilità di cui mi stavo facendo carico? Ero sicuro al cento per cento di ciò che stavo per fare?! Mi posizionai al centro del palco e incrociai i suoi occhioni celesti, mi soffermai a guardarla. Teneva stretta stretta la manina di Jazzy, la mia sorellina, mentre Jaxon, il mio fratellino, era davanti a loro. In quel momento fui sicuro del mio istinto: Si, stavo facendo la cosa giusta. Credete sia matto eh? Sarebbe un ottimo scoop per i paparazzi, ormai manca solo questa da aggiungere alla lunga lista: "La superstar mondiale Justin Bieber è uscito fuori di testa". Vi assicuro che a tanta gente farebbe piacere. Beh tanto vale che vi racconti cosa, o meglio chi, mi ha portato a questo momento, su questo palco.
Tutto è iniziato due anni fa, verso il mese di gennaio, avevo diciannove anni e il mio compleanno era vicino. Quella sera dopo essere uscito con la mia "ragazza" Selena ed essere scappati dai paparazzi ci rifugiammo a casa mia. Accesi il riscaldamento, era una giornataccia a Los Angeles e pioveva a dirotto. Vidi Selena tremare e le accarezzai la guancia. "Ti conviene andare a farti una doccia, così almeno ti riscalderai." Lei mi guardò e annuì. Si alzò, andò in camera sua dove aveva un armadio con alcuni vestiti. La vidi uscire dalla stanza ed entrare in bagno con in mano una felpa e dei pantaloni caldi. Era congelata. Io chiesi al mio chef di prepararci una cioccolata calda e dei brownies, entrambi ne andavamo matti. Io e Selena avevamo tante cose in comune, mangiare fino a scoppiare, provare diversi tipi di cucina, adorare gli animali e naturalmente l'essere famosi e l'amore per la musica e per i nostri fan. Piacciamo molto come coppia, recentemente sono venuto a conoscenza dei "Team Jelena" ovviamente a nostro favore. Quando avevo più o meno tredici anni, prima di sfondare, avevo sentito parlare di un altro famoso team i "Zanessa", coppia formata da Vanessa Hudgens che tra l'altro è una grande amica di Selena e Zac Efron che ho incontrato personalmente. E' un grande, credo che farà strada. Questi mix di nomi tra le varie coppie lega i nostri fan a noi ancora di più. Non avrei mai immaginato che sarebbe successo anche a me e Selena. Il tempo stava passando decisamente troppo velocemente. Sentii il phon acceso, Selena aveva quasi finito e il mio maggiordomo poggiò sul tavolino del salone un vassoio con sopra due tazze di cioccolata fumanti e un piatto con una piramide di brownies. "Grazie James, sarei andato a prenderli io dalla cucina, non dovevi disturbarti". Glielo dissi sorridendo e anche lui mi guardò con un sorriso "Signor Bieber l'ho visto un po' sovrapensiero e non ho voluto scomodarla. Qualche problema l'affligge?" Mi piaceva James. Era un uomo sui cinquantacinque anni più o meno, sembrava mi conoscesse da una vita, anche se lavorava per me solo da qualche mese. "Per ora non ancora James!" Vidi Selena tornare in salone e sedersi sul divano prendendo la sua tazza di cioccolata calda e il primo brownie della piramide mentre James spariva nella mia grande, forse troppo, casa. Guardai attentamente Selena, qualcosa non andava. "Hei, tutto ok? La cioccolata ha qualcosa che non va?" Lei mi guardò. "No, la cioccolata è buonissima come sempre. E' tra noi che qualcosa non va e lo sai benissimo Juss!" Sapevo dove voleva arrivare, ne avevamo parlato tante volte. "Sel io.."  Non mi fece finire, interrompendomi e alzandosi poggiando la tazza di cioccolata sul tavolino. "Lo sai che non è per te Justin. E' la situazione, è questa gabbia che ci tiene rinchiusi e uniti a forza. A me piace stare con te, ma non così. Non voglio un rapporto del genere, siamo esseri umani e so che continuando così finirei per odiarti e non voglio odiarti.." Mi avvicinai a lei e la strinsi in un abbraccio mentre delle lacrime marcavano il suo viso. Gliele asciugai dolcemente. Io e Selena stavamo insieme per i media. Eravamo entrambi sponsor della "Neo Adidas" e ci convinsero che stando insieme, almeno per finta, le vendite e quindi il ricavato sarebbe stato maggiore. A me Selena è sempre piaciuta, fin dalla prima volta che la vidi. Anche io le piacevo, ma forse non abbastanza da avere una relazione seria e vera. Non volevo forzarla in nessun modo, non è un gioco stare con una persona che non si ama. Le accarezzai i capelli. "Lo so! So come ti senti. E' come se fossimo in trappola." Alzò lo sguardo per guardarmi. "Già. Ho deciso di mollare la Neo. Il contratto scade tra qualche giorno, non lo rinnovo." La guardai "Fai ciò che senti Sel! Se stai male è giusto che tu sia libera. Per quanto riguarda la nostra coppia..". Mi bloccò. "Io ti vorrò sempre bene Justin, sempre! Non sto dicendo che non possiamo rimanere amici o che non possiamo vederci, solo, smettiamola con questa pagliacciata del fidanzamento" Aveva pienamente ragione e continuai la sua frase "Si, finiamola di prendere in giro tutti i nostri fan e soprattutto di prenderci in giro a vicenda". Lei annuì sorridendo e si alzò, così mi alzai anche io. "Ti auguro tutto il meglio e tutta la fortuna di questo mondo Justin Drew Bieber". Mi riscaldò le labbra con un suo leggero bacio, prese la sua borsa e uscì da casa mia. Fu l'ultimo nostro bacio, o almeno così credevo.
La mattina seguente m'imbarcai su un aereo diretto per il Canada. Avevo bisogno di stare un po' di tempo con i miei amici e la mia famiglia, ma già dopo una settimana e mezzo ero su un volo per Los Angeles, insieme a mia madre Pattie. Lei rimase a Los Angeles mentre io partii per Miami con dei miei amici. Non mantenemmo la lucidità nemmeno per un'ora. Non pensavo che la decisione di Selena mi toccasse così tanto. Non facevo altro che pensare a lei a parte quando non ero in me. Tutti i drink scivolavano giù con una leggerezza pazzesca. Non ricordo molto di quei giorni ad essere sincero, giravamo di locale in locale senza mai fermarci fino a che non ci fermarono per forza. La polizia interruppe una corsa di macchine clandestina e finii dietro le sbarre. Nessuno era fiero di ciò che avevo fatto, insomma tra gare clandestine, alcool e fumo nessuno poteva giustificarmi. Inoltre grazie ai vari controlli, scoprirono pure che la mia patente era scaduta. Ok, me l'ero andata a cercare questa volta. Comunque riuscii a cavarmela con la cauzione, avere molti soldi aiuta eccome. 
Tornai a Los Angeles e riuscii ad andare avanti, grazie al supporto dei miei fan e della mia famiglia. Ripresi (o almeno ci provai) a lavorare al mio nuovo album, ma Selena non voleva uscire dai miei pensieri. Non volevo vederla, avrebbe peggiorato solo le cose. Non avevo sue notizie da due mesi ormai. Intanto, avevo compiuto vent'anni che vi assicuro festeggiai per giorni. Decisi di pendermi una giornata di vacanza dallo studio di registrazione, tanto non stavo combinando assolutamente niente. Quella mattina mi alzai tardi e feci colazione sul divano che mi sembrava avesse ancora il profumo di Selena. Si, stavo ufficialmente impazzendo. Accesi la mia super tv e feci partire il dvd in blue ray. Decisi di riguardarmi dalla prima puntata il telefilm "Smallville", avevo tutte le serie. Ma ormai iniziavano a diventare poche le cose che non avevo. L’unica cosa che mi mancava erano gli affetti sinceri, non contando la mia famiglia e i miei migliori amici che purtroppo non vedevo spessissimo. Mi mancava dare tutto me stesso a una persona, mi mancava amare, mi mancava Selena. Se solo lei me lo avesse permesso, l'avrei resa la ragazza più felice della terra ma purtroppo le sue insicurezze camuffate da convinzioni la tenevano lontana da me. A disturbare la mia giornata di relax fu mamma che entrò in casa e aprì tutte le finestre facendomi accecare dal sole. "MAMMA!!" Mi guardò arrabbiata e mi prese il braccio per farmi alzare dal divano. Mi dispiace per lei ormai non riusciva più neanche a farmi muovere un dito. Risi e mi alzai di mia spontanea volontà. "JUSTIN DREW BIEBER IL PANTOFOLAIO NON SI ADDICE ALLA TUA PERSONALITA', ESCI A PRENDERE ARIA" "Mamma andiamo, lasciami fare il parassita per un solo giorno, non chiedo altro" Ribattei. "So che stai male per la storia con Selena tesoro, ma non puoi avvelenarti la vita in questo modo" Prese dal tavolino la scatola di pop corn dolci che fino a qualche minuto prima stavo ingurgitando e continuò "Scherzi vero? Sono solo mezzogiorno meno un quarto e ti sei già fatto fuori due scatole di questi?" Agitò la scatola praticamente vuota e si corresse "Anzi tre scatole" Sbuffai riprendendomi la scatola e mangiandomi gli ultimi pop corn rimasti. "Mammina cara, rilassati e guarda Smallville con me. Giornata madre-figlio" In un primo momento ci pensò poi alzò il sopracciglio sinistro. "Non attacca! Alzati, lavati, vestiti ed esci o ti darò il tormento per tutto il giorno" Alzai le braccia in segno d'arresa. "D'accordo, d'accordo! Hai vinto tu. Esco!" Prima di andare in bagno mi avvicinai a lei "Sai, sei troppo fortunata e viziata, la gente pagherebbe oro per stare con me sdraiata sul divano a guardare Smallville" Mi stava per arrivare una manata leggera ma fui più veloce, le diedi un bacio e avviandomi verso il bagno le urlai "INIZIA A CHIAMARE LA MIA CONTROFIGURA!" Lei sorrise prendendo il telefono. Se volevo uscire di casa senza essere notato, quello era il mio unico modo. Sarei andato in periferia da solo, giusto a bere un drink. Non sapevo ancora in cosa mi stavo cacciando.

 

Angolo autrice
Hei people :) Sono Summer , ma potete chiamarmi tranquillamente Sum. E’ la prima storia che scrivo su un personaggio reale, perciò siate clementi con me :P Questa storia è diciamo un esperimento che non so se continuerò. Voi che dite? Siete un po’ curiosi? Vi è piaciuto questo primo capitolo? Spero di si!
Fatemi sapere cosa ne pensate :)
Se volete leggete le altre mie storie, “Quando il cuore comanda”, di cui proprio oggi pubblico il sequel “Quando il cuore comanda 2” e “The magic of being sisters”
Un bacio Sum <3 <3 <3

  
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