Fanfic su attori > Cast Grey's Anatomy
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Autore: Rose2393    23/03/2014    0 recensioni
][Cast Grey's Anatomy]Il mio cuore sussultò. Notai che il suo abbigliamento era particolarmente semplice eppure in quella stanza c’erano almeno venti persone ma nessuna esisteva, per me era come se fossero andati via tutti … vedevo solo lei … Rivolgendomi alla mia immagine riflessa allo specchio, sussurrai con voce tremante :”Cosa ti succede Sara?”
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le parole di Jessica risuonavano nella mia mente :“Hai mai avuto la sensazione che la vita che stai vivendo non fosse quella che sognavi?”… Entrai in casa e chiusi la porta alle mie spalle, corsi in direzione del divano, avevo bisogno di stendermi, sentivo che le gambe stavano per venirmi meno e il mio corpo sembrava intorpidito … una sensazione di ansia crescente mi assalì.. le parole di Jessica rimbombavano ancora più forte nella mente… “Io sono coraggiosa!!” … Il mio urlo improvviso risuonò nella stanza. Per qualche secondo rimasi immobile a fissare il soffitto, provai una sensazione di pace … compresi che quell’urlo era stato liberatorio. Presi a riflettere sulla mia vita, volevo capire cosa mi fosse preso, volevo capire cosa significasse quella sensazione di ansia che non mi abbandonava, quel peso sullo stomaco che non mi permetteva di respirare. Mi alzai di scatto dirigendomi verso la cucina, presi un foglio di carta ed una penna… cominciai a scrivere di getto tutto ciò che mi passava per la mente… Trascorsero circa dieci minuti quando la mia mano scrisse sul foglio una frase che mi colpì :“Io amo Jessica, non Ryan”… La penna mi cadde dalla mano, restai a fissare il foglio senza sbattere le palpebre , l’ansia era sparita, compresi che avevo capito fino in fondo quello che provavo. Finalmente lo avevo ammesso a me stessa, finalmente avevo ammesso di amarla… di amare Jessica, dal primo momento che l’avevo vista. Le lacrime scendevano copiose sul mio volto, cominciai a singhiozzare, la vista si annebbiò, caddi dalla sedia e mi trascinai in un angolo della cucina … mi rannicchiai e piansi .. quando smisi di piangere era l’alba … Ero stravolta ed assonnata, in soli dieci minuti, scrivendo su un semplice foglio bianco avevo compreso quale fosse il mio tormento , avevo compreso che la vita che avevo vissuto fino a quel momento non era la mia… non era ciò che volevo, non mi rispecchiava nel profondo. Decisi di fare una doccia rilassante, ero ancora sola a casa e Ryan non sarebbe tornato prima di sera, avevo tutto il tempo per riflettere e decidere della mia vita. Nulla era chiaro nella mia mente, cominciai a chiedermi se fosse troppo tardi per cambiare … se il cambiamento fosse la scelta giusta … forse mi sarei dovuta rassegnare a quella vita e decidere di invecchiare affianco ad un uomo che non amavo ma a cui volevo solo bene … Troppe domande, chiusi gli occhi e lasciai che l’acqua bollente mi cadesse sul volto… forse era un modo inconscio per far cader via tutte le domande, tutti i dubbi … Mi avvolsi nell’accappatoio e mi distesi sul letto, guardai l’orologio, erano le 8 del mattino, avevo trascorso a notte a piangere e disperarmi, a pensare alla mia vita, senza chiudere occhio eppure non percepivo la stanchezza sapevo solo una cosa… che quel giorno sarebbe stato decisivo per la mia vita, dovevo decidere quale strada percorrere… “Sara ora tocca a te … preferisci la strada semplice ed indolore oppure quella tortuosa, piena di ostacoli?”. Chiusi gli occhi e piombai in un sonno profondo... Mi svegliai ancora in accappatoio, il buio aveva invaso la camera, strizzai gli occhi per rendermi conto di che ora fosse, era sera, avevo dormito un bel po’. Sentii un fischiettio provenire dalla cucina , compresi che Ryan era rientrato, mi rivestii rapidamente e scesi al piano inferiore, pronta ad affrontare la mia vita. “Buonasera tesoro, ti ho trovata profondamente addormentata e non ho voluto svegliarti … ti ho preparato la cena” Osservai la tavola imbandita… le candele, l’atmosfera romantica… mi si sciolse il cuore di fronte a quello spettacolo. “Prego, siediti, questo è tutto per te. Voglio farmi perdonare per averti lasciata sola per un po’” “Ci sono abituata, non preoccuparti” Sorrisi mentre mi accomodai al mio posto. Ryan si sedette e mi prese la mano “Sara io ti amo … “. “Ryan io…” Sapevo cosa dovevo dire.. Presi coraggio e decisi di prendere una direzione :”Ryan io non ti amo… mi sono resa conto di non averti mai amato… all’inizio la nostra storia era davvero molto coinvolgente e romantica ma con il tempo ci si accorge se coloro che ci sono affianco sono le nostre anime gemelle e tu… tu non sei la mia anima gemella. Non voglio continuare una relazione nella quale non mi sento dentro… Non giudicarmi male, voglio solo essere sincera”. Le lacrime scendevano sul volto di Ryan, era sempre così, ogni volta che avevamo una discussione lui cominciava a piangere era così tanto sensibile e riusciva sempre ad intenerirmi… “Per favore, non fare così… se avessi deciso di continuare , ti avrei fatto soffrire ancora di più… non sono felice Ryan” Tra i singhiozzi riuscii a percepire queste parole.. : “Chiedimi qualsiasi cosa ed io la farò, voglio renderti felice… per favore…” “Finiamola qui …”. Lasciai la presa della sua mano e andai via. Corsi verso il bagno e mi ci chiusi dentro. Ryan mi venne a cercare, sbatteva i pugni contro la porta, singhiozzava ed io rannicchiata in un angolo piangevo… quella era la decisione più difficile ma l’unica che poteva rendermi felice ed era irrevocabile… Tra urla, pugni contro la porta e lacrime , Ryan andò via … Restai chiusa in casa per un paio di giorni… Furono due giorni di riflessione, due giorni di pianto e di astinenza dal cibo, ero diventata come un’eremita, non avevo contatti con nessuno, nemmeno con Jessica, non l’avevo sentita dal nostro ultimo incontro… Decisi che avevo bisogno di riprendermi, avevo bisogno di riprendere in mano le redini della mia vita e condurla verso una direzione migliore, la direzione che volevo. Ricevetti un messaggio da Sandra , quella sera, alcuni colleghi si riunivano in un locale poco fuori città, un locale in cui si poteva ascoltare buona musica dal vivo e bere qualcosa in compagnia degli amici... Decisi di unirmi a loro, avevo bisogno di uscire e magari conoscere nuove persone. Dopo una doccia calda e rilassante mi posizionai davanti l'armadio per decidere cosa indossare, non avevo voglia di mettere abiti appariscenti ... Jeans , camicia rossa, tacchi neri... Mi guardai allo specchio e dissi:" É un nuovo inizio...." Ero pronta, avevo solo bisogno di fare una cosa... Presi il telefono e scrissi :"Non é mai troppo tardi per cambiare la propria strada...per prendere nuove direzioni". Destinatario: Jess. Le luci erano soffuse, si sentiva una donna cantare in sottofondo, il locale era accogliente, una pista da ballo era contornata da divani bianchi posti vicino le pareti.... Scorsi i miei colleghi e mi diressi verso di loro sorridente. :"Sara, finalmente ti unisci a noi!!" Sorrisi imbarazzata a quelle parole, arrossendo mi accomodai sul divano accanto a Sandra. Justin mi venne incontro abbracciandomi, avevamo legato molto sul set, lo trovavo un ragazzo fantastico, così tanto buono e dolce e sempre pronto a ad ascoltare, eravamo diventati ottimi amici nel corso degli anni... Lo guardai e pensai che avevo bisogno di parlare con qualcuno, avevo bisogno di confidarmi, avevo sconvolto la mia vita in una settimana, tutto era cambiato ed io avevo bisogno di qualcuno che sapeva ascoltarmi... Mentre pensavo queste cose, Sandra mi passò una birra.. Mentre bevevo mi guardavo intorno ispezionando il locale ... Notai che una donna mi osservava, appena incrociai il suo sguardo mi sorrise... Sorrisi anche io. "É tutta la sera che ti osserva... Sembra davvero che tu abbia fatto colpo" sussurrò Justin al mio orecchio... Non feci caso a quelle parole, pensai che quella donna mi avesse solo riconosciuto ed aveva voglia di comprendere come si comportasse un gruppo di attori nella vita "reale".... Mentre ero persa nei miei pensieri, fissando il vuoto, trovai la donna in piedi di fronte a me :"Non vorrei importunarti ma vorrei sapere se ti va di ballare con me ..." Sgranai gli occhi, non mi aspettavo una richiesta del genere, non avevo mai avuto una richiesta da una donna, non sapevo se accettare, ne come comportarmi... "Davvero non volevo spaventarti, ti chiedo scusa, é che sono stata colpita dal tuo meraviglioso sorriso e mi chiedevo se magari potessi rubarti per un po'.." Un sorriso malizioso le si stampò sulle labbra... Sembrava che fosse convinta di una mia risposta positiva... Mi infastidii :" Non valgono i complimenti per potermi rubare per un po'..." "E cosa devo fare per poter ballare un lento con te?" "Beh magari potresti cominciare con il dirmi il tuo nome.." Dissi con tono impertinente. Sorrise dolcemente "Piacere Alex.. E mi é concesso sapere il tuo nome?" Mi resi conto di non averla osservata per bene... Aveva la carnagione molto chiara , un volto incorniciato da un paio d'occhi scuri e labbra morbide e carnose, i lunghi capelli neri le scendevano sulle spalle... Indossava un paio di jeans stretti e chiari ed un tshirt scura, con strani disegni sopra.... Non riuscivo bene a capire cosa fossero ma a me sembravano tanti atomi, le cui orbite si incrociavano l'una con l'altra... Mi prese la mano :"Anche se non vuoi rivelarmi il tuo nome...vieni con me?", Mi colse di sorpresa ed io annuii. Mi lasciai condurre verso la pista da ballo , lasciai che le sue braccia si stringessero attorno alla mia schiena e mi lasciai trascinare dai suoi movimenti lenti e sinuosi... Poggiai la testa sulla sua spalla.. "Il mio nome é Sara.." "Hai un nome molto bello..." Restammo avvinghiate per tutta la serata, continuando ad ondeggiare a ritmo della musica lenta.. Tra balli, sorrisi e parole il tempo trascorse velocemente… “Beh per me si è fatto molto tardi, dovrei andare… domani ho il lavoro.. mi aspetta una levataccia” Dissi imbarazzata fissando il pavimento, sembrava volessi giustificarmi, non volevo andare via, sarei rimasta tutta la sera a conversare e ballare con lei ma purtroppo non potevo… “Tranquilla, non devi scusarti e soprattutto … puoi anche guardarmi negli occhi, non credo che il pavimento sia così interessante” Sorrise ed io arrossìì. “Posso accompagnarti alla macchina?” Un sorrisino da stolta mi si dipinse sul viso, non rispondevo alla domanda, la osservavo con aria imbambolata.. “Va bene , lo prendo per un si..” Ci avvicinammo alla macchina, non sapevo cosa dire, ero imbarazzata :”E’ stata una serata meravigliosa, mi sono divertita tanto .. spero si possa ripetere una serata del genere.. cosa ne pensi?” “Io… beh… credo che si possa ripetere…” Alex si avvicinava sempre più… in pochi secondi i nostri volti si ritrovarono molto vicini… e divenivano sempre più vicini… fino a che… Le nostre labbra si sfiorarono delicatamente… il bacio durò qualche secondo ma nella mia testa erano trascorsi anni… “Scusami… Ho esagerato”. Alex tentava di giustificarsi ma io non volevo lo facesse, non c’era bisogno… Avevo desiderato quel bacio tutta la serata. Per la prima volta, nella vita reale le mie labbra avevano sfiorato quelle di una donna, le sensazioni che provavo erano molteplici, non sapevo con precisione cosa avessi ma sentivo che … la mia anima era in subbuglio, era come se stesse festeggiando… Sentivo di aver trovato la strada… finalmente avevo trovato il coraggio di percorrere una strada che avevo sempre aggirato per troppa paura… la paura era andata via. “Non scusarti… non ho desiderato altro tutta la serata...”. Finalmente cominciai a vivere…
  
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