Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: alicew in wonderland    24/03/2014    4 recensioni
E se Anna scoprisse che Kristoff si è innamorato di Elsa e che quello che provava per lei non era vero amore? Se Anna avesse deciso di vendicarsi anche a costo di restare per sempre sola?
Genere: Introspettivo, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Anna, Elsa, Kristoff, Olaf, Sven
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Disney Fanfiction'
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Happily ever after alone

Le cose sembrano procedere per il meglio dopo la fine dell’inverno forzato e il ritorno dell’estate.
Kristoff passa un sacco di tempo a palazzo, ogni tanto capita che le nostre chiacchierate si protraggano fino a sera tardi e che poi lui decida di tornare a casa quando comincia a intravedersi il chiarore dell’aurora.
Mia sorella Elsa, da quando ha imparato a controllare il suo dono, è  completamente cambiata e anche lei ora cammina per il regno a testa alta e senza paura: i bambini la adorano e la assaltano di continuo per avere un po’ di neve con cui giocare, e ha imparato a governare con saggezza e sicurezza, ma ogni pretendente che si presenta a palazzo viene sempre gentilmente accompagnato alla porta.
Cammino spensierata per le sale e i corridoi aspettando l’arrivo di Kristoff che deve dirmi una cosa importante, forse vuole finalmente dichiararsi e direi che sarebbe anche ora, visto che ci siamo già baciati una volta.
Non so perché, ma vedere Elsa davanti a me mi mette in agitazione, è raro che venga nella sala dei ritratti per via di dover incontrare gli occhi dipinti dei nostri genitori e i suoi nel ritratto che le hanno fatto gli artisti del regno come augurio per un regno lungo e felice.
«Anna» la sua voce è seria e mi prende la mano «Sediamoci!»
«Elsa, non è il momento più adatto per parlare! Kristoff sta per arrivare e…»
«Kristoff e io abbiamo una cosa importante da dirti e gradiremmo che tu ci ascoltassi!»
Ok, sono seriamente preoccupata. Mia sorella e Kristoff che vogliono parlare contemporaneamente con me, di cosa poi?
«Eccovi qua!» la voce di Kristoff è sollevata e nervosa «Vi ho cercate dappertutto!»
Perché si siede acanto ad Elsa non a me? Perché le prende la mano?
«Anna» mia sorella comincia con un tono calmo «Volevamo dirti che…»
Il mio cuore accelera appena  vedo Kristoff stringere la mano di mia sorella con affetto, cosa sta succedendo? Non si è mai comportato così con nessuno, all’infuori di me!
«Io e tua sorella abbiamo deciso di conoscerci… un po’ meglio!» sorride lui
«Meglio… in che senso?» chiedo timorosa
«Nel senso che voglio dargli la possibilità di conquistarmi come si deve!» risponde  mia sorella «È da quando l’estate è finita che io e lui…»
«Ma lui si è innamorato di me!» obietto sicura  «Kristoff?»
«Mi dispiace Anna! Credevo anche io di essermi innamorato di te, ma poi ho conosciuto meglio Elsa e…»
Mi alzo e me ne vado. Mi dirigo in camera dove trovo Olaf seduto sul mio letto. Non piango, il sentimento che predomina in me è la rabbia.
«Anna! Non pensi che sia una splendida giornata di inizio autunno? Non vedo l’ora che arrivi l’inverno per poi vedere la primavera e poi ancora l’estate!» sono troppo presa a raccattare degli indumenti dall’armadio per dare retta a Olaf «Anna?» scende dal mio letto allarmato «Hai saputo di Kristoff e tua sorella, vero?»
«Tu sapevi?» domando al colmo della rabbia
«Sì, ma mi hanno detto di non dirti nulla…» Olaf è dispiaciuto, ma a me non interessa.
Prendo calamaio, carta e una piuma d’oca e scrivo poche righe d’addio e d’odio per mia sorella e Kristoff.
Sbatto con prepotenza il foglio sulla mia scrivania e do uno schiaffo ad Olaf che cerca di sbirciare cosa ho scritto, non sentendo proteste, mi volto e vedo davanti a me una pozza d’acqua.
Mi guardo la mano e la vedo di un innaturale colore rosso fuoco. Intreccio le dita con l’altra mano e scopro che è davvero molto calda, ma non mi brucia.
Prendo la lettera sulla scrivania e faccio una prova concentrandomi: nelle mie mani compare una fiamma e soffiando incendio il foglio.
Mi è tutto chiaro: ho un dono esattamente come Elsa, ma il destino ha voluto che fosse il suo complementare.
Questo dono lo userò presto e lo userò per distruggere le vite di coloro che mi hanno fatto soffrire, ma prima devo pulire il pavimento e asciugare l’acqua!
 
Kristoff si è fermato a cena, io l’ho allontanato e ora lo vedo fare gli occhi dolci ad Elsa, che rabbia. Mi sono davvero illusa, forse mia sorella aveva ragione a dirmi che ero solo una bambina… Ora le dimostrerò che sono cresciuta e che lei non è la sola ad essere “speciale”. Mi alzo con molta calma quando anche Kristoff si allontana per tornare nella sua stalla da Sven. Mia sorella rimane da sola nella grande sala da pranzo e, senza farmi vedere, seguo Kristoff all’interno della stalla.
«Anna!» esclama lui sorpreso e spaventato «Cosa fai qui?»
«Ti volevo parlare…» dico io timidamente «Ci sono tante cose che non capisco…»
«Non serve capire lo stato delle cose!» mi dice paziente con un sorriso «Senti, è successo!»
Mi giro e sbatto la porta e con un ghigno faccio vibrare una fiamma nella mia mano destra e guado Sven legato fuori dalla stalla osservarmi con aria stranita, capire se sia nato da un incrocio tra una renna e un cavallo rimane un mistero da svelare. Soffio sulla fiamma che si dirada verso l’avanti e attacca la paglia a terra e poi la porta di legno, Sven cerca di liberarsi dalla catena che lo tiene legato, ma non ci riesce e presto finirà come sta finendo il suo adorato padrone. La stalla è avvolta dalle fiamme quando mi volto e me ne vado. Mi sento libera e felice, ma non completamente.
Mi avvicino alla camera di Elsa che dorme ignara di tutto quello che è accaduto fuori al “suo” Kristoff.
Apro la porta ed entro senza fare rumore. La guardo, ha un’espressione serena e felice. In questo momento non sai quanto ti desiderò nel tuo palazzo di ghiaccio, sola e odiata dal mondo, oltre che dal regno.
Chiudo le tende del letto a baldacchino e allentandomi di qualche passo, faccio vibrare tra le mie mani le fiamme
«Per quello che mi hai fatto Elsa! Il fuoco sarà la tua tomba!»
Soffio sulle fiamme e le tende prendono fuoco. Elsa si sveglia di soprassalto mentre io appicco il fuoco ai tappeti e ai mobili.
«Anna?» domanda incredula mentre disperata cerca di spegnere le fiamme con la neve
«Sorpresa sorella cara?» domando cinica
«Perché Anna?»
«Perché è una vita che mi porti via tutto quello a cui tengo e non ne posso più!»
Elsa mi guarda attonita mentre sbatto la porta e la lascio lottare da sola contro il fuoco
«Anna aspetta! Non andartene! Non controlli il tuo potere! È lui è controlla te! Io ti voglio bene Anna! Ti prego, non lasciarmi qui! Non puoi sul serio farmi morire! Anna rispondimi!»
Mia sorella sta cominciando a piangere, mi viene voglia di chiederla chi sia la bambina adesso.
Vedo che il ghiaccio che sta usando per proteggersi dalle fiamme si trasforma sempre più rapidamente in acqua con il crescere delle fiamme. Tra poco, quando per Elsa sarà troppo tardi, chiamerò aiuto e mi fingerò disperata. Per adesso, voglio godermi questa sensazione inebriante di potere, libertà e vendetta.
Domani, quando ci sarà il funerale di colei che verrà ricordata come la regina che regnò di meno, indosserò il mio abito più sontuoso e poi mi preparerò ad occupare il suo posto.
Grida, disperati e piangi quanto vuoi, cara Elsa! Il regno del ghiaccio è finito, è il momento del regno di fuoco!
 
 
COMMENTO AUTORE
Lo so, sono stata cattiva e perfida. Di “Frozen”, a differenza di come ho fatto con “Rapunzel” non riesco a scrivere un “happy ending”.
So bene che questa storia potrebbe risultare banale e senza senso (io stessa odio le one-shot se non sono approfondimenti di capitoli o dei “missing moments”)
Comunque, questa è la mia prima e unica storia qui in questo Fandom.
Grazie a chi ha letto
Aly 
   
 
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