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Autore: violet_w90    26/03/2014    1 recensioni
Serie di One-Shots in cui racconto alcune scene mancanti tra Mark e Lexie a partire dall'inizio della quinta stagione. Ho sempre voluto vedere qualche momento in più durante la loro storia, che indipendentemente da com'è andata a finire, per me resta la migliore di Grey's Anatomy.
Mark ha cominciato ad accorgesi di Lexie dopo che Derek gli ha chiesto di starle alla larga o oramai era già troppo tardi? Leggete la storia per scoprirlo.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Callie Torres, Lexie Grey, Mark Sloan, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
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Sognandomi Parte 2: Il problema O’Malley

Lexie era un’allieva come tutte le altre e con lei avrebbe avuto un comportamento del tutto professionale. Così d’ora in avanti si sarebbe comportato nei suoi con fronti. I due avrebbero mantenuto un normale rapporto insegnante allievo. Niente di più e niente di meno. Era con queste convinzioni, che il dottor Sloan si stava dirigendo verso la stanza del paziente, che aveva in cura. Mark era appena arrivato all’ingresso della camera, quando l’aveva vista. Lexie, in piedi vicino al letto dell’uomo, intenta a parlare con quest'ultimo e così non era entrato. Era rimasto lì, appoggiato alla porta, ad osservarla in silenzio. La naturalezza con cui si rivolgeva al paziente era sorprendente, come se lo avesse già fatto un milione di volte.

I capelli non era più sciolti e in disordine, come l’ultima volta in cui era piombata nel suo ufficio, ma ordinatamente legati in una coda di cavallo, che le donava un’aria molto professionale per non dire altro. Cercando di scacciare via quel suo ultimo pensiero, cercò di concentrarsi su ciò che Lexie stesse dicendo. La Grey stava rassicurando il paziente.
“Succede le persone commettono errori, vanno a letto con la persona sbagliata, ma se vuole il mio parere è quello che viene dopo, che conta davvero. La parte in cui sistemi le cose.” Disse la ragazza che non riesce nemmeno a dire a O’Malley quello che prova, pensò Mark con sarcasmo. “E penso che lei abbia iniziato bene.” Mark rimase ancora lì, fermo a fissarla, ma non resistette per molto ancora prima di parlare.

“Sai sempre cosa dire ai tuoi pazienti.”
“Oh Santo cielo!” Non era quella la risposta che si sarebbe aspettato da lei, me almeno non gli aveva detto di chiudere il becco o fatto riferimenti allusivi di altro genere. Doveva ammettere, che di scrupoli a parlargli chiaro di certo non se ne faceva, ciò nonostante manteneva sempre un certo alone di mistero.
“Non sembri avere nessun problema a farmi sapere come ti senti, quindi perché non lo dici ad O’Malley?”

“Lei è veramente l’ultima persona che dovrebbe dare consigli amorosi.” Lexie aveva ragione. Lui era proprio l’ultimo uomo sulla faccia della terra, che potrebbe dare consigli di quel tipo e non capiva nemmeno perché lo stesse facendo. Dove era finito il suo essere professionale? Perché si interessava così tanto a ciò che succedeva tra Lexie e O’Malley? Quelli non erano affari suoi, eppure non riusciva a trattenersi. Aveva persino cominciato a darle del tu, invece che del lei.
“Quando mi piace qualcuno mi assicuro che lo sappia. La vita è troppo breve per vivere in un altro modo.” Aveva bisogno di una birra. Ne aveva decisamente bisogno. Doveva andarsene da lì, prima di dire qualcos’altro di cui poi si sarebbe pentito. Aveva già detto abbastanza. Il paziente in fondo lo aveva controllato lei e sembrava star bene, quindi non aveva nessun motivo per trattenersi.

“E se non ricambia?” Chiese lei fermandolo.
“Allora è un idiota.” Rispose Mark uscendo dalla stanza.
“Non vuole dare un’occhiata al paziente?” Chiese Lexie seguendolo.
“L’hai appena fatto tu e mi sembrava che fosse bello sveglio e vigile e in realtà il mio turno e finito già da mezz’ora.”

“Ma chi controllerà il paziente durante la notte?” Insistette Lexie.
“Penso che tu te la possa cavare anche da sola, ma se proprio hai bisogno di aiuto chiedi ad O’Malley. Sempre che tu ne abbia il coraggio.” Non voleva dire quell’ultima frase, perché sapeva che era una cattiveria, ma non voleva che lei lo seguisse ancora e la cosa parve funzionare.

Quella sera da Joe era arrivato già alla sua seconda birra, ma ancora non riusciva a scacciare Lexie dalla sua testa.  Non poteva non pensare, che in questo momento lei potrebbe trovarsi insieme a George, per di più sotto suo suggerimento.
“Mark ci sei? Si può sapere che ti prende sta sera?” Domandò Callie riportandolo alla realtà. “Mi hai praticamente obbligato a venire qui con te, per poi non prestarmi nemmeno un briciolo di attenzione.”
“Come riesci ad essere professionale con i tuoi specializzandi?” Chiese Mark a Callie. La ragazza a quella domanda rise divertita.

“Stai scherzando vero? Ti ricordo che lo stai chiedendo ad una che ha sposato lo specializzando George O’Malley.”  Mark a tal affermazione sbuffò. Ovviamente l’aveva scordato. O’Malley sempre lui, ma che cosa ci trovavano poi tutte in quello, proprio non lo capiva. “Ti direi di chiederlo a Derek, ma anche lui non è un buon metro di giudizio.” No, decisamente nessuno dei suoi amici avrebbe potuto aiutarlo e poi non era proprio il caso di ingigantire la cosa. In fondo non era ancora successo niente tra di loro e mai sarebbe accaduto. Mark non aveva la minima idea di quanto si stesse sbagliando.

Angolo Autore: Ecco il secondo capitolo. Ho fatto presto perchè praticamente l'avevo già scritto, per gli altri ci metterò sicuramente di più. La scena iniziale è proprio una parte presente nella puntata 5x02 di Grey's Anatomy, ma volevo proprio raccontare che cosa pensasse Mark in quel momento. Ogni commento è ben accetto. Sarei felice di sapere cosa ne pensate.

 
  
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