Ogni volta un'emozione diversa, ogni volta ti sorprende. Sembra strano, ma è così. Anche se non ce la minima differenza fra dentro e fuori, c’è una distanza abissale. Anche a occhi chiusi si può percepire il preciso istante in cui il tuo piede tocca il tufo e tu entri in piazza. Non sono semplicemente le mille voci di contrada ioli a darti il benvenuto ma quel forte impulso d’eccitazione, paura e interezza che ti avvolge. Solo quando è in Piazza del Campo il contradaiolo si sente felice, a casa. Ma allo stesso tempo terrorizzato perché, in quella magnifica piazza, la sorte si gioca a dadi la sua anima. Basta poco più di un minuto per cambiare radicalmente la sua vita, con una vittoria o una sconfitta. E allora l’eccitazione e l’adrenalina si mischiano col terrore, per creare quell’immensa emozione che a noi tutti piace chiamare palio. Tutti dovrebbero provare questa sensazione almeno una volta nella vita, gioia che ti fa saltare e dolore che ti fa piangere, dall’inizio alla fine. L’attesa snervante sonno il sole cocente d’Agosto, la tensione che man mano cresce, le bandiere che sventolano orgogliose salutando la piazza. E poi l’eccitazione frenetica della corsa e le lacrime di gioia e di dolore che, appena la sorte ha emanato il suo duro e irrevocabile verdetto, si amalgamano sulle guance dei contradaioli. Mille voci in un unico canto che ti toglie il fiato. Ma qualsiasi sia la conclusione del giorno più importante dell’anno, lasci la piazza a testa alta, pieno d’orgoglio e già un po’ di nostalgia. Perché anche per quest’anno è finita e già non vedi l’ora che ricominci tutto da capo. Perché il palio ti fa sentire forte e potente. Il palio è tutta la tua vita.
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