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Autore: SuperAdventureStoryYep    27/03/2014    0 recensioni
"Jim e Andrew fissavano , come al solito , il sedere formoso di Jenna"
"I suoi occhi erano un misto fra il marrone e il grigio. Al guardarli rimanevo GALVANIZZATO"
"Aveva capito , lo stolto , che Jenna non gli avrebbe più rivolto la parola"
Come vi sentireste ad iniziare il vostro primo anno di Liceo ?
Questa è la storia di 20 ragazzi che convivono insieme per sei ore al giorno e , in alcuni casi , anche di più.
Una storia d'amore , una storia di piccole comiche giornaliere e una storia di un grande e comune senso di appartenenza a uno stesso territorio : quello della propria classe !
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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La prof Coneul entrò in classe , autoritaria come sempre , si sedette dietro la cattedra che mi sembrava un banco del tribunale in quel momento . Doveva consegnare i compiti di matematica e di geometria. Passarono circa 30 minuti , per fortuna presi 8 . Speravo di prendere questo voto , il compito sembrava essere andato male e invece… Comunque , quando tornai a casa , ricevetti l’invito di Mark ad uscire con lui , Jim , Andrew , Rey e le sue amiche . Passammo un bel pomeriggio , del resto il giorno dopo era venerdì e, a parte rari casi, il venerdì non facevamo niente ! -------IL GIORNO SEGUENTE------- Entrai in classe per primo , perché fuori si gelava . Quando attraversai la porta trovai dei cioccolatini sul banco di Jenna . Cavoli , oggi era San Valentino (Io sono single , se state leggendo sappiate che cerco disperatamente una donna {Non è vero , statemi alla larga}). Virgilio , il fidanzato di Jenna , era nella classe a fianco . La classe a fianco era piena di belle ragazze , la nostra aveva una top model pluripremiata , niente di che , paragonate alle loro “femme fatale” . Entrai nella loro classe e vidi Kelsey . Kelsey aveva appena compiuto 15 anni , era una ragazza alta quanto me . La sua bellezza era incommensurabile e la cosa che più mi incuriosiva di lei erano i suoi occhi dal colore strano , un misto fra grigio e marrone , cosa che li rendevano magnifici. Sul suo banco c’erano un sacco di pacchetti e lei li osservava disgustata . Avevo sentito parlare lei e la sua amica Eleonor di quanto odiasse il giorno di San Valentino . Tutto ciò era dovuto a una sua convenzione , diceva che i ragazzi la amavano più per le sue sinuose forme che per il suo carattere . Passai davanti a lei senza farmi notare e andai da Virgilio. Il ragazzone mi salutò con un breve cenno , ricambiai senza troppi complimenti e andai diretto al fulcro della faccenda dicendogli : “Sono tuoi i cioccolatini sul banco di Jenna ?” Lui rispose : “Si , perché ?” Lo guardai avvilito e gli raccontai tutto : Jenna gli aveva comprato un braccialetto , un palloncino di quelli gonfiati ad elio e una scimmietta che stringeva un cuore con su scritto << Ti amo >> . Il ragazzo mi rivolse uno sguardo agitato , aveva capito che , se Jenna avesse trovato solo quel misero pacchetto di cioccolatini sul banco , lo avrebbe di sicuro distrutto e non gli avrebbe rivolto la parola se non per dirgli un sonoro “V********* , st*****!” . Per le donne non vale la regola << E’ il pensiero che conta>> . La campanella suonò e corsi in classe . Mentre uscivo mi scontrai con una figura femminile , io barcollai e lei cadde sbattendo con il bacino per terra . Quando mi resi conto che era Kelsey la aiutai ad alzarsi e le chiesi scusa , lei disse che non faceva niente e sorrise . Fu lì che rimasi folgorato … Feci un passo e calpestai qualcosa di metallico , guardai sotto al mio piede destro e trovai un braccialetto con un ciondolo a forma di cuore . Sul cuore c’era una piccola <> d’orata . Capì che era suo e lo portai con me in classe . Quel giorno in classe non fui tanto attento (a parte durante l’ora di scienze e di fisica) e pensai a lei , ai suoi occhi e al suo sorriso . Pensai che non mi avrebbe mai accettato e che era solo una stupida cotta da liceale. Scoccata l’ultima ora uscii di classe e seguii Kelsey . Nell’atrio la fermai e le diedi il suo braccialetto , dissi che lo avevo trovato a terra , nel corridoio . Lei mi ringraziò e mi sorrise ancora . La guardai dritto negli occhi , che ancora una volta mi corsero alla sprovvista facendomi arrossire . Forse capì che mi piaceva , mi guardò come se fosse lusingata e mi invitò a tornare a casa insieme. Ovviamente accettai . Durante il tragitto , un po’ per il sole e un po’ per lei che mi camminava al mio fianco , la temperatura del mio voltò aumentò esponenzialmente raggiungendo temperature degne del Sahara . La salutai in piazza e rimasi ancora un po’ a guardarla ammaliato da quella ragazza che tanto il cor mia aveva conquistato…
  
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