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Autore: martamatta    28/03/2014    1 recensioni
Questa è una one-shot che narrà dell'incontro tra la piccola Billy Lurke (personaggio presente nella DLC "il Pugnale di Dunwall) con il nostro Daud.
Spero che piaccia e un ringraziamento in anticipo a chi la leggerà.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Quando Billie Lurk aveva 10 anni viveva nelle periferie di Dunwall. Era una bambina allegra in una famiglia per bene ma molto povera; un giorno, non so se per volere del caso o per volere dell’uomo dagli occhi neri, incontrò la “morte”, l’eletto dell’Esterno, il Pugnale di Dunwall.
Durante il percorso da scuola a casa si trovava un vicolo oscuro dove era solito che accadessero rise o che gli strozzini incontrassero i loro clienti per farsi pagare.
Un giorno Billie passando di lì fu attratta da qualcosa di molto diverso , di molto più oscuro, un qualcosa che avrebbe cambiato la sua vita per sempre.
La bambina si ritrovò un uomo supplichevole bloccato al muro con una mano alla gola, attanagliato da una figura minacciosa. La piccola capendo che non era la solita rissa da ubriachi si nascose dietro a un cassonetto a osservare la scena.
-Di a Jan che i soldi ce li ho qui….!!- disse l’uomo con voce soffocante e con una gran paura nell’anima. L’altro sbuffò –Non so chi sia Jan! Inoltre non si rivela mai il nome del cliente, almeno che non sia richiesto da lui stesso. Faccio parte di un’attività oscura ma comunque abbiamo le nostre regole-. L’altro sgranò gli occhi –Chi…chi sei???!!!-; in quel momento Billie vide una spada lucente che veniva piazzata sotto la gola dell’uomo terrorizzato e l’altro gli sussurrò con malignità –Non vale la pena di dirtelo visto che morirai-, la vittima non fece in tempo a urlare che già la spada gli aveva squarciato la gola e l’assassino osservò il suo carpo cadere e spegnersi in preda agli ultimi attimi di vita.
Billie all'inizio ne rimase affascinata un colpo netto senza alcun minimo rumore, senza alcun urlo, ma poi la ragazza scosse la testa capendo cosa sarebbe successo se l’assassino l’avesse vista. Così si preparò allo scatto per scappare via, quando delle mani forti la presero per le spalle e le tapparono la bocca. La bambina si dimenò impazzita all’idea di cosa le avrebbe fatto l’assassino.
Lui la fece sedere sul cassonetto e la guardò negli occhi; Billie poté scrutarlo meglio: capelli castani, fisico atletico, lineamenti severi e all’incirca 10/15 anni in più di lei. Ma le cose che colpirono di più la bambina erano le mani, avvolte da dei guanti senza la presenza di una sola goccia di sangue, e poi  gli occhi: scuri come l’oblio, occhi che non avevano paura di niente, occhi che aveva visto cose orribili.
Billie tremò –La prego non ho visto niente…non mi uccida-, l’assassino restò a guardala indifferente con aria indecisa per qualche minuto.
La bambina era con le lacrime agli occhi mentre osservava la spada dell’assassino appesa al cinturone, i suoi pensieri di terrore vennero interrotti da un leggero sorriso sul volto dell’uomo –Questo sarà il nostro piccolo segreto….- sussurrò, la bambina lo fissò poi annuì in silenzio voltandosi verso l’ultima vittima, e quando riprese a guardare in faccia l’assassino lui era sparito.
Billie scese dal cassonetto e prese a guadarsi intorno, di lui nessuna traccia e con grande emozione al cuore sia dovuto al sollievo di essere ancora viva e sia all’episodio appena vissuto, la bambina corse a casa ignara del fatto che qualcuno la stava osservando sorridendo dai tetti dei sobborghi.
 
Gli occhi e il volto dell’assassino ossessionarono la bambina per giorni, e ogni volta che passava dinanzi a quel vicolo lo osservava nella speranza di rivedere quel’uomo. Billy voleva fargli molte domande, essendo una bambina sveglia aveva capito che lui non era un uomo normale, inoltre voleva dirgli che aveva mantenuto il loro segreto.
A scuola i bambini avevano cominciato a sussurrare delle voci apprese dai loro genitori o dalla guardia cittadina; delle voci che parlavano di un individuo spietato e silenzioso quasi come un fantasma, un individuo che ben presto venne definito l’uomo più pericolo di tutto l’impero. Dopo poco si seppe il nome, Daud che tutti lo definirono Il Pugnale di Dunwall.
E Billie aveva capito che forse era Daud l’assassino che aveva incontrato e per lungo tempo questo nome la ossessionò.
Finché un giorno di ritorno da scuola non trovò i suoi genitori in una pozza di sangue, la bambina sapeva che suo padre era un brav’uomo ma che aveva sviluppato una certa ossessione per il gioco d’azzardo accumulando debiti su debiti finché gli strozzini non fecero visita alla sua casa con dei sicari che rubarono ogni cosa e uccisero chiunque vi si trovasse all’interno.
Billie meditò vendetta e senza una famiglia dove andare, i vicoli della città  divennero la sua casa nella speranza di incontrare il Pugnale di Dunwall.
l’Esterno sembrò esaudire il suo desiderio, dopotutto si sa che i Balenieri reclutavano soprattutto ragazzi di strada, ragazzi che non avevano più una speranza. Un giorno Billie incontrò un uomo con una strana maschera e una divisa, l’uomo le offrì una casa e un occasione di vendicare la morte dei suoi genitori.
La bambina sapeva che avrebbe incontrato “lui” se fosse andata con quel uomo e così accettò senza indugio.
 
E fu così che Billie Lurk entrò nella gilda dei Balenieri diventando la migliore del gruppo, addestrata dall'assassino che aveva disperatamente cercato, e ora sua seconda in commando.
Certo non serve dire che quando il suo addestramento fu completo Daud la guardò soddisfatto e gli permise la sua vendetta.
E da quel giorno la sua vita fu completamente dedica ai bisogni della sua nuova famiglia.
 
Anche se Daud morisse la sua presa sulle persone che ha incontrato nella sua vita sarà indelebile e così sarà anche per Billie Lurk, anche quando il suo maestro la esiliò, dopo i fatti con una certa strega, la ragazza non poteva dimenticare il suo amato mentore e non l’avrebbe mai fatto. Inoltre in cuor suo voleva rivederlo poiché alla fine non gli aveva mai detto che da anni ormai aveva mantenuto il loro segreto.
 
Nota dell’autore:
Un grande ringraziamento a chi ha letto e a chi recensirà. Spero che la storia vi sia piaciuta, mi sono sempre chiesta come Billie incontra Duad nel gioco così mi sono inventata questa piccola one-shot. Soprattutto mi domando anche le origini di Daud, chissà se ci sarà occasione di scrivere qualcosa anche su di lui o se la Bethesda ci farà sapere qualcosa di più magari con un nuovo gioco di Dishonored basato sulla sua storia e così via... inoltre è il mio personaggio preferito nel gioco.
Comunque sia di nuovo un grande ringraziamento,
baci, martamatta
  
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