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Autore: MarsBlame    28/03/2014    2 recensioni
-Signorina, deve andare via.-
Cinque storie, quattro superstiti, tre aggressori, due misteri ed un’avventura.
Layla - L’istintiva.
Alex - L’intelligente.
Ugo - Il coraggioso.
Steph - La timida.
Clare - La disinvolta.
Scopriranno il loro potere, lascieranno le loro famiglie, saranno circondati da lupi.
Chi incontraranno?
Chi li aiuterà?
Chi li salverà?
Chi gli darà contro?
Chi ucciderà per primo?
http://youtu.be/WocAyqgJTR8
Genere: Avventura, Azione, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sedici anni. Bionda cenere. Occhi verde chiaro. Bassa e snella. Probabilmente non c’è modo più squallido di presentarsi, ma per me non c’è modo più naturale.
-Layla Sarah Cross- Rimbombò nella sala. E’ il mio nome. Mi alzo spedita e attraverso il lungo corridoio bianco. Oggi è il giorno di sostenere i test attitudinali per scoprire le mie potenzialità.
Vivo a Boomworld. E’ un mondo magico. Arrivati ad un certo periodo della propria vita, che può essere prima o dopo la maggior età, bisogna sostenere dei test puntati sull’istinto e sull’azione. I ragazzi li affrontano verso i diciotto, mentre le ragazze verso i sedici. Beh, oggi è il mio giorno.
-Siediti pure.- Dice distrattamente l’uomo in camice bianco, indicando la poltrona nera di pelle di fronte alla sua scrivania.
-Ora ti spiego come funzionano le cose...- Mi dice spostando lo sguardo dalle numerose scartoffie a me e gesticolando.
-So come funziona.- Dico sprofondando distrattamente sulla poltrona.
-Ah. Bene. Spiegami, allora, cos’hai capito.- Bofonchia mentre firma un paio di documenti.
-Adesso mi porterà in una stanza in cui si presenteranno diverse occasioni e io dovrò agire d’istinto, dimostrandole il mio potere...- 
 -...principale e....- 
 -...tutto il resto. Iniziamo?-
Annuisce.
***
Entro in una infinita stanza di vetro bianco.  Sento un fruscio...come dell’acqua che scorre. Aguzzo la vista e vedo arrivare un gigantesco, soffocante, getto d’acqua. O reagisco o morirò affogata. Mi sforzo di pensare velocemente. Sono nel panico...ma...è solo una simulazione. Il getto d’acqua e a pochi metri di distanza dal mio naso. Getto d’istinto il braccio destro in avanti e apro la mano. Il getto si ferma come paralizzato nell’aria. Muovo le dita e diversi ciuffi d’acqua seguono, fluttuando, la direzione che indico. Respingo l’acqua contro il vuoto.
Primo ostacolo superato.
Sento le guance divampare. Guardo in alto. Lo stesso getto d’acqua scende adesso dal soffitto sottoforma di fuoco. Cerco di pensare in fretta, ma qui non si tratta di logica, ma d’istinto...ed il mio istinto reagisce solo sotto pressione. Getto le braccia davanti il viso per pararmi, ma la lava diventa acqua. Ne assumo facilmente e consapevolmente il controllo e la lancio verso destra.
Sento un tonfo e subito dopo un fischio.
-Simulazione finita. Esca Cross.-
****
-Sono lieto di annunciarle che lei è una creatura d’acqua. Una watesky, per esattezza...- Inizia il dottore facendomi accomodare su uno sgabello e posizionandosi davanti alla mia sagoma. -...sono creature molto rare. Assumono il controllo dell’acqua, ed essendo formato principalmente da acqua, il nostro regno è sempre stato soggetto a sottomissioni da parte di queste creature.- Continua quasi sussurrando.
-Cattiva amministrazione?- Chiedo alzando un sopraciglio.
 -No, no. Per carità. Ottime regine, ma i firecreations non ne erano contenti...- Risponde.
-P-perché noi li possiamo controllare...giusto?- Dico sostenendo lo sguardo del Dottore.
-Diciamo che potete annientare facilmente una buona metà di loro.- Afferma.
 -E lei?- Chiedo -Di che fanda fa parte?- Lo guardo.
-Io sono un cyberstory- Risponde nascondendo un mezzo sorriso.
 -La fanda dei tecnologici...- Osservo. 
 -Signorina.- Dice poi guardandomi. -Deve andare via.-
  -D...Dallo studio?- Chiedo un po’ inquietata.
 -Dalla fazione.-
***
Cosa significa? La mia falda non è accettata per uno stupido stereotipo? Probabilmente non so neanche controllare una goccia di sudore fuori la simulazione. Non è giusto.
-Che succede, tesoro?- Chiede mia madre appena rientro.
-Nulla, mamma.- Dico trascinandomi accanto a lei e schioccandole un bacio.
-Layla...- Dice smettendo di stendere l’impasto e fissandomi negli occhi. -Cosa c’è che non va?-
-Il risultato del test.- Dico distogliendo lo sguardo dal suo.
-Non risulti compatibile con la fazione o cosa?- Mi chiede continuando a guardarmi.
- ‘Cosa’...- Dico cercando di allontanarmi.
-Spiega.- Impone.
-Sul serio, Mà. Non...-
-Spiega!- m’interrompe.
-Sono una watesky.- dico obbedendo.
-Non dovrai partire, vero?- Mi chiede.
-Puoi scommetterci se devo...- Rispondo riprendendo il suo sguardo. Giurerei  di averla sentita imprecare subito dopo il suo sospiro, ma credo sia troppo bassa la sua voce in questo momento per capire su quale santo ha bestemmiato o roba simile.
-Potresti rifugiarti nel mondo fatato...- Osserva mamma.
-...Le fate sono snob...-
-O nel rifugio degli informatici!-
-...non sono troppo tecnologica...-
-In quello acquatico?-
-...cazzo, non starò solo in acqua per colpa di...quelli.-
-Non imprecare!-Mi riprende.
-Non c’è momento migliore per imprecare, Mà.- Rispondo scocciata.
-Non mi rispondere, Layla!- Si scalda mentre scorro il dito sulla mappa alla ricerca di una fazione.
-Il mondo dei Lupi!- Esclamo ignorandola.
-Cosa?-
-Il rifugio dei Licantropi. La fazione dei Lupis Lunaris.-
-...sono pericolosi...-
-Controllo la mente umana, mamma...- Dico roteando gli occhi.
-Non quella della fazione dei tecnologici.-
-I Licantropi sono molto diversi dai Cyberstory.-
-...quindi da ora sarai una cittadina di...Licantropich?
-Se così si chiama, si.-
Ma madre ammutolì.
***
-Stai attenta a tutti quei lupi, bambina.- Si raccomanda mia madre vedendo il treno arrivare.
-Mamma, non sono cappuccetto rosso.- Dico con molto poco tatto. Diciamo che il tatto non è mai stato il mio forte, fin da bambina.
-Ma sei la mia piccola.-
-Mamma, sono una quasi-fata che controlla l’acqua e la mente della gente...e poi non mi sono mai piaciute le smancerie. Lo sai.-
-Si, lo so. Ma capiscimi. La mia bambina parte per un mondo popolato da perfidi lupi. Starò in pensiero.-
-Anche io per te, mamma.-
-Sta arrivando.-
-Cosa?-
-Il treno. Sta arrivando il tuo espresso, bimba.-
-Mi mancherai, mamma.-Dico stringendola il più forte possibile.
-Torna appena puoi.- Dice lei con la voce rotta.
-Per te, mamma.-
  
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