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Autore: Jules writes    30/03/2014    0 recensioni
Lui pretendeva tanto, ma non dava nulla. Fingeva, eppure nei sui occhi c’era un guizzo di verità seppur minimo. Osava, ma non voleva rischiare. Tradiva e poi dimenticava.
Un controsenso vivente, eppure le piaceva, quanto le piaceva.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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REFLECTIONS.




Arriva sempre il momento in cui ci si sente totalmente persi dopo aver faticato tanto, come dopo aver nuotato per miglia ed essere finalmente arrivati a toccare la sabbia che si cercava tanto.
Ecco come si sentiva in quel momento.


Totalmente svuotata, divorata e allo stesso tempo marcia dentro.
Lo amava, eppure aveva dovuto mentire su questo. Era diventata come lui, lo aveva appena ripagato con la stessa moneta che aveva usato lui.


Lui pretendeva  tanto, ma non dava nulla. Fingeva, eppure nei sui occhi c’era un guizzo di verità seppur minimo. Osava, ma non voleva rischiare. Tradiva e poi dimenticava.
Un controsenso vivente, eppure le piaceva, quanto le piaceva.


Era lui l’unico che l’aveva fatta sentire unica, che poi l’unica non era e ne era perfettamente conscia. Aveva bruciato le sue paure e l’aveva riempita di sicurezza. L’aveva fatta sentire bella con un solo sguardo, l’aveva destabilizzata con un solo abbraccio, l’aveva fatta morire e rinascere con un solo bacio.
L’aveva poi ignorata, e fatta piangere.


Arrivava poi come sempre il momento in cui lei metteva un punto, ma non uno di quelli che chiudono l’ultima pagina dei libri, uno di quelli che basta anche solo una sola lettera ed inizia la frase successiva.

Lei provava ad ignorarlo, e ci riusciva anche. E poi però, bastava uno sguardo accusatorio, ferito da parte di lui e subito ricominciava tutto. Ricominciava questo tutto che alla fine non era niente.


Le false speranze, gli scherzi, la bella persona che era quando stavano insieme, il buongiorno, la colazione insieme, quel loro modo di essere perfetti insieme quando tutto erano meno che perfetti.
E poi, c’era lei che aspettava in questa beatitudine. C’era lui che stava con un’altra.
Lui che dava baci mozzafiato, che diceva parole bellissime. Lei che ci credeva, ci sperava davvero.


Non era giusto lo sapeva, ma tanto l’avrebbe lasciata sicuramente. Lei che aveva visto e conosceva i suo lati peggiori, quel quasi mostro che poteva essere, ma che con lei non era mai stato. Non si meritava neanche un po’ di essere l’unica? E non una seconda scelta?
Vivevano in questo mare d’insicurezza un giorno da una parte, il seguente dall’altra senza seguire alcuna logica, vivendo alla giornata e fregandosene degli altri, del resto, del fuori.
Dentro c’erano solamente lei, lui e la sua insicurezza.
Un vortice fatto di ‘si.’ ‘no.’ ‘vorrei ma non posso.’ ‘devi capirmi’. E si lei capiva, aspettava, sperava.
Nel frattempo però senza accorgersene si era anche spenta, era diventata marcia, una sporca traditrice esattamente come lui. Lui l’aveva veramente divorata.
E beh, a questo punto in genere le storie d’amore finiscono, bene o male non importa come ma finiscono.
Ma come avrebbe potuto finire tutto questo? Non si ricordava neanche più come era iniziata, questa storia che d’amore non era, come avrebbe potuto finire?
Ogni volta che finiva in realtà era sempre qualcosa di approssimato e non vero, come avrebbe potuto lei cancellare lui che si era impossessato del suo essere?
Si era convinta che non avrebbe mai saputo il motivo per cui ogni volta lui tornasse e non la lasciasse in pace a vivere la sua vita, questo suo modo malato di volerle bene, quasi come fosse un’ossessione.
Amore, Lussuria e Fede.
Lei dava amore a lui che rispondeva con lussuria, e la fede.. beh la fede li aveva fregati entrambi.


Lei avrebbe potuto finalmente porre fine a questa storia, facendo esattamente come lui.
Mentendo, fregandosene. Togliendogli le uniche due cose che gli erano a cuore: la sua attenzione e il suo pseudo amore, facendo emergere il vero mostro che era.


Sentendosi cosi, alla deriva e stanca dopo tutto questo nuotare capì che in realtà un nuovo inizio per lei c’era.
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