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Autore: kingblade    31/03/2014    0 recensioni
Un' esplosione. Un ragazzo. Un gruppo di ribelli. Una minaccia per l'umanità.
Prima di leggere , vorrei ringraziare tutte le persone che hanno letto questa storia . Sono riuscito ad arrivare a 100 visite , veramente tante ! Quindi volevo dirvi : grazie , grazie mille. Mi sono iscritto anche ad un altro sito di scrittura (link :http://it.20lines.com/profile/79944). Pubblicherò anche lì i miei racconti, tuttavia potrei scrivere più racconti singoli su questo sito che su EFP. Beh, che dire, ancora grazie mille ! Ci vediamo al prossimo testo ! ;)
ancora una cosa , la serie non è ancora finita ma , viste le visite e le recensioni , dopo Ride for a fall pensavo di scrivere una serie su Dope ! Non siate delusi se non pubblicherò costantemente i capitoli ma la scuola in questo periodo è veramente..una scocciatura T.T e devo pensare prima al dovere che al piacere (purtroppo T^T) . Scusate per questo piccolo inconveniente e ancora grazie mille ! Ciao !
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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“E questo qui chi sarebbe!?” “L’ho trovato nel luogo dell’esplosione. Stava precipitando, se non l’avessi preso al volo , a quest’ora sarebbe spalmato sull’asfalto.” “E se fosse stato lui a causare l’esplosione, eh ?!”
“Finora nessun Sviluppato ha dimostrato un simile potere.” “Sei stato seguito ?” “No.” “Bene. Guarda, si sta svegliando.”


Jack  aprì gli occhi. Era la seconda volta che si svegliava nel bel mezzo del nulla. Aprì gli occhi e si trovò davanti un uomo. Aveva gli occhi verdi e i capelli castani. Aveva una barba talmente folta che sembrava non se  la facesse da una settimana. “Ehi, come ti senti ?” gli domandò il barbuto. “Un po’ stordito ma almeno sono vivo.” L’uomo sorrise. “Vedo che non ti manca il senso dell’umorismo. Di un po’, come ci sei finito in mezzo a quel casino ?” Jack non capì. “Quale casino ?” . L’uomo diventò improvvisamente serio. “Vedi di non ingannarci, ragazzino. Non ci piace scherzare” e ,detto questo, aprì la mano e tutta la sabbia sparsa per terra si concentrò nel palmo. Jack si allontanò di scatto, terrorizzato. “Ma che cazzo ? Ma c - come – “ non fece in tempo a rispondere che ricevette un pugno nello stomaco. Si piegò in due dal dolore. Era shockato da ciò che aveva visto, ma il dolore gli fece tornare di nuovo la lucidità. Un ragazzo  comparve alle spalle dell’uomo. Era un ventenne dai capelli rossicci e gli occhi color azzurro ghiaccio. Gli ritornò in mente l’uomo che gli aveva sparato sul tetto. Era ancora vivo ? Come era possibile dopo tutto quello che era successo ? Eppure era sicuro che il colpo lo avesse centrato in mezzo agli occhi …
“Ehi, mi stai ascoltando ?” La voce dello sbarbato lo riportò alla realtà. “N – Non so di cosa parli ..”
L’uomo si alzò in piedi .”Non sai di cosa parlo, eh ?” Tese la mano verso Jack e quattro raggi di sabbia lo sollevarono . Jack percepì un dolore assurdo alla schiena. “Vacci piano Decklan ! Non sappiamo neanche se è umano !” disse il tizio incappucciato. Decklan non lo ascoltò . Spinse Jack un paio di volte contro il muro e lo gettò per terra come uno straccio sporco. Prese Jack per la gola e lo appese al muro. Jack era stremato, non ce la faceva più. Il dolore era insopportabile , come l’alito di quel tizio. Improvvisamente sentì qualcosa nel suo corpo, quasi come se un’energia misteriosa si stesse impossessando di lui. Istintivamente tese la mano verso l’uomo e lanciò un’onda d’urto che lo fece sbattere contro la parete opposta. Il ragazzo incappucciato rimase stupefatto. Il misterioso uomo barbuto stava per contrattaccare, quando delle stalagmiti di ferro gli sbarrarono il passo. “Basta così  “ disse il ragazzo che stava accanto a lui.
Avanzò verso Jack, che nel frattempo si era seduto per terra, esausto. “Come hai fatto ?” gli chiese.
Ma Jack non seppe rispondere. “Non lo so nemmeno io.” All’improvviso si accorse di un particolare inquietante . Dalle sue braccia uscivano fili di fumo. Dire che era terrorizzato era un eufemismo. “S – Sto fumando …” sussurrò. Il ragazzo gli mise una mano sulla spalla. “Non spaventarti. E’ normale.”
“Normale ? Come normale !?” Il ragazzo gli strinse la mano. “Il mio nome è Erik. E  lui è Decklan” disse indicando lo sbarbato. “Mi dispiace che tu lo abbia conosciuto in questo modo, ma ti assicuro che è una brava persona.” “Lo credo ..” disse ironicamente Jack. “Posso farti una domanda ? Sai in che anno siamo ?” gli chiese Erik. Jack rispose un po’ perplesso “Ovvio, nel 2012.” Erik sospirò e disse: “ Vieni, ti devo spiegare un bel po’ di cose .”  Giunsero in una stanza grigia, polverosa e abbastanza ombroso. Quasi come quella stanza d’ospedale in cui si era risvegliato. L’ambiente era arredata con poche cose: qualche scaffale, un tavolo , cinque sedie e un forno a pietra. “Siediti.” Si sedettero al tavolo. Erik tirò fuori un pacchetto di sigarette e gli chiese a Jack se voleva favorire. Lui rifiutò. Fra le tante cose che odiava a quel modo, il fumo occupava la quarta posizione della sua blacklist. Ironia della sorte, ora era diventato un sigaro ambulante.
“Allora.. Jack, giusto ?” disse, facendo uscire un filo di fumo dalla sua bocca. “Quello che sto per dirti ti sembrerà assurdo ma sappi che è la pura verità. Il mondo in cui vivevi … non esiste più.” Jack si fece attento. “Siamo nel 2018. 6 anni dalla data che ricordi tu.” Jack rimase allibito. Aveva dormito in quella stanza d’ospedale per 6 anni ? Ininterrottamente ?
“Sei anni fa un’esplosione ha colpito l’intero pianeta, cambiando tutto e tutti, in ogni aspetto possibile. Iniziamo da quello geografico. L’America è stata fortunata, anche se tutta la fascia di paesi che legava l’America Settentrionale a quella Meridionale è stata distrutta. Alaska e Groenlandia si sono allontanate dal Canada e si sono unite al Polo Nord. Dell’Africa solo 22 stati su 54 sono ancora esistenti. L’Asia è stata dimezzata, solo India, Cina e Giappone sono sopravvissuti. All’India sono stati annessi l’Afghanistan e il Pakistan e la Cina ha inglobato la Mongolia e il Kazakistan. L’Australia è stata distrutta completamente.
Quanto all’Europa.. La Russia è rimasta stranamente intatta, poiché è stata definita epicentro dell’esplosione. Anche il Belgio, la Polonia e la Romania sono sopravvissute all’incidente.
Gli stati che facevano da raccordo tra questi e gli altri sono stati spazzati via e l’Italia e i suoi stati vicini sono rimasti separati dalle altre nazioni. Il Regno Unito è stato connesso alla Francia. Dove esistevano la Scozia e il Galles, ora regnano Francia e Spagna. Il resto è ancora inglese. Quanto alla demografia, cinque ottavi della popolazione mondiale è morta nell’”incidente” , due ottavi è sopravvissuta e ora vive nelle zone più sicure, l’ottavo restante si divide in Infetti e Sviluppati. Ti spiegherò tutto più tardi.  Politicamente, tutte le forme di governo precedentemente esistenti sono crollate. Ora su tutto regna l’E.G.A. , Emergency Governement Army. Un unico governo d’emergenza regna su tutto. Questo governo ha decretato che tutti gli Infetti  e gli Sviluppati vengano sterminati. In realtà loro sono assetati di potere e vedono gli Anormali sia come una minaccia sia come un pretesto per guadagnare la fiducia del popolo. Quanto allo stile di vita, ormai siamo allo stremo. Poche zone sono ricce di risorse come Seattle, New York, Miami, ma tutte le regioni più piccole patiscono la fame e spesso sono ridotte ad un insieme di ghetti. Qui, ad esempio , siamo a Boonville, vicino a New York, ma come vedi siamo messi maluccio. Ci è andata bene però a noi, o quasi.” Erik si fermò un attimo per riprendere fiato. “Scioccato, vero ?” “Eccome.” rispose di rimando Jack.
“Allora preparati perché ora arriva la parte peggiore.” “Sono pronto, dimmi.” “Ci sono persone che hanno sviluppato .. anomalie, diciamo, dopo l’esplosione. Queste persone si chiamano Anormali. Gli Anormali si dividono in Infetti e Sviluppati. Gli Infetti sono quelli che .. hanno perso la testa. Sono ancora umani, ma sono estremamente aggressivi. Un minimo gesto o cenno e subito tentano di ammazzarti. Inoltre non mangiano né bevono, ma si cibano di elementi che trovano in natura come legna, metallo, pietra, ecc..
Non sappiamo ancora come facciano.” Erik spense la sigaretta nel portacenere. “E poi ci siamo noi … gli Sviluppati, persone che dopo l’esplosione hanno sviluppato il potere di manipolare a proprio piacimento gli elementi della natura. Tu sei uno sviluppato Jack. Hai l’abilità di manipolare il fumo. Me ne sono accorto prima quando hai colpito al petto Decklan. Quella era un’onda d’urto che hai provocato manipolando le particelle di fumo contenute nell’aria. Non c’è una cura, perché non devi considerarla una malattia. Questi poteri .. sei libero di decidere come usarli. Solo … ti prego di fare la scelta giusta.” Jack pensò un attimo e rispose:” Esistono ancora degli umani vero ?” “Certo.” “Allora devo imparare a usare questo potere. Se ci riesco a dominarlo, potrei usarlo per difendere le persone. Tipo supereroe, hai presente ?”
“Qual è il vero motivo che ti spinge a fare questa scelta ?” “… Proteggere le persone che amo. Ho visto fin troppa violenza in questo mondo e più volte avrei voluto fare qualcosa per aiutare. Beh, se hai detto che non è una malattia, qualunque cosa sia, voglio usarla per fare qualcosa.” Erik riflesse un attimo , poi rispose:”D’accordo, mi hai convinto. Per oggi ti dispiace stare da noi ? Domani ti porterò  in un luogo dove ti insegneranno a usare il tuo potere. Puoi stare tranquillo, sono persone benintenzionate , o quasi.”
“Ti conviene riposare ora. Sei molto debole. Ti si legge in faccia” disse alzandosi.
“Non ho una camera, però ho un letto.” “Va più che bene,grazie “ disse Jack sorridendo.
Il primo sorriso in quell’abisso di follia che ormai era diventato il mondo.
“Ah, a proposito.. se noti qualcosa di strano in Deckland, svegliami. Non saresti in grado di fronteggiarlo.”
“D’accordo.” Erik se ne andò chiudendo la tenda e lasciò Jack solo con i suoi pensieri. Andò da Deckland.
“Allora ?” “E’ diverso. Lui … non è come gli altri.” “E che cazzo vuol dire ?!” “Non urlare, potrebbe sentirti !” gli pestò un piede. “Domani lo porto al rifugio.” “Che ?! Tu sei completamente fottuto ! E se perdesse il controllo ?!” “Non succederà. E’ troppo buono per lasciarsi andare.”
Erik spiò dal buco della serratura Jack che era caduto in un sonno di piombo.
Quel ragazzo aveva qualcosa di insolito. Forse il fatto che non avesse perso la ragione dopo tutto quello che gli era capitato. Ma era certo che avrebbe cambiato le cose. Aveva avuto il coraggio di superare lo shock e di rendersi conto della situazione e di cosa doveva fare.
Quel ragazzo avrebbe portato tutto quel ammasso di terra  e acqua al suo antico splendore e gli avrebbe ridato il titolo di pianeta Terra. Erik se ne andò fuori e rimase a fissare per un po’ il cielo plumbeo di New York .
  
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