Erano le 22.00,meglio incominciare a prepararsi. Jeans attillati neri,stivali col tacco alto anch'essi neri e una canotta nera attillata con sopra la giacca di pelle. Un look nero,dark. Per chi ancora non conoscesse Isabella Jhonson,be, potrebbe sembrare una ragazza normale,ma di notte si trasformava. Era un'assassina. Il suo fascino potrebbe ingannare anche il peggiore dei farabutti;facendola sembrare innocente e indifesa,ma era un asso nella manica. Lei era sexy,affascinante,irresistibile.
Aveva solo 17 anni,ma era tra le migliori assassine in città,sotto ordine uccideva per poi venire pagata;era temuta,ma ammirata da molti,sopratutto dai ragazzi,per loro era una calamita a cui non si riusciva a stare lontano. Veniva corteggiata da molti,con alcuni ci lavorava ma solo uno attirava l'attenzione della ragazza: Jake. Era maledettamente attraente,sexy,un po' misterioso, irriverente,e spesso quell'irriverenza di faceva salire il nervoso. Tutte le ragazze gli cadevano ai piedi: tutte tranne Isabella. Certo lo attraeva ma non si capiva bene cosa pensasse lui di lei. Quella sera doveva lavorare con lui.
Uscì di casa e andò nel solito posto dove si incontrava con le persone con cui lavorava per parlare della vittima di quella sera. Era una stradina poco conosciuta e frequentata,con pochi lampioni. Perfetto per fare le cose in segreto. Poco dopo arrivò anche Jake: <