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Autore: eme15    01/04/2014    0 recensioni
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''Salvami,per favore,salvami da questo incubo”
''Farò di tutto,principessa”
''fammi uscire da qui,fai in modo che si fermino…fai qualcosa!”
“Qualsiasi cosa per te”
(...)
“io so come salvarti”
''come?Dimmelo per favore
''Ti fidi di me?”
''Si, mi fido di te”
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Traduzione | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Caddi a terra con una forza incredibile,mi sorpresi di non essermi rotta niente.
Lui si avvicinava a me,sentivo i suoi passi.
Respirando in maniera veloce,mossi un poco la testa,per poi vedere come lui lanciava contro il mio stomaco la bottiglia di vino vuota.
Ero contenta che i vetri affilati non avessero perforato la mia pelle,tutto grazie ad una felpa che indossavo per riscaldarmi dal clima invernale.
Al vedere che non era successo niente con la bottiglia,si infuriò.
Vidi i suoi occhi,era ubriaco,erano impregnati di sangue per l’ alcool che aveva nel suo organismo.
Mi diede un calcio sulle costole,togliendomi il respiro e facendomi aggomitolare dal dolore dell’ impatto con la sua scarpa.Rise,mentre camminava fino ad una sedia.Si sedette e mi guardò.
 
-Sei così stupida.Suppongo che con questo imparerai che devi lavare i piatti prima che io ritorni a casa-
Respiravo affannosamente,la sensazione che hai quando i tuoi polmoni cercano di recuperare ossigeno perso è incredibilmente dolorosa.
Gemendo,tentai di rimettermi in piedi,però immediatamente caddi per il dolore al petto.
Capì di essermi rotta un’ altra costola. Prendendo tutta la forza mentale e fisica che avevo,riprovai e mi alzai. Mi appoggiai ad un mobile per non cadere nuovamente.Abbassai lo sguardo.
—mi dispiace,padre.
—Vattene,non voglio vederti.E non cenerai oggi.
 
Feci segno di si con il capo e ignorando il dolore alle mie costole,camminai fino alla mia piccola stanza.Mi lasciai cadere sul letto, mentre cercavo una garza elastica.La misi sulle mie costole,premendo con decisione e evitando così più dolore.
Dovevo subire questo tipo di abuso quasi tutti i giorni,però non potevo fermarlo,non avevo la forza per farlo.
Era mio padre,e farei  di tutto per mantenerlo salvo.
Il suo alcolismo cominciò con la morte di mia madre,quando avevo 12 anni,e non capivo perché lei ci avesse abbandonato in quel modo. Mia madre quello stesso pomeriggio,andò a comprare alcune cose per la casa,un’auto non fece in tempo a frenare e la investì , togliendole la vita.Papà cadde in un grave stato di depressione ed  iniziò a bere.
Il mio primo colpo fu a 15 anni,ero inciampata sul tappeto e per sbaglio,appoggiandomi sul tavolo dove c’ era una bottiglia di vino quasi vuota,la feci cadere.
Papà si infuriò con me e mi picchiò così forte,che mi fratturò il braccio.Suppongo che gli piacque questa sensazione di superiorità,così continuò a farmi del male ad ogni errore.
I danni a volte erano gravi,per questo facevo mesi di assenze a scuola.
Imparai a curarmi le ferite da sola,incluse le fratture di questo genere.
Non era la prima volta che mio padre mi rompeva una costola.L’ unica cosa buona in tutto ciò e che si erano curate bene,e non si notava che si erano rotte.
Sospirando,mi stesi sullo scomodo materasso che avevo. Papà non aveva soldi per comprarne uno nuovo,perché  quando invece li aveva ,spendeva tutto  per ubriacarsi con i migliori liquori che esistono, ed ogni tanto porta da mangiare.
Mi coprì fino alla testa con delle lenzuola di cotone,freddissime. Mi addormentai.
  
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