Mi ritrovo a passeggiare per
le strade di una gelida New York. Le persone intorno a me corrono frenetiche
sperando di non arrivare tardi al loro appuntamento. Il cielo è ricoperto di
nuvole bianche,segno che nevicherà a breve. Questo semplicemente mi riporta
alla mente il giorno in cui ti ho incontrato.
Nevicava proprio come adesso…avevamo
poco più di dieci anni.
Stavo tornando a casa,quando
un gruppo di teppistelli mi aveva preso la borsa e cominciato a lanciarsela a
vicenda. Ma da dietro l’angolo spuntasti tu,e sfidasti tutti quanti,nonostante
fossero più grandi di te. Riusciti a farmi riavere la borsa…diventasti il mio
eroe,e in poco tempo anche il mio migliore amico. Non avevamo quasi niente in
comune…io chiacchierona e vivace,tu musone e taciturno…ma eravamo solo noi,Michael
e Maria.
Ricordo con gioia quando
trascorrevamo interi pomeriggi facendo scorpacciate di telefilm e gelati…
-Ciao…-
-Ehi entra…-
-Ho portato il gelato. Pistacchio…e ovviamente
vaniglia per te- dicesti non appena vedesti il mio disappunto sul viso
-Bene…prendo i cucchiai. Tu intanto accendi la tv…-
-C’è Gilmore Girls stasera-
-Lo so…perché credi ti abbia invitato?-ritornai nel
salotto e mi accomodai accanto a te
-Piccola strega…-
Questo era il nostro modo di
vedere la nostra amicizia…Litigavamo spesso,a volte non ci parlavamo per giorni
interi,ma poi facevamo pace,sempre e comunque.
La gente non poteva capire
l’alchimia che si era creata tra di noi. A noi bastava un semplice sguardo per
comprenderci…Io potevo capire se eri arrabbiato solo guardandoti negli occhi e
so per certo che anche per te era la stessa cosa…
Poi le cose sono peggiorate.
Senza rendermene conto ti sei allontanato da me. Hai cominciato ad evitarmi,non
rispondevi più alle mie chiamate,a scuola mi evitavi. Sono quattro mesi ormai
che non ci parliamo…ovvero da dopo il diploma…So per certo che sei ancora a New
York,ma hai cambiato il numero di cellulare e a casa non ci sei mai oppure fai
solo finta…Hai deciso di rompere ogni contatto con me,solo che vorrei capire il
motivo di questa tua decisione…
Continuo a camminare…mi
stringo di più nel cappotto. Senza rendermene conto mi ritrovo fuori al museo.
Lo stesso museo di cui tu tanto parlasti…
-Maria devi venire,okay? È spettacolare…Hank mi ci ha
portato e sono rimasto estasiato…ci sono tantissimo quadri,uno più bello di un
altro- non avevo mai visto il tuo viso così illuminato
-Michael lo sai che io e l’arte non andiamo molto
d’accordo…Poi finirai col firmi che sono noiosa…evitiamolo e basta,uh?-
-No…Questo lo devi vedere…Dai…fallo per me,okay?-
-Okay…Ma io ti ho avvertito-
Ed avevi ragione…quei quadri
erano bellissimi…Rimasi incantata di
fronte ad un quadro raffigurante un deserto per tantissimo tempo,mi ricordavano
Roswell e tutto quello che avevo lasciato lì,la mia migliore amica Liz,e una
parte del mio cuore…La nonna è ancora lì ma raramente io e la mamma ci
ritorniamo…Ricordo che mi trascinasti via con la forza…
Mi scrollo la neve dal
cappotto e mi decido ad entrare…sento le stesse sensazioni della prima volta. I
miei piedi mi guidano di nuovo di fronte a quel meraviglioso quadro…E resto lì
a guardarlo incantata…Lacrime scorgano dai miei occhi,tento di ricacciarle
indietro ma non ci riesco. La verità è che mi fa male saperti lontano da me.
Vedo comparire un fazzoletto davanti ai miei occhi. mi volto e vedo che un
signore anziano mi guarda preoccupato. Tento di fargli un sorriso,ma fallisco
miseramente…Prendo il fazzoletto e mi asciugo le lacrime
-E’ la prima volta che vedo
qualcuno commuoversi davanti ad un deserto. Sta bene signorina?-
-Si…-
-Sarà ma io non le credo…Le
va di parlare?-
E’ la prima persona gentile
che incontro e che mi chiede di parlare di quello che mi sta accadendo. Gli
altri sono tutti troppo impegnati con i loro problemi per occuparsi anche dei
miei.
-Ha tutta la sera da
dedicarmi?-
-Non credo ci sarà bisogno.
Se una ragazza così carina piange centra sicuramente un ragazzo. Sbaglio?-
-No…-
Ci sediamo su un divanetto un
po’ in disparte rispetto all’intera sala.
-Allora…Cosa la turba?-
-Si tratta del mio migliore
amico…Lui…Beh lui è sparito…A casa si fa negare e non risponde più alle mie
telefonate-
-Forse è solo un brutto
periodo…-
-Sono passati quattro mesi…-
-Che tipo di rapporto
avevate?-
-Beh…era speciale…Ci conoscevamo
da quando avevamo dieci anni,riuscivamo a capirci anche solo con uno
sguardo…Lui c’è sempre stato,anche quando mio padre è andato via da casa,e lo
stesso vale per me…Lui mi conosce così bene,meglio persino di me stessa…-
-Sa cosa ha appena
descritto?-
Lo guardo interrogativa…
-Ha descritto il rapporto di
due persone che si amano…-
-Cosa?-
-Si…-
-Questo è impossibile…Lui non
è innamorato di me…Ha una ragazza…-
-Sarà…ma quello che il suo
cuore prova per questo ragazzo è sicuramente amore,con la A maiuscola…Altrimenti
non starebbe qui a piangere guardando un quadro-
Non è possibile…Quando è
accaduto tutto ciò? Non posso essere innamorata di te…E invece è vero,lo sono
sempre stata…Adesso me ne rendo conto perfettamente. Il fatto che non
sopportassi Courtney,o che qualsiasi essere di sesso femminile ti girasse
intorno,era perché ero gelosa.
-Allora cosa ne pensi di Courtney?- mi dicesti
sedendosi su uno sgabello nella mia cucina addentando una carota
-Non vuoi davvero saperlo…-ero girata di spalle
intenta a tagliare le verdure per il sugo
-Si che lo voglio…Sei la mia migliore amica e la tua
opinione è importante…-
-Quindi se ti dicessi che Courtney è solo un’oca,tu la
lasceresti?-
-No-
-Quindi lo vedi? Lascia stare che è meglio…-
-Dai Ria…-
Mi girai di scatto...Odiavo quando mi chiamavi così.
-Senti Michael…-sospirai,quando si metteva in testa
qualcosa diventava insistente - Prometti di non arrabbiarti-
-Giuro -
-Okay…Courtney non mi piace…Non è la ragazza che fa
per te…E’ volgare e…e…-
-Ma se neanche la conosci…-
-Hai chiesto la mia opinione e te l’ho data…Ora non
prendertela con me-
-Sai…credevo avresti appoggiato la mia scelta-
-Michael... Apri gli occhi…Quella sta con te solo per
i soldi…Vi conoscete da tre settimane…-
-Non è così…Tu non la conosci,punto…-
-Non è così,eh? Tuo padre è uno degli avvocati più
importanti della città e tra poco tutto sarà tuo…Courtney è solo una cameriera
di una tavola calda…-
-Cos’è che ti dà più fastidio? Che io sia felice e che
abbia finalmente trovato qualcuno che crede in me?-mi urlasti contro
-Io ho sempre creduto in te…- ed io urlai con te
-Se è così allora accetta Courtney…-
-Okay…Lo farò…Solo per te…-sospirai rassegnata
Ero io la ragazza giusta per
te…Lo sapevo allora e lo so adesso…Ma è troppo tardi…Come sempre ho rovinato
tutto…
-Ora devo andare…-
-Grazie per tutto…-
-Si riprenda la sua vita…-
-Si…-
Mi ritrovo di nuovo
sola…Guardo l’orologio…è il caso che ritorni a casa,tra un po’ si farà buio e
non mi piace camminare per le strade da sola…Proprio nel momento in cui sto per
rialzarmi sento che qualcuno si è seduto accanto a me…Mi volto un po’ e il mio
cuore perde un battito. E come poco prima dai miei occhi scendono calde
lacrime. Vedo che mi stai fissando anche tu di rimando…Stiamo qui a fissarci da
non so neanche quanto tempo….ma tocca a te fare la prima mossa…
-Maria…-
-Michael…-
-Cosa ci fai qui?-
-Potrei farti anche io questa
domanda…-
-Io…Vengo qui ogni
pomeriggio…-
-E’ un caso che io sia qui…Mi
trovavo a passeggiare e mi sono trovata qui fuori…-
-Ti ricordi?-
-Come non potrei?-
-Già…-
Abbasso lo sguardo…Non mi
sono mai sentita così con lui…
-Ora devo andare…Ciao
Michael…- mi alzo dal divano…voglio renderti le cose difficili.
-Aspetta- la tua mano si
chiude attorno al mio polso e mi fai sedere di nuovo accanto a te -Devo
parlarti…-
-Sai Michael…Non voglio
sentire quello che hai da dirmi-
-Perchè?- dici in tono
arrabbiato
-Perché? Hai anche il
coraggio di chiederlo? Non ti fai vivo per dei mesi e se io oggi non fossi
venuta qui chissà quando avresti trovato le palle per venire a parlare con me.
Ti odio…Non puoi sapere come mi sono sentita in questi quattro mesi…E tu…già
cos’è che vuoi dirmi? Lascia perdere,okay? Non voglio stare qui a sentire
quello che hai da dire- urlo. Non mi importa se tutto il museo mi ha sentito,ma
avevo bisogno di dirti quanto tu mi abbia fatto stare male. Mi rialzo e
comincio a camminare verso l’uscita.
L’aria gelida è come un
sollievo per me. Dentro a quella,seppure enorme,stanza mi sentivo soffocare.
Comincio a camminare verso casa mia. La neve scende giù copiosa e nonostante
tutto c’è molta gente per strada…E nonostante tutto avverto la tua presenza
dietro di me,ancora prima di sentire una delle tue mani toccarmi la spalla
-Quale parte del mio discorso
non ti è stato chiaro?- ancora non mi volto…
-Tu mi devi ascoltare-mi fai
voltare e mi ritrovo avvolta nelle tue enormi braccia. Mi sento di nuovo a
casa…
-Non so se ce la faccio…-
-Ti prego…-
-Okay…Andiamo- ci
incamminiamo verso casa mia. Nessuno dei due ha il coraggio di dire niente…
Dieci minuti dopo ci
ritroviamo nella mia cucina…
-Preparo una tisana…Ti va?-
vedo che storce il naso.
-Preferirei un caffè,ma
accetto la tisana…- mi muovo agilmente nella cucina e tu prendi posto sul “tuo”
sgabello…
-Avevi ragione…- mi volto
corrucciata – Si…su Courtney…Lei,lei beh stava con me solo per i miei soldi-
-Mi…mi dispiace…-
-Mi ha detto che aspettava un
figlio e che dovevamo sposarci per dare al bambino una vera famiglia-
-Oh…Michael credimi avrei
preferito essermi sbagliata…E cosa è successo?-
-Semplicemente niente…-
-Come niente…Possibile che
devo cavarti le parole di bocca?-
-Ci siamo lasciati…Lei ha
solo finto di aspettare un bambino-
-E perché l’avrebbe fatto?-
mi siedo accanto a te e prendo una tua mano e la stringo per spronarti a
raccontarmi quello che ti angoscia tanto
-Perché avevo intenzione di
lasciarla. Io non l’ho mai amata…Stavo con lei perché…Non lo so perché…ma di
certo non perché ero innamorato- so quanto ti sia costato aprirti così tanto
-Davvero mi dispiace…Ma
ancora non capisco perché mi hai allontanato da te-
-Perché…Perché mi
vergognavo…Tu avevi cercato di avvertirmi su di lei…volevo dirtelo dopo il
primo mese ma sapevo che ti avevo ferito. Sapevo che mi odiavi per quello che
ti avevo fatto. E per tutti questi mesi mi sono odiato così tanto e non trovavo
il coraggio…-
-Quindi hai preferito buttare
all’aria otto anni della nostra amicizia perché ti vergognavi? Di me che sono
tua amica,poi- mi alzo dalla sedia arrabbiata…Avrei preferito che mi dicessi
che non volevi più vedermi ma non questo…
-Lo so…Ho sbagliato.-
Cammino avanti e indietro per
la cucina…La tisana dimenticata sul tavolo
-Dimmi una cosa…-
-…-
-Se non mi avresti incontrato
oggi al museo mi avresti cercato per chiarire?-
-…-abbassi lo sguardo
-Questa è una risposta più
che esauriente-
Corro in camera e chiudo la
porta sbattendola con forza. Mi lascio cadere per terra. Non ho più la forza di
versare neanche una lacrima…Troppe notti sono rimasta a piangere per te…Sento
dei passi e so che tu sei fermo fuori la mia porta
-Va via Michael…Ti prego-
-No-
-Per favore…-
-Vuoi sapere il motivo per
cui avevo intenzione di lasciare Courtney?-
-No-
-Perchè sono innamorato…-
continui a parlare nonostante non ti abbia aperto la porta – Sono innamorato
della mia migliore amica-
Spalanco gli occhi,il cuore
batte all’impazzata,si forma un groppo alla gola che non riesco a mandare giù…Mi
alzo finalmente da terra ed apro la porta…Tu sei lì con le mani nelle tasche
dei pantaloni,impacciato…
-Sei innamorato di me?-
-So che forse tu non provi
niente per me ma…Dovevo dirtelo…-
-Anche io devo dirti una
cosa…-
-Uh?-
-Sono innamorata anche io del
mio migliore amico-
Spalanchi gli occhi anche
tu…Apri più volte la bocca per dire qualcosa,ma non esce nessun suono…Resti lì
imbambolato e io sorrido…
-Scusa…Per tutto quello che
hai passato a causa mia…-
-Shh…Ti perdono…-
Ti avvicini e mi prendi tra
le tue forti braccia. Mi fai alzare il viso e mi baci con una dolcezza
incredibile…Sento le farfalle nello stomaco,mi sembra di volare e di toccare il
cielo con un dito…
Mi fai entrare nella mia
stanza e mi spingi delicatamente sul letto e lì ci amiamo per la prima volta…
Ancora non mi sembra vero…Io
e te abbiamo appena fatto l’amore ed è stato bellissimo. Per me era la prima
volta e tu sei stata delicato e mi hai fatto sentire la donna più bella del
mondo…Siamo stesi sul letto,ovvero io sono stesa su di te,che sei steso sul
letto. Tu giochi con i miei capelli…
-Tua madre?-
-E’ a Roswell dalla nonna…-
-Quindi non entrerà
all’improvviso da quella porta e ci vedrà nudi,vero?-
-No non preoccuparti…-inizi farmi il solletico e rido divertita…Non
ricordo neanche io da quanto tempo non lo facevo. E tu ridi con me…Ma
all’improvviso diventi serio e mi guardi
-Sai perché andavo ogni
giorno al museo?-
-No…Perché?-
-Perché speravo di vederti lì
ad osservare quel quadro che tanto ti è piaciuto la prima volta che ci siamo
andati-
-Oh…Michael…-
-Nel mio cuore sapevo che
avresti ricordato e che prima o poi saresti ritornata lì…-
-Non mettevo piede in quel
museo da quella volta…Stamattina invece i miei piedi mi hanno portato lì…mi
hanno portato da te…-
-Ti amo Maria-
-Ti amo anche io Michael…-
Epilogo
Ormai stiamo insieme da
quattro anni...Certo continuiamo a litigare come quando eravamo amici,ma è
proprio questo il bello di noi…Possiamo anche urlare ma alla fine facciamo
pace…Ancora adesso i nostri amici si meravigliano…
Stiamo passeggiano per
Central Park,mano nella mano…Mi sento benissimo…Ormai ho realizzato anche il
mio sogno,diventare un architetto…Lavoro in un importante studio e tu invece
sei un avvocato con l’hobby per la pittura…Credo che non mi possa lamentare di
nulla…
Ci fermiamo ad una panchina
un po’ isolata e ci sediamo…Tu sei serio e non hai detto una sola parola da
quando ci siamo visti…
-Michael stai bene?-
-Si perché?-
-Sei stato zitto per tutto il
tempo…Non che tu parli molto ma…-
-Sto bene…Stavo riflettendo-
-Su cosa?-
-Su di noi…Credo sia il caso
di fare le cose sul serio-
-Cosa?-
-Si…Voglio ufficializzare la
cosa…-
-Ma…Ma…Ma…-
-Hai capito
bene,sciocchina…-ti volti e mi sorridi…Io ancora non riesco a dire una parola.
A parte quella piccola congiunzione…Tiri fuori dalla tasca della giacca una
scatolina blu di velluto…La prendo un po’ titubante…la apro e resto incantata a
guardare quel meraviglioso anello con uno smeraldo incastonato al centro. Prendi
l’anello dalla scatola e mi guardi…
-Non ti aspetti che mi metta
in ginocchio? Mi sento già abbastanza ridicolo così…-
-No no…Va bene anche così…-
-Okay…-sospiri e mi viene da
sorridere,ma evito di innervosirti ancora di più – Maria…io e te abbiamo condiviso
moltissime cose insieme,sei la mia migliore amica,la mia compagna e vorrei
tanto che diventassi anche mia moglie…Mi vuoi sposare e rendere l’uomo più
felice del mondo?-
Lacrime di gioia solcano il
mio viso mentre fai scivolare l’anello al mio dito…
-Si…-
Mi baci con tutta la
passione…E ora so che tu sei la persona più importante della mia vita e che ti
amerò per sempre…Perchè noi due siamo destinati a stare insieme…