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Autore: Uptrand    03/04/2014    16 recensioni
Questo racconto trae ispirazione da Mass Effect la lega degli eletti da me precedentemente pubblicato. Post Mass Effect 3 con Shepard che ha salvato il consiglio, distrutto la base dei collettori, curato la genofagia, fermato la guerra tra geth e quarian e distrutto i razziatori.
Contiene descrizioni prese dal codex del gioco.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashley Williams, Comandante Shepard Uomo, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Mass Effect Legacy'
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Dasha si trovava di fronte a coloro che le avevano creato tanti problemi
Poggiò la bocca del fucile sulla fronte di Ilary, che aveva uno sguardo allucinato.
«Il codice per sbloccare la nave?» Domandò.
Non ebbe risposta, intanto dalla ricetrasmittente nel casco poté sentire i suoi uomini «Squadra esterna, subiamo perdite. Siamo attaccati da quattro individui non identificati.»
Questo era un problema serio, i suoi uomini tenevano testa a quelli di Aria e lo stesso riusciva a fare Isabella con la regina pirata, ma se questi nuovi venuti riuscivano a tenere l'ingresso dell'Afterleive erano in trappola.
Alzò il piede e colpì violentemente il moncherino dell'uomo a terra, che si riebbe un attimo per urlare. «Il codice!»Ripete Dasha.
Lei glielo diede.
Pensò di finirli entrambi ma lasciò stare, aveva quello che voleva. Poi i suoi capi volevano il minor numero di morti possibili.
«Abbiamo quello che vogliamo. Andiamocene, Isabella!»
«Non abbiamo finito.» Gridò Aria rivolgendosi alla sua avversaria che eseguì una rovesciata all'indietro, lanciando contro l’asari delle granate accecanti e svanì.
Dasha e i suoi, raggiunta l'uscita, poterono vedere coloro che le avevano creato ulteriori problemi. Una squadra formata da un turian, un asari, un krogan e un'umana che ne era chiaramente il capo ma non poteva affrontarli in quella posizione, dove sarebbe stata in trappola tra loro e gli uomini di Aria in arrivo. All'improvviso ebbe un'intuizione guardando quell'umana dai capelli rossi «Se siete venuti qui per il figlio di Shepard e la sua amica vi consiglio di entrare, forse sono ancora vivi.» Gli urlò.
Detto questo si precipitò in un vicolo laterale seguita dai suoi. La sua idea si dimostrò corretta, a inseguirli erano solo uomini di Aria e Isabella si “divertì” con quelli che erano sul percorso per gli attracchi.
« Isabella prendi l'Atlantic Codex, ci troviamo al punto stabilito.» Ordinò la Weaver.
Mentre Dasha si allontanavano da Omega a bordo della Normandy SR3, la SR2 li aveva raggiunti evitando qualsiasi attacco che le venisse portato con la massima facilità e neanche l'occultamento visivo diede grandi vantaggi. Solo grazie agli scudi della SR3 e all'improvvisa intromissione dell'Atlantic Codex riuscirono a superare il portale.
Prima di sparirci dentro, Dasha si chiese se a pilotarla ci fosse quella pilota che aveva lasciato in vita e se non aveva fatto un errore --Ecco cosa si guadagna a essere gentili.- Pensò.
 
Normady SR2
Oliva era distesa sul lettino dell'infermeria a chiedersi se aveva fatto la scelta giusta. Quando aveva finalmente rivisto Steve non si aspettava quello spettacolo che l'aveva sconvolta, riuscì lo stesso a rimanere concentrata ordinando a Asiria di portarli nell'infermeria dalla SR2.
Lei con Arturus e Mordin, dopo un breve confronto con Aria, si misero all'inseguimento di quelli che erano i colpevoli, non riuscendo ad arrivare in tempo per evitare che la SR3 decollasse. Raggiunsero velocemente la SR2 dove Ilary si mise comandi, aveva scalzato in malo modo Mila e alla domanda di Olivia se ce la faceva rispose «Farò il culo a quella stronza che ha fatto questo a Steve. Questo è il MIO campo di battaglia!»
Per star dietro ai motori della SR3 Ilary aveva disattivato le misure di sicurezza del nucleo, sfruttandolo oltre il limite. Dall'interno della nave poterono udire l'intera infrastruttura vibrare mentre eseguiva le manovre richieste, era come se la nave urlasse dal dolore.
La SR2 evitava con facilità le manovre evasive e gli attacchi, mentre i suoi andavano a segno. 
Ilary faceva in modo che la nave fosse sempre al posto giusto e neanche occultamento visivo funzionò molto, a quella distanza le poche emissioni della SR3 erano rilevabili e costituivano una buona traccia che assieme al suo istinto permettevano a Ilary di compensare lo svantaggio .
Un colpo improvviso, arrivato da una nave sconosciuta, la costrinse ad una verticale, seguita da una discesa a candela per star dietro alle due navi che si dirigevano al portale alla massima velocità. A metà della discesa gli allarmi si accesero sui pannelli e misure di sicurezza inerenti lo scafo entrarono in funzione, riducendo la velocità della nave fino ai limiti accettabili. Ilary fu costretta a comunicare che le navi erano scappate, poi mentre era sola «Mi dispiace Normandy SR2, ti ho maltratta.»
Durante tutto questo Olivia era in infermeria con Arturus e Asiria che prestavano le prime cure mediche, conoscenza base per ogni soldato ma non erano in gradi di far di più. Lei era subito corsa in infermeria, era stato evidente all'istante che Steve aveva bisogno di una trasfusione e lei era compatibile.
Una volta che il nemico era entrato nel portale, chiese a tutti di radunarsi in infermeria non potendo lei muoversi.
«Steve ha bisogno di cure mediche ma se perdiamo troppo tempo non raggiungeremo più chi sta dietro a tutto questo. Voglio sapere, avete un'idea su come trovarli?»
«Olivia, aspetta Steve ha davvero bisogno di un medico dovremmo....»  Commentò Asiria
«Lo so, non puoi neanche immaginare quanto sto male da quando l'ho visto così. Siamo tutti soldati, dobbiamo saper fare scelte difficili in questo lavoro e dare fiducia, una volta mi disse “Non morirò facilmente perché sono un bastardo”, ho deciso di credergli. Ora dobbiamo solo sbrigarci a trovare  i responsabili. Nessuno ha una soluzione?»
L'asari prese a fregarsi entrambe la mani e a guardarsi in giro, era chiaramente nervosa
«Può darsi...che sappia come accedere alla rete di informatori dell'Ombra, abbiamo alcuni dati sulla nave che ci ha attaccato a sorpresa e anche sulla SR3, dovrebbero bastare.»
Olivia era sorpresa «Scherzi. Vero? Mio padre mi ha detto che se avessi avuto bisogno potevo fidarmi degli agenti dell'Ombra, anche se non mi ha mai detto il perché. Ho sempre pensato che sapesse chi fosse e che lui si fidasse. Ma tu? Non mi dirai che lavori per Lei?»
«Lavorare? No...Sono la figlia.» Precisò l’amica.
Tutti la fissarono in silenzio. Fu Arturus il primo a parlare.
«Ci prendi in giro?»
«No, ti pare che lo farei in questo momento.»
«Aspetta. Tua madre, l'asari più sexy che conosca, è l'Ombra?» Chiese stupefatto il krogan.
«Si Mordin e mi faresti un piacere, se eviti termini come “sexy”»
«È l'Ombra. Troppo Sexy.»
Asiria poté solo scuotere la testa spazientita.
«Questo spiega molte cose del passato e la fiducia dei nostri genitori. D'accordo Asiria, prova a vedere cosa sanno gli agenti dell'Ombra.»
«Certo Olivia.» Quindi si allontanò mentre azionava il factotum.
La riunione era finita, gli altri tornarono alle loro postazioni. Asiria comunicò che una nave, con caratteristiche simili a quella che li aveva attaccati a sorpresa, era stata individuata nel sistema Mesana nella nebulosa Cluster. La Normandy SR2 si diresse subito in quella direzione.
Ora che doveva solo aspettare ed era sola, Olivia si sentì libera di pregare per la scelta che aveva fatto e che fosse quella giusta per il fratellino.
 
Sistema Mesana
Wood era contento, aveva finalmente ricevuto delle buone notizie. Com'era stato previsto nel piano originale si stava per incontrare con la SR3 nel sistema Mesana, la comunicazione l'aveva raggiunto dopo che con la sua nave era partito per Omega, per questo aveva impiegato minor tempo del previsto e ora si apprestava a salire a bordo scortato dai un paio suoi ex-indottrinati come guardie del corpo. Il suo intero equipaggio lo era.
Una volta che sarà tutto finito farò in modo che tornino a una vita normale, magari con dei bei soldi—rifletté.
Ma lo inquietava vedere una nave sconosciuta vicina alla SR3 e a bordo chiese «Quella nave, cosa significa?»
«È la mia, non mi pare che mi abbiate detto di non procurarmi dei “giocattoli”» Rispose Dasha, dietro di lei Isabella.
Maledetta! Non lo sai ma quando avremo finito la gente come te sparirà – pensò Woods soddisfatto che ordinò «Abbiamo perso abbastanza tempo. Muoviamoci!»
«Non così in fretta. I problemi sono stati maggiori del previsto, i costi sono aumentati e voglio delle spiegazioni, adesso, per andare avanti con la missione.» Dichiarò Dasha.
Il viso di Woods si rabbuiò, mise la mano in tasca e ne estrasse la sfera « Ubbidite agli ordini e....»
La sfera cadde a terra, attaccata c'era la sua mano. Le guardie morirono pochi istanti  dopo.
Woods era in ginocchio a guardarsi il moncherino, in piedi davanti a lui Isabella con la spada estratta e sorridente.
«Eh-eh, I-Impossibile. La sfera...»
Dasha si fece avanti chinandosi all'altezza dell'uomo « Lascia che ti spieghi. Le sfere funzionano bene, infatti prima del tuo arrivo ho usato quella in mio possesso per ordinare ad Isabella di tagliare la mano di persone estranee che ne avessero stretta una, tra gli ordini che tu e la tua combriccola ci avete dato non c'è mai stato “Non fateci nessun danno” o qualcosa di simile. Immagino che ve ne siate accorti ma abbiate deciso che era un dettaglio trascurabile, l'effetto di controllo su di noi è leggermente diverso per via del nostro tipo d'indottrinamento, dovuto, penso, al fatto che non siamo mai state a contatto con tecnologia di razziatori attivi. Entrambe siamo state indottrinate da degli uomini che volevano ricostruire Cerberus o altro, non importa, ma a differenza di tutti i Cerberus originali indottrinati durante la guerra che subirono l'influenza dei razziatori a noi non è successo. Siamo una via di mezzo, ubbidiamo ai vostri ordini eseguendoli come faremo normalmente, mantenendo la consapevolezza che non li facciamo per nostro volere.»
Si rimise in piedi «Ora tu ci dirai tutto dall'inizio alla fine, perché sono sicura che le sfere possano fare altro e che quella che mi avete dato sia manomessa. Dimmi, vuoi parlare con le buone?» Dasha alzò in mano la sfera di Woods che aveva raccolto « O con le cattive?» Indicò Isabella.
Woods alla vista delle due donne, bruna e bionda affiancate, capì di aver commesso un errore.
 
Cittadella
Liara si trovava sulla Cittadella. Dall'inizio il suo problema maggiore era stato rimanere in incognito, era ricercata dal governo asari e la sicurezza la stava cercando, aiutata da squadre di cacciatrici.
La cosa che l'aveva più sorpresa e che anche politici sottomessi o inclini a trovare accordi l'avevano ostacolata appoggiando il suo arresto, nonostante il rischio che i loro segreti venissero resi pubblici.  Sapeva bene che lo stesso stava accadendo a chiunque avesse legami con Shepard, fu questo pensiero che la spinse a contattare Samara, tra tutti lei era la più vicina alla sua posizione trovandosi nello spazio asari.
Si erano date appuntamento in una stazione spaziale al limite del suddetto spazio e li fu attaccata da quelli che inizialmente pensava fossero solo dei mercenari, provvidenziale fu in quel momento l'arrivo della Justicar.
Al termine del combattimento aveva fermato Samara dall'uccidere i sopravvissuti, sperando di ottenere informazioni utili ma per averle  fu costretta usare le capacità mentali tipiche della sua specie. Non percepì niente di utile, ma intuì che quelle persone erano soggette a qualche tipo d'indottrinamento.
Da li giunsero alla Cittadella, erano riuscite ad entrare abbastanza facilmente sfruttando le pecche della sicurezza, quando la SR2 era già stata rubata. Trovava incredibile che la figlia fosse coinvolta nella sua stessa impresa di tanto tempo fa.
La prima cosa che fece fu prendere contatto con Kasumi, un aiuto dall'interno sarebbe stato utile, venne informata che Javik e gli altri stavano bene anche se preoccupati per i loro figli. Volendo avrebbero potuto organizzare subito un'evasione ma desiderava prima trovare le prove per la completa innocenza di tutti.
Grazie a Wrex venne informata di quello scoperto da Grunt e dalla figlia di lui, Okasa, su una strana sfera metallica e sul loro prigioniero turian, in aggiunta aveva il messaggio di Steve che conteneva le scansioni di una specie di antenna, portata a bordo della SR3.
In possesso di prove da mostrare al Consiglio, se fosse riuscita ad arrivarci, poteva ora liberare gli altri. In attesa, fuori dal QG del C-sec dove erano stati portati per essere tenuti in “custodia”, come affermavano al C-sec non a loro agio di aver “arrestato” quelle persone.
Samara invece era agli uffici del N7, sebbene tra  le due forze di sicurezza non ci fosse mai stata rivalità, attualmente erano ai ferri corti. Il piano prevedeva, con l'aiuto degli ufficiali N7, di scatenare una rissa che richiamasse le forze C-sec dal QG, dando un occasione a lei d'intervenire con l'aiuto di Kasumi. Possibilmente senza far del male a nessuno. Samara, oltre a essere il loro contatto con la N7, doveva anche far in modo che la situazione non degenerasse.
« Sono Samara. Stanno per incominciare. » Le comunicò la Justicar.
Da dov'era Liara poté vedere in meno di dieci minuti un gran movimento e numerose navette del C-sec partire.
All'ingresso incontrò Kasumi che le strinse un braccio e la strattono in malo modo, chiunque vedendole avrebbe pensato che il capitano stava trattenendo qualcuno, passarono in mezzo agli uffici dov'erano i pochi agenti rimasti, nessuno le degnò di uno sguardo più del necessario.
Arrivarono così al punto di controllo, da cui iniziava la zona di massima sicurezza. La guardia salutò il capitano e fece alcune domande.
«Mi dispiace signore, ma non ho ordine di far entrare questa persona. Nessuno mi ha avvertito, se ha tempo posso contattare il mio superiore.»
«Certo.»
Appena la guardia si girò fu colpita da una violenta scossa e svenne.
«Non ti preoccupare Liara starà bene, forse un po' di mal di testa.» Specificò Kasumi che prese la chiave elettronica dalla guardia, mentre Liara entrava nel sistema e faceva in modo che le telecamere mandassero un  immagine pre-registrata prima del loro arrivo, usò le comunicazione e con un falso allarme spostò altrove le guardie del blocco di sicurezza. Finalmente deserta poterono entrare nella zona di sicurezza e aprire le celle, liberando gli illustri ospiti.
«Contendo di vedervi Liara, Kasumi. Che succede fuori?» Domandò John.
«Anch'io Shepard» Rispose l'asari.
«Scusate Gente, ma questa è un'evasione dobbiamo sbrigarci!» Disse la ex-ladra.
«Hai ragione Kasumi.»
«Un momento, Liara che notizie hai di Asiria?» Javik chiese alla moglie.
«Non solo lei, come stanno tutti?» Insistette Tali.
«Javik, Tali mi spiace ma non ho notizie, ma dall'ultimo messaggio so che stavano bene e Steve e Ilary sono ad Omega.»
«Cosa? La mia bambina a Omega!» Esclamò il pilota.
«Non preoccuparti Joker. Ilary è in gamba e non è da sola.» Disse Garrus affianco a lui, EDI gli strinse la mano.
«Già, hai ragione.» Borbottò.
«Hai un piano Liara?» Chiese Miranda.
«Certo. Ho raccolto delle prove da presentare al Consiglio, ma sono ricercata e non potrei mai avvicinarmi al Presidium, ma penso che accetterebbero di ascoltare Shepard, se lui gli chiamasse.» Spiegò Liara.
«In pratica, speri che per la fiducia e fama che Shepard si è guadagnato col tempo lo ascoltino. Non è sperar un po' troppo? Hanno accettato di farci arrestare.» Dichiarò la quarian.
«La situazione è più complessa Tali. Vi spiegherò tutto strada facendo.»
«D'accordo. Cosa aspettiamo. »
Uscirono scortati dal capitano Tokago alias Kasumi, sotto lo sguardo stupefatto degli agenti presenti che non sapevano cosa pensare, qualcuno fece delle domande ma Kasumi tagliò corto dicendo che si assumeva tutta la responsabilità. Ad un agente particolarmente insistente Shepard chiese « Vuoi arrestarmi fallo, non opporrò resistenza.» e gli porse i polsi, a queste parole si fece indietro permettendo il passaggio.
«Com'è la situazione all'esterno?» Chiese John Shepard.
«Beh Shep, tutto tranquillo se escludiamo una rissa tra N7 e C-sec giù agli uffici.»
«Kasumi, starai scherzando?» Chiese lui stupefatto.
«È stata una mia idea Shepard, serviva un diversivo e gli N7 sono stati lieti di dare una mano. Ma tranquillo Samara sta controllando la zona.» Chiarì Liara e azionò il comunicatore «Samara mi senti? ...Samara?»... « Sono sicura che sta bene, ora però dobbiamo dirigiamoci al Consiglio.»
«No! Non ho intenzione di presentarmi al Consiglio di nascosto approfittando di un diversivo o di una pecca nella sicurezza, come se fossi realmente colpevole di qualcosa.» Dichiarò l'eroe.
«Va bene Shepard.» Con l'aiuto di kasumi presero una delle navette del C-sec, giungendo in poco tempo a destinazione, davanti a loro uno spettacolo inaspettato. Alla loro vista un centinaio di agenti erano coinvolti nella rissa, al centro della quale la Justicar cercava di porre un freno alla cosa. Vedendo Shepard, si diresse nella sua direzione.
«Samara, cos'è successo? La situazione mi pare degenerata.» Chiese Liara.
«Si, salve Shepard. Quando è iniziata la rissa gli N7 erano disarmati e privi di corazze, i C-sec avevano ordine di non usare le armi su gente disarmata e immagino non avessero voglio di sparare agli N7 in ogni caso. Si era creata una situazione in cui i C-sec a causa delle armi non potevano reagire, a un certo punto hanno incominciato a buttarle via e la situazione è degenerata in quella che vedete. Tutto quello che ho potuto fare è evitare che qualcuno si facesse male seriamente.»
«Ho bisogno di attirare la loro attenzione. Un'idea? Una qualsiasi.» Chiese Shepard
«Se Miranda si spogliasse....» Suggerì la ladra.
«Kasumi, non ora.» Commentò seccamente Shepard.
Fu la Justicar ad avanzare un suggerimento.
«Se io e Liara unissimo i nostri poteri, potremmo creare un'esplosione biotica abbastanza potente da attirare l’attenzione di tutti.» Alla disponibilità di Liara, il piano venne accettato.
Tra le loro mani si formò una sfera blu che crebbe velocemente, raggiunta la massima dimensione fu lanciata in aria ed esplose come un fuoco d'artificio.
Per un attimo tutti guardarono in aria, verso di loro.
«SMETTELA TUTTI QUANTI! SUBITO! SONO IL CAPITANO SHEPARD E' QUESTO E' UN ORDINE» e riprendendo fiato «VI VOGLIO TUTTI SULL'ATTENTI»
Tutti i presenti videro l'eroe per eccellenza, circondato da altrettante leggende e nessuno aveva idea di che fare. Era stato diramato l'allarme riguardo alla loro evasione e avrebbero dovuto arrestarli, non mettersi ad ascoltarli, in più la presenza di un capitano del C-sec affianco di Shepard li confuse ancora di più.
«ASCOLTATEMI TUTTI. IO E LA MIA SQUADRA SIAMO APPENA EVASI!!» Un mormorio si diffuse tra la folla
«ABBIAMO OTTENUTE LE PROVE DELLA NOSTRA INNOCENZA, VOGLIAMO RECARCI PERSONALMENTE AL CONSIGLIO A PRESENTARLE. ORA!»
«SE QUALCUNO RITIENE CHE CI SIA UN PROBLEMA DI SICUREZZA, SONO DISPOSTO A FARMI AMMANETTARE O A FARE IL NECESSARIO.»
«VORREI PERÒ CHE MI CONCEDESTE QUEL BENEFICIO DI DUBBIO E FIDUCIA CHE PENSO DI ESSERMI MERITATO, LAVORANDO CON VOI NEL RENDERE LA GALASSIA PIÙ SICURA.»
Nessuno parlò o si mosse.
Shepard fu affiancato da un'altra figura «SONO IL CAPITANO MISU TOKAGO DEL C-SEC E POSSO CONFERMARE CHE SHEPARD E' INNOCENTE, COME IL RESTO DELLA SQUADRA DELLA NORMANDY SR2. IO GLI HO LIBERATI SENZA ASPETTARE ORDINI DAI SUPERIORI, ME NE ASSUMO LA PIENA RESPONSABILITÀ E LI SCORTERÒ FINO AL CONSIGLIO!»
«AGENTI RIMETTETE A POSTO LA SITUAZIONE, N7 AIUTATE!» Detto questo Shepard si voltò in direzione della torre del Presidium seguito dagli altri, mentre ancora confusi e non sapendo bene cosa fare gli agenti dei due gruppi cercavano di riportare tutto alla normalità.
In breve tempo furono davanti al Consiglio al completo, Bakara era giunta da Tuchanka appena possibile, avevano accettato subito la loro richiesta di un incontro senza che ci fossero altri problemi.
Fu il consigliere Tevos a incominciare « Shepard, voglio che sappia che abbiamo accettato la sua richiesta per la fiducia che ha meritato in passato.»
«Normalmente questo privilegio non viene accordato ai detenuti evasi.» A parlare era stato il nuovo consigliere dell'unione salarian, Jerod Wizard, vista la loro vita relativamente breve il ruolo di consigliere veniva cambiato più frequentemente che per le altre specie. Avevano corpi alti e slanciati, una testa lunga e sottile sormontata da un paio di corna sporgenti vero l’alto e occhi enormi di forma ovale. Questi tratti e il fatto di avere una mente iperattiva, induceva sempre a pensare che sapessero più di quanto dicevano.
«Porta rispetto al comandante, anfibio, se le vostre specie sono vive lo devono Lui. In passato ho mangiato il fegato dei vostri antenati, potrei sempre tornare a farlo.» Disse il prothean.
«Grazie Javik.» Fece Shepard.
«Stiamo perdendo tempo, Shepard ha detto di avere delle prove. Vogliamo vederle.» A parlare era stata Xen. ex-ammiraglio e consigliere Quarian. Il consigliere turian Sparatus annuì alle parole della collega.
«Certamente consigliere Xen.»
Liara si fece avanti e mostrò quello che aveva raccolto. Spiegò del turian catturato e delle informazioni ottenute e i nomi delle persone coinvolte, tra cui spiccava quello di Woods e della tecnologia dei razziatori a cui avevano accesso.
«Da quello che ci ha detto il prigioniero turian, quando i portali sono stati riavviati si è attivata nuovamente la funzione della Cittadella di controllo di questi. Il loro piano era usare queste sfere.» - Fece apparire un ologramma dell'oggetto -«Che permettono di controllare gli ex-indottrinati, con un dispositivo che combinato con la Cittadella avrebbe permesso di controllare tutti, ex-indottrinati e no. Pare che lo scopo non fosse prendere il controllo della galassia, ma fare in modo che tutti condividessero gli stessi principi. Se tutti considerassero il furto sbagliato, non ci sarebbero più ladri, se tutti fossero contrari all'uso della violenza scomparirebbe il pericolo di una guerra. Per questo hanno bisogno della SR3, per trasportare il dispositivo di connessione alla Cittadella, essendo l'unica nave in grado di superare senza problemi le difese. Il problema però e che ancora non conosciamo il luogo dove andrebbe collocato, raggiungibile solo usando una sfera che dovrebbero funzionare anche come chiave, pare che l'unico a saperlo fosse Woods ma ha lasciato la Cittadella. Non so dire perché non abbai condiviso questa informazione, se solo prudenza o altro.»
«Un obiettivo nobile ma con mezzi sbagliati.» Osservò Tevos.
Fu Osoba, il consigliere umano, a prendere la parola « È già abbastanza preoccupante che il Consiglio fosse all'oscuro che alcune persone avevano accesso a informazioni sulla tecnologia dei razziatori, ma questo. Dobbiamo dare la priorità alla ricerca di questa camera segreta e della SR3.»
«NO!» - a farsi avanti fu Ashley - «Noi tutti abbiamo rischiato la vita più volte per il bene della galassia e del Consiglio, il più delle volte non siamo mai stati aiutati ma stavolta ci avete fatto imprigionare per le “pressioni” politiche dei vostri governi, anche se non eravate d'accordo la maggioranza ha accettato. Avete coinvolto anche i miei, nostri, figli e non farò niente se prima le accuse a loro carico non verranno cancellate e se non parlerò con loro al più presto. Loro valgono più di voi, più della galassia.» Terminò guardando Bakara.
Jerod era scandalizzato « Inaccettabile. Ricordi la sua posizione Williams, attualmente lei è ancora una ricercata. Il Consiglio non ha ancora deciso, se accettare le prove che avete mostrato. Bisogna seguire le procedure.»
«Stia zitto Jerod, sono d'accordo con Williams e se non vuole assaggiare l'ira sanguinaria di una madre krogan o umana le consiglio di tacere.» Lo riprese Bakara.
« Io invece trovo inammissibile che Lei, consigliere Bakara, sia coinvolta in questa riunione. Non può essere obiettiva essendo suo figlio...»
« Stia zitto. Abbiamo sentito abbastanza è ora di prendere una decisione.» Disse il consigliere turian Sparatus, con un tono vicino all'ira.
Dopo qualche minuto tornarono a rivolgersi ai presenti.
«Il Consiglio ho riconosciuto la vostra innocenza e si dispiace per i problemi che avete incontrato. Le accuse rivolte ai vostri figli per il furto della SR2 sono state ritirate, su insistenza del consigliere Bakara accogliamo la richiesta del tenete Williams. Abbiamo detto al centro di comunicazione della torre di contattare la SR2 ma ci hanno informato che tentativi precedenti sono stati inutili, pare che il comunicatore non sia attivo probabilmente per impedirne l'individuazione.»
In quel momento risuonò la voce dell'operatore della comunicazioni
«Consiglieri abbiamo fortuna. La SR2 ha risposto alla chiamata, la stanno trasferendo al monastero asari su Lesuss.»
Tevos fu un attimo interdetta, sia perché la comunicazione era riuscita sia per il luogo menzionato ma la più sorpresa di tutti fu Samara, essendo il monastero dove risiedeva sua figlia Falere.
Nella sala del consiglio l'ologramma prese forma mostrando l'immagine di Olivia e Falere.
«Olivia, non sai che sollievo per me e tua madre vedere che stai bene. Falere felice di vederti.» Disse il padre.
Ci fu un momento silenzio che Falere colmò « Anche per me comandante, scusi capitano Shepard. Madre è bello vederti, dopo ti sarò tutte le spiegazioni che vorrai.»
«Anche per me, non ti preoccupare Falere.» Rispose Samara.
«Olivia...» ma Shepard smise di parlare, vedendo la figlia.
Olivia aveva la testa china e si fregava la fronte sulla mano, capiva che stava radunando le idee
Ashley si fece avanti «Olivia, coraggio, parlarci.» Cercava di nasconderlo, ma quel silenzio la terrorizzava e così gli altri.
Alla fine fece un profondo respiro e incominciò a parlare
«Steve ha perso il braccio destro al di poco sotto la spalla...gli altri stanno tutti bene.»
Ad entrambe i suoi genitori mancò il fiato. Gli altri sapendo che i loro figli stavano bene tirarono un sospiro di sollievo cercando di non farsi notare, ma erano lo stesso preoccupati per i loro amici.
«Steve... come?» Cercò di chiedere Ashley. Shepard strinse a se la moglie, era rigida e la sentiva tremare.
«Olivia dicci tutto, dall'inizio» Fece Lui.
«Abbiamo raggiunto Omega, Grunt ci aveva fatto sapere che la SR3 era li e quindi anche Steve e Ilary. Abbiamo raggiunto Afterlive dove speravamo di trovarli per via di un messaggio arrivatoci da Steve grazie ad un'amica di famiglia, una volta sul posto abbiamo trovato uno scontro a fuoco in corso. Il locale era pieno di cadaveri, e Steve...aveva perso il braccio, Ilary gli era accanto. Chi ha attaccato, lo ha fatto per sbloccare la SR3 che loro due avevano sigillato. Abbiamo provato a fermali prima che fuggissero ma non ci siamo riusciti, una nave non identificata si è messa in mezzo. A quel punto ho dovuto scegliere se continuare con la missione  o portare Steve subito in un ospedale. Ho deciso di continuare a seguire la SR3, Steve era stabilizzato.»
«Hai scelto una missione che nessuno ti ha dato a tuo fratello?» Sbottò furiosa Ashley.
«Ashley, Olivia ha fatto la scelta che come soldati avremo fatto tutti.» Disse John intervenendo.
«No...No,no... se aspetti che senta che la vita di mio figlio è stata messa in pericolo da sua sorella, per una missione che nessuno le ha dato, mi spiace non posso...anche se so che hai ragione. Olivia hai fatto la scelta sbagliata, non avevi nessun dovere a cui adempire.»
Le parole della madre furono per lei una pugnalata, cercò con tutta se stessa di non far trapelare cosa sentiva. Suo padre lo guardava incoraggiandola a proseguire.
«Grazie alle informazioni sulla SR3 e ai dati raccolti sull'altra nave, Asiria è riuscita...tramite alcune conoscenze, a rintracciarle nel sistema Mesana ma una volta arrivati la sola cosa che abbiamo trovato è stata una nave civile piena di cadaveri. Dal piano di volo doveva provenire dalla Cittadella.»
Liara si fece avanti « Olivia, tra i morti, riconosci per caso questo volto?» e fece apparire un'immagine olografica.
«Si certo, è il cadavere a cui mancava una mano e pareva essere stato torturato. Chi è?»
«Lui e i suoi soci sono dietro a tutto. Che è successo?»
«Alla fine, non trovando tracce nel sistema. Ho deciso di riattivare il comunicatore, volevo entrare in contatto con chiunque fosse nelle vicinanza e potesse fornirci assistenza medica. Falere è stata la sola a rispondere.»
«So cosa dicono le regole del monastero, ma non potevo abbandonare delle persone in difficoltà. Ancora meno, se sono i figli del capitano Shepard. Ho permesso solo ad Olivia e Steve di scendere e il supporto medico è stato limitato al solo personale essenziale. Mi dispiace madre.»
«Falere hai agito bene.» Rispose Samara.
«Vostro figlio al momento non è in pericolo di vita e il braccio potrà essere clonato. Sarebbe meglio se lo visitasse un medico qualificato. Il nostro personale non ha esperienza di fisiologia umana.» Precisò Falere.
«Ti ringrazio per l'aiuto che hai dato.» Disse Shepard.
«Anche da parte mia.» Aggiunse Ashley.
Falere rispose con un leggero cenno del capo.
«Ora abbiamo il problema che non sappiamo chi ha ucciso Woods e perché? Potrebbero avere un fine meno nobile? O cosa ne sia stato della tecnologia di razziatori in loro possesso.» Commentò il consigliere Quarin.
«Su Woods avrei un'idea, a guidare il gruppo che attaccava l'Afterlive erano una nemesis e un phantom, ma non so quali siano i loro volti. Ma sono loro ad avere la SR3.» Dichiarò Olivia.
« Truppe di Cerberus.» Affermò Ashely.
«Non credo.» - fece Liara -« Il turian ha detto qualcosa riguardo ad aver assoldato o controllato agenti Cerberus. È più probabile che sia opera di singoli individui o di un piccolo gruppo che di Cerberus»
«Cosa facciamo ora capitano Shepard?» l tono di Sparatus era più formale del solito.
Lui ci pensò un attimo.
« Se vogliono andare avanti con il loro piano, devono venire qui alla Cittadella. Il C-sec ed N7 dovranno impegnarsi a tenere d'occhio l'intera stazione. Liara ci serve un modo per trovare la loro posizione, IDA voglio che la aiuti. Tutti gli altri stiano pronti. Olivia appena possibile, voglio che porti tutti qui.»
« Tesoro... fate attenzione.» Borbottò Ashley
«Agli ordini capitano...grazie mamma.» Olivia chiuse il collegamento
«D'accordo gente, prepariamoci a difendere la Cittadella.»
Appena il collegamento si spense, Olivia corse fuori dalla stanza, giungendo all'aperto. Si sentiva soffocare, le parole della madre erano la ferita peggiore che avesse subito.

*****

In punto imprecisato nello spazio,Dasha stava guardando fuori dall'osservatorio di dritta, seduta ad un tavolo Isabella puliva accuratamente la sua spada. Che lei ricordasse, era l'unica cosa verso cui mostrava attenzione.
«Se Woods fosse riuscito nel suo piano, noi due saremo state rovinate. Devo ammettere che abbiamo ottenuto molto più di quello che mi aspettavo da questo incarico.»
Isabella continuava impassibile a dedicarsi alla sua attività.
«Potremmo continuare con i soliti incarichi e abbandonare da qualche parte la SR3, dubito che ci lasceranno stare finché è nostra. Abbiamo due sfere e tutto il necessario per completare il piano di Woods, solo che faremo in modo che tutti siano al nostro servizio. Avremmo conquistato la galassia, ho quasi difficoltà a immaginare la cosa.»
Isabella controllava il filo della spada.
«È quello che vogliamo, ne vale la pena? Se falliamo finiremo in prigione per sempre o saremo morte.»
Isabella sembrava aver finito e aveva un'aria soddisfatta.
«Sai a volte avere una conversazione sarebbe d'aiuto, oltre a essere meno fastidioso che parlare senza ricevere risposta.» Disse Dasha seccata.
Isabella la guardò «”Dove c'è una grande volontà non possono esserci grandi difficoltà.”- Niccolò Machiavelli, “Meglio vivere osando che non conoscere ne vittoria né sconfitta.”-dal libro "Giulio Cesare" di William Shakespeare.» Detto questo ripose la spada nella custodia e uscì dalla stanza.
Dasha non sapeva se essere più sorpresa del fatto che aveva parlato o che conoscesse quelle citazioni – Non ricordo di averla mai vista leggere – pensò.
   
 
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