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Autore: Viola the Cat    03/04/2014    4 recensioni
DAL TESTO :
Non poteva crederci. Stava succedendo davvero. Il
resto della sua vita era stato scelto da una stretta di mano. Era la cosa più brutta che
suo padre le avesse mai fatto in vent’anni di torture e litigi. Era di gran lunga la peggiore.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Rose, Blaze the Cat, Silver the Hedgehog, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'mille e una storie di romantiche silvaze'
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Il  gallo  reale  puntuale  come  tutti  i  giorni , cantò  per  svegliare   il  castello  addormentato. Dalla
 
 maestosa  finestra  veniva  un  luminoso  e  caldo  raggio  di  sole , che  colpì  in  pieno  viso  una  ragazza
 
 che  beatamente  dormiva.  Lei  si  svegliò  di  mala  voglia  e  si  mise  a  sedere  sul  letto , cercando  di  non 
 
addormentarsi  più , dato  che  era  stanchissima. Ma  il  sonno  ebbe la  meglio , così  la  ragazza  dai  lunghi 
 
capelli  lilla  tornò  a  sdraiarsi , ma  non  ebbe  nemmeno  il  tempo di  chiudere  gli  occhi  che , puntuale 
 
come  tutti  i  giorni , una  persona  bussò  alla  porta  della  sua  camera.  -PRINCIPESSA! SI  ALZI CHE  è 
 
TARDI!!!-  urlò  una  signora  con  voce  acida  e  autoritaria. Poi , senza  nemmeno  chiedere , irruppe  nella
 
 sua  stanza , si  avvicinò  a  lei  e  le  urlò  isterica -SUA  SORELLA  SI  è  GIA  SVEGLIATA!!! MANCA  SOLO 
 
LEI!!!- a  quel  punto , la  ragazza , scocciata  da  tutto  quel  trambusto , si  alzò senza  nemmeno  mettersi 
 
le  pantofole  e  corse  in  lungo  e  in  largo  nel  castello   fino ad  arrivare  alle  cucine. -Donna  Luisa ,
 
gentilmente  mi  può  dare  una  mela?- disse  lei  famelica , dato  che  l’altra  sera  non  aveva  toccato  cibo.
 
-Certo  Principessa , vi  accontento  subito!- disse  lei  correndo  allo  scaffale  pieno  di  delizie. Donna  Luisa
 
 era  una  simpatica  ragazza  di  21  anni , capelli castani  che  molto   spesso  portava  raccolti , e  due  
 
bellissime  paia  di  occhi  blu  come  il  cielo. La  sua  bocca  era  sempre  piegata  in  un  sorriso , non  si 
 
rattristava  mai.-oh  Donna  Luisa , quante  volte  glielo  devo  dire  che  può  chiamarmi  semplicemente 
 
Blaze?- disse  la  ragazza  esasperata. Lei  considerava  Donna  Luisa  come  la  sua  unica  amica  in  tutto  il 
 
castello. Era  l’unica  che  la  capiva  e  che  condivideva  i  suoi  progetti. -Signorina  io  non  ci  posso  fare  
 
niente , mi  hanno  insegnato  sin  da  piccola  questo  linguaggio  coi  padroni , ormai  non  posso  farci 
 
nulla!- disse  tornando  da  lei  con  una  mela  verde  in  mano. -Gnam …. Capisco …. gnam!- disse  la 
 
principessa  con  la  bocca  piena. -Donna  Luisa , cosa   fa?! Lo  sa  che  le  è  severamente  vietato  parlare
 
 coi  membri  della  famiglia  reale!!!- la  ammonì  la  governante , Miss  Smith , che  nel  frattempo  era
 
 scesa  dalla  camera  della  principessa. Lei  non  osò  guardarla  in  faccia  e  le  disse  piena  di   vergogna-Si 
 
Miss  Smith , mi  scusi  non  si  ripeterà  mai  più-. Blaze  non  poteva  permettere  che  la  sua  migliore 
 
amica  venisse  rimproverata  in  questo  modo! -Ma  per  la  verità  Miss  Smith  sono  stata  io  a 
 
cominciare  la  conversazione , le  ho  chiesto  delle  cose  e  come  suo  dovere  a  risposto- disse  infatti  lei 
 
per  tirare  fuori  da  quel  grosso  pasticcio  l’amica. -se  le  cose  stanno così  bene , ma  ricordate  che  vi 
 
tengo  d’occhio  Donna  Luisa!- disse  puntando  il  dito  contro  di  lei. -A  principessa , suo  padre  l’aspetta ,
 
quindi  si  vada  a  mettere  qualcosa  di  decente  e  scenda!- disse  lei  schifata  guardando  la  principessa 
 
in  pigiama. -ora  vado  Miss  Smith. Con  permesso- disse  lei  andando  nella  sua  camera. Arrivata  li  apri 
 
il  suo  grande  armadio  e  scelse  un  abito  dalle  sfumature  del  cielo, che  abitualmente  usava  per  le  sue 
 
passeggiate  in  giardino. Infilate  le  sue  scarpette  blu  scese  nella sala  a  pranzo. -Buongiorno  padre.
 
Buongiorno  sorella- disse  lei  sedendosi  a  tavola. -Buongiorno sorella- le  rispose  una  ragazza  dai  capelli 
 
a  caschetto  rosa  e  gli  occhi  verdi  e  lucenti. Indossava  un  vestito  rosa  confetto  con  il  corpetto  bianco 
 
e  dei  bracciali  oro.-Buongiorno  figlia- le  disse  un  signore  dai  capelli  neri  e  gli  occhi  verde  scuro. -
 
allora , figliuola , vorrei  approfondire  l’argomento  di  cui  stavamo   parlando  ieri  sera-. Subito  Blaze  si 
 
fece  più  cupa. Non  le  piaceva  toccare  quell’argomento. Pensava  che  avendo  portato  a  termine  questo 
 
compito , avrebbe  perso  la  sua  totale  autonomia  e  libertà. -Padre  gliel’ho  già  detto. Non  lo  farò!-
 
disse  con  coraggio  e  tenacia. Era  molto  spaventata , perché  sapeva  come  l’avrebbe  presa  suo  padre , 
 
ma  non  lo  voleva  dare  a  vedere. -Come  sarebbe  a  dire  non  lo  farò?! Ormai  ho  stretto  l’accordo.
 
Dovrai  farlo , punto  e  basta!- le  disse  arrabbiato  il  padre. -E  tu  perché  l’hai  fatto?! Non  volevi  sapere 
 
cosa  se  pensavo  io  prima  di  prendere  la  decisione  più  importante  della  mia  vita?!-  ribatte  lei 
 
furiosa. E  aveva  ragione , dato  che  era  la  sua  vita , e  non  quella  di  suo  padre.-senti  tu , non  ti 
 
azzardare  a  urlare  con  me  sai? Ormai  la  decisione  è  presa : tu  ti  sposerai  con  lui , punto  e  basta!- I 
 
suoi  bei  occhi  color  ambra  si  riempirono  di  lacrime. Non  poteva  crederci. Stava  succedendo  davvero. Il 
 
resto  della  sua  vita  era  stato  scelto  da  una  stretta  di  mano. Era  la  cosa  più  brutta  che  suo  padre le 
 
avesse  mai  fatto  in  vent’anni  di  torture  e  litigi. Era  di  gran  lunga  la  peggiore. Indietreggiò 
 
spaventata  verso le  scale  che portavano  alla  sua  stanza , le  salì , aggrappandosi  al  corrimano.
 
Finalmente  arrivò  davanti  la  porta  della  sua  stanza. La  apri  e  si  buttò  a  capofitto  sul  letto. Cominciò 
 
a  piangere. Fiumi  di  lacrime  scorrevano  lungo  le  sue  guancie. Non  poteva  crederci , non  poteva 
 
credere  che  la  sua  vita  fosse  stata  scelta  da  qualcuno  che  non  era  lei.  Pensò  a  tutte  le  cose  che 
 
voleva  fare. Viaggi , città , isole  sperdute  nell’oceano  e   misteri  dell’antichità  invasero  la  sua  mente.
 
Perché  lei  non  voleva  fare  la  regina , no signore! Lei  voleva  diventare  un’avventuriera , come  un
 
 grande  amico  di  suo  padre , Cristoforo. Ma  i  suoi  sogni  s’ erano  infranti , nello  stesso  istante  in  cui 
 
due  mani  si  toccarono  e  si  strinsero. Non  ci  poteva  credere.
 
 
 
ANGOLETTO  DELL’AUTRICE
 
 
 
Buonasera  a  tutti  ragazzi! Vi  parlo  dal  mio  letto  d’ospedale  dove  sono  sdraiata  con  Stella , Alessio ,
 
Luigi , Aurora , Giovanni , Laura  e  tutto  il  resto  della  combriccola (ovviamente  alcuni  sono  seduti  o  a 
 
terra  o  su  delle  sedie). Mentre  in  realtà  non  dovrei nemmeno  muovere  un  dito .  .  .  sono  cattiva! XD
 
Ci  vediamo  al  prossimo  capitolo , baci  a  tutti  da  Viola!
 
   
 
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