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Autore: Old Boy    05/04/2014    1 recensioni
Vorrei dirle che mi fa impazzire (...) Mi piacerebbe diventare piccolo, come pollicino, ed entrare nella sua tasca
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Si gira e ride. Mi piace da morire quando ride, soprattutto se sono io a farla ridere. Si accorge che la guardo e abbassa gli occhi di nuovo sul quaderno. Si capisce così tanto che mi piace? Spero di no, perché mi sentire i piuttosto stupido. Invidio quelli che sanno di essere belli e non hanno problemi con le ragazze. Vorrei dirle che mi fa impazzire, ma non qui a scuola. Non vorrei metterla in imbarazzo davanti ai nostri compagni. Non abitiamo neanche nello stesso quartiere. Mi piacerebbe diventare piccolo, come pollicino, ed entrare nella sua tasca. Troverei il suo MP3,  il cellulare, i suoi guanti leggeri in pizzo e chissà cos'altro... Aspetterei la sua mano, per sentirmi sfiorare. Sull'autobus, all'accensione dell'MP3, cambierei la traccia e metterei quella che la fa sorridere così dolcemente. Mi sporgerei dal bordo della tasca e la guarderei. Tornerei dentro per accoccolarmi nei suoi guanti. Lì aspetterei di entrare in casa sua, in camera sua. Appoggerebbe, forse, la giacca alla sedia e io rimarrei dentro fino a che lei non uscisse dalla stanza. Allora uscirei anche io dal mio rifugio. Mi arrampicherei sulla scrivania e vagherei senza meta tra fogli e libri. Magari troverei delle foto, tra le quali cercherei quelle in cui era piccola per vedere le fossette sulle guance, che incorniciano il suo sorriso, o i suoi riccioli biondi. Mi piacerebbe entrare nel suo armadio. Girare tra le sue maglie, sentendo da tutte le parti il suo odore, facendomene una dolcissima doccia. Vorrei vederla in pigiama, sdraiata sotto le coperte. Affonderei nei suoi capelli, sul cuscino e, mentre sogna, le direi quanto mi piace. Ma sono qui in classe, nel mio metro e ottanta. Di getto scrivo tutto. Tutto quello che provo. Piego in quattro il foglio e mi avvicino al suo banco. Ormai sono tutti fuori tranne me e lei: io vicino alla sua sedia e lei dalla cattedra, che parla con la prof. Stringo il foglio con tutte due le mani e lo poso sul banco in modo che si legga la frase che ho scritto fuori: “Mettimi in tasca.”
   
 
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