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Autore: Clitemnestra    06/04/2014    1 recensioni
Till è una delle più belle donne di tutta l'Inghilterra.
E' una degli abitanti di Sherwood ma nessuno sa niente di lei, solo che quando arrivò nella foresta era malconcia e in fuga da qualcuno.
Ma lei porta con sè un oscuro segreto, un segreto che se rivelato potrebbe cambiare le sorti della Gran Bretagna.
Spero vi piaccia, aspetto le vostre recensioni, un bacio a tutti
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Guy di Gisborne, Marian, Nuovo personaggio, Robin Hood, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lady Liliana guardò fuori dalla finestra : il roseto che il marito le aveva regalato per il suo compleanno stava appassendo. La donna sospirò, le rose ingiallite le mettevano tristezza. Una mano le si posò sulla spalla facendola rabbrividire. Si voltò, il viso del marito era a poca distanza dal suo. Trasalì per quella apparizione, tuttavia quelle labbra sorridenti la tranquillizzarono.                                                                           
  –Buongiorno.- la salutò schioccandole un bacio sul naso.                                             
Lilian sorrise, sentì le sue mani accarezzarle i fianchi delicatamente.                                  
–Smettila.- borbottò dandogli un buffetto sulla guancia.                                                  
Il marito fece una smorfia offesa, poi un ghigno gli illuminò il volto.                                                    
 Con le braccia le circondò la vita e prese a baciarla con voracità mentre la moglie scoppiava in gridolini di protesta e lo ricopriva di pugnetti leggeri.                                     
–Ti amo .- le sussurrò in un orecchio.                                                                            
La donna lo guardò , delicatamente gli prese il volto tra le mani e lo baciò sulle labbra.                                                                                                                    
–Anche io ti amo stupidone.- mormorò lei, lasciando che  il marito le accarezzasse le guance.                                     Sentirono bussare alla porta poi una voce infantile mormorare –Penso che stanno dormendo.-                            
 I due coniugi si guardarono, sorridendo, poi il marito premendosi un dito sulle labbra si avvicinò alla porta.                                         
 La porta della stanza si aprì e i visi paffuti dei loro bambini fecero capolino nella camera                                              –Madre dove…- chiese il maschio interrompendosi all’improvvisa apparizione del padre da dietro alla porta.                                                                                                         
   I due sobbalzarono, la minore corse ad abbracciare la madre spaventata.                             
  –Tranquilla- mormorò la donna dandole pacche sulla schiena, mentre nascondeva un sorrisetto divertito.                                                                                                                         
Il maggiore invece stava ritto sulla soglia con l’aria spavalda tipica degli otto anni.          
–Sapevo dov’eravate Padre.- disse con aria risoluta il bambino.                                       
 L’uomo rise  dandogli  un buffetto sulla spalla del piccolo –Certamente Robert!-    
 Robert divenne rosso per l’imbarazzo poi corse anche lui a nascondersi tra le gonne della madre per evitare che gli occhi del padre lo vedessero.                                                       
Un corno da guerra suonò. L’uomo rizzò il capo e gli occhi spaventati s’incrociarono con quelli della moglie.                                                                                                                 
   –Chester ma cosa…-  domandò la donna.                                                                          
  Il marito le fece cenno di tacere poi il corno risuonò nuovamente.                                             
–Lilian prendi i bambini e vai a nasconderti.- le ordinò.                                                       
La donna annuì poi prese entrambi i figli per le mani e uscì dalla stanza.                  
Sulla sogli si voltò a guardare il marito –E’ Riccardo non è vero?- chiese spaventata                 
Chester annuì poi abbassando gli occhi mormorò –Sapevamo che doveva succedere Lilian, sapevamo che quel bastardo usurpatore sarebbe venuto.- strinse i pugni fino a sbiancarsi le nocche –L’importante è salvare Eleonor e Robert.-                                                 
La donna annuì poi oltrepassò la soglia nascondendo le lacrime che le bagnavano le guance.                    
Dopo che la moglie se ne fu andata, trascinando i figli spaventati, Chester scagliò il pugno sul legno del letto producendo un  tonfo sordo.                                                   
-Maledetto!- urlò , la certezza della perdita contro Riccardo lo uccideva.                         
  Pensò ai suoi figli: Robert di otto anni e a Eleonor di cinque erano la sua vita.                   
Se Riccardo avesse vinto, sapeva che li avrebbe uccisi o rinchiusi ne suo castello.    
Immaginò Eleonor vestita da sgualdrina, alla mercé di nobili e rabbrividì.   
  Senza esitare prese la spada e si diresse verso la porta uscendo.
Riccardo cavalcava il suo cavallo sicuro verso il castello del conte di Glouster.           
  Il conte era uno dei pochi bastardi che ancora non si erano piegati al suo volere credendo ancora in un possibile ritorno di Enrico il Giovane, suo fratello.             
  Sorrise, nessuno sapeva che il suo “fratellone” era morto già da tempo ormai. Giunsero al castello, il conte lo stava aspettando sulla soglia del portone.                     
–Mio Principe.- lo salutò enfatizzando l’ultima parola.                                                     
Riccardo fece una smorfia –Re, mio caro conte.- riprese fiato, ignorando lo sguardo torvo di Lord Chester –Sono venuto qui per chiedervi di giurarmi fedeltà-                                  
Il conte socchiuse gli occhi –Mai- sussurrò.                                                                                      
–Allora in questo caso.- mormorò il Re sfoderando la spada –Sarete costretto a battervi.-                                           Lord Chester annuì e aspettando che Riccardo scendesse da cavallo sfoderò a sua volta la spada.                                                                                                                            
 I due iniziarono a duellare, il Re menava fendenti a destra e a sinistra mentre il conte si limitava solo a difendere.                                                                                                                      
Poi Riccardo colpì al polso Chester e la spada del conte volò lontano.
Il nobile alzò le mani in segno di resa e il Re ghignò soddisfatto.                                                        
  Chester s’inginocchiò abbassando la testa e Riccardo si preparò a menare il fendente decisivo quando una bambina urlò.                                                                               
  Riccardo volse lo sguardo e si accorse che una fanciulla era apparsa sulla soglia. E che veniva verso di lui tenendo una mano tesa , gli occhi le brillavano di coraggio          
 –Vi prego.- mormorò .                                                                                                                          
 –Come vi chiamate bambina?- le chiese con dolcezza.                                                                
 Il conte si voltò e vedendo la figlia fece una smorfia
  –Eleonor.- rispose l’ingenua.                                          
Il re ghignò –Un bel nome.- poi avvicinandosi continuò –Che dite Eleonor di venire nel mio castello.-                          
 -Ti prego.- sussurrò Chester.                                                                                                                
 Riccardo lo fulminò con lo sguardo e avvicinò la lama al collo ma la bambina lo fermò –Accetto-
 Il Re sorrise poi tese la mano e la fanciulla la prese.                                          
L’uomo la fece montare sul cavallo poi salendo a sua volta salutò il conte –Arrivederci Lord Chester, spero che vostra figlia si dimostri molto più servizievole di quanto lo siete stato voi!-                                                                       
Quando il Re si fu allontanato, Chester  lanciò un urlo disperato e iniziò a rincorrere il cavallo reale ma inciampò e si ritrovò nel fango mentre le lacrime gli inumidivano le guance.
Quando ritornò al castello  Lilian lo aspettava sulla soglia.                                                
 Appena giunse sporco di fango la moglie non proferì parola.                                      
  –L’ ha presa lui.- mormorò.        
 La donna lo guardò sbalordita coprendosi la bocca con una mano, le immagini della sua bambina le si affollarono  nella mente.            
Le gambe non la ressero più e cadde
Non visto dai genitori Robert si era nascosto dietro una tenda da quando la madre si era distratta ed Eleonor era sgusciata via non vista da nessuno.                            
Tuttavia, vedendo lo stato in cui Lady Lilian si era ridotta seppe con certezza di odiare quella creatura.
 
NOTA DELL’AUTRICE
Salve a tutti i lettori della mia ff. Innanzitutto volevo chiarire che questa è una ff di pura invenzione e gli eventi narrati sono solo il frutto di una folle.Comunque per chiarire ogni dubbio bisogna sapere che prima di Re Riccardo al trono d’Inghilterra vi era Enrico il Giovane, morto (anche se teorie affermano che fu Riccardo ad ucciderlo) quindi molti nobili erano restii a giurare fedeltà al nuovo re. Spero vi piaccia, aspetto le vostre recensioni (So che fa schifo tanto) giuggiola5
                                                                                                                                
                                        
 
 
 
 
  
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