Non ho paura della morte.
E' la posta che stabiliamo per
giocare al gioco della vita.
[Jean Giraudoux]
Era ormai passato un anno. Un intero anno in cui non era successo niente di strano, terribilmente pericoloso oppure entrambe le cose insieme. La vita era ormai ritornata normale per tutti. La notte infinita ormai sembrava dimenticata, sebbene ormai la leggenda dei quattro players che avevano affrontato l'Ender Dragon fosse ancora sulla bocca di tutti. E la spada di diamante di Stella continuava a starsene lì, esibita in un Item Frame, al sicuro dalle mani di qualsiasi estraneo, nell'inespresso desiderio che un giorno la player tornasse a riprendersela.
Niko continuò a camminare per la strada fatta di blocchi di carbone, trascinando i piedi distrattamente. Aveva un sacco di cose da fare, ma semplicemente non ne aveva alcuna voglia. Non sapeva perchè, ma aveva una strana sensazione. Guardò a ovest. Il vento che arrivava da là portava una strana voce. Era come se si stesse avvicinando un enorme temporale. Non sapeva spiegare bene quella sensazione. Semplicemente, era come se sapesse che stava per succedere qualcosa. Scosse la testa. Se avesse piovuto tanto meglio, non gli sarebbe servito innaffiare le carote. Per distrarsi un po', Niko decise di andare a fare una capatina al bar. Magari ci avrebbe trovato Wesk. Non era molto lontano, ma appena ci arrivò cominciò a sentire un gran casino.
-Ehi, mezza sega, non sai colpire più forte di così!? Eh!? Mia madre picchia meglio, ed è morta!- sbraitò una voce da dentro. Nemmeno un secondo dopo, un tizio venne scaraventato fuori dalla porta del bar e per un pelo non travolse Niko, che riuscì a spostarsi appena in tempo. Quella voce... Dove l'aveva già sentita? Incuriosito, entrò nel bar. Lo spettacolo che si profilò davanti ai suoi occhi fu a dir poco esilarante. Tre giovani survival, poco più che diciottenni, stavano disperatamente tentando di vincere una rissa contro... una sola ragazza. Una sola ragazza che li stava letteralmente asfaltando, perlopiù. Non sembravano navigare in buone acque. Infatti, con un pugno qui, un calcio là e una ginocchiata lì, la ragazza se li tolse di dosso lasciandoli a terra doloranti. Poi, prese un bicchiere di birra che se ne stava lì sul bancone, bevendone metà in un solo fiato.
-Bah. Fate schifo. Sembra che l'unico momento in cui ricordiate di avere le palle è quando vi beccate un calcio lì- ghignò soddisfatta, ripulendosi la bocca con il dorso della mano. Niko ci mise un millisecondo a riconoscerla.
-Stella!?- disse, esterrefatto. Era più di un anno che non la vedeva, da quando era sparita nel nulla lasciandosi dietro solo la sua spada. Lei si girò verso Niko.
-Ehi, Niko! Allora sei ancora vivo, eh? Non sei stato sbranato da qualche Enderman?- chiese, divertita. Nonostante fosse passato più di un anno, non era cambiata affatto. Appollaiato sulla sua spalla stava un lupo ormai cresciuto, che guardava Niko scodinzolando. La piastrina sul suo collare diceva a chiare lettere "Sledge". Il lupo abbaiò verso il player. Stella mise delle monete sul bancone e uscì, seguita da Niko. Lui quasi non ci credeva. Non vedeva l'ora di dare la notizia agli altri!
-Allora! Come mai sei tornata? Ti hanno scacciato dalle terre dell'ovest perchè eri persino più terribile dei mob che l'avevano invasa?- rise Niko, cercando di fare dell'umorismo. Stella sogghignò, divertita.
-Nah. A dire il vero ho un piccolo problema, ma preferirei parlarne anche con Spix e Wesk. Ah, e rivorrei la mia spada, perchè penso che ci servirà- disse Stella, camminando con le mani in tasca. Niko piegò la testa con fare interrogativo.
-Che tipo di problema?- chiese, incuriosito.
-Sai, vorrei spiegare quando ci sono tutti, così magari evito di dirlo trenta volte- sbuffò Stella. Niko fece una faccia implorante come per dire "Ti preeeego", ma Stella non desistette.
-Ok, ok, allora andiamo a casa, va bene? Wesk e Spix saranno di sicuro là. Così potrai spiegare. Penso che saranno felici che tu sia tornata- disse Niko, con un mezzo sorriso. Stella rimase un po' a pensare, prima di rispondere.
-Hm, ma davvero? Non so quanto lo saranno quando scopriranno quello che ho da dire- rispose con una smorfia - In ogni caso, sono abbastanza contenta di essere tornata a New Emerald City. Un po' mi mancava. Le terre dell'Ovest erano abbastanza divertenti, ma nulla è come casa. Spero che vi siate divertiti in quest'anno in cui non sono stata qui, perchè ora dovrò scendere all'inferno, e qualcuno dovrà accompagnarmi- concluse con un ghigno, aprendo la porta di casa.