07/04/2014
5 recensioni.: ごめんなさい :.
~ Gomen'nasai
~ Gomen'nasai
« So you wanna play with magic?
Boy, you should know whatcha falling for...
Baby do you dare to do this? »
Boy, you should know whatcha falling for...
Baby do you dare to do this? »
Strinse più forte che poteva la mano, sorretto da una forza di cui neanche conosceva l’esistenza.
Quasi rise a quell’incalzante evidenza… Come spesso era abituato a fare, del resto.
Era così che si comportava in fondo, mascherava sempre tutto dietro a una futile risata.
Per la prima volta invece, sentì gli occhi pizzicargli e le gote, rosastre, gonfiarsi leggermente mentre le iridi, inevitabilmente, si facevano vacue.
Yuma era forte ma sapeva che se non si fosse lasciato cadere nel vuoto, il suo amico, forse l’unico che avesse mai avuto, sarebbe svanito con lui e certamente non lo voleva.
Tsukumo, per quanto goffo e buffo a volte, era stato il primo ad avergli dato fiducia nonostante le sue malefatte, il suo odio e il suo rancore.
Ricordò i momenti passati, le risate, i sorrisi rubati, le esaltazioni per le vittorie…
Come uno di quei film in bianco e nero, antichi e meravigliosi, simili ad un gioiello di inestimabile valore.
Perché i ricordi non svaniranno mai, superano l’impossibile, il nulla… La morte.
Sperò che una parte di se sarebbe rimasta nei cuori degli altri, anche piccola.
Pregò mentre, impetuosa, una corrente cremisi lo trascinava via, lontano dalla luce, dalla gioia, dai sentimenti, dall’universo stesso.
Guardò il suo riflesso, tenue, nei meravigliosi e languidi occhi scarlatti di Yuma e rivide se stesso, la sua vera persona, Rei Shinghetsu.
Aveva un’impressione indescrivibile sugli occhi, vuota, come fosse tinta di nero: forse era quella la paura.
Sorrise, nel tentativo di rinfrancare quella figura a lui così cara. Si scambiarono poche parole, confortanti, positive, che mai avrebbe creduto essere capace di dire.
Yuma era speciale, era in grado di fare uscire la sua parte migliore.
Per un istante credette di sopravvivere, di abbracciarlo.
In verità però era perfettamente cosciente dell’azione che doveva fare...
Poi, vide gli occhi del coetaneo sgranarsi e si lasciò andare al meraviglioso abbraccio mortale del destino.
Una lacrima gli solcò la guancia, bagnandola parzialmente e inumidendola, per poi disperdesi, come un bacio rubato all’immensità dell’universo.
Farfugliò una parola decisa, sicura, ma amorevole al tempo stesso verso coloro che gli avevano, anche se per poco, donato un presente.
Le labbra si muovevano ritmiche, tra i suoni confusi del vortice e le grida disperate dell’amico.
Urlò nel nulla.
« Gomen’nasai Yuma-kun. »
Le iridi si socchiusero, volgendo un ultimo sguardo quella piccola goccia di luce che, ora, toccava il volto di Tsukumo, con gli occhi completamente vuoti, shoccato.
Tutto si fece sfocato, finché non sentì altro che un vento scuotergli i capelli color carota.
Faceva freddo e la vista, oramai, si era appannata quasi del tutto.
Una questione di piccoli battiti del cuore o, come tutti li chiamavano, secondi.
Il bianco lo avvolse completamente, sospingendolo via, come la carezza della più dolce delle madri.
Scorse la figura della sua adorata mamma andargli in contro, in lontananza e, veloce, si delineava meglio ogni volta che il suo respiro si faceva affannato. Notò l’ombra di Yuma sorridergli.
Sperò che fosse in Paradiso.
« There’s no going back. »
Angoletto della tizia meringosah
La maggior parte di voi starà pensando di uccidermi lo so, e mi state scagliando maledizioni(?)
Allur… piango ;o;
Giuro gne, amo questo personaggio
Appena vista la scena mentre piangevo come una scema, mi son detta, Maria commenta e scrivici una fic!
E luce fu (?).
SI. VECTOR tornerà BUONO CUC (appena scoperto(?))
Ma vabbeh, ringrazio le sante sopravvissute, tanta stima <3
È la prima fic su questo fandom e spero di fare presto amicizia con tutte voi :3
Aurevoir ;u;
Mary