I cuddle on the first
date
{Ti voglio un bene
assurdo, Gre.
E sono riuscita a
scrivere di nuovo
giallo.
Vedi che ne sono
capace? Malfidata.
Liam Payne non
era mai stato così felice, aveva solamente diciotto anni ed
era riuscito a realizzare
uno dei suoi sogni, aveva passato le selezioni per X factor
- e, va bene, non era riuscito ad
entrare come solista ma ero comunque riuscito ad entrare - ed era stato
messo
in un gruppo con altri quattro ragazzi; assieme formavano i One
Direction e,
nonostante si conoscessero ormai da un mesetto, ancora non riuscivano a
trovare
gli spazi giusti per esprimersi.
C’era
Niall che,
unico irlandese tra loro, saltava sempre fuori con battute assurde e
con la sua
risata contagiosa; c’era Harry dal carattere strano, a
momenti si chiudeva nel
suo silenzio e in altri pendeva dalle labbra di Louis, il
più grande tra loro,
che era fin troppo chiassoso per i suoi gusti.
Poi
c’era Zayn, su di lui avrebbe potuto
sprecare ore intere nel cercare di descriverlo alla perfezione.
Si erano
incontrati al McDonald prima di trovarsi nello stesso gruppo, avevano
parlato
poco e soprattutto delle loro paure ed ansie sul dover tornare a casa
con tre
rifiuti e una figuraccia alle spalle.
E poi, proprio
quando pensavano di aver fallito, si erano trovati di nuovo su quel
palco,
richiamati dai giudici che avevano deciso di dar loro una
possibilità. Si erano
rivolti solo un piccolo sorriso, come per congratularsi di essere
arrivati fino
al traguardo, e poi avevano distolto subito lo sguardo, le guance rosse
per
l’imbarazzo e gli occhi lucidi per le lacrime di gioia.
Zayn non parlava
molto, era il più silenzioso tra loro, ma Liam amava passare
del tempo con lui,
osservarlo mentre disegnava - le labbra tese in una smorfia concentrata
- e
perdersi a studiare il suo profilo perfetto, i suoi zigomi definiti.
C’erano
giorni
in cui, condividendo la stessa stanza, si trovavano a parlare fino alle
tre
della mattina; Zayn gli parlava della sua famiglia e di quanto gli
mancasse,
lui cercava di rassicurarlo e di fargli vedere quanto fosse vicino alla
realizzazione del suo sogno.
Zayn era il
primo nella band a cui si era legato così tanto, era un vero
amico e, da parte
sua, non aveva mai avuto una persona del genere nella sua vita; oltre
ad essere
incredibilmente attraente, cosa che rappresentava anche un rischio, era
genuino
e riusciva a capirlo con un solo sguardo.
C’erano
giorni
in cui la nostalgia di casa si faceva sentire con più forza,
unita alla paura
di deludere i giudici e i fans che stavano già conquistando,
e in quei momenti
restava sdraiato nel letto con gli occhi fissi sul soffitto;
finché non sentiva
i passi di Zayn, il materasso che si abbassava sotto il peso di un
altro corpo
e il respiro regolare del moro accanto al proprio. Non gli diceva
nulla, non
faceva nulla; restava solamente sdraiato al suo fianco, rassicurandolo
con la
sua sola presenza. E dopo quei pochi attimi era Liam che, dopo avergli
lanciato
una veloce occhiata ed averlo colto con gli occhi su di lui, si metteva
su un
lato e nascondeva il viso nell’incavo del suo collo.
Era diventata
quasi una loro routine: Liam stava male e si chiudeva in camera, Zayn
lo
raggiungeva, aspettava che fosse lui a fare il primo passo, e poi
avvolgeva le
braccia attorno alla sua vita, tenendolo stretto contro il suo corpo.
E Liam in quel
momento, quando il più grande lo stringeva a sé,
sentiva tutta la tristezza
sparire e il petto scaldarsi di un affetto sincero verso il moro.
Era diventato
dipendente dal suo odore, dal suo calore, dalla sua risata che si
lasciava
sfuggire raramente, dai suoi occhi sinceri e dal suo accento
particolare; gli
sembrava quasi che Zayn stesse prendendo sempre più posto
dentro di lui, che lo
spazio che si era ritagliato dentro di lui si stesse espandendo sempre
di più.
Capì che
Zayn
aveva la metà del suo cuore quando, dopo la morte del nonno,
fu costretto a
tornare a Bradford; oltre al soffrire per lui e per la sua perdita,
sentiva un
vuoto nel petto dovuto alla sua mancanza.
Per tutti quei
giorni era rimasto in silenzio, ignorando i tentativi degli altri
ragazzi di
tirarlo su di morale, e le notti le aveva passate sveglio a fissare il
soffitto
con il cellulare tra le mani.
Era rimasto in
contatto con Zayn tramite messaggi, in cui quasi a ripetizione gli
diceva
quanto gli mancasse, e si addormentava con un accenno di sorriso sulle
labbra quando
gli rispondeva “mi manchi anche tu, Leeyum. E ti voglio
bene”.
Il giorno
stabilito per il ritorno del moro Liam era fin troppo nervoso, si
mangiucchiava
le unghie e non ascoltava i discorsi di nessuno, troppo preso a fissare
l’orologio e a contare quanto mancasse per riavere
l’amico tra loro.
- Dio mio,
Liam!- sentì esclamare da un Louis quasi irritato, che gli
tirò persino una
gomitata fin troppo dolorosa. - Sembri una ragazzina in pena con la sua
prima
cotta, datti un contegno.-
- Non ho una
cotta.- borbottò sottovoce, quasi tra sé e
sé, mentre arrossiva e piegava le
labbra in una smorfia. Insomma, Zayn era davvero un gran bel ragazzo e
forse si
eccitava fin troppo quando lo sentiva cantare, e il suo cuore poteva
anche
raggiungere fin troppi battiti al minuto quando se lo trovava accanto,
ma non
aveva una cotta per il suo migliore amico. Proprio per nulla. Louis era
solamente un idiota che apriva la bocca tanto per parlare.
Incrociò
le
braccia al petto quando lo sentì dire un: - Certo, Leeyum.-
con un tono di voce
sarcastico e s’innervosì soprattutto per
l’imitazione del tono di voce di Zayn,
quasi come se lo stesse prendendo in giro. Ed era effettivamente quello
che
faceva Louis, prendeva solamente in giro.
Ignorò i
componenti del gruppo per il resto della giornata, preferendo chiudersi
in
camera a rileggere le conversazioni con Zayn sul cellulare. E, va bene,
forse
una microscopica cotta per lui l’aveva. Ma era una cosa
così piccola e di poco
conto che non avrebbe dovuto spaventarlo. Voleva bene a Zayn, gli
voleva un
gran bene, ma si fermava tutto a quel semplice affetto tra migliori
amici, con
l’aggiunta di un pizzico di attrazione da parte sua. Ma
esisteva davvero una
persona che non fosse attratta da Zayn Malik? Era normale che si
trovasse a
fissarlo incantato mentre parlava o cantava o facesse qualsiasi cosa
come il
semplice respirare.
Era Zayn Malik,
dai. Era il canone di bellezza a cui tutti dovevano riferirsi, era
l’esempio
lampante di perfezione sulla Terra.
Era così
preso
da tutti i suoi ragionamenti contorti, sul suo negare quel sentimento
che
diventava sempre più forte, quando sentì la porta
aprirsi; sollevò lo sguardo
per sibilare contro a Louis di lasciarlo in pace ma si aprì
in un sorriso
enorme, saltando su dal letto e fissando il ragazzo che appoggiava la
valigia a
terra.
- Zee!-
esclamò
subito, lanciandosi su di lui per soffocarlo in un abbraccio.
Gli era mancato
decisamente troppo, tutto di lui. E non voleva far la figura dello
sdolcinato
ma le guance gli facevano male da quanto stava sorridendo, stringendo
il
ragazzo contro il proprio corpo mentre gli ripeteva quanto gli fosse
mancato e
quanto fosse felice di rivederlo.
Sorrise come un
idiota quando Zayn strofinò il naso contro il proprio collo,
mugugnando: - Mi
sei mancato tantissimo, Leeyum.-
Inclinò
il viso
ed appoggiò le labbra contro la sua tempia, chiedendo in un
bisbiglio: - Com’è
andato il viaggio?-
Lo tenne stretto
tra le braccia, dondolandosi appena sui talloni, mentre lo ascoltava
rispondere: - Tutto bene, sono solo molto stanco. E anche un
po’ triste, sai
no? Insomma.. era piuttosto importante per me.-
Annuì,
senza
bisogno di ulteriori informazioni, e indietreggiò verso il
letto, sdraiandosi e
tenendo il ragazzo contro di lui.
- Vorrei far
qualcosa di più.- si lasciò sfuggire, passando le
dita tra i suoi capelli neri,
sentendolo sbuffare e borbottare: - Fai già tantissimo,
idiota. Ti voglio bene
e sei il migliore amico migliore di tutto il mondo.-
Scoppiò a
ridere
per le parole dell’amico, tenendo le dita contro la sua nuca
ed arrossendo
quando si sporse per lasciargli un bacio all’angolo della
bocca, e chiese: -
Sei il mio Buzz?-
Vide Zayn
annuire e replicare: - E tu sei il mio Woody e non ci lasceremo mai e
poi mai.
Qualsiasi cosa succeda saremo sempre e solo noi due.-, non
riuscì a trattenere
l’ennesima risata quando lo sentì canticchiare: -
Verso l’infinito e oltre.-
- Ti voglio
bene, Zee.- sussurrò, inclinando il viso per tenere la
guancia contro il suo
capo; gli sentì rispondere un flebile
“Anch’io, più di quanto
immagini” e
sorrise teneramente quando gli strinse la maglia tra le dita,
addormentandosi
contro di lui.
Quando la
mattina dopo si era svegliato - non aveva trovato Zayn al suo fianco e
si
ripeteva che non poteva rimanerci male per una cosa del genere -, si
era
stiracchiato nel letto, allungando le braccia sopra la testa, e poi era
balzato
giù dal materasso e aveva raggiunto gli altri nella cucina
per far colazione.
Aveva preso
posto accanto a Zayn, che stava ascoltando una battuta senza capo
né coda di
Niall, e aveva piegato le labbra in un sorriso quand’aveva
sentito le dita
dell’amico tra i capelli.
Arrossì
completamente quando sentì Louis dire: - Il cagnolino ha
finalmente ritrovato
il suo padrone.- e abbassò lo sguardo, puntandolo sulla
tazza piena di cereali
di fronte a lui.
Ascoltò
in
silenzio il:- Lascialo in pace, Lou.- di Zayn e percepì le
guance andare a
fuoco alla successiva affermazione dell’altro ragazzo su
quanto fosse sembrato
un cucciolo abbandonato per strada in quei pochi giorni.
Ignorò le
risatine di Niall ed Harry - che ormai non era più da
prendere in
considerazione, faceva solamente quel che poteva piacere a Louis - e
iniziò a
mangiare i cereali, cercando di calmarsi con le dita di Zayn che gli
stringevano
la coscia, un po’ troppo vicino all’inguine.
Quel pomeriggio
l’aveva passato tutto con Danielle, una delle ballerine che
aveva conosciuto lì
dentro, perché era fin troppo imbarazzato a stare accanto a
Zayn.
C’era
solamente
Louis che faceva quelle battutine che lo facevano arrossire come un
idiota e
facevano capire a Zayn quanto fosse davvero importante per lui; se
avesse
scoperto della sua stupida cotta che sarebbe successo? Poteva dire
addio al suo
migliore amico. Prima se la faceva passare, meglio era per tutti.
Strabuzzò
gli
occhi, spaventandosi, quando si sentì prendere per un
braccio e tirare verso
una stanza; fissò confuso Harry e Niall sdraiati nel letto
con un pacchetto di
patatine che condividevano e spostò lo sguardo su Louis che
gli stringeva il
polso.
- Che succede?-
chiese, accorgendosi immediatamente della mancanza di Zayn. -
Perché non c’è..-
Strabuzzò
gli
occhi quando sentì Louis dire: - Perché non lo
inviti fuori?-, aggrottò le
sopracciglia e domandò, fingendo di non aver capito: -
Invitare fuori chi?-
- Oh, andiamo!
Sai benissimo a chi mi sto riferendo.. Leeyum.-
Incrociò
le
braccia al petto, lanciandogli un’occhiataccia quando lo
sentì imitare
nuovamente il modo che aveva Zayn di chiamarlo, e andò a
sedersi accanto a
Niall, allungando una mano per prendere delle patatine dal sacchetto.
- E
perché
dovrei invitarlo fuori?- interrogò il ragazzo in piedi, dopo
essersi riempito
la bocca di una manciata di patatine. - E perché non ti fai
i fatti tuoi?-
insistette, passando la lingua sulle labbra per togliersi il sale.
Sfidò con
lo
sguardo il maggiore ed abbassò la testa quando lo
sentì dire: - Perché sei il
suo migliore amico e magari ha bisogno di un po’ di svago per
non pensare a
quello che gli è successo.-
- Oh..-
mugugnò,
sentendosi vagamente in colpa per non averlo pensato prima. - Si
potrebbe fare
effettivamente. Potrei invitarlo fuori, sì. Solo io e lui
e..-
Non
riuscì a
concludere il discorso che spostò velocemente
l’attenzione su quello che era
entrato nella stanza e borbottava: - C’era una riunione e non
mi avete
avvertito?-
Si morse il
labbro inferiore, studiando i movimenti del moro che lo raggiungeva e
prendeva
posto al suo fianco, ed arrossì quando spinse la spalla
contro la propria,
rivolgendogli il solito sorriso che gli faceva attorcigliare le membra.
Si
torturò il
labbro tra i denti, sentendolo dire in un sussurro: - Ti stavo
cercando,
Leeyum.-
- Mh?-
spostò lo
sguardo su Louis, fulminandolo con un’occhiata prima che
potesse proferir
parola. - Perché mi stavi cercando?- lo
interrogò, tenendo un occhio fisso sul
più grande in piedi e l’altro su quello che faceva
spallucce e si stringeva
ancora di più a lui.
Arrossì
immediatamente non appena lo sentì dire: - Non posso
più volere gli abbracci
del mio migliore amico?-
- No, no.. non
è
quello.- mormorò, sentendosi in imbarazzo dallo star
affrontando un discorso
del genere davanti agli altri. - È che.. uhm.. volevi
qualcosa in particolare?-
Fece un colpo di
tosse forzato per coprire il “magari un po’ di
testa” di Louis, sentendo le
guance andare a fuoco per il significato che quelle parole
nascondevano, e
ricambiò l’occhiata confusa di Zayn con una
preoccupata e nervosa.
- Volevo solo
te, Leeyum.-
Cercò di
tenere
gli occhi nei suoi, ignorando la battutina “vuole sentirti,
Leeyum” di Louis e
le risatine degli altri due, e avvampò sempre di
più per tutte le immagini che
gli stavano riempiendo la testa.
- Andiamocene da
qui, sono idioti.- borbottò, alzandosi dal letto e
stringendo una mano attorno
al polso del moro che annuì solamente e seguì
quello che gli diceva.
Strinse ancora
di più la presa quando sentì Louis gridargli
dietro “attento alle ginocchia
Leeyum!”, lo insultò tra i denti ed
entrò nella stanza con Zayn alle sue
spalle.
Non appena
varcò
la soglia gli lasciò il polso e si buttò nel
letto a pancia in giù, il viso
sprofondato nel cuscino col chiaro intento di morir soffocato piuttosto
di
sentire le domande di Zayn.
- Leeyum?-
mugugnò una risposta contro il cuscino, riuscendo
chiaramente a percepire il
suo calore accanto. - Guarda che non eri obbligato a venire via,
cioè.. se tu..
ecco.. se volevi stare con loro.. non sei obbligato a starmi sempre
accanto.-
Scosse la testa
contro il cuscino, si girò su un lato ed avvolse un braccio
attorno alla sua
vita, obbligandolo a sdraiarsi accanto a lui, le loro gambe che si
erano subito
intrecciate e i loro cuori che battevano all’unisono.
- Preferisco
mille volte stare con te, Zee.- bisbigliò, tenendo gli occhi
fissi nei suoi
nocciola e perdendosi come ogni volta nelle sue sfumature chiare.
Annuì con
più
grinta quando lo sentì chiedere: - Ne sei sicuro?- e
scoppiò a ridere al suo: -
Sembrava ti stessi divertendo però..-
- Louis parla
troppo.- borbottò, muovendo il palmo della mano lungo la sua
schiena e
sentendolo rilassarsi e sciogliersi sotto il suo tocco.
Gli morse
scherzosamente il collo quando lo sentì dire: - Tu invece
parli troppo veloce,
Leeyum.- e passò a solleticargli i fianchi, iniziando una
lotta all’ultimo
respiro su chi riuscisse a resistere prima di chiedere pietà.
Dopo
mezz’ora
avevano entrambi il respiro affannato, Liam che teneva una mano sul
fianco del
moro sopra di lui e Zayn che continuava a ridere contro il proprio
collo - gli
sembrava quasi ne stesse approfittando per lasciargli dei piccoli baci
- non accennando
a muoversi.
- Zee?-
mugugnò
dopo qualche minuto, torturandosi il labbro inferiore tra i denti
quando
incrociò nuovamente il suo sguardo; cercò di
incassare la testa nelle spalle ed
allontanarsi quasi da lui per poi sussurrare velocemente: - Ti andrebbe
di
uscire con me uno di questi giorni?-
Tenne il labbro
stretto tra i denti, osservandolo mentre gli si coloravano le guance di
un
rosso tenue e ripeteva: - Uno di questi giorni? Solo noi due?-
Annuì con
le
guance del suo stesso colore e mormorò: - Solo noi due, ti
andrebbe?-, per poi
puntare lo sguardo sulla spalla del moro e poter evitare di
concentrarsi sulle
sue labbra così vicine.
- Mi andrebbe di
fare tutto con te, Leeyum.-
Spostò in
un
attimo lo sguardo, puntando gli occhi nei suoi per studiarlo
attentamente, e
ripeté: - Qualsiasi cosa?-
Sentì
quasi il
cuore il sciogliersi quando lo vide annuire e specificare: -
L’importante è che
ci sia tu, Leeyum.-
- Quindi se ti
propongo domani, tu..-
Lo fissò
intensamente vedendolo annuire e bisbigliare, gli occhi socchiusi e le
labbra
arricciate in una sottospecie di smorfia: - Basta che ci sei tu,
Leeyum.-
Annuì,
non
ancora abituato a sentirsi dire quelle cose, e insistette: - Quindi
domani..-
- .. usciamo
assieme.- continuò per lui, facendolo arrossire e sorridere
come un idiota.
Aggrottò
la
fronte quando rotolò giù dal suo corpo,
percependo il cuore aumentare i battiti
vedendolo rannicchiarsi al proprio fianco e appoggiare le mani sui
propri
fianchi, lasciati scoperti dalla maglia che era salita con i movimenti.
Avvolse le
braccia attorno alla sua vita, restando fermo ed immobile quando
iniziò a
strofinare il capo contro il proprio collo, e deglutì,
cercando di non dare a
vedere quanto quella gamba tra le proprie stesse condizionando il
battito del
proprio cuore.
Lo strinse
più
forte quando lo sentì sbadigliare contro la voglia scura: -
‘Notte, Leeyum.- e
rabbrividì nel momento in cui percepì le sue
labbra posarsi su quel punto.
Si
addormentò
solo un’ora dopo - il cuore che aveva man mano rallentato la
corsa e le mani
che avevano smesso di tremare dall’ansia e dalla paura -, non
prima di aver
guardato un’ultima volta il ragazzo addormentato quasi sopra
di lui.
Quando la
mattina dopo si era svegliato aveva quasi lanciato una sottospecie di
urlo,
specchiandosi in quegli occhi grandi e nocciola fin troppo vicini e che
sembravano trovare chissà cosa nel proprio viso. Era
riuscito a trattenere il
gridolino spaventato e sorpreso, ma aveva comunque avuto un sussulto e
si era
spostato troppo velocemente contro la testata del letto, sbattendoci
contro il
capo.
Si portò
immediatamente una mano dietro la nuca, massaggiando il punto dolorante
e
guardando male quello che rideva di lui, e si mise a sedere con le
gambe
incrociate.
- Fa male, Zee.-
si lamentò subito, piegando le labbra in un broncio con il
labbro inferiore
leggermente sporto in avanti. - E tu ridi e a me fa male. Ed
è colpa tua perché
ho aperto gli occhi e ti ho visto.-
Restò in
silenzio quando lo sentì chiedere: - Faccio così
paura il mattino?-, si morse
appena il labbro per trattenere il sorriso divertito e annuì
con fare saccente,
rispondendo: - Peggio di un incubo.-
Scoppiò a
ridere
immediatamente quando si trovò le sue dita sui fianchi, che
si muovevano
velocemente per fargli il solletico, e cercò di allontanarsi
sempre di più,
finendo sdraiato nel letto con lui sopra come la sera prima.
- Ripetimi
ancora come sono di prima mattina?-
Scosse la testa,
continuando a ridere ed agitarsi, e mugugnò, in un momento
in cui l’altro
ragazzo aveva fermato il movimento delle dita: - Sei orrendo, brutto
e..-
Non
riuscì a
concludere che si trovò nuovamente a ridere con le lacrime
agli occhi, muovendo
le braccia per cercare di stringere le dita attorno ai polsi del moro
per
bloccarlo.
- Sei.. sei
bellissimo.- farfugliò, cercando di usarla come scusa per
far smettere quella
tortura, mentre le guance gli si arrossavano ancor di più.
- E poi?- lo
sentì insistere, notando come il movimento di quelle dita si
fosse trasformato
in un sfiorargli la pelle dei fianchi da sotto la maglia.
Ricambiò
lo
sguardo, pensando di avere quelle labbra fin troppo vicine alle
proprie, e si
sentì improvvisamente teso ad essere così vicino
al corpo del migliore amico,
per cui stava sviluppando una cotta un po’ troppo forte.
Deglutì, cercando di
calmarsi e non lasciar correre troppo la fantasia, e
borbottò: - E sei
vanitoso.-
Si aspettava di
tutto ma non il: - Lo pensi davvero?- che lo lasciò
completamente spiazzato;
inclinò il viso, sentendo il cuore fargli quasi male quando
Zayn ridusse
notevolmente le distanze, e sussurrò in risposta: - Sai che
non lo penso, solo
che..-
Gli venne voglia
di piangere dal nervoso, sentendo le dita del moro spostarsi lungo il
suo
addome, ma tenne gli occhi puntati nei suoi, evitando di pensare alla
tensione
che saliva assieme all’eccitazione.
- Solo che..-
Avrebbe tanto
voluto scappare in quel momento, - Zayn gli era troppo vicino e si
sarebbe
sicuramente accorto del rossore sulle guance, del battito del cuore e
dell’erezione che si stava formando nelle mutande - ma rimase
immobile con le
labbra leggermente schiuse e il respiro pesante mentre lo sentiva
insistere per
farlo parlare.
- Che vuoi.. tu
vuoi che io.. che io ti dica che..-
- Che?- lo
sentì
dire, come se pendesse dalle proprie labbra e dalle parole che non
riusciva a
pronunciare. - Cosa pensi che io voglia sentirmi dire?-
Tremò
appena
quando le dita di Zayn si strinsero sull’elastico dei
pantaloni, le nocche che
gli stavano sfiorando il basso ventre e gli facevano sentire mille
brividi e
farfalle nello stomaco, e bisbigliò con le guance in fiamme:
- Che sei la
persona più..-
Si bloccò
col
cuore in gola quando la porta della camera si spalancò,
lasciando entrare Niall
che, dopo un primo momento in cui non si era accorto di nulla,
puntò lo sguardo
su di loro e arrossì come un peperone, mugugnando scuse
sull’averli disturbati.
Capì che
le cose
stavano peggiorando quando sentì l’inconfondibile
voce di Louis gridare: -
Niall!-, facendo poi la sua comparsa nella stanza con un sorriso che
spiegava
tutto e Harry alle spalle che sembrava capire e allo stesso tempo
ignorare quel
che stava succedendo.
- Non è
come
state pensando, noi..- cercò di dire velocemente,
incespicando nelle parole e
facendo risuonare uno strano grugnito nella gola quando Zayn spinse
appena i
polpastrelli sul proprio bassoventre.
Sentì le
guance
andare a fuoco nel momento in cui incrociò gli occhi di
Louis, che sembravano
dirgli che erano loro quelli ad aver capito perfettamente cosa stesse
succedendo in quella stanza, e deglutì sonoramente, cercando
di ignorare le
dita del moro che non volevano saperne di staccarsi dalla propria pelle.
- Stavamo solo
giocando.- sentì dire da quello sopra di lui, facendolo
stranire per il tono di
voce e per il fatto che stava quasi incidendo le unghie nella pelle.
Era
decisamente tutto molto strano ed assurdo, perché Zayn
sembrava quasi geloso..
ma non poteva essere geloso, non di lui.
Strinse i denti
sul labbro inferiore, tenendo gli occhi fissi su Louis che ridacchiava:
-
Certo, stavate giocando. Nessuno l’aveva messo in dubbio.-
Gli
sembrò di
sprofondare nel materasso quando Zayn grugnì tra i denti: -
Io e Liam oggi
dobbiamo uscire.-, ed avrebbe tanto voluto riempire Louis di cazzotti
quando
istigò il moro ripetendo: - Tu e Liam? Davvero?-
Cercò di
dire
qualcosa ma tutto quel che gli uscì dalle labbra fu un
mugolio, non riusciva a
capire se fosse di dolore o piacere, mentre Zayn incideva le unghie,
lasciandogli i segni di mezza luna. E poi andò completamente
a fuoco quando
sentì tutti gli occhi puntati su di lui, si mise velocemente
a sedere e fece
scivolare il moro via dal proprio corpo.
- Io.. io devo..
devo andare in bagno!- esclamò velocemente, dopo un momento
in cui non riusciva
più a collegare il cervello alla lingua, sentendo le
risatine di tutti che lo
fecero arrossire ancora di più.
Con tutte le
scuse a disposizione proprio il bagno doveva usare? Continuò
a darsi
dell’idiota a ripetizione mentre si metteva in piedi,
cercando di non far
notare il rigonfiamento nei pantaloni, ed indietreggiava verso la porta.
Fortunatamente
Zayn era troppo impegnato a fulminare Louis da notare tutto il resto e,
sperava
con tutto il cuore, dal
sentire la frase
di quest’ultimo sull’usare movimenti decisi.
Quasi corse
fuori dalla porta, riuscendo a sentire Louis prendere in giro Zayn sul
fattore
gelosia prima di andare a sbattere contro Danielle. Le rivolse un
sorriso di
scuse e continuò a camminare velocemente lungo i corridoi,
riuscendo a
respirare normalmente solo quando si trovò al sicuro con la
schiena contro la
porta del bagno.
Dopo quel momento
imbarazzante la giornata era continuata con delle prove in vista della
successiva puntata, si era eccitato come al solito nel momento in cui
Zayn
aveva cantato la sua parte e aveva cercato di nascondere il
rigonfiamento nei
pantaloni della tuta tirandosi la maglietta mentre lo fissava con
ammirazione.
E forse se ne
rendeva conto che quella cotta stava diventando ingestibile ma
perché
preoccuparsene? Bastava solo nasconderla bene sotto tremila altri
pensieri,
sotto la tensione per la performance di quella canzone, sotto la voglia
di
vincere quel programma e seguire il loro sogno. Non era così
complicato fingere
di non provare nulla se non affetto, soprattutto per il non voler
rovinare il
rapporto con Zayn.
Zayn non provava
nulla per lui, era nel suo carattere avere certi comportamenti - come
il
cercare rifugio in lui - ma non flirtava con lui. Con tutti gli altri
flirtava
ma con lui si era sempre comportato da amico, i suoi atteggiamenti non
nascondevano nessun’altra intenzione se non dimostrargli il
bene che provava
per lui.
Dopo tutte
quelle elucubrazioni si era chiuso nella loro stanza, aveva scelto dei
vestiti
e aveva cercato di tenere un discorso sensato mentre Zayn si spogliava
e
rivestiva di fronte a lui.
Quanto ancora
sarebbe riuscito a fingere di non provare nulla per quel corpo? Quanto
ancora
sarebbe riuscito a nascondere le reazioni che Zayn gli provocava?
Scosse
velocemente la testa, sentendosi chiamare, e fissò il
ragazzo di fronte a lui
con un’espressione confusa e idiota.
- Muoviti,
Leeyum!- lo sentì gridare, lasciandosi strattonare il
braccio con gli occhi
fissi sulle sue labbra. Arrossì violentemente quando gli
disse: - Vuoi che ti
vesto io?-
- C-Come?!-
esclamò con le guance rosse e bollenti, stringendo la maglia
che teneva tra le
dita per paura di vedersela sfilare e successivamente infilare da lui.
Gli
sembrava un gesto fin troppo intimo e l’avrebbe fatto
illudere solamente di
qualcosa che non poteva avere e nemmeno desiderare.
- No, no.- scosse
la testa, infilandola poi nel buco per il collo, e si tirò
giù i lembi della
maglia, rivolgendogli un sorriso timido. - Vogliamo andare?- gli
chiese,
porgendogli inconsapevolmente la mano e strabuzzando appena gli occhi
quando
gliela afferrò e la strinse.
- Dove vuoi
portarmi di bello?- lo sentì informarsi mentre con
l’altra mano afferrava le
loro giacche di pelle e gliene porgeva una.
Scrollò
appena
le spalle alla sua domanda, non avendo la minima idea di dove sarebbero
finiti,
e si infilò la giacca, prendendogli subito dopo la mano.
- Improvviseremo,
il primo bar che ti ispira.- propose, rivolgendogli un sorriso luminoso
mentre
sentiva il suo pollice strofinare contro il dorso della propria mano e
le sue
dita stringersi attorno al proprio palmo.
Non avevano
fatto molta strada, si erano fermati in uno dei primi bar fuori dalla
casa
perché Zayn si stava facendo prendere dalle paranoie e dal
“forse non potevamo
scappare via”, a cui Liam aveva risposto con una risata
improvvisa e divertita
per poi ricordargli che non erano chiusi in una prigione.
Avevano preso
posto in un tavolino all’aperto, avevano ordinato la loro
Coca cola alla spina
e stavano parlando tranquillamente di tutto quello che passava loro per
la
testa.
In realtà
in
quel momento Liam non sapeva nemmeno di cosa stessero parlando, era
troppo
concentrato a studiare gli occhi socchiusi del moro, le sue labbra
arricciate
in un sorriso divertito e l’aurea che lo rendeva
così luminoso da sembrargli un
angelo.
Zayn era tutto
preso in un suo discorso, da quel poco che aveva sentito stava
raccontando di
uno scherzo che Louis aveva fatto a qualcuno, e scoppiò a
ridere quando sentì
la risata del moro, per poi aggiungere: - Louis è
fortissimo.- solo per fargli
capire che quel che aveva detto l’aveva seguito
dall’inizio alla fine.
Non si aspettava
di certo l’interruzione improvvisa della sua risata, i suoi
occhi ridotti a
fessure mentre lo guardava e il suo prendere un sorso della bibita nel
più
assoluto silenzio.
Strinse le dita
attorno al bicchiere di fronte a lui, muovendole poi sulle goccioline
d’acqua,
e guardò di sfuggita il ragazzo che si era chiuso
improvvisamente nel suo
solito mutismo.
- Tutto bene?-
chiese con un tono di voce insicuro, tenendo gli occhi fissi su di lui
quando
si appoggiò con la schiena contro lo schienale e
sospirò, mormorando: - Lo
preferisci a me.-
Aggrottò
le
sopracciglia con gli occhi un po’ più grandi dalla
sorpresa, non capendo il
motivo di quella frase, e si mordicchiò il labbro inferiore,
scuotendo poi
velocemente la testa.
- Non preferisco
nessuno a te, Zee.- confessò con le guance in fiamme,
abbassando lo sguardo per
non fargliele notare troppo.
Si lasciò
sfuggire un grugnito quando lo sentì insistere sul non
essere il suo preferito,
incrociò le braccia al petto e piegò le labbra in
una smorfia, spingendosi contro
lo schienale.
- Tu preferisci
Harry a me.- borbottò, non riuscendo proprio a fermarla
tutta quella gelosia
nei confronti del riccio. Era così carino e dolce, tutti gli
stavano sempre
attorno e Zayn non era da meno. E lui era così geloso quando
li vedeva assieme
che sentiva lo stomaco attorcigliarsi a vederli flirtare in quel modo
innocente
e allo stesso tempo malizioso.
- Tanto lo
preferiscono tutti.- mugugnò, lasciando scivolare via tutta
la gelosia per far
posto alla tristezza. -
Non te ne faccio
una colpa, non importa, lui è sicuramente meglio di me.-
- Ma che stai
dicendo?-
Lo
ignorò,
tenendo i gomiti puntati sul tavolo ed appoggiando una guancia contro
un pugno
chiuso mentre le dita dell’altra mano raccoglievano tutte le
goccioline sul
bicchiere.
- Lo
preferiscono tutti, no?- ripeté, gli occhi bassi e fissi sul
movimento delle
sue stesse dita per non dover incrociare quelli di Zayn che lo
fissavano
stralunati.
- Perché
dovresti preferirmi a lui? Nessuno lo farebbe, tantomeno tu.-
mugugnò, sentendosi
sempre più simile ad un cagnolino abbandonato dal padrone. E
forse Louis non
aveva tutti i torti, aveva bisogno delle attenzioni di Zayn e se
quest’ultimo
non era accanto a lui si sentiva perduto.
Incassò
la testa
tra le spalle, sentendolo dire in un sibilo quasi freddo: - La vuoi
smettere?-
- Di far cosa?-
ribatté con decisione, sollevando lo sguardo per puntare gli
occhi nei suoi. -
Di dire la verità? Harry è un amico migliore di
me, Harry è migliore di me.
Harry è Harry. Lo amano tutti e perché tu
dovresti preferirmi a lui?- insistette, cercando di ignorare il fatto
che la
sua voce si fosse incrinata alla fine del discorso.
Si lasciò
sfuggire un verso simile ad un singhiozzo, mordendosi poi con forza le
labbra,
quando sentì il: - Perché tu sei il mio Leeyum.-
di Zayn, che gli strinse due
dita sul mento per tenergli il viso rivolto verso di lui.
- Sono il tuo Leeyum?- ripeté con un
accenno di
sorriso sulle labbra, il cuore stava battendo fin troppo veloce e le
guance gli
si erano arrossate leggermente ma non importava poi molto mentre
guardava Zayn
annuire e strofinare il pollice contro i propri zigomi.
Ridacchiò
divertito quando lo sentì dire, la voce intrisa di gelosia:
- E di nessun
altro.-
- Sei geloso di
Louis?- lo istigò, osservando il suo pomo d’Adamo
che si muoveva mentre
deglutiva l’ultimo sorso di Coca cola; tenne gli occhi fissi
nei suoi,
sorridendo apertamente quando gli sentì dire: - Di Louis e
di tutti quelli che
ti girano attorno. Sei solo il mio migliore amico e io non voglio
dividerti con
nessuno.-
Annuì
lentamente, prendendo il bicchiere di fronte a lui per finirlo a sua
volta e si
alzò in piedi, infilando le mani nelle tasche dei pantaloni.
- Andiamo a
farci un giro?- propose, rivolgendogli un sorriso luminoso dopo aver
posato i
soldi sul tavolo per fargli capire di voler pagare per entrambi.
Osservò
Zayn che
si alzava e lo prendeva sotto braccetto, ed
aggrottò le
sopracciglia, confuso dal suo comportamento.
- Visto che
paghi tu questo è un appuntamento, signorino Payne.-
E quella doveva
essere una presa in giro, l’aveva capito che Zayn stava solo
scherzando, ma il
suo cuore aveva perso uno e due battiti all’idea che quello
fosse davvero un
appuntamento solo loro, il loro primo appuntamento.
- Faccio le
coccole al primo appuntamento.- farfugliò, lasciandosi
sfuggire un pensiero ed
una frase che forse era meglio tenere al segreto.
Percepì
chiaramente
l’amico che si irrigidiva, aveva decisamente esagerato e
doveva tenerlo per sé,
e poi lo sentì sussurrare: - Quando torniamo potrai farmi
tutte le coccole che
vorrai, mi piacciono gli abbracci di Leeyum.-
Arrossì
violentemente, boccheggiando senza parole, quando l’altro
insistette con un
tono di voce malizioso: - E mandiamo via i bambini così
mamma e papà possono
stare soli.-
Era da un
po’ di
tempo che gli avevano etichettato il soprannome di “daddy
direction” per via
del suo carattere fin troppo responsabile - per lui era piuttosto
naturale
comportarsi in quel modo perché non sapeva fin dove si
sarebbe potuto spingere
Louis trascinandosi dietro tutti gli altri - e, scherzando, avevano
definito
Zayn la mamma del gruppo, essendogli sempre accanto. Ma tutto quello
era
solamente uno scherzo, non doveva far correre troppo la fantasia, erano
solo
modi di scherzare innocenti.
Stavano camminando
in silenzio da circa mezz’ora, Liam in silenzio e Zayn che
agitava le loro mani
intrecciate tutto preso nel suo discorso sulla nuova canzone di Bruno
Mars,
quando lo sentì fermarsi di colpo, obbligandolo a fare lo
stesso.
- Liam?- si
sentì chiamare con un tono di voce fin troppo serio, a cui
rispose con un: -
Che succede?- preoccupato.
La domanda
successiva del moro lo lasciò col cuore a mille e le guance,
come le punte
delle orecchie, in fiamme.
-
Perché?-
chiese con un filo di voce, non riuscendo proprio a calmarsi mentre
Zayn gli si
parava di fronte con la sua espressione seria e curiosa.
- È solo
una
domanda, non ti giudico.-
Spostò
velocemente
gli occhi su dove le mani del moro gli stringevano i fianchi,
deglutendo
sonoramente e puntando nuovamente lo sguardo sul suo viso.
- Ma
perché vuoi
sapere se io ho..- cercò di chiedere nuovamente, sentendolo
completare per lui:
-.. se hai mai baciato un ragazzo, Leeyum.-
Scosse lentamente
la testa, bisbigliando un “no” che venne sentito a
malapena dall’altro che
piegò le labbra in un sorriso enorme, sussurrando: - Io
sì.-
Strabuzzò
appena
gli occhi al suo ammettere di aver baciato una persona del suo stesso
sesso,
cercando di non rispondergli in modo acido per via della gelosia che
gli
accartocciava le viscere.
- Quindi mi stai
dicendo che sei..- tentennò, sentendolo completare con un
cenno affermativo: -
Bisex.-
Iniziò a
ripetersi quella parola nella testa, muovendo la testa in piccoli cenni
affermativi mentre la consapevolezza si faceva man mano strada in lui.
- E
perché me l’hai
detto?- gli domandò, aggrottando le sopracciglia per cercare
di capire quel
ragazzo sempre più strano che gli rispose con un semplice: - Mi fido di te.-
Mosse nuovamente
la testa in un cenno affermativo, non sapendo che altro dire dal
momento che il
suo cervello continuava solamente a riproporgli la parola
“bisex” e “Zayn ha
baciato un ragazzo o forse più di uno”.
E se Zayn aveva
baciato un ragazzo allora le sue possibilità potevano
aumentare, no? O forse
era ancora peggio perché era il suo migliore amico e le
storie con i migliori
amici finivano sempre male. Però Zayn poteva essere attratto
da lui, potevano
provarci e magari non sarebbe andata così male. Ma,
nonostante le possibilità
fossero aumentate, restava sempre Zayn Malik. Oltre alla percentuale
scarsa che
un ragazzo come lui fosse attratto da uno normale come Liam, era ancora
quello
che flirtava con tutti e gli voleva solo un gran bene.
- Leeyum?-
Mugugnò
qualcosa
in risposta, ancora troppo preso da tutti i ragionamenti sulle
percentuali che
aveva di poter essere la causa dei desideri del moro, e
spalancò gli occhi,
arrossendo e puntandoli in quelli nocciola.
- C-Come?-
chiese, balbettando con il cuore in gola, mentre cercava di capire se
si era
solamente inventato tutto o se, nel migliore dei casi, Zayn lo stesse
solamente
prendendo in giro.
- Ho detto..- si
torturò il labbro inferiore con i denti, spostando
velocemente gli occhi da
quelli dell’amico alle sue labbra. -..se ora ti baciassi tu
cosa faresti?-
- Io..-
farfugliò con il cuore a mille, tenendo i loro sguardi
incastrati mentre
prendeva coraggio e ribadiva: - Perché?-
Inarcò un
sopracciglio al: - Perché sei il mio migliore amico.- che
non sembrava essere
una scusa convincente per appiccicare le loro labbra e infilare le dita
tra i
suoi capelli neri e morbidi e..
Scosse
violentemente la testa, scacciando tutte quelle ultime immagini, e
borbottò: -
Non credo sia..- per poi bloccarsi al “normale”
incastrato tra le labbra.
- Cosa faresti,
Liam?- lo sentì insistere, vedendo i suoi occhi diventare
più scuri e fargli
tremare tutte le ossa.
Deglutì
più
volte, cercando di calmarsi mentre l’altro si avvicinava a
lui, sussurrando: -
Anche Harry e Louis lo fanno, li ho visti. Non c’è
nulla di male. Solo un bacio
tra migliori amici.-
- Anche.. anche
Louis e.. e Harry?- cercò di chiedere, la voce che aveva
preso a tremare quando
Zayn gli aveva sussurrato quelle cose contro l’orecchio.
Riuscì a
percepire perfettamente un brivido che lo scosse interamente,
sentendolo dire
con un filo di voce:-È una cosa che resta tra migliori
amici, per farti capire
che sei solo mio.-
E forse Liam
doveva dirglielo che tutto quello non poteva essere tra migliori amici,
per il
semplice fatto che si stava eccitando come un ragazzino in risposta al
suo tono
di voce, che dopo quello non sarebbe più riuscito a frenare
nulla, che si stava
innamorando di lui ma non poteva averlo e che avrebbero creato solo un
gigantesco problema senza fine.
- Mi-Migliore
amico?- balbettò, cercando di calmarsi quando le labbra di
Zayn si
focalizzarono sulla voglia scura sul collo. E, sì, ora ne
era sicuro; Zayn si
era fissato con quella piccola macchia scura, perché ogni
occasione era buona
per mordergliela per scherzo o passarci sopra la lingua.
Il rossore non
ne volle sapere di diminuire, come il cuore non ne volle sapere di
smettere di
battere così furiosamente contro la cassa toracica, e
aprì leggermente la bocca,
tenendo gli occhi puntati in quelli nocciola mentre sentiva il suo
pollice
spingere contro il proprio labbro inferiore.
Sospirò,
ascoltandolo mentre insisteva con: - Fidati di me, Leeyum.- ed
annuì,
guardandolo mentre si alzava sulle punte e premeva la bocca contro la
propria.
Di tutta quella
giornata l’unica cosa che non aveva messo in conto,
l’ultima cosa che si
aspettava, stava succedendo; appoggiò i palmi sulla sua
schiena, tenendolo
contro il proprio corpo, mentre schiudeva le labbra per permettere alla
sua
lingua di incontrare la propria.
Ridacchiò
contro
la sua bocca, sentendo le sue dita tra i capelli, e inclinò
il viso per
approfondire il bacio e gustarsi quei pochi minuti a sua disposizione per avere Zayn Malik solo
per lui.
Quando si
staccarono avevano entrambi le guance rosse, si passò la
lingua sul labbro,
sentendolo gonfio per quanto l’altro aveva morso e succhiato,
e poi si
rivolsero un sorriso dolce, restando stretti in
quell’abbraccio.
Sentì le
guance
scaldarsi quando Zayn avvolse le braccia attorno al proprio collo,
nascondendovi contro il viso, per poi sussurrare contro la pelle: - Ti
voglio
tanto bene, Leeyum. E sei mio, solo il mio migliore amico.-
Angolo
Shine:
Buon pomeriggio a
tuuutti!
Non ho niente da
aggiungere su questa cosina, solo che era una scommessa con la
sopracitata che
non pensava fossi capace di scrivere una os senza blowjob e robe varie,
pft.
Poi, uhm, le
battutine di Louis sul “dare un po’ di
testa” fan riferimento al classico “give
head” che indica per l'appunto i blowjob che purtroppo non ho
potuto inserire
per non andare contro al regolamento della sopracitata signorina Greta.
Penso sia
inutile dire che il bacio è il famoso bacio del
“one day Liam and i were
goofing around and we ended up kissing” (http://media.tumblr.com/tumblr_m5jyyfK2Km1r9xtlg.jpg)
Seeh, stavano
scherzando i bimbi.
Poi per quanto
riguarda l’erezione guardando Zayn cantare (http://rebloggy.com/post/gif-1k-one-direction-zayn-malik-liam-payne-ziam-xfactor-uk-ziam/39866103755
). Mi fa morire quando si tira giù la maglietta per
coprirsi, idiota di un
Payne çç
E poi (https://31.media.tumblr.com/664f67692129ee7faa17d1194daf0452/tumblr_inline_n35zre8swx1r5dldo.png)
cosa che mi fa annegare sempre nei feels è che loro si son
davvero conosciuti
per primi e quella è la loro prima foto assieme e non erano
ancora in squadra
assieme e io ci muoio a fissarla. Maledetti
Ziam.
E non potete
dirmi che Liam non provava nulla per Zayn durante X - Factor
perché (http://media.tumblr.com/tumblr_ll9eolOeu31qcdacw.gif)
mi sembra piuttosto chiaro. <3
Quest’idea
nasce
da qui (http://media.tumblr.com/f2cd990d4cf6004a8077636cb76e14b3/tumblr_inline_mqn6k18hPj1qz4rgp.png)
perché la Gre non la smetteva di mandarmela su
what’s app.
Direi che ho
concluso col mio elenco e che ci vediamo presto (spero) con car wash.
Grazie a tutti
quelli che hanno letto e mi sopportano.
E, prima di
chiudere per davvero, è anche un po’ per Beta che
da qualche mese a questa
parte mi ispira fin troppo. Quiiindi, prendetevela con lei se son
tornata a
rompervi regolarmente.