Storie originali > Epico
Ricorda la storia  |      
Autore: Sadie_Maiden    12/04/2014    1 recensioni
Tosto portate aiuto a' l'alma de' sì fedeli sonatrici di cordati strumenti, che in dura morte per scolastica mano non incorrano.
Genere: Comico, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sadie                                                                                                                                                                                                          Amber

Da labbia mie proruppe, dirompente, soave riso
nel prendere vision de’ vostro scritto
sennonché, subitamente, oscurossi il viso
giacché lo nostro cor è dallo studio afflitto.
Deh, oh musicanti, prestateci una mano
e fate sì che non abbiam pregato invano!

 
Lo riso, sì fatal che allo studiar mette veto,
rischiarar tal tristo momento puote
nonostante la moltitudine di scritti provochi a noi donzelle
fosco girar di ruote.

 
Riso e musica son nostre uniche speranze
al diavolo Jorge
* decrepito e sinistro!
Ben presto esulterem con canti e danze
quando un otto ornerà l’infame registro.

 
Sicché facciam sì che rischiari nostri animi abbattuti
speme di lieta stagione estiva
che, appropinquandosi a’ nostre infelici porte,
porta con sé gioia infinita
la qual riempirà una giornata altrimenti uggiosa e pallida
di lieti canti, che sian di Pink Floyd o di Metallica.

 
Indietro guaterem, quando sarà finita
in seno a luglio afoso ed indolente:
allor ci apparirà quisquilia da niente
e baderemo a goderci nostra vita.
Per il momento abbiamo a’ lavorar sodo
e studiar con zelo Ariosto è il solo modo!

Metallica e Pink Floyd ci faran da sostegno
e lo sacro amor verso di loro è 'l nostro pegno.

 
E quando la notte accenna a’ suoi primi momenti
sorgendo oscura
e il disco lunare dalle nubi capolino fa
noi fanciulle ancora Ariosto studiamo
e ragioniam di cavalieri in armatura
come a diligenti studentesse si confà.
Gioverebbe forse, in tal’istanza,
abbandonare nostra gentil natura
e dedicarsi alla cervogia bere
come invece si confà al garzon del carrettiere?

 
La faccia della Luna è maliziosa
di certo Moon
** è in vena di corbellerie
la birra giù in cantina è fresca e deliziosa
Ariosto strizza l’occhio ed esorta ad esser meno pie.
Ma proprio quando la donzella labbia posa sovra ‘l calice
un orribil mostro l’assal dietro la schiena
“Fisica mi chiamo” bercia, fissandola in tralice,
“muovi le tue terga e mettiti a studiar di buona lena”.
“Ma si rechi a culiseo o a quel paese, se preferisce”
sospira la fanciulla esasperata.
“All’alba delle dieci, stanca e rassegnata,
la scuola ancora mi stordisce”.

 
Concorda immantinente Ambra sventurata
che ancora sta studiando con solerzia immane
tuttavia, fortemente prostrata,
di buon grado libri e quaderni getterebbe in pasto al cane.

 
Lo Scubi*** mio altro non chiederebbe
che la gioia d'un pasto fuori orario
ma non son sicura che a’ sua salute gioverebbe
sgranocchiar la cellulosa dell’abbecedario.

 
Se i canini succhi gastrici adatti non sono
a digerire ciò che è indigesto al solo suono
propongo una lignea pira da allestire allora
e bruciar carta e manuali,
ostacoli a quella che dovrebbe esser del sonno l’ora.

 
“Poffarre, qual genial pensata!”
esulta la fanciulla penserosa
“Affinché, tuttavia, cotal pira non venga sprecata
esorto a bruciar anche qualche professoressa inutile e dannosa".
Infernal bolgia prende a schiamazzare
“Clorinda al rogo, è lei la belva più furente!”
Ribatte la vergine: “Che non si osi costei toccare
la qual si impegna tanto per sua gente!”
 

Oh tal brutale folla!
È da cotanta follia sì invasata
tal che non merita che le si presti ascolto:
or mostrerem loro colei che va invece alacremente eliminata.
Orsù, che venga inviata di cavalieri presta una legione
come la lonza da Dante decantata
al manier dove risiede
la cortigiana del mefitico Platone!
Sicché Ambra dal sonno è sopraffatta
augura serena notte alla collega musicante
e di poter domani continuare discorsi di tal fatta
infine di dormir senza incubi riguardo Sacripante.

 
Gambe in spalla e lancia in resta
una turba di studenti inviperiti si lancia all’attacco
insensibili alle suppliche della ruffiana, che ora finge d’esser mesta
la radon al suolo e del manier compiono sacco.
È questo ‘l primo atto della nostra piccola tragedia;
buonanotte, oh Ambra, dalla sua Sedia.

 
Ecco che al punto di sferrar lo mortal colpo
intervien Clorinda sul cavallo e grida “Orpo!
Lasciate a me l’ultimo tocco
ch’io possa sconfigger costei a colpi di Manierismo e di Barocco!”

 
“Deh, mercede impetro!”
esclama l’infelice, pesta e sanguinante
ma la guerriera letteraria non si guarda indietro
e cotesta è la fin dell’infida insegnante.
“Alla meretrice di Archimede!”
si leva un grido unanime
“Compiam ciò che Giustizia richiede:
vindichiam l’innocenza de’ nostre anime!”
 

Turba studentesca allora giunge
all’oscura alcova della matematica strega
con la lancia, fier Clorinda il didietro tosto le punge
e con robuste corde ora la lega.

 
E mentre supplica la megera d’esser liberata
i baldi iovini preparan fumante calderone
vi buttan dentro matematica, aritmetica, fisica applicata
e tutte le stregonerie ch’imparate han con gran rassegnazione.
“Ti uì, oh fiò villano!”
strilla lei con incomprensibile dizione
“Smetti tosto di punzecchiarmi la mano
e tu, oh Clorinda, mostra un po’ di collaborazione!

 
E fu così che la stirpe di professori tanto odiata
dalla paladina Clorinda investita di gloria
fu alla fine celermente eliminata
e si giunge così all'epilogo della storia.

 
Altre mirabil imprese narreremo
se la Musa ci sarà propizia
roquettari, professori, studenti canteremo
ed una nuova storia poscia inizia.
Un grazie a voi, fedeli spettatori:
che la dea Afrodite protegga i vostri amori.

 

 
* : personaggio de Il nome della rosa di Umberto Eco.
** : Keith Moon (1946-1978), batterista della band britannica The Who.
*** : il cane di Sadie.

____________________________________________________________________________________________________________________

Note delle autrici: siamo sempre noi, Amber e Sadie (Ambra e Sedia per licenza poetica): le strofe in blu sono state scritte da Amber, quelle in rosso da Sadie. Clorinda (personaggio della Gerusalemme Liberata di Tasso, principessa islamica e guerriera) è il nome d'arte che abbiamo dato alla nostra professoressa d'italiano del liceo, che è anche la vendicatrice di questo poema, nato in forma di messaggiata prima di una verifica sull'Orlando Furioso. Il titolo - adattamento di un verso dell'Orlando Furioso - è l'incipit che diede inizio alla messaggiata e poi, quando ci rendemmo conto d'aver creato un'opera d'arte (XD), alla stesura del poema.

Hope you enjoy!

Sadie&Amber
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Epico / Vai alla pagina dell'autore: Sadie_Maiden