Le onde s’infrangevano sugli scogli, il riflesso della luna tremolava sulla distesa di acqua nera come la pece, il mare e il cielo si confondevano senza una linea d’orizzonte ben precisa, molto lontano da loro le luci della città brillavano come le stelle in cielo, sotto i loro piedi la sabbia fredda e fine.
  -Shadow...- mormorò Sonic, imbarazzato.
  -Si, Sonic?- chiese Shadow, tanto irritato quanto imbarazzato anche lui.
  -Io...- cominciò il blu, continuando a passeggiare sulla spiaggia a piedi nudi con le scarpe in mano, tanto vicino al riccio rosso e nero da poter sentire il calore emanato dal suo corpo.
  -C’èunacosachedovreidirti- esclamarono entrambi, arrossendo dopo essersi resi conto di aver pronunciato la stessa frase contemporaneamente.
  -Inizia tu- fece Sonic.
  -No, no, fa’ pure- ribatté Shadow.
  -Ti ho detto tu
  -E io ho detto tu!
  -Perché non dovresti essere tu a dirlo?
  -Perché non dovresti essere tu?
  -Avanti, su... fallo!
  -Hai cominciato tu!
Il “romanticismo” della scena si stava trasformando in una delle loro solite liti, quando una voce alle loro spalle li fece trasalire: -Ragazzi...- era Knuckles, che con tono di rimprovero si scrocchiava minacciosamente le nocche con sguardo divertito, accanto a lui Silver tentava a stento di trattenere le risate.
  -Si, abbiamo capito...-borbottò Shadow sconsolato.
  -E allora?- fece Silver –Ditelo, su.
Shadow e Sonic si guardarono rassegnati, poi mugugnarono insieme:-Tiaoeiereuaitaoté...
  -Come?- fece Knuckles, portando una mano alle orecchie che non aveva –Non abbiamo capito bene...
I due ricci sbuffarono nervosamente, infine esclamarono con tono cantilenante: -Ti amo e voglio vivere tutta la vita con te...
  -Preso!- esclamò Silver entusiasta –Ho registrato tutto!- riattaccò il nastro e la frase riecheggiò per tutta la spiaggia, mentre il riccio argentato e l’echidna si scompisciavano dalle risate e il nero e il blu li guardavano irritati, digrignando i denti e stringendo i pugni, le orecchie che si muovevano nervose, mentre ripensavano al giorno prima, in cui avevano perso una scommessa contro quei due idioti che ora si erano buttati a terra e si tenevano la pancia dalle risate, mentre lacrimavano loro gli occhi. Quello era il prezzo da pagare per la loro sconfitta a chi sveniva prima trattenendo il respiro. Silver svenne in dieci secondi, Knuckles due secondi dopo di lui, mentre gli altri dueli guardavano sconvolti: mai avrebbero detto che si potesse svenire in così poco tempo!
Comunque sia, Sonic e Shadow furono chiamati “piccioncini” da Knuckles e Silver fino a quando questi non la pagarono dovendo sfilare per la città in abito da sera. Femminile.
Fine. Lol.

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Cabina del Capitano e di Mar che ne abusa come e quando vuole:

Mar: Ma con che coraggio pubblichi una Flash-fic del genere, se si può definire tale?
Si, chiedo umilmente scusa, ma era tardi e avevo sonno, ma l'ispirazione (o liscìa, chiamatela come vi pare) mi ha colpito in pieno. Beh, credo sia ormai chiaro che lo Yaoi non è esattamente il mio campo Vi saluto!
Don't touch the cinnamon!
BD & Mar