Anime & Manga > BeyBlade
Ricorda la storia  |      
Autore: AClaudia    18/04/2014    2 recensioni
Decretando che sarebbe stato impossibile riacquistare sonno, ancora avvolto nel suo alone di misticismo e candide lenzuola, cercò a tentoni il compagno steso nel letto accanto a lui.
Niente, solo lenzuola vagamente tiepide.
Gianni sorrise.
Quel lieve tepore sapeva di amore e di passione.
(Parte 1/2, anche se è il completamento di Raggi di Luna. Consiglio di leggere prima questa!)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Gianni, Oliver
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Sole.
Troppo sole.
Adorava il sole, caldo e splendente, ma quella mattina era troppo anche per lui.
Soprattutto quando entrava insistentemente dalla finestra, impedendogli di continuare a dormire beatamente.
Troppo sole, concluse.

Sprofondò il più possibile la faccia nel cuscino di piume, cercando di esorcizzare quel tepore insistente che ormai premeva sulla sua nuca, nel tentativo di riaddormentarsi e sognare ancora quei bellissimi attimi passati a coccolare il suo grande amore.
Un corpo così delicato e armonioso, la pelle morbida e chiara come i raggi della luna, le sue labbra docili e innocenti e le sue mani calde e avide… Oddio, ma che poeta sono diventato!?
Decretando che sarebbe stato impossibile riacquistare sonno, ancora avvolto nel suo alone di misticismo e candide lenzuola, cercò a tentoni il compagno steso nel letto accanto a lui. Niente, solo lenzuola vagamente tiepide.
Gianni sorrise. Quel lieve tepore sapeva di amore e di passione.

Ma dov’era Olivier? Alzò lo sguardo quel poco che bastava per abituare i suoi incantevoli occhi azzurri alla luce del giorno, e si guardò intorno.
Un’occhiata rapida all’immensa stanza gli fece capire che di Olivier non c’era traccia. Poco distante dal letto notò i loro vestiti, indossati la sera precedente, ordinatamente piegati ed appoggiati alla poltrona. Di certo non erano come li avevano lasciati loro, pensò maliziosamente. Qualcuno doveva averli raccolti e messi da parte, forse Annetta1?
Quei ragionamenti gli avevano fatto riattivare definitivamente il cervello, per cui finalmente si accorse di un leggero scroscio d’acqua provenire dal bagno…
Ecco dov’era!

Notando l’ora avanzata, il biondo romano si convinse infine a scendere dal letto e ad infilarsi qualcosa come una maglietta e un paio di pantaloni giusto per essere presentabile, quando vide sul mobile vicino alla finestra un oggetto luccicante che sicuramente la sera prima non c’era.
Un grosso uovo di Pasqua troneggiava fiero sul mobile settecentesco, avvolto in una sontuosa carta dorata, luccicante alla luce del sole. Tutte intorno erano sparse piccole uova colorate e decorate con colori vivaci, poggiate su petali di rosa rossi che sprigionavano una fragranza inebriante.
Un vago rossore invase le guance di Gianni, che ancora non si era abituato all’inguaribile romanticismo del suo compagno francese. Era estasiato alla vista di tanta bellezza. Una risatina imbarazzata uscì spontanea dalle sue labbra.
Olivier dava un’importanza incredibile all’armonia, alla bellezza, alla pomposità… Ma cosa farci? Tutta quella meraviglia era li per lui, e Gianni aveva tutta l’intenzione di godersela.

Mentre ammirava quel bendiddio, non si accorse che il francesino era riemerso dalla doccia con un accappatoio indosso, ed osservava compiaciuto lo sguardo del biondo.
La sua sorpresa era riuscita! O almeno una parte… Sorrise maliziosamente.
“Aprilo, non stare a guardarlo, o si scioglierà…” disse piano, col suo delicato accento parigino.
“È così bello che è un peccato doverlo aprire” Gianni si riprese dai suoi pensieri.
“ma ciò che c’è dentro è ancora meglio…” disse Olivier mentre si avvicinava a lui e lo abbracciava dolcemente.

Gianni, a quel contatto premuroso, si girò e lo guardò fisso negli occhi. Il viso del suo amante risplendeva di una luce interiore che vedeva in lui solo quando stavano insieme. Era diventato un ragazzo attraente, soprattutto dopo l’adolescenza, quando la muscolatura era emersa sotto la pelle e i tratti delicati si erano fatti più maturi. Quella trasformazione aveva cambiato le regole del gioco nel cuore di Gianni.   

“Perché mi stai fissando?” chiese divertito.
“Perché ti amo…” rispose sinceramente il romano “e perché vorrei che quello che è successo ieri sera non succeda più…” si intristì un po’.
Olivier sorrise amaramente.
“Mi dispiace di aver fatto quella sfuriata. Davvero. Non ero in me. Ero arrabbiato col mondo, e me la sono presa con te. Ti ho detto le cattiverie più assurde. Lo sai che non le pensavo affatto”.
“Lo so. Ma mi hai fatto passare dei momenti d’inferno. Ho avuto paura che mi lasciassi” disse, infondendo nei suoi occhi tutta la tristezza e la tenerezza possibile.
Insieme erano riusciti a combattere i pregiudizi e l’ostilità di molte persone, difendendo il loro diritto a stare insieme per amore. Tuttavia se si fossero divisi sarebbero stati persi, sconfitti dalle malelingue e dall’indifferenza.

“Questo non succederà” cercò di rassicurarlo “ e comunque mi sembra di essermi già fatto perdonare abbastanza bene”.
L’allusione alla notte di passione appena trascorsa mise un po’ in imbarazzo il biondo. Per quanto avesse avuto una lunga carriera alle spalle di tombeur des femmes di cui non si vergognava affatto, parlare apertamente dei loro rapporti sessuali risultava difficile.

Forse perché stavolta non erano solo piacere fisico.
Non era una selvaggia contorsione di corpi.
Non era semplice appagamento dei sensi .
Era fare l’amore.
Per davvero.
Era desiderio vero.
Il calore del corpo dell’amato.
Fusione del corpo e dello spirito.
L’estasi del piacere attraverso l’amore che legava le loro anime.

“Diciamo di si. Ma potresti fare di meglio…” buttò lì per punzecchiarlo.
“Come sarebbe a dire ‘potresti fare di meglio’?” rimbeccò offeso “non dirmi che non ti è piaciuto!”
Sorridendo, Gianni lo strinse a sé e lo baciò con tutta passione che riuscì a metterci.
 
“Ora apri l’uovo, prima che si sciolga davvero”.
A malincuore il romano si staccò da lui e prese a scartare il suo regalo. Lento. Molto lento. Troppo lento.
“Muoviti!!” sbuffò Olivier, impaziente.
“Aò! Ma che è… Ci rincorre qualcuno?”
Allo sguardo tagliente del francese, Gianni ridacchiò e fece ciò che gli era stato chiesto.

Meraviglia.

Un uovo completamente decorato e intagliato con una serie di rose e altri fiori che salivano a spirale, fino alla cima dove svettava la rosa più grande e più bella. Un capolavoro d’arte pasticciera.

“È bellissimo” disse estasiato “ quanto ci hai messo a farlo?”
“Ah, non è importante. L’ho fatto pensando a te. Il resto non conta”
Olivier e la sua passione per le smancerie. Non cambierà mai.

“Grazie” rispose con un sorriso
“Ora però aprilo. La vera sorpresa è dentro.”
Gianni rimase di stucco
“O-Ok…”

Sotto lo sguardo premuroso del parigino, il romano prese l’uovo e, un po’ a malincuore, lo aprì con un colpo secco. Lo spesso strato di cioccolato si ruppe in pochi grossi pezzi, mostrando al biondo il suo contenuto.
Quando lo vide, Gianni credette di avere un infarto. Gli occhi gli si riempirono di lacrime dall'emozione e a stento riuscì a trattenerle.
Il suo grande amore gli aveva appena regalato ciò che più desiderava al mondo.
 
 
 



NOTE:
[1] Annetta è la governante di Villa Aurelia, cioè casa di Gianni, creato da Halley Silver Comet in Stella del Sud e Sleeping Sun.  Mi sono permessa di prenderla in prestito, giusto per un cameo.
 
Buona Pasqua!! A tutti i lettori, i recensori, a chi passerà di qui per caso, ecc ecc.
Mi sono lasciata ispirare dal periodo e dal fatto che per ora sono in vacanza! E posso dedicare del tempo alla scrittura (di baggianate tipo questa, però carina dai ;) ).
Tutti gli onori vanno al mio ragazzo che a Pasqua di qualche anno fa ebbe la bellissima idea di regalarmi un uovo di Pasqua artigianale, tutto decorato, con dentro un regalo personalizzato (ma non chiedetemi cosa, eh!).
Perciò per due tipi teneri come loro ho pensato che ci stesse bene.
In più mi piace un sacco l’accento romanesco, perciò ho ritenuto opportuno metterne qua un assaggio, se qualcuno avesse da rididre o da dare dei suggerimenti, ben vengano!
Sperò vi abbia fatto emozionare almeno un po’ … 
Ah, mentre scrivevo questo pezzo di letteratura (seeeee, come no…) ascoltavo “Cold Heart Of Klondike” dal solo project di Tuomas Holopainen.
A presto!
 

 
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > BeyBlade / Vai alla pagina dell'autore: AClaudia