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Autore: Ambaraba    18/04/2014    0 recensioni
Questa e' una AU in cui Miles e Bass conducono una vita normale e gestiscono un bar insieme :) L'idea mi e' venuta da un'immagine su Tumblr, spero sia un esperimento riuscito!
Il nome del locale e' stato suggerito da Wildflower :)
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Mani. Sveglia. "Spegnila". Cuscini.
Bass, occhi blu, sorriso, luce, risate, "Buongiorno", tepore, caffè, sole, finestre aperte, mattina, capelli spettinati, "Vieni qua".
Miles, sonno, "Stamattina non mi alzo", occhi chiusi, calzini spaiati, barba di due giorni, magliette sparse in giro, stirarsi, sbadigliare, girarsi dall'altra parte.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Miles Matheson, Sebastian Monroe
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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AU BAR 4
Miles non riuscì a trattenersi, si avvicinò e lo abbracciò da dietro all'improvviso. Bass si stava abbottonando la camicia davanti allo specchio; sorrise, quando si sentì circondato. Miles lo baciò sul collo.
- Sei uno splendore, - sussurrò sul suo orecchio. I loro sguardi si incrociarono sulla superficie riflettente. Bass arrossì leggermente.
- Anche tu non scherzi, - rispose ridendo. Poi il suo sguardo si fece perplesso, alzò un sopracciglio:
- Ma fai sul serio? - chiese.
Miles lo guardò, disorientato.
- Cosa?
- Ti sembra un nodo, quello? - chiese ancora Bass. Si voltò, tra le sue braccia, e lo sciolse per rifarlo in maniera decente. - Così al massimo puoi allacciarci le scarpe, - puntualizzò. Miles lo guardava, guardava le sue mani perfette, la delicatezza e l'attenzione con cui gli sistemava la camicia addosso. - Così va meglio, - disse alla fine, sorridendo. Miles lo afferrò delicatamente all'altezza dei gomiti, lo trattenne e lo attirò a sé. Rimase per qualche secondo a guardare i suoi occhi azzurri, le ciglia bionde che li contornavano, e la luce affettuosa e divertita che li riempiva, poi lo baciò. Le sue labbra erano morbide, invitavano a ripetere quel gesto più e più volte, senza mai fermarsi. Con una mano gli accarezzò la schiena, lentamente, attraverso la sottile stoffa bianca della camicia.
- Sono un po' nervoso, - confessò Bass, dopo che ebbero smesso per un attimo di baciarsi. Miles gli fece l'occhiolino.
- Vedrai che andrà tutto bene. Ben è un tipo in gamba, non è un bacchettone idiota, - lo rassicurò.
- Ma magari non si ricorda neanche di me... - obiettò Bass, preoccupato. - E poi...? Se intuisse qualcosa e... Non approvasse?
Ben era il fratello maggiore di Miles. Se n'era andato via di casa prestissimo, per seguire gli studi. Era una specie di geniaccio, aveva preso qualcosa che aveva a che fare con l'informatica. Avevano passato una piccola parte dell'infanzia insieme, loro tre, anche se Ben non si era mai amalgamato tantissimo con loro per via della differenza d'età.
Un paio di settimane prima, Miles aveva ricevuto una lettera in cui Ben lo invitava alla propria festa di laurea. All'inizio Bass non voleva venire, per le stesse ragioni che ora lo facevano impensierire. Miles aveva insistito: - Come sarebbe "Vai pure"? Guarda che l'invito è esteso anche a te! Tu sei la mia famiglia, Bass. Ti voglio con me, - gli aveva detto, e lo aveva raddolcito a forza di baci, convincendolo.
Erano partiti in macchina, si erano presi un paio di giorni.
Bass posò la testa sulla sua spalla. Miles lo tenne stretto e lo accarezzò sulla testa, affondò il naso tra i suoi riccetti e gli posò un bacio sulla tempia.
- Sarà una bella giornata, pulcino. Non ti devi preoccupare, - disse, con un tono di voce insolitamente ammorbidito. Era l'effetto della vicinanza di Bass: tenerlo vicino lo rendeva immediatamente più dolce.
Si scostò leggermente, posò entrambe le mani sulle sue guance e lo baciò sulla fronte: - Finisci di prepararti, adesso, - gli disse, accarezzandolo. Bass annuì.

Si ritrovarono in un mare di gente che non conoscevano. Ci misero mezz'ora abbondante a trovare Ben Matheson.
- Miles, come sei cresciuto! Sebastian, ci sei anche tu... Che bello rivedervi!
Si salutarono, secondo i convenevoli di rito. Ben li guidò a un tavolo per quattro. Accanto a lui c'era una sua compagna di corso, Rachel, che però non era molto loquace.
Finirono a parlare del passato. A Miles non piaceva, e neanche a Bass, ma era l'unica cosa di cui potevano parlare con Ben, dal momento che era anche l'unica che avevano condiviso per un po'.
Miles, abilmente, spostò la conversazione sul bar, vedendo che Bass era sempre più a disagio man mano che si avvicinavano a parlare del liceo. Ben era simpatico, e di certo non poteva sapere quanto fossero stati difficili quegli anni in cui non aveva avuto notizie del fratello minore. Bass si rilassò, e alla fine trascorsero la serata chiacchierando come vecchi amici.
- Quanto vi fermate? - chiese Ben, mentre uscivano.
- Restiamo stanotte e ripartiamo domattina, - rispose Miles, sintetico.
Il fratello maggiore promise che sarebbe passato a salutarli prima della partenza.
Una volta in camera, Bass si buttò sul letto senza neanche spogliarsi.
- Sei stanco? Dai, alla fine non è stata una serata pesante, - disse Miles, sedendosi sul bordo del letto, accanto a lui. Bass sospirò: - No, però... È difficile riprendere il filo del discorso con qualcuno che non vedi da tanto, - commentò. Sentì la mano di Miles accarezzarlo sulla testa.
- Sono d'accordo, - rispose. - Però è stata una buona occasione per staccare un po', no?
- M-mm... - Era stanco davvero, chiuse gli occhi. Miles lo prese per mano, lo costrinse ad alzarsi.
- Vieni qua, - disse, guidandolo verso il bagno. Bass si lasciò abbracciare, lo baciò. Miles lo chiuse delicatamente contro il muro, gli fece scivolare via i vestiti di dosso, continuando a baciarlo; Bass, con le spalle al muro, fece la stessa cosa con lui. Si guardarono per un istante, nudi, rabbrividendo per il freddo. Scalpicciarono dentro la doccia. L'acqua calda cominciò a scorrere.
Mentre sbuffi di vapore a poco a poco riempivano la cabina e appannavano il vetro, Miles lo obbligò a sollevare lo sguardo, posandogli due dita sotto il mento. Lo baciò a lungo sulle labbra ammorbidite dal vapore, e lo accarezzò e lo insaponò con una tenerezza che non credeva di avere. Bass era vicino, vicinissimo; dovevano stare appiccicati, per entrarci entrambi.
L'acqua gli aveva schiacciato i riccetti, e scorreva sul suo corpo come una carezza continua, una coccola. Miles lo abbracciò forte, e rimasero così per un tempo indefinito, ad occhi chiusi, corpi a contatto senza barriere, uniti sotto quell'unico getto caldo che continuava a scendere, una colonna sonora ipnotica e rilassante. Bass, dal canto suo, si sentiva al settimo cielo. Gli piaceva tantissimo stare tra le braccia di Miles, e gli piaceva ancora di più farlo in quel modo insolito. Era una sensazione piacevole, rassicurante. Sentiva l'acqua cadere sul corpo dell'altro e scivolare su di sé e viceversa. Miles continuava ad accarezzarlo e riempirlo di baci, e ben presto Bass si sentì esplodere per la troppa felicità. Lo guardò con gli occhi lucidi e un sorriso dolcissimo sulle labbra.
- Ti amo, - disse, in un sussurro, allungandosi verso di lui per baciarlo. Miles prese il bacio che l'altro gli aveva offerto ad occhi chiusi, percepì il fremito sottile che lo scuoteva sottopelle.
- Ti amo anch'io, - rispose, guardandolo, sentendosi stringere il cuore mentre gli accarezzava una guancia col pollice. Era così bello. Che razza di fortuna sfacciata aveva avuto, ad averlo tutto per sé.
Bass lo baciò ancora, quasi tremando.
- Ho bisogno di te, - sussurrò. Miles non si fece pregare. Scivolarono in un angolo, Bass con la schiena contro la parete, e Miles davanti a lui, le mani sui suoi fianchi. Quando Bass si strinse di più a lui, Miles lo sollevò, tenendolo per le cosce, e lasciò che allacciasse le gambe intorno alla sua vita. Piano piano, un poco per volta, entrò, controllando la reazione dell'altro per assicurarsi di non fargli male. Fecero l'amore con lentezza, senza mai smettere di coccolarsi a vicenda. Vennero quasi contemporaneamente, tenendosi stretti, al caldo e sotto l'acqua; Bass baciò Miles con amore e riconoscenza. Quando uscirono, Miles lasciò l'unico accappatoio a Bass, che era il più freddoloso tra i due, e per sé si accontentò del telo dell'albergo.
- Pulcino bagnato, - gli disse, sorridendogli affettuosamente, mentre Bass si asciugava.
  
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