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Autore: EmilyG66    20/04/2014    0 recensioni
Un’altra fanfiction su Jareth e Sarah, i personaggi non appartengono a me, tranne la madre del re dei goblin, ma al film Labyrinth con David Bowie e Jennifer Connelly. (Il nome di Hoggle è in italiano)
Passano gli anni e Sarah cresce ricordandosi ogni singolo giorno del suo viaggio nel labirinto e dei suoi abitanti. Suo fratello Toby, ormai grandicello, la rispedisce indietro nel labirinto. Rimarrà affascinata dal re dei goblin o lo rifiuterà anche alla fine?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jareth, Sarah
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano trascorsi dieci anni dall’ultima volta che Sarah aveva affrontato il labirinto per riprendere suo fratello.
Nonostante la quantità di tempo, ancora parlava con i suoi amici e non li aveva dimenticati. Ogni tanto infatti si divertiva a chiamarli per raccontargli delle sue giornate.
Era diventata poi, una ragazza molto bella. Non che non lo fosse anche prima, ma quei venticinque anni le si addicevano.
In più, ora, il suo corpo possedeva delle fattezze molto allettanti, fattezze che facevano girare la testa a molti ragazzi per le strade mentre lei camminava.
Viveva in un appartamento vicino alla casa di suo padre e della sua matrigna, così da essere sempre disponibile per stare con Toby ma possedeva ancora la sua vecchia camera dove adesso si trovava.
Avvertì un sonoro bussare alla porta.
-Sarah!-
Disse una voce da bambino, Sarah sorrise.
-Vieni dentro Toby.-
Gli rispose seduta sul letto.
Il bambino biondo, dagl’occhi azzurri e intorno agl’undici anni entrò con in mano qualcosa.
-Cosa c’è Toby?-
Aveva messo su un faccino triste e porse il libricino rosso a Sarah.
-Ma questo è il labirinto! Dove lo hai preso Toby?-
Le chiese un po’ severa.
-Scusa Sarah, era sopra il tuo comodino.-
Lei sembrò addolcirsi.
-Va bene Toby.- gli disse facendolo sedere sul suo letto.
-Ti ricordi quando te lo leggevo?-
Toby annuì.
-Sì! È la mia storia preferita, solo che…-
Si fermò il biondino.
-Solo che?- lo incalzò Sarah con uno sguardo confuso.
Toby sbottò in fretta.
-Solo che io volevo che vincesse il re dei goblin!-
Dichiarò incrociando le braccia.
Sarah scoppiò a ridere poi si calmò, ancora ridacchiante gli rispose.
-Ah ah…Toby! Se la ragazza non avesse vinto suo fratello sarebbe diventato un brutto goblin.-
Ammise, lui stette zitto.
-Ma il re dei goblin l’amava, lo dice anche il libro. Loro due si sarebbero sposati e avrebbero vissuto per sempre felici e contenti!-
Disse tutto contento, Sarah rimase immobile ma dopo un po’ sorrise.
-Certo Toby, quello che vuoi tu. Sappi però che il re dei goblin è cattivo.-
Cercò di ammonirlo, non sembrò riuscirci.
-No! Il re dei goblin è forte, e un giorno voglio diventare come lui.-
Ammise, sua sorella lo guardavo storto. “Sta anche dalla parte del re dei goblin adesso!”.
-Credimi Toby- disse passandogli una mano fra i capelli corti.- sarà difficile che tu gli assomigli.-
Gli rispose sorridendo.
-Perché?-
Chiese Toby, Sarah guardò verso la sua specchiera, c’era ancora la statuetta del re dei goblin.
-Perché il re dei goblin ha i capelli più lunghi, è alto, ha due occhi di colore diverso-
-Come fai a saperlo? Nel libro non c’è scritto.-
La interruppe Toby, Sarah immaginò il viso del re dei goblin che sorrideva. Scosse la testa.
-Diciamo che l’ho visto.-
-Lo conosci?!-
Chiese confuso Toby.
Lei ridacchiò.
Sarah gli raccontò quello che era successo, ormai credeva che Toby fosse grande per saperlo e gli disse anche del comportamento ammaliatore, e allo stesso tempo crudele, del re dei goblin nei suoi confronti.
Dopo un po’ stettero tutti e due in silenzio.
-Sai cosa vorrei?-
Chiese Toby guardandola un po’ dispiaciuto per il re dei goblin.
-Cosa?-
Gli domandò Sarah preoccupata.
-Vorrei che i goblin ti portassero dal re dei goblin.-
Sarah spalancò gli occhi allarmata.
-Toby no!-
Non fece in tempo a dire altro che sparì portata via dai goblin.
 
Si ritrovò in una sala e vide tanti piccoli occhi rossi intorno a lei.
-Oh no!-
Esclamò ad alta voce, tutti i goblin si misero a ridere di gusto facendo un baccano infernale.
-State zitti!-
Disse ad alta voce, tutti i goblin si fermarono.
-Non può essere, non posso essere tornata. Sarebbe un incubo.-
Ripeté a se stessa poi si guardò in giro. Si trovava nella sala del trono ma il re dei goblin non era lì.
“Che fortuna” pensò sospirando di sollievo.
-Oh Toby! Perché l’hai fatto? Perché hai detto quelle parole!?-
Si chiese arrendevole.
“Le parole hanno potere”.
Un goblin le si fece vicino.
-Lady Sarah?-
Le chiese toccandola, lei lo guardò.
-Sì?-
Il goblin saltellò tutto contento.
-È lady Sarah! Il re sarà molto contento.-
Tutti cominciarono ad esultare, Sarah era confusa.
“Beh almeno sono ben voluta”.
-Che cos’è tutto questo baccano?!-
Chiese una voce burbera, Sarah cercò il proprietario e quando lo trovò…:- Gogol!-
Gridò andando ad abbracciarlo, lui rimase spiazzato.
-Sarah? Cosa ci fai qui? Come…come ci sei arrivata?-
Lei si staccò dall’abbraccio sospirando.
-Eh…è stato Toby.-
Il nano la guardò confuso.
-Toby? Tuo fratello?-
Domandò.
-Sì. Come gli è venuto in mente?! Va bene, finiamola qui. Ditemi dov’è il re dei goblin così posso parlarci e mi rispedisce a casa.-
Disse mettendosi una mano sulla fronte.
-Il re non è qui al momento, Lady Sarah.-
Ammise un goblin.
-Cosa?! Come mai? E dov’è?-
Chiese confusa.
-Vedi Sarah…il re ultimamente è…potremmo dire depresso.-
Dichiarò Gogol con una nota malinconica nella sua voce, nonostante odiasse il suo re.
-Depresso?-
Fece eco Sarah.
“Non sarà stato per me? No, non può essere! Sa di non piacermi.” pensò scetticamente.
-Sì, a dirla tutta ora è con la gang del fuoco, probabilmente a passare il tempo giocando. Non ha nient’altro da fare.-
Sarah sgranò gli occhi.
-Con la gang del fuoco? Ma…per giocare con loro ti devi poter staccare!-
Ricordò inorridita quando le volevano far staccare la testa con una sega.
:-Jareth ha sempre giocato con loro quando era piccolo, ha anche provato a “staccarsi” le mani, tagliandole con un coltello. I suoi genitori accorsero appena in tempo per spiegargli che serviva la magia, perse solo un po’ di sangue ed ora grazie alla magia può staccarsi senza problemi. Ha ancora le cicatrici su entrambi i polsi però, le copre con i guanti.-
Sarah rimase di sasso.
“Oh povero Jareth,…ma che penso! Mi dispiace solo perché era un bambino e non sapeva niente.” scosse la testa.
-È per questo che porta i guanti?-
-Non solo, credo che li indossi per evitare di far uscire troppa magia dalle mani, i fae sono dannatamente magici!.-
Grugnì burbero, Sarah annuì non molto sicura.
  
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