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Autore: My_Really_Dream_Are_You    20/04/2014    4 recensioni
Bonnie si è appena trasferita a Fell's Church. Lei non lo sa, ma è la strega più potente e temuta della storia, e questo prima o poi le si potrà ritorcere contro. A proteggerla ci penserà l'allegra brigata, con un Damon piuttosto malizioso, uno Stefan gentile e premuroso come sempre, un Elena acida e arrogante e Meredith, la sua migliore amica. La storia si concentrerà principalmente sul BonnieXDamon, con un pizzico di Stelena, ma se volete potete fare richiesta delle coppie che desiderate e vedrò di farne un'aggiunta secondaria;)
Genere: Erotico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Quasi tutti | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore, Elena Gilbert/Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                   'My drug? You'

                                                                                                            

  Bonnie McCullough                              Damon Salvatore                    Stefan Salvatore                     Elena Gilbert                               Meredith Sullez
 

Capitolo 1: New Life

 

Ero distesa, serena, su un prato, quando sentii un gracchiare di corvo. Lo ignorai, ma quando il verso si fece più insistente, fui costretta ad aprire gli occhi. A quel punto mi accorsi che il prato su cui ero distesa non era un prato, ma la moquette di casa mia. Intorno al tavolo della cucina erano sedute delle persone: i miei genitori, la nonna, Meredith e delle persone che non conoscevo. Sul ripiano era appoggiata una torta, con su scritto “18”. Già, i miei diciott'anni. 'Dai tesoro, soffia le candeline'. Soffiai. Quando anche l'ultima candelina fu spenta, lo scenario cambiò. Ora ero di nuovo distesa sul prato, ma invece del verde di prima, l'erba aveva acquisito un color rosso sangue. Alzai lo sguardo, e davanti a me planò un corvo nero, probabilmente il più grosso che abbia mai visto. Appena il corvo toccò terra, iniziai a cadere.
Dolore. L'unica cosa che riuscivo a percepire durante la mia caduta era il dolore. E poi arrivò anche la sensazione dei serpenti che mi aggrovigliavano intorno. E poi una risata. Una risata lugubre e malefica che si trasformava in un 'Povera, piccola, dolce Bonnie'.

Mi svegliai di soprassalto, sudata, a causa dello stesso incubo che ormai popolava le mie notti da sei mesi a questa parte. Pensavo che cambiando città gli incubi passassero, ma no, ho cambiato continente e quelli non se ne volevano ancora andare via.

Mi alzai, con la consapevolezza dell'inutilità di stare ancora nel letto perché non mi sarei più riaddormentata. Appena il mio piede poggiò sul pavimento in legno della stanza degli ospiti della nonna, mi accorsi che la finestra era aperta. Andai a chiuderla, e nel farlo scorsi un grosso corvo appoggiato sui rami della grande quercia davanti alla finestra. Era proprio bello. Le piume erano talmente nere che avevano dei rifflessi blu. Ma la cosa che mi fece più venire i brividi furono gli occhi. Quegli occhi così umani.

"Buongiorno cara" trasalii sentendo la voce di mia nonna, e mi accorsi di essere rimasta a fissare gli occhi del corvo come ipnotizzata.

"Ciao, nonna" corsi ad abbracciarla. Mi era mancata tanto. Da quando i miei avevano deciso di trasferirsi in Europa, la vedevo solo durante le vacanze estive, ed era sempre troppo poco.

Ora che loro erano in Giappone per non so quale lavoro, avevo molto più tempo a disposizione per stare con lei. Certo, un anno non era tantissimo, ma me lo sarei fatto bastare.

"Dai su tesoro, ti ho fatto la crostata di fragole, la tua preferita"

La crostata di fragole. Ormai era diventata un rito. Ogni anno arrivavo distrutta a Fell's Church dopo nove ore di volo, e puntualmente la mattina dopo venivo svegliata dal dolce profumo della crostata di fragole. La mamma ha provato più volte a farla, ma non e è mai venuta buona come quella della nonna, così dopo un po' ha smesso di farla.

"Allora cosa stiamo aspettando! Scendiamo"

"Oh cara, mi sei mancata" Anche questo era diventato un rito. Coccolarsi mentre si scendeva a mangiare una fetta di crostata e raccontarsi cos'era successo durante la loro lontananza.

"Allora, ti va di andare da Theophilia"

Sentii un sorriso affiorarmi sulle labbra. Tra poco avrei rivisto quella vecchietta simpatica che ogni volta mi riempiva di complimenti per i miei capelli. Ma soprattutto avrei rivisto lei. Meredith. La mai migliore amica.

"Certo, allora vado a prepararmi"

Corsi in bagno e mi controllai allo specchio. Oddio. Le occhiaie sotto i miei grandi occhi color cioccolato erano più evidenti degli altri giorni, forse per le poche ore dormite la notte. Le sfumature rosee della pelle bianca come il latte avevano lasciato il posto ad un pallido grigiore. E i capelli, quelli erano la cosa peggiore. Invece dei soliti boccoletti mossi mi ritrovai con della paglia non definita in testa. E fu questo che mi convinse a fare una doccia. Mi buttai subito sotto il getto d'acqua calda e recuperai subito le ore di sonno perdute. Uscita dalla doccia, non mi asciugai i capelli e corsi subito a vestirmi, evitando così di perdere altro tempo. Aprii la valigia e tirai fuori i primi vestiti che vidi. Pantaloncini, canottiera bianca e una felpa bordeaux. Mi infilai le scarpe bianche, mi truccai leggermente con un filo di eyeliner e un lucidalabbra rosato e scesi giù.

La casa della signora Flowers era appena fuori Fell's Church, ma ci impiegammo comunque una ventina di minuti per raggiungerla, dato il macinino della nonna che non superava i 40 km all'ora. Questo mi convinse a comprarmi una macchina nuova per l'anno scolastico.

Appena scesi dalla macchina fui investita dall'odore del bosco che circondava la pensione. Se avessi potuto ci sarei venuta ad abitare. Ma insieme al dolce profumo, sentii montare varie sensazioni. Paura. Angoscia. Voglia di scappare. Ma anche un'altra emozione. Un misto fra odio e attrazione.

Sapevo solo una cosa. Volevo salire in auto e tornare a casa. Immediatamente.

"Tesoro, c'è qualcosa che non va?" la nonna aveva uno sguardo interrogativo, come se non volesse realmente chiedermi se c'era qualcosa che non andava, ma come se si volesse accertare delle mie condizioni.

"No, va tutto bene" mi tremava la voce, lo sentii anche io. Mia nonna mi sorrise, come per incoraggiarmi.

La porta del pensionato si aprì, e una piccola ma veloce vecchietta con un perenne sorriso in faccia uscì e venì a salutarci.

"Bonnie cara! Da quanto non ci vediamo! Ma guardati! Ti sono cresciuti i capelli! Stai diventando sempre più bella"

"Ciao Theo. Mi sei mancata tanto!" dissi abbracciandola. Si, mi era mancata. Come mi erano mancati i pomeriggi passati al pensionato insieme a Meredith, a goderci una tazza di latte caldo e chiacchierando come solo noi potevamo fare. Il pensionato era la casa di Meredith. Dopo l'abbandono da parte dei genitori quando aveva solo sette anni, la signora Flowers aveva deciso di prenderla a vivere con lei, e dopo numerose guerre avute con gli assistenti sociali che non approvavano la sua avanzata età, i giudici hanno accettato ad affidargliela.

"Dai su, entriamo!"

Appena varcai la soglia mi venne da vomitare. La sensazione di prima era tornata, ancora più forte di prima.

"Nonna, io devo uscire"

"Bonnie!"

la voce di Meredith risuonò nel silenzio della casa. La sua figura slanciata e snella corse ad abbracciarmi.

"C..ciao" Sforzai un sorriso.

"Dai su, vieni" Abbracciate, una Meredith gioiosa e folgorante e una Bonnie tremante e pallida entrarono nel salotto del pensionato.

Con un ultimo sforzo, mi lasciai cadere sulla poltrona davanti al divano.

"No, non ci credo, sarebbe lei la strega che cercavamo?! Ma se non si regge neanche in piedi!"

"Elena..."

Solo allora mi accorsi delle persone presenti nella stanza. Sul divano, davanti a me, c'era una coppia abbracciata. La bionda trasudava arroganza, e doveva essere lei Elena, dato che era l'unica femmina che non conoscevo nella stanza. Il ragazzo, invece, dava tutt'altra impressione. Aveva un sorriso gentile ed incoraggiante stampato in faccia. Mi venne istintivo ricambiare il sorriso.

"E questa chi sarebbe?"

C'era un'altra persona nella stanza. Era appoggiato al muro affianco al camino acceso. Era probabilmente il ragazzo più bello che abbia mai visto. Aveva il fisico asciutto e muscoloso. Era vestito di nero, il che evidenziava il suo incarnato pallido. Aveva i capelli del medesimo colore I suoi occhi...mi ricordai degli occhi del corvo. Bello, si, ma pericoloso.

"Lei è Bonnie, la ragazza che si è appena trasferita a Fell's Church, e che resterà per tutto l'anno. Bonnie, loro sono Elena e Stefan. E lui è Damon. E si Elena, è lei"
"Pff...allora siamo messi bene" Elena sposto una ciocca bionda che le era caduta sopra l'occhio.

"Mmh...allora benvenuta a Fell''s Church, piccolo pettirosso"

Quegli occhi... gli occhi di Damon.











Il mio angolino: Ciao a tutte, questa è la prima volta che pubblico una storia su EFP! Se ci sono qualche mancanze, non esitate a dirlo. Se volete lasciare qualhe piccola recensioncina, cercherò di rispondervi il prima possibile! Per adesso la trama ce l'ho in mente, e ho intenzione di metterla per inscritto nei prossimi giorni, comunque cercherò di fare il prima possibile. Se il primo capitolo vi è piaciuto, beh, sono contentissima! Non esitate a correggermi le imperfezioni, perchè sono la prima aodiarle, quindi se quacosa mi fosse sfuggito o la forma non fosse corretta, fatemelo sapere!    Baci....My_Really_Dream_Are_You <3

  
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