Cadono. Come spine falciate dal grano.
Mi chiamo Stella e abito in un villaggio invaso da dolore e sventura.
Cadono. Come la pioggia battente di una giornata d’inverno.
Sarò io a seppellire i rimasti?
Cadono. Come morbidi boccioli strappati dalla mano di un bambino.
Una catena infinita di vite spezzate.
Cadono. Come una cometa che brucia.
Stelle cadenti che si schiantano al suolo…
Stella… brucerò e mi schianterò anch’io?
Li vedo, gli sguardi d’odio e rancore per essere sopravvissuta.
Per essere sopravvissuta a cinque famiglie.
E se avessero ragione?
Se fossi io la portatrice di sventure?
Perché non mi ammalo?
Perché non sono costretta a letto come gli altri, a soffrire al punto di invocare la morte?
Cerco riparo nella falsa pace di una chiesa.
Lì la strega mi indica una via.
Un frutto piccolo e dolce, una mela rossa, può salvarmi.
Un morso e sarò libera.
Un morso e sarò con i miei cari.
Un morso e smetterò di soffrire.
Sarebbe la cosa giusta da fare, vero?
E allora perché le mie mani tremano al solo pensiero di allungarle verso il dono?
Perché il mio corpo si ribella?
Una vita in un mondo di morte, è questo che vuole?
Non ci riesco, non posso.
La strega capisce.
Cade anche lei.
Sono caduti tutti.
Tutti tranne me.
Vago in un villaggio fantasma.
E se venissero davvero a prendermi dei fantasmi?
Non li biasimerei.
Che stolta che sono stata.
Avrei dovuto accettare…
Com’è fragile la vita, quant’è miserabile.
E’ rimasto qualcosa che abbia ancora senso?
Voglio chiudere gli occhi e dormire per sempre.
La morte dolce di un sogno senza fine.
Ma non sarebbe giusta per me, vero?
Mi chiamo Stella e sono la stolta che rifiutò la libertà.
Mi chiamo Stella e vagherò nella città dei morti fino a quando anch’io non cadrò.
 
 
 
Note
Non sono un asso nelle introspettive deprimenti (anzi…), tuttavia non ricevevo una visita dall’ispirazione da mesi e non ho potuto resistere. Mi sono innamorata di Alice mare e non trovare un’apposita sezione mi ha dato una certa carica.
La fic non è il massimo dell’allegria e dell’ordine, ma è questa l’impressione che mi ha dato la testolina di Stella.
Ringrazio anche solo chi legge.