Anime & Manga > Code Geass
Segui la storia  |       
Autore: airi87    17/07/2008    1 recensioni
“Che stupida…” Kallen sussurrò amareggiata, ferita nell’orgoglio per aver ceduto di fronte a lui. Coppia: SuzakuXKallen. Spoiler dell'ep 11 di CGR2. Possibile lemon per il futuro...Buona lettura!!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Colore grigio

 

 

Ecco il secondo capitolo!

Per Julia83: Grazie mille per aver commentato! Sono contenta che ti sia piaciuta!

Si, ho visto l’ultimo episodio: la morte di Shirley ha colpito tanto Suzaku da credere che Lelouch sia l’assassino: ed è disperato a tal punto da usare metodi drastici…Ormai lui e Lelouch si assomigliano parecchio! Comunque i personaggi di Code Geass non sono né bianchi né neri:

 adoro in particolare Suzaku perché sa essere estremamente dolce( e lo abbiamo visto) e anche estremamente freddo (e abbiamo visto anche questo)….

Ok!Adesso vi lascio al capitolo! Buona lettura! …E COMMENTATE!!!

 

 Il colore grigio

 

Capitolo 2

Kallen si svegliò a fatica: era bello stare sotto le coperte, ma la maledetta luce del sole filtrava attraverso la finestra, obbligandola a mettersi il cuscino sulla faccia. La ragazza spalancò gli occhi.

Luce del sole??

Cuscino??

Finestra??

Coperte??

Kallen si alzò di scatto. Cominciò a tastare il letto sotto di lei, per avere una prova tangibile di quello che stava vedendo. Notò che indossava un pigiama, maglietta e pantaloncini blu scuro, e ci passò la mano sopra, per poi stringere forte il tessuto color della notte.

Dopodiché si mise le mani nei capelli, esaltata dalla sua scoperta: NON ERA UN SOGNO!

 Non si trovava più in quella cella fredda e buia! C’erano davvero delle coperte morbide e calde su di lei! Sentiva davvero la luce del sole che le riscaldava il viso!

Che la sua cattura fosse stata solo un brutto incubo??

No.…La giovane lo constatò guardandosi  attorno, perdendo il ritrovato sorriso:

quella non era la sua camera da letto. Si trovava in una stanza grande e sconosciuta. Un mobile con cassetti e un armadio color legno si trovavano alla sua destra, mentre a sinistra, di fianco alla finestra, c’era una scrivania dello stesso colore, con sopra dei documenti sparsi disordinatamente.

Scese dal letto, per guardare meglio e sentì sotto i piedi nudi la morbidezza di un tappeto.

Abbassò inconsciamente lo sguardo per osservarlo, ma forse sarebbe stato meglio non farlo: si trattava di un enorme tappeto rosso fuoco, con un simbolo disegnato al centro, che avrebbe preferito non vedere: quello della Britannia.

 Era incredibile come fosse passata dalla sorpresa alla gioia, e poi nuovamente alla shock, stavolta in senso negativo….

Ma dove diavolo si trovava?  L’ultima cosa che ricordava, era di essere scoppiata a piangere…..di fronte a Suzaku.

“Che stupida…” Kallen sussurrò amareggiata, ferita nell’orgoglio per aver ceduto di fronte a lui, e per avergli mostrato una parte debole di sé stessa.

La ragazza fece un respiro profondo per poi avvicinarsi con sguardo determinato verso la finestra: se non era in un luogo familiare non era al sicuro, e se non era al sicuro DOVEVA ANDARSENE il più velocemente possibile. Aprì la finestra e la colpì un forte odore di fiori: davanti a lei c’era un enorme giardino, e aldilà del giardino una distesa boscaglia, oltre al quale però, a causa degli alberi alti e fitti, non riusciva a vedere niente.

“Dannazione…” disse la giovane, guardando verso il basso: si trovava a circa venti metri da terra. Sotto la sua finestra non c’erano balconi né finestre. Le pareti dell’edificio in cui si trovava erano marmoree e lisce: non c’erano possibili appigli per poter scendere.

Ma la ragazza non si diede per vinta: si allontanò dalla finestra e velocemente si diresse verso la porta nell’angolo a destra. Mise le mano sulla maniglia e la aprì lentamente. Vide un corridoio lungo e stretto, con tre porte: una a destra, una a sinistra e l’ultima al fondo del corridoio stesso. Sbirciò nelle porte ai lati: a destra c’era una piccola cucina e a sinistra un bagno.

Quindi, questo significava che per uscire da lì, doveva aprire quella al fondo.

Kallen si fermò davanti alla  porta….prese un lungo respiro… abbassò la maniglia e l’aprì…

La ragazza quasi urlò per lo spavento. Non appena la serratura si era aperta, un allarme forte e continuo aveva cominciato a suonare. La ragazza arretrò, seriamente preoccupata, e fece l’unica cosa che l’istinto le diceva di fare in quel momento: nascondersi!

Corse velocemente verso la porta più vicina ed entrò nel bagno, che però non poteva essere chiuso a chiave dall’interno. Entrò in fretta nel box doccia e chiuse le ante dietro di sé.

Si sentì come una ladra, e cercò di controllare il respiro, per essere più silenziosa possibile.

Solo in quel momento si rese conto di quanto fosse stupida: presa dal panico non aveva pensato di entrare in cucina per prendere un coltello!!

L’allarme continuava a suonare inesorabile, ed era tanto forte da doversi mettere le mani sulle orecchie.

Ma non poteva restare lì… doveva assolutamente arrivare in cucina.

Stava per aprire nuovamente le ante quando l’allarme cessò. Kallen si bloccò di colpo, non sapendo se sentirsi sollevata o molto più preoccupata….e optò per la seconda opzione quando sentì il rumore di passi lenti e pesanti.

Kallen cercò di riacquistare il sangue freddo: chiunque fosse, lei avrebbe potuto difendersi:  dopotutto, era finalmente libera di muoversi.

Il rumore dei passi si allontanò, per poi riavvicinarsi nuovamente. Poi…silenzio.

Kallen sussultò quando la porta del bagno si aprì.

La ragazza strinse le mani a pugno, pronta ad agire, se necessario.

Quando il box doccia si aprì, la giovane chiuse gli occhi di colpo e cercò di colpire chiunque le fosse di fronte. I suoi pugni furono bloccati immediatamente.

“Che cosa stai facendo?”

Kallen aprì gli occhi, riconoscendo la voce.

“S-Suzaku!”

“Ti ho spaventata?” Il ragazzo alzò un sopracciglio.

La ragazza si divincolò con forza dalla presa che Suzaku aveva sulle sue mani.

“ASSOLUTAMENTE NO!”

“Se vuoi fare una doccia, dovresti prima toglierti i vestiti” Lo sguardo era pacato e calmo come sempre, ma il tono della sua voce sembrava quasi divertito.

“STA ZITTO!” rispose Kallen, digrignando i denti.

“Esci e seguimi, dobbiamo parlare” il momento semi-ironico si dissolse completamente per far posto a una forte tensione. Kallen mormorò qualcosa di offensivo, ma lo seguì. Quando Suzaku entrò nella camera da letto, Kallen non poté fare a meno di girare la testa verso la porta d’uscita….Se fosse stata veloce forse….

“Io non lo farei se fossi in te”

Kallen si voltò di scatto verso Suzaku, che le lanciò un’ occhiata minacciosa.

 Il ragazzo raggiunse la finestra della camera, guardando in lontananza con sguardo assente. Kallen, dietro di lui, lo osservò stizzita.

“Bè? Che cos’è questo posto?”

“Casa mia”

“Casa tua?” la ragazza lo provocò “Vedo che i cani della Britannia sono ben pagati!”

Suzaku la ignorò “E ci vivrai anche tu, per un po’ di tempo”

Kallen trasalì “C-Che cosa?? LA MIA UNICA CASA è IN GIAPPONE!”

“Preferisci la prigione?” Suzaku le lanciò un'altra occhiata fredda. La ragazza stava quasi per rispondere di si, ma si bloccò…. perché era palesemente una menzogna: non poteva esserci nulla di peggio di quel posto. Quindi abbassò il viso e rimase in silenzio.

Il ragazzo rivolse lo sguardo al di fuori della finestra.

“Fino alla fine del processo, tu rimarrai in questa casa. Non potrai uscire da sola”

“SI, questo lo avevo già notato” Kallen disse sarcasticamente.

La ragazza si stupì quando Suzaku si voltò e si avvicinò a lei. Istintivamente Kallen fece un passo indietro, non sapendo che cosa aspettarsi da quello sguardo distaccato. Cosa nascondeva dietro a quegli occhi?? Kallen sbatté le palpebre due volte quando il ragazzo si limitò a passarle di fianco, sfiorandole il braccio. La giovane si mise una mano sul petto, sentendo il cuore che batteva all’impazzata: aveva forse paura di lui?? Kouzuki Kallen aveva paura di un uomo???

“In questo armadio ho fatto preparare dei ricambi per te. In bagno c’è una lavatrice, ma forse nella foga non lo avrai notato…. Sul volto di Suzaku apparve un mezzo sorriso, ma quando si girò verso di lei, notò che Kallen non lo stava guardando affatto. La ragazza era rimasta immobile e aveva uno sguardo scioccato, come se si fosse resa conto di qualcosa.

“Mi stai ascoltando?” Suzaku le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla.

 La ragazza sobbalzò e si allontanò da lui, guardandolo con rabbia. “PUOI CONTINUARE CON I TUOI SGUARDI GELIDI QUANTO VUOI! IO NON HO PAURA DI TE!”

Il ragazzo rimase a bocca aperta, sbigottito da una simile reazione.

“E PUOI ANCHE ATTEGGIARTI A SALVATORE, MA SE LUI FOSSE VIVO, IO SAREI ANCORA IN QUELLA CELLA E TU FARESTI QUALUNQUE COSA PER FARMI PARLARE!”

La ragazza respirava affannosamente e le sue mani tremavano per la rabbia.

Gli occhi di Suzaku brillarono di collera, ma il resto del volto rimase composto.

“Hai ragione, probabilmente sarebbe proprio così”  mormorò freddamente il ragazzo.

Nella stanza piombò il silenzio. Entrambi fissavano il pavimento…perchè nessuno dei due aveva il coraggio di guardarsi negli occhi.

Kallen sorrise amaramente “E perché mai dovrei stupirmi…dopotutto io e te siamo nemici!”

“Noi non siamo più nemici”

“SI INVECE!”

“Kallen…”

“COSA???”

“Stai di nuovo piangendo”

La ragazza spalancò gli occhi e si toccò la guancia con la mano, scoprendo che era vero. Si girò in fretta, dandogli le spalle.

“NON STO PIANGENDO PER QUESTO! …….Piango perché ho bisogno di mangiare…non mangio da troppo tempo!!” disse tra le lacrime e cercando di asciugarsi in fretta il viso.

“ Ti và se preparo qualcosa io?”

Kallen sussultò, stupita…avrebbe voluto ridere istericamente per come le cose si fossero capovolte tanto in fretta: di nuovo quel tono gentile…..la voce del Suzaku che aveva conosciuto a scuola, quando ancora si poteva essere sereni e allegri. Anche se gli dava le spalle, era quasi certa che lui stesse sorridendo, e una piccola parte di lei avrebbe voluto rivedere quel sorriso sereno e spontaneo….ma non poteva di certo farsi vedere in quello stato….

“E me lo chiedi anche?? Se sono qui la colpa è solo tua!!! Questo è il minimo che dovresti fare!!!” rispose seccata la ragazza, senza voltarsi.

Suzaku non rispose, ma lei lo sentì spostarsi in direzione della cucina.

Nemmeno Kallen sa perché fece quella domanda in quel momento…forse perché, quando era rimasta sola nella stanza, decise di sedersi sul letto per riprendere fiato e tranquillizzarsi; forse perché sentì nuovamente il bisogno di dormire per altre dieci ore o forse perché voleva parlare con qualcuno…..chiunque….anche se si trattava di Suzaku…….pur di non sentirsi tanto sola.

“Suzaku….” Kallen chiamò, ma dovette alzare la voce per farsi sentire, dal momento che il ragazzo stava trafficando con pentole e piatti in cucina.

“SE QUESTA É LA TUA CAMERA DA LETTO…..DOVE DORMIRÓ IO!!?”

La risposta del giovane fu calma e automatica.

“Vedi altri letti in quella stanza?”

 

 

TBC……..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Code Geass / Vai alla pagina dell'autore: airi87