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Autore: Steelwolf1998    23/04/2014    5 recensioni
Moonlight ha 18 anni ed è LUNAR ECLIPSE, una paladina che protegge la gente. Ma Jonathan, un ragazzo che fa parte della E.C.S.C. un ASSOCIAZIONE che cattura quelli come lei, ha una missione scoprire chi è Lunar Eclipse e sconfiggerla, ma quando i due si incontrano scocca la scintilla.
C'è la farà Jonathan a portare a termine la sua missione?
Moonlight c'è la farà a sventare il loro piano?
E tra loro due nascerà qualcosa?
Una storia fantasy e romantica che vi porterà nel loro mondo e non vorrete più uscirne.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'Eclissi del Cuore


Erano 7.50 di mattina quando mi svegliai e mi accorsi che ero in ritardo di mezz'ora sulla tabella di marcia. Ero reduce dalla mia prima vera sbornia di compleanno, dato che la sera prima le mie due migliori amiche Martina e Arianna mi hanno portato in un bar a festeggiate il mio diciottesimo compleanno, ci siamo dimenticate tutto di tutti e abbiamo bevuto come delle spugne, sono tornata a casa verso le 2.00 di notte e sono andata subito a dormire. Mi alzai e corsi a prepararmi mi vestii con una maglietta a pipistrello color verde acqua e dei jeans, ai piedi le All Star, mi pettinai e mi legai i capelli castano chiaro con il mio nastro rosso e scesi, siccome ero in ritardo presi un toast, che mia zia mi aveva precedentemente preparato, e mi diressi verso scuola ma prima che potessi prendere una scorciatoia mi scontrai con un ragazzo che non avevo mai visto in giro, alto capelli neri e occhi dorati (bello da impazzire nd Me), lui mi prese il polso e mi tirò a se per non farmi cadere, ci osservammo per pochi istanti ma che a me sembrava un eternità poi feci lo sbaglio più grande che potessi fare, quello di guardare l'orologio e vidi che ero in clamoroso ritardo così mi scusai con il ragazzo, lo salutai e corsi via. Arrivata a scuola trovai Martina e Arianna, ancora coi postumi della sbornia, sulle scalinate della scuola. Arrivai in tempo prima che suonasse, entrammo in classe e vidi che il ragazzo che avevo incontrato stamattina era in piedi sulla porta. Quando la professoressa Montgomery Elisabet entrò in classe ci presentò il ragazzo nuovo, veniva dall' America e si chiamava Jonathan Lawrence, siccome la scuola era iniziata da un mese e mezzo, la professoressa decise di mettere Jonathan accanto a qualcuno che andava bene in molte materie quindi le mise vicino a me, mi diede il compito di informarlo su tutto ciò che abbiamo fatto e fargli fare il giro della scuola -tanto non avevo ancora mal di testa e nausea dalla sbornia del giorno prima, mi toccava anche badare alla nuova recluta. Strepitoso- pensai mentre vidi Jonathan che si sedeva vicino a me. La lezione prosegui con i versi di sofferenza miei e delle mie amiche, Jonathan vedendo come stavamo ci chiese cosa avevamo combinato per ridursi così, Martina, che non voleva essere disturbata a causa del mal di testa gli rispose: "Fatti un po i ca**i tuoi" io la guardai malissimo e chiesi scusa a Jonathan per come l'aveva trattato e gli spiegai che il giorno prima era il mio compleanno e come regalo il mio ragazzo mi aveva mollato allora le mie amiche mi anno portato nel bar vicino a casa mia e ci siamo ubriacate. Lui fece una smorfia tra il sorpreso e il disgusto:
"Che hai da fare quella faccia?" dissi
"Niente mi stavo solo chiedendo il perchè?"
"Gia... Sinceramente me lo sono chiesta anche io. Ma chi li capisce gli uomini?" Gli dissi a Jonathan con un tocco di sarcsamo,
"Cosa staresti insnuando?" mi chiese divertito
"Niente perchè pensi che ti stia accusando di qualcosa?"
"Così.." mi disse guardando mi quei occhi che sembravano d'oro che si incontravano perfettamente con quei capelli neri, ma i nostri sguardi vennero richiamati dal suono della campanella che determinava la fine della prima ora di lezione. Prima che io e Jonathan potessimo uscire dalla classe la professoressa mi disse di mostrargli la scuola, io acconsentii, gli feci vedere la palestra, le aule di scienze, di fisica e di informatica, che tra parentesi erano le nostre prossime ore di lezione. Quando un'alta ora passò ci fu, finalmente, l'intervallo. Io e le mie amiche andammo al nostro solito tavolo e iniziammo a parlare, Martina iniziava a parlare del ragazzo che le piaceva, il capo della squadra di basket della nostra scuola, erano due anni che lei aveva una cotta per lui ma non sapeva come dirglielo, io gli diedi tanti consigli che lei giornalmente ignorava. dopo un po’ io e Arianna ci abbiamo rinunciato e l'abbiamo lasciata cuocere nel suo brodo.
Ad un tratto vedo Jeremy, giocatore della squadra di basket e per inciso mio EX, che si abbraccia con Katerina una cheerleader, tette grosse, culo grosso, capelli biondi e senza cervello. (Na gallina proprio nd Me). Le mie amiche cercarono di confortarmi ma non servì a nulla, loro ricordavano fin troppo bene quanto io e lui eravamo legati ma credo che fosse tutto un bugia.
"Moonlight eccoti ti stavo cercando!" mi disse improvvisamnte Jonathan comparlo dal nula,
"Jonathan dove eri finito?" gli chiesi abbastanza sconcertata,
"Mi ero perso tra le aule!!"
Io e le mie amiche iniziammo a ridere e lui arricciò il naso e incrociò le braccia 
"Dai non te le prendere, stiamo solo scherzando!"
"Lo so." ci disse con un sorriso smagliante, gli feci segno di accomodarsi accanto a noi e iniziammo a conoscerci meglio. Alla fine delle lezioni Martina e Arianna tornarono a casa mentre io restai a scuola a studiare, Jonathan mi vide in biblioteca e decise di avvicinarsi,
" Moonlight che ci fai ancora qui?"
"Resto sempre un’ora o due ore in più a studiare"
"Wow sei veramente dedita allo studio i tuoi genitori ne saranno veramente orgogliosi"
"In realtà... io non ho i genitori" gli dissi e lui mi guardò con la tristezza negli occhi.
"Scusa io non lo sapevo"
"Non fa niente. Abito con mia zia Zoe e mio fratello Michael" gli spiegai, e contnuammo a parlare per qualche minuto.
Dopo un po lui guardò l'orologio e se ne andò salutandomi con un gesto della mano io feci lo stesso. Mentre tornavo a casa sentii qualcuno urlare, andai a controllare e una ragazza era contro un muro e un uomo con un coltello in mano che avanzava verso di lei. In segreto da tutti io ero la ragazza più famosa di tutta la città ma nessuno sapeva il mio nome o chi ero sapevano solo che se erano nei guai io correvo ad aiutarli, mi tolsi il nastro dai capelli che con un gesto della mano si allungo a dismisura e mi trasformò in: LUNAR ECLIPSE. I miei capelli divennero rossi, alle braccia mi vennero dei guanti blu e ai piedi mi vennero delle ballerine, anch'esse blu, come abiti una fascia che copriva il sopra e una minigonna fino alle ginocchia blu, e per non farmi riconoscere una maschera blu sugli occhi. (Gli piace il blu se non si era capito. nd Me).
Corsi dal maniaco e gli diedi un calcio, lui cadde a terra e iniziò a ridere,
" perché ridi?"
" perché tu sei un inutile ragazzina e io sono un uomo armato cosa pensi di fare??"
" vedrai!" detto queto mi fiondai su di lui. Lui fece una faccia stupita e perse quel ghigno malefico. Incominciò a correre, mi fiondai su di lui con il nastro e lo fasciai così da farlo stare immobile, ma col suo coltello starppò il nastro.
"Cosa credevi di fare bambinetta?" mi disse quasi ridendo io mi abbassai e presi i pezzi restanti del nastro e lanciandoli in aria tornò il mio nastro lungo e utilizabile. stupito di quel che ho fatto tirò il suo coltello che riuscii a schivare ma non tardò a recuperarlo e a ritirarmelo, solo che stavolta mi colpii al braccio, io non sapendo cosa fare alzai gli occhi al cielo e vidi che c'era la luna piena allora usai un po del mio potere. Urlando invocai "eclissi lunare" e un fortissimo fascio di luce lo colpì scagliandolo contro ad un muro e cadde a terra privo di sensi. La luna tornò normale e io potei andare dalla ragazza,
"Tutto bene?" gli chiesi mentre controllavo se non avesse qualche graffio,
"Sì grazie signorina. Come potrò mai sdebitarmi?" mi chiese con molta gratitudine nei miei confronti,
"Non dovete questo e il mio dovere e lo porterò sempre a termine! A e chiamami Lunar Eclipse".
Detto questo mi dileguai sopra i tetti, e prima di arrivare a casa mi nascosi in un vicolo e mi ritrasformai tornando normale. Arrivata a casa, mia zia e mio fratello erano sul divano che guardavano al tv,
"Moonlight dove sei stata?"
"Zia calmati ho aiutato un'altra ragazza."
"Non ti sei fatta scoprire vero?"
"Non tranquilla ora se non ti spiace vado a dormire "
"Non mangi nulla?" 
"No, ho mangiato a scuola! Notte"
"...Notte...".
Detto ciò mi diressi in camera mia, ma prima di andare a dormire andai sul balcone e mi misi a guardare la luna. nel ricordo di coloro che no ci sono più.

  
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