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Autore: Trilla    18/07/2008    2 recensioni
Parodia sul famoso libro Alice nel paese delle meraviglie. Naruto vestito da donna, Sasuke Bianconiglio... Ce la farà Naruto a ritrovare il suo coniglietto?
Genere: Commedia, Parodia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hello! Visto che la scuola è andata da schifo, mi cimento in una nuova fanfic.

Avvertenze: nella fanfiction sono presenti ninja di tutti tipi, dai più idioti (Naruto, Sakura…) ai più belli (Sasuke, Gaara…). E’, perciò consigliabile non prendersela con l’autore se la storia vi delude, perché altrimenti sarà costretta a mandarvi contro il suo temibile cane (un Dobermann alto 1,47!!!).  

Spero vi divertiate. Sayonaraaa!

By Trilla

 

 

NARUTO IN THE WONDERLAND (He, he, he! NdTrilla)

 

Naruto se ne stava sdraiato in mezzo all’erba a contar le margheritine. Si stava davvero scocciando di guardare le farfalline e gli uccellini svolazzare sopra la sua testa. Faceva un gran caldo, e il ragazzo biondo tirò fuori dalla tasca del vestitino blu da donna un grazioso nastrino azzurro, e se lo legò in fronte a mo’ di fascia. Stava sudando come un maiale!

Iniziava a pensare se valesse la pena di andare a stuzzicare la “balia” Kakashi, quando vide con sua grande meraviglia un coniglio bianco, formato uomo, che correva con in mano un orologio da taschino. -E’ tardi, minchia! E’ tardi!- diceva il roditore.

Naruto balzò in piedi e lo seguì ammaliato, perché il coniglio aveva una straordinaria somiglianza con… SASUKE!

Il bianconiglio, spaventato dalla brutta faccia di Naruto, filò veloce dentro una tana sotto un cespuglio.

Naruto lo seguì a fatica, perché la gonna gli si impigliava dappertutto, ma alla fine anche lui riuscì a passare, e con suo grande rammarico scoprì che la tana era in realtà un pozzo!

-Oh, porca miseria! Cadooooo!!!!- gridò il biondino dalla “testa quadra”. Il pozzo era pieno di oggetti strani: tavolini, *futon, chiavi, orologi e riviste porno che Naruto si mise a leggere tutto eccitato.

Mentre si… ehm…. intratteneva, si accorse che non stava più precipitando, anzi la sua gonna era rigonfia e gli faceva da paracadute. Galleggiando nell’aria, come gli oggetti intorno a lui, Naruto pensò: “Questa è davvero un’assurdità! Sono in una tana di coniglio per colpa di Sasuke, e tuttavia questa non è proprio una tana ma un pozzo. Che possa condurre all’epoca Sengoku?! Non è che ora mi ritrovo di fronte Inuyasha e Kagome???”.

E mentre partoriva questi pensieri profondi atterrò dolcemente al suolo, come Mary Poppins con il suo ombrello!

Naruto alzò lo sguardo. Si trovava in un’enorme sala con al centro un tavolino di cristallo; sopra al tavolino c’erano una bottiglietta e una scatola di biscotti. Poi, dall’altro lato del tavolo vide il bel coniglietto-Sasuke correre a tutta fretta in una minuscola porticina.

-Ehi tu! Aspettami!- gridò Naruto inseguendolo, ma sfortunatamente inciampò sull’orlo della propria gonna (che imbranato! NdTrilla) e il coniglio fece in tempo ad andarsene. -Merda!- pensò ad alta voce Naruto -E adesso come faccio a raggiungere Sasuke?!-. Poi guardò la porticina e gli venne un’idea (stupida, come al solito NdTrilla) -Ma certo! Potrei sempre fracassare questa nano-porta formato puffo e andarmene da qui!- e detto fatto cominciò a sferrare calci alla porticina.

Ma dopo il terzo calcio il pomello rotondo e dorato cominciò a muoversi, a dimenarsi, e infine si trasformò nella faccia di Shikamaru, con tanto di codino: -EHI TU! PROVA A SFERRARMI UN ALTRO CALCIO E TI CHIUDO DENTRO!!!-.

-Shikamaru, sei tu?!- chiese sbigottito Naruto.

-E chi altri sennò?! Mi hanno dato una parte di merda in questa storia, ma tanto per quel che me ne frega… E tu? Perché sembri un travestito?-

-Bada a come parli, pomello bastardo! Io sono il protagonista!- rispose Naruto mostrandogli il pugno -A proposito, mi fai passare?-

-Yaaaahnw! Per passare devi diventare più piccolo, mi sembra ovvio…- disse sbadigliando Shikamaru-pomello -Vedi quel tavolino? Sopra c’è una scatola di biscotti con scritto “Mangiami!” e una bottiglietta… Prendi, appunto, quella bottiglietta con scritto “Bevimi!”…-

Naruto l’afferrò, e essendo un tremendo mangione si infilò in tasca pure la scatola di biscotti, con scritto “Mangiami!”. Poi chiese -E allora?-.

-E allora devi berla! Se c’è scritto “Bevimi!”…!!!-

E detto questo il pomello torno normale. Naruto obbedì, e bevve il liquido della bottiglietta tutto d’un fiato. Sapeva di pollo, lecca-lecca, cioccolato, ramen, sushi… Ed ecco che, improvvisamente la bottiglietta sembrò gigantesca, come tutto il resto. “Evviva, mi sono rimpicciolito!” pensò Naruto, ridendo come un ebete. Dopodichè aprì la porta, sussurrando uno -Scusami!- al pomello, e si avviò verso un lungo sentiero in mezzo ad un bosco.

Ma ad un certo punto dovette fermarsi. Un alto albero divideva la stradina in un bivio.

-Ooooh!- si lagnò Naruto -E adesso da che parte vado?!-. E mentre si rodeva il fegato, sentì una risatina pazzoide provenire dalla cima dell’albero -He, he, he!-.

-Chi c’è, chi è là?- gridò Naruto guardandosi attorno. Da un ramo dell’albero comparse lo stregatto: capelli rossi, tatuaggio con scritto “Amore per la morte” sulla fronte, una bottiglia gigante di sabbia sulla schiena…

Ehi! Quel gatto era la copia sputata di Gaara!

-Cosa?! Prima Sasuke, poi Shikamaru e adesso tu, Gaara… Ma allora ci siete proprio tutti, o forse sono io che mi sto rincoglionendo?!-

Gaara-stregatto fece quel suo sorrisetto da disturbato -He, he, he! Sei nel paese degli idioti. Qui sono tutti un po’ strani! Per esempio, io sono psicopatico, tu sei stupido, Shikamaru è un genio e Sasuke un voltagabbana… e così via!-

-A proposito di Sasuke, tu non è che per caso sai da che parte è andato?-

-He, he, he! Guardami mamma, sono io il tuo bambino. He, he, he!- Gaara si era di nuovo psicopaticizzato (parola per definire lo stato di completo abbandono dello stregatto NdTrilla), e non dava più retta a quel fesso di Naruto.

Il nostro eroe (si fa per dire! NdTrilla) camminò fino ad arrivare ad un praticello pieno di fiorellini colorati e profumati… Trallà là, la lallà!

Ricordiamoci che Naruto aveva bevuto la bottiglietta con il liquido che lo aveva fatto rimpicciolire, quindi, ai suoi occhi, i fili d’erba del prato sembravano degli alberi! Mentre percorreva quella specie di giungla, Naruto vide in lontananza due funghi. “Devono essere i funghi che fanno rimpicciolire e ingrandire!” pensò il biondino, dimostrando di aver letto uno dei più grandi classici di tutti i tempi “Mica sono scemo, che ti credi?!”… e su questo ho dei seri dubbi, comunque…

Quando si ritrovò di fronte ai vegetali, si accorse che sopra uno di essi se ne stava un bruco, o meglio un tipo travestito da bruco. Adesso so che non ci crederete, ma il bruco assomigliava tantissimo a…

-Rocklee!- gridò Naruto, rovinandomi la suspense. Rocklee-bruco si voltò verso il ragazzo: stava fumando una sigaretta francese lunga quanto lui.

-Ehi! Ma tu ce l’hai l’età per fumare?!- strllò Naruto, puntandogli contro un dito accusatorio.

-Scemo, non bisogna avere un’età per fumare…- rispose il bruco.

-Cos’avrà voluto dire???- si chiese Naruto, storcendo la faccia.

-Be’, comunque se vuoi diventare più alto devi prendere una parte di un fungo e mangiarla.-

-Oh, grazie Rocklee!-. Naruto prese un pezzo di fungo e lo mangiò; Subito la sua altezza ritornò normale (1,40! NdTrilla), e sinceramente non c’era molta differenza tra prima e dopo.

-Be’, Rocklee, ti saluto! Devo cercare il mio coniglietto…-

-Va bene. Se incontri Sakura, salutamela… e a proposito di femmine, bel vestito!- urlò Rocklee-bruco, mentre Naruto (lusingato dal complimento NdTrilla) si allontanava.

Cammina, cammina, il biondino si accorse di aver improvvisamente smarrito la strada.

Si mise a piangere disperato; -Poverino!- gridarono due margherite, con la faccia di Sakura e Ino. Poi, un crisantemo con il viso di Inata, si accinse a consolare il ragazzo: -Non ti preoccupare, Naruto.- disse, dandogli pacche affettuose sulla spalla -Riuscirai sicuramente a trovare la strada… E poi non ne vale la pena di inseguire il bianconiglio. Forse, Sasuke è etero…-.

Al sentire questo, Naruto si disperò ancora di più e si abbandonò ad un pianto inconsolabile.

-Naruuutooo…- disse una vocetta in falsetto. Da dietro un albero spuntò la psicopatica faccia di Gaara, con gli occhi sbarrati e la bava alla bocca. Doveva aver appena parlato con il suo Tasso demoniaco interiore…

-Naruuutooo… Che cos’hai? Perché piangi?-

-Sniff! Non riesco a trovare la strada per tornare a casa.- singhiozzò pateticamente il biondino -E… Sniff!... Inoltre non riesco a trovare coniglietto-Sasuke… COME FARO’!!!-

-Ma non ti preoccupare!- gli rispose Gaara-stregatto, ghignando -La strada la so io. Basta chiedere…- e il rossino aprì un varco di fronte ad una parete di siepi (non so se si dica parete di siepi. NdTrilla).

-Gaara, tu hai fatto questo… per me!- esclamò Naruto con gl’occhi luccicanti. Ma Gaara si era già perso nei suoi pensieri… -Mamminaaaaa! Hai visto com’è buono il tuo bambino?!-

-Sì, vabbè! L’abbiamo perso…- disse Naruto scuotendo comprensivo la testa. Poi, dato che l’autrice lo guardava con un’aria assassina, decise di andare avanti e non perdere altro tempo.

Il biondo camminò oltre quel varco e si ritrovò in un prato verde con al centro un enorme castello di carte. Naruto ammirò per un po’ la grandiosa scultura, pensando “Ma chi è il grande genio che è riuscito a non farlo crollare?!”, ma all’improvviso…

-Tagliategli la testa, tagliategli la testa!!!- un urlo disumano sconvolse il protagonista, che valorosamente si coprì la faccia con la gonna -Se io non li vedo, loro non mi vedono!- si ripetè, per darsi un po’ di… ehm… coraggio.

Comunque, ad urlare quella frase era stata la regina di cuori, ovvero il più grande playboy del villaggio della foglia. Il solo, l’unico…

-Eremita porcello!!!- gridò Naruto rovinandomi di nuovo la suspense. Sì, infatti la regina di cuori era Jiraya, l’eremita dei rospi, anche lui provvisto di un’enorme vestito rosso e nero, da milanista!

-Naruto!- esclamò Jiraya, sorpreso e deluso -Ma che ci fai qui? Io speravo di trovare un’Alice abbondante, in un succinto vestitino blu. E invece…-

-Taci eremita porcello! Sono il protagonista, io! Comunque, dov’è quel bel coniglietto-Sasuke, eh?- rispose Naruto, guardandosi intorno come un ossesso.

-Vuoi dire il mio paggetto?- disse la regina Jiraya con non chalance (si scriverà così? NdTrilla) -L’ho mandato a prendere le mie mazze da crocket. Naruto, ti va di fare una partita con me?-

-Uhm…- pensò lui -Se c’è anche Sasukino adorato… Va bene!-

-Okay! Orochimaru, raduna qui tutte le carte!- gridò Jiraya a qualcuno non visibile. Uno strano e pallido individuo, che sembrava il figlio di Voldemort con la parrucca, strisciò fino ai piedi della sua regina: era vestito di un abito rosso e bianco.

Al suo seguito c’erano altri individui, tra i quali Naruto distinse Itachi, Deidara che assomigliava a Ino, Kisame lo squalo, Sasori e tutti gli altri cattivi con il simbolo del loro paese cancellato. C’erano anche Kankuro e Shino, ma non sembravano le guardie. “Forse sono altri paggi!” pensò Naruto.

Arrivò poi il re di cuori, che era…

-Neji?!- disse sconvolto Naruto, e poi l’autrice lo fece trucidare, perché va bene rovinare la suspense una o due volte, ma tre è troppo!

Naruto fu temporaneamente sostituito da Ten Ten, che felice di rivedere Neji (perché tutti lo sanno che tra quei due c’è del tenero! NdTrilla) si fiondò ad abbracciarlo, e l’autrice la sbattè fuori dalla scena perché aveva esagerato.

-Ma insomma! Possiamo fare questa cacchio di partita?- esclamò Jiraya sull’orlo di una crisi di nervi. Allora ritornò Naruto, e ritornò anche Sasuke-coniglietto con in groppa le due mazze, che erano…

Naruto: -….-

Erano…

Naruto: -….-

Chouji e Gai! (attimo di gioia dell’autrice che non è stata interrotta…)   

-Io prendo Gai!- gridò Jiraya, fondandosi sul tipo più leggero.

-Merdaaaa!- gridò in risposta Naruto -Ma come faccio a sollevare questo bue di Chouji?!-

-Come ti permetti? E poi non lo sai che il mio nome significa “farfalla”?- disse il grassone, mentre si mangiava delle patatine.

-Eh sì, vorrà anche dire farfalla, ma la tua leggerezza è pari a quella di un elefante!!!- e il biondino tentò di sollevare il ciccione, procurandosi un’ernia.

Ad ogni modo, la partita cominciò. Jiraya era in testa, ma Naruto azzeccò un tiro in maniera particolare, e vinse la partita

-Non vale! Hai barato!- frignò la regina.

-Io?! E tu che mi hai rifilato questa mongolfiera?- rispose incazzato, Naruto.

-Ma l’importante non è la misura, ma l’uso che se ne fa!-

-Questa regola vale per un’altra cosa!!!-

I due continuarono a litigare come delle checche fino a che non arrivò lo strafatto.. ehm, volevo dire lo stregatto.

-Ma ciaooo!- miagolò Gaara.

-Ma ciaooo!- gli risposero tutti cordialmente. Ognuno di loro provava affetto per lui, perché Gaara era sempre buono con tutti… Sì, insomma, aveva sempre offerto canne a tutti!

-Cosa succede?- chiese il rossino con l’aria stralunata e le orecchie da gatto che apparivano e scomparivano.

-Gaara, mio stragatto protettore, aiutami!- piagnucolò Naruto -Questo eremita porcello dice che io ho barato, ma non è vero!-

-Ma perché te la prendi tanto? Non sai che tutto questo, tutti gli idioti qui dentro, tutte i tuoi dialoghi eccetera son finti!?!-

-Finti?! Ma cosa…- cercò di dire Naruto, ma forse il suo cervello non era ben collegato (che scoperta! NdTrilla) perché iniziava a vedere tutto sfocato, e le parole di Gaara-stregatto gli rimbombavano nella testa vuota.

Naruto si portò le mani alle tempie e poi cadde…

 

 

-Naruto!-

Una voce lo stava chiamando.   

-Narutooo!!!- il ragazzo aprì gli occhi e si ritrovò la faccia coperta di Kakashi, la sua “balia”.

Naruto si alzò in piedi e si guardò intorno: era di nuovo sulla riva del fiume dove prima stava contando margheritine, e c’erano proprio gli stessi uccellini e le stesse farfalline (se non si erano mosse, forse erano imbalsamate! NdTrilla).

-Naruto, insomma è mezz’ora che ti chiamo! Quella tettona di Tsunade ci sta aspettando!-

Il biondino testa quadra si guardò indietro e ripensò al suo bel coniglietto Sasuke, che forse non avrebbe mai più rivisto…

FINE

 

Naruto: Ma perché non sono stato insieme a Sasuke, alla fine?

Gaara: Perché era tutto un sogno, capito?

Naruto: Ma… ma… Non è possibile!

Gaara: E poi sarei io quello strafatto?!

Nota dell'autrice: * Il futon è un materassino giapponese usato come letto. Si mette per terra, si aggiunge un cuscino, una coperta e si dorme (che spiegazione...).

   
 
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