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Autore: EmilyG66    25/04/2014    5 recensioni
Una fanfiction sulla coppia Maria Merryweather e Robin De Noir, ispirata alla prima scena eliminata di Moonacre. I personaggi non appartengono a me ma al film Moonacre, i segreti dell’ultima luna.
Quando Robin e i suoi amici entrano nella casa di Maria, per cercare le perle, lei si sveglia. Gli amici di Robin riescono ad andarsene ma lui no. Alla fine però otterrà qualcosa di meglio delle perle.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Maria Merryweather, Robin De Noir
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La sera era scesa già da un po’ e nell’enorme casa dell’ex colonnello Merryweather, ormai deceduto, tutto sembrava tranquillo.
Lentamente dalle ombre della notte quattro ragazzi mascherati, tutti vestiti di nero, si avvicinarono alla casa silenziosamente.
Non sembravano avere buone intenzioni, difatti il leader del gruppo scassinò la serratura della porta riuscendo ad entrare seguito dai suoi scagnozzi.
-Grande Robin.- disse uno.
-Un giochetto.- ammise lui.
-Bravo.- rispose un altro.
-Shhh.- disse il bel ragazzo riccio girandosi.
-Fate silenzio e non fate rumore. E ricordate, se uno di noi viene catturato non dobbiamo tornare indietro.- ammise.
-Contaci.- esclamarono loro.
Robin si fece strada direttamente verso la camera della la principessa delle luna, Maria Merryweather.
L’aveva pedinata tutto il giorno e non si era fatto vedere…insomma lei lo aveva visto, ma lui era sparito prima che potesse dargli un’altra occhiata.
Entrato nella stanza si assicurò che lei stesse dormendo poi fece entrare anche i suoi amici.
-Tu, cerca nei cassetti. Tu nell’armadio e tu nelle borse, quanto a me vedrò se indossa le perle.- sussurrò ai suoi amici.
-Eh eh, ti prendi sempre la parte più divertente eh Robin?- sghignazzò uno a bassa voce.
-Ah ah pensa se si sveglia, che infarto che le prende!- ridacchiarono gli altri.
-Shhhhhh!- sibilò con un dito davanti alla bocca, loro si zittirono così che Robin poté avvicinarsi al letto della ragazza.
Era un vero brigante ad entrare nella camera di una ragazza, e per di più con altri tre ragazzi, mentre lei dormiva.
Diede un’occhiata migliore alla ragazza dormente, per essere una Merryweather era carina.
Doveva ammettere che aveva fatto colpo su di lui, visto che la prima volta che si erano visti, lei aveva indossato un abito nero.
Il colore preferito di Robin, nonché del suo clan.
Scosse la testa, doveva fare molta attenzione a non svegliarla o sarebbe stata la fine.
Con attenzione avvicinò la mano alla vestaglia, le voci nella sua testa gli dicevano: “Pervertito! Depravato! Cosa stai facendo?! Non ti vergogni alla tua età?!”
Le scacciò via e prese una collana, ma non era quella quindi la rimise a posto.
-Ragazzi le avete trovate?- chiese.
-No. No. No.- risposero, Robin sospirò.
-Allora vuol dire che qui non ci sono, andiamocene.-
Si stavano tutti avviando verso la porta quando Robin, distratto dal guardare Maria, urtò un mobile e fece cadere un libro.
I quattro De Noir corsero a nascondersi mentre Maria aprì gli occhi.
-Chi c’è?- Chiese la ragazza come vide muoversi la tenda dove si era nascosto proprio Robin.
“Maledizione si è svegliata!” Pensò.
Maria si alzò e andò verso la finestra.
Robin, che sentiva i suoi passi sempre più vicini, era sulle spine e sempre più preoccupato. Smise di respirare.
-Maria…- la chiamò uno dei De Noir imitando la voce della sua istitutrice.
-Miss Heliotrope?-
Chiese Maria andando a vedere in corridoio.
Come fu sparita:- Presto! Svelti, svelti andiamocene. Vieni Robin!-
Dissero i De Noir mentre uscivano velocemente dalla camera, Robin tutta via non fece in tempo.
Maria ritornò e lui si rifugiò di nuovo nel suo nascondiglio, sentì poi la porta venire chiusa a chiave.
“No, no no!” si agitò il ragazzo.
-So che c’è qualcuno. Vieni fuori!- intimò Maria.
“Sì certo.” Pensò lui.
La ragazza si avvicinò alla tenda e Robin estrasse il suo coltello. Non voleva farle del male ma se era necessario…
Maria scostò velocemente la tenda e si trovò di fronte un bellissimo ragazzo dagli occhi scuri con i capelli ricci nascosti da una bombetta.
Era lo stesso ragazzo che aveva visto al funerale di suo padre sotto l’arco del gazebo.
Dopo, aveva scoperto di aver ereditato un libro e lo aveva letto tutto.
Parlava della maledizione sulle due famiglie: I Merryweather e i De Noir.
Inoltre il libro diceva qualcosa di tutte e due. I Merryweather come lei sapevano cavalcare, vestivano con tutti i colori della natura ed avevano un forte legame con gli animali.
I De Noir invece erano sempre vestiti in pelle e di nero, sapevano combattere e cacciare meglio di chiunque altro e per questo avevano un legame con la foresta.
Ne avrebbe tanto voluto incontrare uno, che non la uccidesse, ma mai pensava di avere davanti il principe dei De Noir.
“Strano, inquietante e carino.” Pensò lei ma non poté continuare poiché notò subito il pugnale.
Diede in fretta un calcio su un ginocchio al povero Robin, che si piegò dal dolore, e lasciò cadere l’arnese.
Maria svelta lo raccolse e fece lo sgambetto al ragazzo che cadde sulla schiena.
-Chi sei?! E che cosa vuoi!?- Lo minacciò avvicinando il pugnale al viso del ragazzo.
“Wau, tenace, battagliera e coraggiosa questa ragazzina. Un’altra sarebbe scappata via urlando aiuto.” Rifletté il ragazzo.
Provò ad alzarsi e lei indietreggiò difensiva, una volta in piedi Robin si tolse la benda nera dal naso, ormai inutile, e parlò.
Era più alto di quanto Maria avesse notato.
-Sono qui per le perle di luna principessa.- ammise serio.
“Cosa!? Come fa lui a sapere delle perle di luna?” si domandò Maria.
-Qui non ci sono! E non mi hai ancora detto chi sei…aspetta…-
Lo osservò meglio prima di parlare a bassa voce.
-Vestiti neri di pelle, armi, piume che sembrano di un uccello…-
Il ragazzo si guardo i vestiti e toccò le piume sul collo per poi affrontare lei.
-Sono di falco.- rispose Robin mentre osservava come Maria lo studiasse.
-Quindi sei un cacciatore, sai delle perle di luna e…- la principessa sgranò gli occhi.- SEI UN DE NOIR! - ammise indietreggiando ancora un po’ di più spaventata.
“Pensavo fossero bruti, ma non così carini…” Fece un pensierino Maria.
-Molto perspicace. In realtà mio padre è il capo, quindi sarei più come l’erede o il principe. Comunque, sono Robin De Noir.-
Si avvicinò a Maria.
-Ora, ridammi il mio coltello Maria Merryweather.- Le disse facendo segno di ridarglielo.
Lei si ritrovò a pochi centimetri dal toccare il muro.
“Come sa il mio nome, o il mio indirizzo? Mi ha spiata!” concluse.
-No, vattene ed eviterò di rispedirti a casa da tua madre malconcio.-
Ringhiò cercando di minacciarlo, Robin sorrise tristemente.
-Non è possibile. Primo: non mi faccio toccare o mettere i piedi in testa da una ragazza o da chiunque altro. Secondo: mia madre è morta quando sono nato, e se vuoi saperla tutta mio padre mi odia per questo. Ora ridammi il mio coltello.- le ordinò.
Maria rimase in silenzio stupita. Erano un po’ simili da questo punto di vista.
-Capisco…mi dispiace…- distolse lo sguardo da lui. Anche sua madre era morta quando era piccola. (Probabilmente di parto come succedeva spesso.)
-Non devi.- Ammise scrollando le spalle il De Noir.
“Ok adesso basta, devo riprendermi il mio coltello ed andarmene di qui. Ho detto troppo.” Rifletté.
Si avvicinò un poco a Maria e poi la sbatté contro il muro.
“Cosa vuole fare!?” Pensò Maria spaventata.
-Lasciami bifolco!- Lo insultò cominciando a battersi contro di lui dandogli dei pugni sul petto duro.
“Deve avere i muscoli.” Immaginò.
Robin le bloccò entrambe le mani, prendendole per i polsi e le disse:- Voglio solo riprendermi il mio coltello, tutto qui!- Ammise strappandole il coltello dalle mani.
Sempre tenendo bloccati i polsi a Maria, infilò il coltello nella sua fodera poi guardò negli occhi la ragazza.
-Visto? Non è stato difficile.- Le fece notare.
Lei annuì come Robin le lasciò andare i polsi ma non indietreggiò.
Maria respirava affannosamente, ora lui aveva di nuovo il suo coltello, cosa sarebbe successo? Poi, era così vicino…
La luna illuminò entrambi e Robin aveva una forte voglia di baciare Maria ma non poteva, non doveva. Lei era una Merryweather e lui un De Noir, le loro famiglie erano in una faida da molti anni. Come Romeo e Giulietta.
Robin osservò meglio Maria. Dal suo comportamento si capiva che stava provando qualcosa per lui, come negarlo o biasimarla? Robin era un tale schianto!
Si avvicinò a Maria e velocemente, con decisione e forza, posò le labbra sulle sue.
Non potendone fare a meno, le diede un bacio passionale.
“Al diavolo mio padre, tanto già mi odia.”
Maria intanto era del tutto sconvolta.
Un completo sconosciuto (molto carino) era entrato in camera sua e la stava baciando?
Però doveva ammettere che non era niente male, quindi provò a ricambiare.
Lei, Maria Merryweather, la principessa della luna aveva dato il suo primo bacio a lui, Robin De Noir. Più che altro lui se lo era preso…
Robin cercò di approfondire il momento mettendole le mani attorno alla vita.
Maria alzò le mani arrivando alla bombetta del ragazzo e la fece scivolare a terra, per passargli le mani nei capelli ricci e per baciarlo meglio.
Da dove le arrivava questa energia non lo sapeva neanche lei.
Dopo un po’ si staccarono.
Maria era senza parole e rossa, Robin invece stava sorridendo maliziosamente ed aveva un po’ più di colorito sulle guance.
Si voltò e raccolse la sua bombetta, la principessa intanto si passava una mano sulle labbra.
Sentiva il suo cuore andare a mille, le guance andare a fuoco, le labbra formicolanti e le farfalle nello stomaco.
“È stato incredibilmente bello…” pensò mentre si sedeva sul letto ancora sconvolta.
Robin si diresse verso la finestra quando…
-Robin aspetta!- Lo fermò la voce di Maria, lui si girò con un sorriso.
-Sì Principessa?-
La ragazza esitò un attimo.
-Resta, non andartene…- sussurrò.
Robin incrociò le braccia sorridente mentre Maria arrossiva.
-Cioè…mi hai baciato e non so nulla di te…, neanche se sei un mio nemico…-
Robin sopirò e le disse :-Fammi spazio dai.-
Maria sorrise e si spostò in modo da fare spazio al ragazzo, lui si stese accanto a lei e cominciarono a parlare.
Passarono delle ore, ormai l’alba era visibile dalla finestra. Maria era appoggiata al petto di Robin e lui l’aveva accolta tra le sua braccia.
-Maria? Cara sei sveglia?- Si sentì chiamare dalla signorina Heliotrope dalla sua stanza.
-Sì, un momento!- Le rispose lei, poi si voltò verso Robin.
-Robin devi andare.- Gli disse sconsolata, lui annuì e si alzò.
-Ci rivedremo?- Chiese Maria.
-Dipende. Cos’hai intenzione di fare adesso?- Le domandò riferendosi al fatto di lasciare quella casa.
-Andrò in campagna da mio zio Sir Benjamin.- Rispose lei.
Robin si chinò verso Maria e le diede un leggero bacio.
-Allora ci rivedremo molto presto, persino oggi.-
Ammise, Maria sorrise e lo salutò.
-A presto Robin.-
-A presto principessa.- Le rispose, prima di calarsi per la finestra ed uscire.
Intanto gli si fecero incontro i suoi amici.
-Robin com’è andata? Ti abbiamo aspettato per ore. Ti ha scoperto?-
Gli chiesero, lui scosse la testa.
-Ho dovuto solo aspettare che si riaddormentasse, tutto qui.- Mentì.
Dicendo la verità sarebbe stato in grossi guai.
I suoi compagni annuirono.
-Comunque, tuo padre si chiederà che fine hai fatto. Si arrabbierà molto.-
Robin sorrise malignamente pensando alla serata e con la sua principessa.
“Oh non sai quanto.” Ridacchiò.
-Forza andiamo.- Ordinò infine ai suoi amici.
Robin e Maria si sarebbero rivisti molto presto e insieme avrebbero spezzato la maledizione imposta sulla valle di Moonacre.
Fine.
  
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