Film > Dracula di Bram Stoker
Segui la storia  |      
Autore: AkuBunny    25/04/2014    2 recensioni
Storia alternativa al libro di Bram Stoker. Drakul è il vampiro per eccellenza, però è destinato a rincorrere l'anima della sua amata Elisabeth in giro per ere e luoghi. Ci troviamo ai giorni nostri e Drakul riesce finalmente a trovare l'anima della sua amata. Ma sfortunatamente per lui, essa si è reincarnata nel corpo di un sedicenne testardo e introverso con un passato tormentato: Pieter.
Pieter aprirà il suo cuore al conte o ascolterà le parole del suo amico Yarko?
Genere: Dark, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: Cross-over, Lemon | Avvertimenti: Gender Bender
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Le sentii sempre più acute... Le sue grida iniziarono a ossessionarmi, e poi una voce maschile, mi chiamava, stava invocando il mio nome. Ma chi erano quelle persone? Che volevano da me? E lui, come... come conosceva il mio nome? Le urla si allontanarono, quelle urla strazianti di quella donna si affievolirono, fino a diventare un sibilo quasi impercettibile. Mi sveglia, ma sentì ancora quella voce maschile che insistentemente mi chiamava, mi voleva. La porta si aprì, la luce si accese e illuminò il viso di Diego, mio padre, che era visibilmente preoccupato per me. La voce di Diego si confuse con quella dell'uomo che mi chiamava. -Pieter!- fecero all'unisono -Diego..- chiesi spaventato ancora per quel sogno, per quelle urla. -Ti ho sentito urlare. Tutto bene??- mi chiese sedendosi accanto a me. -Si, almeno credo. Sono quasi certo di aver sognato mia madre. Stava urlando e qualcun altro mi chiamava. Vorrei ricordare di più di lei.- Alzai il volto e guardai negli occhi Diego, lui riusciva a capirmi molto, sapeva cosa voleva dire dimenticare una persona così importante. I suoi occhi azzurri mi sorrisero, così come il suo volto. Sorrisi anch'io e sottovoce sussurrai:-Ti voglio bene, papà!- Diego mi abbracciò. -Ora dormi, è tardi!- continuò -Domani è un giorno speciale per te. Compi sedici anni!- -Lo ricordo il giorno del mio compleanno.- Risi. -Buona notte, piccolo!- -Notte, papà. - Diego si alzo, spense la luce e uscì dalla camera. La porta si chiuse e in quel momento successe qualcosa nella mia camera. Non so spiegare bene cosa, ma un forte vento mi travolse, facendomi cadere dal letto. -E così sei tu..- una voce amareggiata e con un forte accento rumeno mi colse alle spalle. Sobbalzai rimettendomi in piedi. Guardai l'uomo che mi stava fissando con disappunto. -C-C-Che vuoi da me? E soprattutto chi sei? Come hai fatto a entrare qui? Che vuoi da me?- Me l'hai già fatta come domanda..- disse guardandomi dall'alto in basso -Ma non mi hai risposto...- dissi titubante e impaurito da quell'uomo. Lui uscì dall'ombra e con la poca luce lunare che entrava in camera riuscì a scrutare pochi dettagli del suo corpo. Chiari, mi furono i suoi occhi sottili e azzurri come il ghiaccio. -Ti ricorderai di me, mia adorata Elisabeth.- Rimasi schioccato:-Vedi che mi sa che hai sbagliato persona. Io mi chiamo Pieter e sono un uomo. - -Un ragazzino.- Mi corresse -Ma importa poco, ora che ti ho ritrovato, staremo insieme. Ti ci vorrà un po' per riabituarti, ma sarà splendido averti di nuovo accanto, mia principessa.- "Forse gli manca qualche venerdì." Pensai, poi riflettetti sul perché non avessi chiamato mio padre. Lui mi si avvicinò e mi porse qualcosa, una scatoletta. La presi incuriosito e girai la chiave. La scatoletta si aprì e ne uscirono fuori due ometti in ceramica che ballavano un valzer sulle note di una canzone suonata col violino. -So che il tuo compleanno è domani e quindi questo è il mio regalo. Ti piaceva così tanto.-disse malinconicamente. Lo guardai intensamente negli occhi. E lui ricambiò lo sguardo. Mi si avvicinò, mi strinse da un fianco e in un attimo i nostri corpi erano appoggiati. Sentì i suoi muscoli contrarsi quando mi stringeva più forte e, non me comprendo il motivo, ma mi piaceva restare tra le sue braccia, mi dava sicurezza. Con l'altra mano mi afferrò il volto, non mi opposi, non ci provai neanche, lo lasciai fare. La stanza era silenziosa, si riuscivano a percepire i miei ansimi che ad ogni sua mossa si fecero più intensi. Se non ci fossero stati si sarebbe sentito il battito del mio cuore. Le sue labbra si avvicinarono alle mie e le sfiorarono delicatamente. Si posarono sul mio collo e sentì il suo respiro caldo su esso. Si poggiarono e iniziò a baciarmi la spalla, per poi salire lentamente. Mi limitavo ad ansimare e a fremere per averne di più. Le sue labbra smisero di assaporarmi. Gli chiesi:-Perché ti sei fermato?- Lui sorrise e avvicinò il suo viso al mio, mi baciò sulle labbra. Poi con la lingua lecco lentamente e soavemente il labbro inferiore: mi sciolsi a quel suo movimento. Le sue labbra giunsero alle mie e sentì la sua estrema dolcezza nel baciarmi, nel stringermi, come se fossi una bambola di porcellana fragile e troppo preziosa per lui e con la paura di rompermi mi stringeva piano, mi toccava con prudenza. Il suo bacio appassionato e sensuale si interruppe di colpo e ,lasciandomi confuso sul letto, si congedò dicendo:-Per stasera basta, Pieter. Lo show prosegue domani.- E scomparve, così come era apparso andò via. Non sapevo chi fosse, come si chiamasse e che voleva da me e soprattutto perché il mio corpo reagiva così al suo tocco e ai suoi baci. Solo due cose erano certe: cercava una donna di nome Elisabeth e la cercava in me e poi la sua voce era uguale a quella voce maschile che mi chiamava nel sogno.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Dracula di Bram Stoker / Vai alla pagina dell'autore: AkuBunny