Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |      
Autore: Trafalgar Norah    25/04/2014    2 recensioni
“Rufy, mi dispiace…”
“Beh, mi sembra il minimo” lo interruppe il moro.
“Tu non sai… mi sei mancato tanto in questi anni. Dico sul serio, avrei voluto cercarti, spiegarti tutto quello che era successo, ma non potevo”
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Monkey D. Rufy, Sabo
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Per la prima volta in vita sua, Rufy si ritrovò a dover fare i conti con delle sensazioni a lui sconosciute: la gioia iniziale provata durante il loro incontro era sfumata in fretta, inaspettatamente troppo in fretta.

Non sapeva spiegarsi cosa lo spingesse a sentirsi in quel modo: avrebbe dovuto essere la persona più felice del mondo, camminare a due metri da terra per almeno una settimana, forse anche di più; chiunque sarebbe stato al settimo cielo ricevendo una visita del genere.

Ma lui no. Rufy non sentiva affatto tutto questo. In poco tempo la sua mente si era riempita di emozioni tutt’altro che positive: rabbia, rancore, una voglia insopportabile di punirlo per ciò che aveva fatto, la necessità di ricevere risposte.

Non gli piaceva sentirsi così; lui non era abituato a provare certi sentimenti, non con chi amava.

Eppure in quel momento, su quella spiaggia deserta al calar del sole, non poteva fare a meno di avercela a morte con lui.

Lui, che per tutti quegli anni era sparito, facendo credere ai suoi fratelli di essere morto.

Lui, che stava vivendo la sua vita, mentre Rufy sentiva ogni giorno la sua mancanza.

Lui, che non c’era stato quando Rufy ed Ace ne avevano avuto bisogno, quando un suo intervento, seppur minimo, avrebbe potuto ribaltare le sorti di quel giorno tremendo.

Lui, che l’aveva abbandonato, lasciandolo solo nel dolore, nel buio e nella disperazione dalla quale non era in grado di risollevarsi.

“Ti prego, dì qualcosa” lo implorò Sabo.

“Non so cosa dire” affermò Rufy. La sua voce era fredda, ma tremante: in tutta onestà, sarebbe potuto esplodere da un momento all’altro.

“Rufy, mi dispiace…”

“Beh, mi sembra il minimo” lo interruppe il moro.

“Tu non sai… mi sei mancato tanto in questi anni. Dico sul serio, avrei voluto cercarti, spiegarti tutto quello che era successo, ma non potevo”

Stranamente, Rufy realizzò che non gli importava nulla delle sue spiegazioni.

“Avresti dovuto farlo”

Sabo sospirò, chiudendo gli occhi. “Non è così semplice”

“Non è così semplice?” ripeté Rufy tagliente, tanto da far trasalire il fratello. “È così difficile venire a cercare i tuoi fratelli e spiegare loro che non sei morto?”

“So che sei arrabbiato Rufy, ma te lo giuro, non potevo. Ero troppo lontano da voi e per quanto io abbia chiesto di potervi vedere non mi è stato concesso. Non di contattare te, almeno”

Un altro sospiro. Sabo non avrebbe mai voluto pronunciare quelle parole, sicuro che sarebbero state la goccia che fa traboccare il vaso. Ma per troppi anni aveva dovuto mentire contro la sua volontà: a qualunque costo, era giunta l’ora di essere completamente sincero con suo fratello.

“Scusa ma non capisco”

Sabo impiegò un po’ di tempo a rispondere, quasi stesse cercando il modo giusto per infierire un’ulteriore stilettata al fratello.

“Poco prima del vostro incontro ad Alabasta, io…”

Sabo non riuscì a finire la frase: non più in grado di controllarsi, Rufy si avventò sul fratello, facendolo cadere a terra. Iniziò a riempirlo di pugni, colpendo ogni punto del corpo alla cieca, le lacrime che gli offuscavano la vista.

I sentimenti negativi che provava si erano amplificati, facendolo infuriare ancora di più.

Sabo in qualche modo se l’aspettava, di conseguenza non reagì: immobile, incassò tutti i colpi che il fratello gli stava infliggendo, sapendo di meritarseli. Non erano dolorosi, Rufy non ci stava mettendo tutta la forza di cui disponeva, quindi fisicamente non sentiva male. No, non era dolore fisico quello che provava. Era una sofferenza interiore, la consapevolezza di aver fatto soffrire Rufy, di non essere stato il fratello maggiore che avrebbe dovuto essere. Quel gesto era una macchia indelebile dentro di lui e sarebbe rimasta per sempre, anche se Rufy l’avesse perdonato.

“Tu… lui… mi avete mentito!!” ripeteva Rufy, continuando a tempestarlo di pugni. “Voi avevate promesso… voi siete i miei fratelli! Perché mi avete fatto questo?!”

Sabo sentì una lacrima scendere lungo la sua guancia. Non riuscì a trattenerla e nemmeno si preoccupò di fermare le altre.

“Mi dispiace Rufy” mormorò affranto.

“Ti odio Sabo. Ti odio e odio anche Ace!” urlò il moro. Smise di sferrargli colpi, lasciandosi cadere distrutto e scosso dai singhiozzi sul corpo del fratello, che singhiozzava anche lui.

Rimasero così, per un lasso di tempo che sembrò infinito, senza parlare.

Nessuno dei due avrebbe saputo cosa dire, perché nulla da dire era rimasto.

Potevano solo aspettare: il tempo non avrebbe di certo aiutato Sabo, lui il danno l’aveva fatto.

Però, forse, avrebbe guarito le ferite di Rufy, almeno in parte.

Forse si sarebbe lasciato tutto alle spalle. Ma per sempre gli sarebbe rimasto un po’ di sangue negli occhi.

 

 

 

 

 

 

Allora, premetto che non sono soddisfatissima del finale. Non perché volessi un lieto fine, la shot non è stata concepita per questo.

Il titolo e alcune frasi che ho usato, cercando di riadattarle, sono state prese dalla canzone dei Sum 41, Blood in my eyes.

Non potevo scrivere parola per parola, quindi ho provato a risistemarle, ma almeno per l’ultima frase non è esattamente come speravo che fosse.

Sono tre giorni che ci penso, ma non ho trovato niente altro che mi andasse a genio.

Tra l’altro ho usato molte ripetizioni: sono tutte volute, perché speravo di “enfatizzare” un po’ il testo.

Sono troppe?

Fatemi sapere voi cosa ne pensate, se vi va.

Intanto vi ringrazio anticipatamente, anche se vorrete darle solo un’occhiata.

Baci, Dianna.

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Trafalgar Norah