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Autore: _Ayucchan    26/04/2014    5 recensioni
Dal testo:
Scoppiò lacrime,ogni goccia candida scalfiva quel dolce viso. Ogni lacrima simboleggiava il dolore frustante che voleva condividere, ma nessuno lo condivise, nessuno provava le sue pene. Le lacrime si fusero con la pioggia, non aveva fatto nulla di male per meritarsi questo. Perché, pensava. Tutto quello che aveva costruito era stato cancellato, durante il suo compleanno poi. “Rufy” gridava in preda al dolore, ma questo urlo disperato non raggiunse nessuno. Il ragazzo si avvicino a lei la guardò, l’esamino ogni punto del volto, i suoi occhi castani, le sue labbra carnose ed invitanti, i suoi capelli arancio che le incorniciavano il volto, poi fece di no con la testa.
Genere: Avventura, Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami, Nico Robin, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Rufy/Nami
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nella nave del capitano Monkey D. Rufy la quiete assoluta dominava.  Una normale mattinata estiva, di navigazione verso nuove mete, il sole splendeva alto nel cielo surriscaldando i poveri componenti di quella strampalata ciurma. C’erano solo pochi minuti di conforto quando la sera il sole calava e il fresco giungeva, facendo tirar un sospiro a ogni persona. Eppure, il mare che gli circondava sembrava così cristallino, limpido e invitante per tutti. Tranne che per il nostro capitano che non poteva nuotare. Nami  però  sapeva che in quelle acque si aggiravano predatori temibili anche dal più temibile dei capitani. Sanji come al solito, era nella sua cucina, un po angusta a suo parere. Infondo lui era abituato a cucinare in posti migliori di quello, la cucina inoltre sembrava odiarlo visto che ogni giorno richiedeva un accurata pulizia da cima a fondo. Così come rito mattiniero, iniziò a pulire i muri, togliendo il grasso che doveva essere arrivato fin li. In un modo o nell’altro, mentre cucinava. Poi si avvicinò a quel calendario, che sembrava aver subito avventure peggiori di quelle che l’intera ciurma aveva subito. Era ingiallito, strappato dall’alto fino al basso non permettendo di leggere i vari giorni. Eppure lì c’erano cerchiati gli avvenimenti più importanti, quindi assumeva anche lui un alto valore. La data di oggi inoltre era cerchiata in rosso, 3 luglio, ma esattamente cosa succedeva in quel giorno Sanji non lo sapeva. Voleva ricordare, perché lui amava le feste visto che poteva preparare deliziose torte per tutti. Il vuoto nella sua mente, decise quindi di distrarsi preparando un fresco snack.  Spremette un arancia nel bicchiere, e ci aggiunse qualche ingrediente segreto per aggiungere sapore a quella che doveva essere una banale spremuta d’arancia. Uscì, da quella stanza, e si trovò sotto ad un sole cocente che batteva sul ponte. Aveva intenzione di chiedere a ciascuno della ciurma se sapeva che festività ricorresse oggi.  Alla sua sinistra vide Robin, affascinante come sempre, in costume da bagno, di un azzurro simile ai colori del mare, con gli occhiali da sole, intenta forse ad abbronzarsi. Si sedette davanti a lei, le porse il bicchiere, quest’ultima lo accettò felice di potersi rinfrescare.  Guardò Sanji in modo strano, come se non fosse stato lui ad offrirle quel bicchiere, forse perchè era abituata che ogni volta che c’era lei al posto dei suoi occhi apparivano due cuori palpitanti e dalla sua bocca uscivano parole con l’intento di fare avance e non riuscirci. Invece quel giorno non era accaduto, inoltre era in bikini, quindi c’erano due possibilità: o era diventato gay, oppure era nervoso visto come tremava. Quindi puntò per la seconda, e attese che dalla sua bocca fuoriuscissero delle parole che non tardarono ad arrivare.

“Robin, mia cara per caso sai di qualche festività che avviene oggi”?

“Che io sappia no..”

Sanji se ne andò sconfortato, era la sua unica via di salvezza, visto che Rufy era un idiota e Zoro stava dormendo. C’era qualcuno di cui si era scordato, qualcuno di importante nella ciurma. Nami era nella sua stanza, aveva deciso di non uscire da li, visto che era il suo compleanno voleva rilassarsi senza il caos che si volgeva all’esterno della camera. Era una camera di medie dimensioni, dai colori blu e bianco con un letto una libreria e un bagno. Robin le aveva mostrato qualche suo libro, ma nessuno era interessante come quello che aveva acquistato per la prima volta.
Erano appena scesi in una piccola ma vivace città, decisero di dividersi in 3 gruppi ogni uno di due membri. Per farlo presero 6 bastoncini di legno, solo due
avevano lo sesso segno. Chi avrebbe preso quei due bastoncini avrebbe formato il primo gruppo e così via. Si bendarono tutti e presero un bastoncino dal tavolo

“Chi ha lo stesso segno?” domandò Robin

Nami e Rufy avevano gli stessi bastoncini e quindi formarono il primo gruppo, il secondo gruppo erano Robin e Zoro il terzo gruppo Sanji e Chopper. Nessuno ebbe da contestare riguardo i gruppi e quindi partirono all’esplorazione. Nami costrinse Rufy ad entrare in una libreria promettendogli che se faceva il buono gli avrebbe comprato da mangiare. Quella libreria, nonostante dall’esterno sembrasse piccola e angusta, all’interno offriva vari libri sul mondo. Un libro però, attirò l’attenzione di Nami, sembrava un libro antico visto che le pagine erano ingiallite, la copertina poi, era in pelle tutta blu. Al centro c’era scritto “ Navigazione.”. Iniziò a leggere il prologo, un misto di parole le saltavano in testa automaticamente, era molto semplice il modo in cui era stato scritto ma allo stesso tempo ti coinvolgeva dentro in un modo che sembrava stessi in paradiso. Non voleva rubarlo, perché nella fretta avrebbe potuto rovinarlo quindi con aria maliziosa si avvicino a Rufy e gli chiese

“Rufy, tra qualche giorno è il mio compleanno sai, beh dovresti farmi un regalo no? Io te l’ho fatto ricordi? Ecco non è che mi potresti 10.000 berry?”

“Non ho tutti quei soldi, per chi mi hai preso per una banca?”

“Beh in un certo senso”  disse sussurrando fra se e se.

“Signorina, è interessata a questo libro?”.

Un uomo anziano robusto dalla faccia rovinata dai segni della vecchiaia, sbucato da quella che si doveva considerare cassa si era avvicinato a Nami e aveva iniziato a dialogare con lei.

“Mh, si mi interessa molto”

“Allora te lo regalo, infondo non lo vendevo più a nessuno, a un età più vecchia della mia, probabilmente era li ad attendere che la persona giusta, tu, voglio che lo
prendi e lo tieni con cura. Quindi te lo regalo”


“..Grazie”

Nami usci da quel negozio con un aria di mistero ma comunque contenta per aver fatto il suo primo “acquisto” in tutta la sua vita.

“Ora possiamo mangiare?” chiese Rufy seguito da un rumore proveniente dal suo stomaco.

“Certo se paghi tu”.

Appena arrivata sulla barca, si piombò in camera non facendosi vedere per tutto il giorno, se non quando Sanji le portava da mangiare in camera. Mentre leggeva, e attendeva l’arrivo di qualcuno in camera sua, trovò un bigliettino tra due pagine di quel libro, lo lesse e c’era scritto.
 “Hai mai pensato che i tuoi amici sono più importanti di te stessa?Non voglio immaginare quanto ti pesi dover sapere che tutti si sono dimenticati di te, non ostante tu ti ricordi sempre di loro. Vivi, da un motivo agli altri per farti ricordare.”
Le era è parso troppo strano, quel biglietto sembrava rivolto unicamente a lei, a lei che si stava facendo complessi mentali perché nessuno si era ricordato del suo compleanno. Ma ora grazie a quel libro le importava un po di meno quindi uscii da quella cabina per dirigersi al ponte dov’erano tutti.  Non avrebbe mai immaginato una reazione simile dai suoi compagni, da coloro che l’avevano protetta un mare di volte, senza accettare neanche un grazie. Non avrebbe mai immaginato che un giorno, il giorno del suo compleanno, i suoi compagni le avrebbero detto una cosa simile. Una cosa che nessuna persona al mondo vorrebbe mai sentire.

“Ma tu chi sei?”

I cinque su quel ponte, guardavano stranita la ragazza, senza capire perché fosse sulla loro barca. Nami non sapeva che rispondere, e si giurava che se fosse stato uno scherzo gli avrebbe uccisi tutti. Ma visto che nell’aria c’era solo serietà e visi che non capivano si degno di rispondere.

“Chi sono io? Sono la vostra navigatrice!”

Scoppiò lacrime,ogni goccia candida scalfiva quel dolce viso. Ogni lacrima simboleggiava il dolore frustante che voleva condividere, ma nessuno lo condivise, nessuno provava le sue pene. Le lacrime si fusero con la pioggia, non aveva fatto nulla di male per meritarsi questo. Perché, pensava. Tutto quello che aveva costruito era stato cancellato, durante il suo compleanno poi.  “Rufy” gridava in preda al dolore, ma questo urlo disperato non raggiunse nessuno. Il ragazzo si avvicino a lei  la guardò, l’esamino ogni punto del volto, i suoi occhi castani, le sue labbra carnose ed invitanti, i suoi capelli arancio che le incorniciavano il volto, poi fece di no con la testa.

“Sai il mio nome, ma io non so il tuo. Scusa.”

“Rufy, sono Nami, conosco tutti voi!Conosco te, Zoro, Robin, Sanji, Chopper”

“Per ora visto che piove,rimarrai con noi, poi ti lasceremo al porto in cui siamo stati precedentemente dove pensiamo tu ti sia confusa e abbia sbagliato nave”

“Quella non è pioggia.”  Sussurrò tra se, quello, era il suo dolore più profondo.

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Lo so, lo so avevo promesso una altra FF su FT ma questa FF mi è saltata in testa, facendomi venir voglia di scriverla. Mi emozionava tropppo un contesto in cui tutti si scordavano di Nami, nel prossimo capitolo vi farò leggere il motivo per cui tutti hanno perso la memoria, quindi attendete con ansia :3 . Mi raccomando recensite anche questa storia e alla prossima
*Da baci a tutti quelli che sono arrivati fin qui e poi fa puff.*

 
  
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