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Autore: Julia_Phantomhive    27/04/2014    2 recensioni
[Trad. Rimani stanotte]
Ichigo è in camera sua ad osservare la pioggia battente scorrere sul vetro ed ascoltare la musica. Le canzoni che si sosseguono fanno parte di una playlist preparata dalla sorella, anche se vi erano molte altre, lui aveva scelto quella. Dark Night. Non solo lo convinceva il titolo, ma anche alcune canzoni che conosceva. Le parole collegate a immagini. Immagini a ricordi. Ricordi a lei.
Lei, Rukia.
Genere: Fluff, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Stay the Night (Rimani stanotte)
Autrice: Julia_Phantomhive
Anime/Manga: Bleach
Pairing: Ichiruki (Ichigo/Rukia)

E' una giornata davvero piovosa, pensava Ichigo osservando fuori dalla finestra in camera sua. Nessuno ancora mi ha dato l'ordine di dar caccia a un Hollow o altro, non avrò linea forse? Continuava tutto riflessivo e prendeva in mano il cellulare lasciato da Rukia, quando saltava all'occhio il peluche di coniglietto attaccato tutto rosa. All'inizio era infastidito pensando "Ma che cazz..! Devo andare in giro con questo coso!" poi ripensando che gliel'aveva lasciato la shinigami, appoggiava con attenzione il cellulare nel comodino e sorridendo, sospirava.
Forse un po' di musica potrebbe distrarmi, decideva dirigendosi allo stereo, vediamo la playlist preparata da Yuzu e sperando che non ci siano i One Direction o Justin Bieber. Il ragazzo non conosceva bene i gusti di sua sorella in fatto di musica, ma sperava vivamente che non fossero quelli. Accese lo stereo e attaccò lo spin all'mp3. La schermata s'illuminava e iniziava a dare un'occhiata alla lista, era fiero di Yuzu! Non vi era niente di quei cantanti da teenager!
Bene, mettiamo questa. Premette il pulsante e si mise ad ascoltare la prima canzone della playlist nominata Dark Night, sdraiandosi sul letto si rilassava, ascoltava bene le parole di The Last Night degli Skillet.
Ichigo pensava che non era il genere di Yuzu, ma si convinceva che la playlist l'avesse preparata per lui. Ripensava all'addio dato a Rukia, quando aveva perso i suoi poteri di shinigami; il giorno prima avevano passato una bella serata a pattinare sul ghiaccio e ad ammirare i fuochi d'artificio. Rientrati in casa, non si erano detti che uno striminzito "Buonanotte". Si accorgeva che la canzone era terminata, e ne incominciava un'altra ma non la riconosceva, solo che i cantanti erano gli stessi della precedente. Attento alle parole, ridacchiava perché anche questa gli faceva ripensare a Rukia e nei momenti in cui l'uno salvava l'altra e viceversa. Cantilenava in mente:

I'm awake, I'm alive...
Sono sveglio, sono vivo...
Now it's my time...
Adesso è il mio tempo...
Wakin' up wakin' up!
Svegliati svegliati!

Riaffiorava immediatamente il ricordo di Rukia che ogni mattina lo vedeva svegliare quando il padre gli saltava addosso come un wrestler di seconda categoria. Era sempre nascosta in armadio, ma sempre in ascolto.
- Fratellone! E' pronta la cena! - urlava Yuzu da farlo sussultare - Sbrigati! -
Si rialzava dal letto pigramente e andava ad abbassare lo stereo. Non voleva ascoltare tutta la playlist, c'erano sì e no più di venti canzoni e non voleva che ciascuna di essa riaccendeva alla mente la figura di Rukia. Incontrava Karin e il vecchio vicino alla cucina e ghignavano insieme. Perché quella faccia? Chiedeva a se stesso.
Yuzu urlava: - Sbrigatevi anche voi due! Karin! Papà! -
- Fragolino! - lo chiamava Isshin - C'è una persona che è venuta a trovarti! -
Ichigo aveva una qualche idea, tant'é che riusciva a percepire il suo reiatsu addirittura all'interno di tutto il quartiere; scrollava le spalle e si avvicinava al tavolo apparecchiato, le sue pupille si restringevano per la sorpresa, non per il cibo, no. Rukia... Rukia è qui. Sorrideva come un povero sciocco, ma comunque felice.
- Che cosa ci fai qui? - l'incalzava e la moretta si girava, guardandolo con fare ironico.
- E' questo il modo? Stolto! - punzecchiava già Rukia - Sono qui solo per salutare, Ichigo -.
Il ragazzo si sorprese e non disse più nulla, si accomodò accanto a Yuzu, la quale sorrideva contenta. E' perché c'è Rukia? Pensava lui. Ah, dannazione, la musica è ancora alta. Forse è per questo che Yuzu è su di giri...
- Fratellone, hai proprio scelto la playlist che mi ha preparato Rukia! -
Il rossore stava lentamente pervadendo il viso di Ichigo, che beveva per nasconderlo.
Subito dopo, si giustificava: - Era l'unica playlist che aveva alcuni canzoni che conosco. N-non è colpa mia se le altre sono ignote per me! - e mangiava un boccone.
- Dai, dai! Non litigate a tavola - rimproverava il padre - Abbiamo un'ospite! Brindiamo alla ragazza di Ichigo! -.
Sia Yuzu sia Ichigo sputavano quello che avevano in bocca, sporcando Karin e Rukia. La Kurosaki si puliva con disinvoltura, come se non fosse niente, mentre la shinigami era rimasta perplessa al gesto commesso.
NO. Qui bisogna sistemare la questione, pensava agitato e imbarazzato Ichigo che, osservando la mora, non le veniva in mente se non portarla in camera e farle cambiare i vestiti, aveva fatto un bel casino e la mora gliel'avrebbe fatta pagare sicuramente. Infatti, riprendendosi, Rukia gli sorrideva malignamente.
Gli venivano i brividi, così l'afferrava per il polso e la incitava a seguirlo: - Grazie per la cena. Rukia, vieni un attimo, devo parlarti. Subito -. La ragazza lo seguiva senza discutere.
In camera, Ichigo si fermava al centro della stanza lasciando Rukia dietro a chiudere la porta, che subito dopo, distrattamente alzava il volume dello stereo. In quel momento stava per finire Falling Inside the Black sempre degli Skillet e ad entrambi ricordava molto il giorno in cui nessuno si ricordava della shinigami, tranne Ichigo, che si precipitò a cercarla e salvarla.
- Non ero molto convinta che l'avresti ascoltata - incominciava la ragazza camminando verso il letto - Però, non è il momento, giusto? Puoi darmi il cambio, così me ne vado. Non sono ben accetta, a quanto pare -.
Rimase un attimo imbambolato a rivivere il ricordo suggerito. Si chiedeva che ne sarebbe stato di Rukia se neanche lui si sarebbe ricordato di lei. Non voleva pensarci, già la sua scomparsa lo aveva impanicato, ma non lo dava a vedere. Lei ha cambiato la sua vita, come avrebbe fatto a non accorgersi che il cambiamento non esisteva più?
Le nostre anime sono connesse, ripeteva nella sua mente.

Doesn't mean we're bound for life
Non significa che siamo legati per la vita

La canzone era cambiata e non se n'era nemmeno accorto, quella frase lo sconvolgeva, lo stava contraddicendo e Rukia aspettava silenziosamente; è Stay the Night, è una delle mie preferite senza ragioni specifiche, ma a quanto pare a Ichigo non piace molto, osservava la ragazza in attesa. E' teso, e molto.
- Che cos'hai Ichigo? - chiedeva premurosamente.
- Niente. - rispondeva secco - Non ho niente. Meglio che spenga lo stereo -
- Fermo. - il ragazzo si bloccava a quelle parole - Vorrei che ascoltassi le parole -
- Le ho ascoltate. Sembra che vuoi comunicarmi di non essere più niente per te -.
La canzone andava avanti, era movimentata, piena di sentimento, tanto che stava innervosendo l'arancio; Rukia si metteva in piedi e gli andava incontro. - Al contrario -.

Don't dull the sparkle in your eyes
Non spegnere la luce nei tuoi occhi
I know that we were made to break
So che siamo destinati a rompere
So what? I don't mind.
E quindi? Non m'importa.

Lo chiamava dolcemente: - Ichigo -. Dai piedi, portava lo sguardo verso di lei, che sorrideva. Non c'era ironia, non c'era amarezza, malinconia o malizia. Un semplice sorriso. Gli racchiudeva una guancia con la mano e gliela accarezzava - Allora, mi porti questo cambio così andiamo a mangiare? -. Lei scherzava e lui stava per andare all'armadio quando, la frase più significativa dell'intero testo gli suggeriva un'idea tale che l'impulso era troppo forte da contrastarlo.

Are you gonna stay the night
Rimani stanotte?

- Rukia, rimani a dormire da noi stanotte -.
L'espressione seria dipinta in faccia preoccupava la mora, che sorpresa, esitava a rispondere. Si sentiva accaldata, non era la prima volta che dormiva a casa Kurosaki, nemmeno nella stanza di Ichigo, lei si sentiva al sicuro, come se fosse in famiglia, quindi cosa cambiava in quel momento? L'espressione. Sicuramente da come me l'ha detto. Si rispondeva da sola Rukia, portandosi una mano al cuore, balbettando: - V-va bene. - poi più decisa ordinava - M-ma ora dammi qualcosa per cambiarmi, mi hai sporcata proprio per bene! - tendeva la mano aspettando i vestiti.
Ichigo sorrideva sbuffando. - Ai suoi ordini - diceva non molto entusiasta, ma le afferrava la mano e la portava in camera di Yuzu dove le faceva scegliere un abito.
Qualche minuto dopo, scendevano e annunciavano a tutta la famiglia: - Rukia stanotte rimane a dormire da noi, ok? - le ragazze annuivano mentre il vecchio soffiava attraverso il naso tutto eccitato da dilatare le narici.
- Ho preso in prestito un tuo abito e ne ho preso un altro per stanotte - riferiva invece la shinigami alla Kurosaki castana che accettava tutto, era felice per il suo fratellino, dopotutto.
- Allora veramente è la tua ragazza, Ichi. - commentava sarcastica Karin - Sii delicato con lei, stanotte, Ichi -.
Rukia non aveva colto il doppio senso, mentre Ichigo già esclamava: - Ma quale delicato! Deve solo dormire questa nana! E' tardi, non le conviene uscire ora -. Anche se in realtà è una shinigami che se la sa cavare benissimo da sola, rifletteva piuttosto indeciso e continuava, però se rimane sarà come i vecchi tempi.
Si voltava a guardarla e lei gli rispondeva con lo sguardo fisso sui parenti: - Non c'è problema, Ichigo. Sono venuta qui solo per una visita, già te l'ho detto. Se vi reco disturbo, posso andarmene -.
E' venuta a fare una visita, per me? Pensava speranzoso. Sono convinto che le nostre anime siano collegate.
Dalla camera si sentiva la canzone ricominciare e si sentivano distintamente le parole:

I know that we're upside down
So che siamo incasinati
So hold your tongue and hear me out
Quindi frena la tua lingua e ascoltami

Quelle parole lo riscattavano: - No, stasera Rukia rimani qui, è deciso. - l'afferrava per il polso e in lontananza il vecchio gli urlava "Usate le precauzioni!!", ma Ichigo già lo ignorava e avvicinandosi all'orecchio della ragazza, le bisbigliava: - Dobbiamo risolvere. Anche se siamo tutto o niente, non importa. Voglio che tu stia qui, stanotte -.
La shinigami era arrossita leggermente e si muoveva timidamente. - Da-d'accordo -.
L'ultima canzone della playlist era Hold di Superchick.
Le note e le parole avvolgevano tutta la stanza, Ichigo stringeva fortemente tra le sue braccia Rukia. Come aveva sempre fatto: quando l'ha salvata da Byakuya e dal patibolo, quando l'aveva presa al volo dopo che era stata catturata da quelle che avevano cancellato la sua esistenza...

'Cause I need, I need your hand to hold
Perché ho bisogno, ho bisogno della tua mano per afferrare
To hold me from the edge
Per afferrarmi dal bordo
The edge I'm sliding past
Il bordo dal quale sto cadendo
Hold on to me
Tienimi

- Rukia, ti salverò sempre. Come tu hai fatto per me, molte volte -
- Innumerevoli, direi. - ridacchiava, ma ricambiava l'abbraccio di Ichigo - Ti ho sconvolto la vita, eppure mi sei grato perché così puoi proteggere i tuoi cari. Sei uno shinigami nato. -
Tutti quei complimenti lo lusingavano e diceva infine: - Proteggere i miei cari. E te. Se non proteggo te, non potrei guardare più in faccia nessuno. Rukia, non ti lascerò mai -
Confortata da quelle parole, ripeteva il suo nome, stringendosi più a sé: - Neanch'io Ichigo ti lascerò. Non voglio perderti, non voglio più perdere nessuno. - diceva quasi sofferente, ma si riprendeva subito. - Ichigo? -
Faceva una smorfia simile a un sorriso e rispondeva: - Non ti devi preoccupare. Saprò sempre quando sarai in pericolo e anche tu lo sentirai. Non mi sono fatto vincere dall'Hollow in me, grazie a te. Ho nelle vene sangue di Quincy, ma non lo sarò Mai. Sono e sarò sempre uno shinigami, ci sarò sempre. Ora dormi. -
- Non darmi ordini, sono un capitano, ricordatelo. -
- Sì, sì.. -
- Ichigo? - una mano era posizionata sul suo fianco, mentre l'altra dalla spalla era passata alla chioma mora, che si portava vicino al viso, e prima che potesse protestare, le lasciava un leggero bacio sulla guancia. Rukia nascondeva un piccolo sorriso, soddisfatta. - Buonanotte, Ichigo -
- 'Notte, Rukia -.
Quei "Buonanotte" erano diversi da quelli dati precedentemente, erano più carichi di sicurezza, gentilezza e pieni d'affetto; nulla avrebbe risvegliato i due shinigami se non le luci del sole della mattina seguente.

Nota d'Autrice
Tutti i diritti delle canzoni sono riservate ai loro propretari.
Canzoni citate:
The Last Night (Skillet); I'm Awake, I'm Alive (Skillet); Falling Inside the Black (Skillet); Stay the Night (Zedd ft. Hayley Williams); Hold (Superchick).
Tutti i diritti dei personaggi sono riservati all'autore, ect..
Hello minna, è la mia prima fic suu Bleach e spero che vi sia piaciuta, sultimamente non ho avuto molta ispirazione, ma con la canzone dall'omonimo titolo mi ha ispirato tantissimo e la pairing era adatta. A proposito della playlist, l'ho preparata nel momento e forse alcune non avranno molto senso insieme, ma nel complesso ha aiutato Ichigo a capire meglio i suoi sentimenti, no? ;)
Bene, alla prossima! Lasciatemi anche un piccolo commento!
Bye and Kiss
Julia_Phantomhive
  
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