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Autore: ordinary_people    27/04/2014    2 recensioni
Due cose accomunano Elena Gilbert e Damon Salvatore: la prima è che devono lavorare assieme per lo spettacolo invernale della scuola. La seconda, invece, è una semplice scommessa che nasce a causa del ragazzo dagli occhi azzurri, come dimostrazione che la bella Gilbert è un divertimento come altri.
Dal testo: ““Io ho … ho bisogno di lei, Caroline”
Prende un respiro profondo e mi guarda. Sposta il peso da una gamba all’altra e poi si decide a parlare: “E lei di te, ma non è questo il momento” detto questo, senza lasciarmi la possibilità di proseguire la discussione – o qualsiasi cosa essa fosse – esce, andando a raggiungere una bellissima Elena rannicchiata in un angolino accanto alla porta, con il vento a scompigliarle i capelli e quegli occhi maledettamente rossi, ma Caroline ha ragione … è il momento di darle del tempo, per lei … per riprendersi. Ma una cosa è certa: non la lascerò andare, non se lo merita.
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Storia scritta a quattro mani da _valins e missimissisipi
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Klaus, Stefan Salvatore | Coppie: Damon/Elena
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Prologo
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“Allora, ci siamo?” domando ai miei amici.
Il piano non può fallire, ne siamo sicuri. L’Homecoming è a pochi metri di distanza da noi e siamo più che pronti ad agire secondo il piano. Entrambi annuiscono con un ghigno stampato sulle loro labbra. E’ sera inoltrata, la palestra della scuola è addobbata a dovere, a partire dall’esterno, con tutte le decorazioni in tema anni venti; il percorso che stiamo attraversando per accedere all’istituto è delimitato da candele e piantine che definirei a dir poco inquietanti. Emetto un verso di puro disgusto, che scatena una risata da parte di Kol. Mi domando mentalmente a cosa serva lavorare nel comitato studentesco per l’organizzazione dei balli se i risultati sono così scadenti. Scuoto la testa per concentrarmi e pensare solo al ballo o meglio, a come rovineremo il ballo. Sistemo il nodo alla mia cravatta e con fare disinvolto faccio il mio ingresso in palestra; faccio il conteggio delle presenze e penso che siano solo due o tre le ragazze che non mi sono fatto, ovviamente, verranno rapidamente spuntate dalla lista. Kol alla mia destra e suo fratello Klaus alla mia sinistra. 
“Allora, hai detto a Jake di iniziare?” 
“Non ancora – proseguo – aspetta solo un mio messaggio, comunque” 
“Che stiamo aspettando?” Faccio segno a Kol di abbassare il tono di voce con una mano. Non rientra nei nostri piani essere scoperti prima di dare inizio a tutto ciò che abbiamo progettato.
“Solo che la fontana di cioccolato si riempia un altro po’, dopo di che daremo inizio alle danze, si fa per dire, ovviamente” specifico. 
“Pensi sia davvero il caso di farlo?” domanda mio fratello. Spunta improvvisamente dietro noi tre, allora ci voltiamo e lo scruto attentamente. È sempre stato quello più educato e decisamente noioso, fra di noi. Ovviamente non è particolarmente propenso a portare avanti questo piano che trovo a dir poco epico.
Evito di rispondergli a tono perché, sul fondo della palestra, sale una ragazza sul piccolo palco: capelli scuri acconciati in una strana coda piena di boccoli e un vestitino di cui farei volentieri a meno.
In effetti, è una di quelle da spuntare sulla mia lista.
“Grazie di essere venuti – inizia – Caroline, Bonnie ed io siamo felici di dare il via al ballo” 
“Kol, dì a Jake di cominciare” 
La ragazza non ha nemmeno il tempo di pronunciare un discorso che sicuramente sarebbe stato toccante e pieno di buoni propositi per il nostro ultimo anno; nel mio caso, il mio secondo ultimo anno. 
La fontana di cioccolato esplode in un solo colpo, lasciando che alcune ragazze lancino urli da ochette stridule e che con loro si sporchino anche i loro costosissimi vestiti. Mentre da un lato l’organizzatrice bionda del ballo, strilla come una gallina alla quale hanno appena torto il collo, l’altra tenta invano di mantenere la calma, ma sono più che sicuro che possa scoppiare in una specie di pianto da un momento all’altro.
Una piramide di bicchieri da champagne crolla, mentre il liquido chiaro scorre per terra e fa scivolare qualche povero malcapitato che si agita più del dovuto. 
Mi poggio contro lo stipite della porta ed insieme ai miei amici mi godo lo spettacolo; per un attimo la brunetta incrocia il mio sguardo in lontananza e sembra capire che possa fare parte di questo ‘imprevisto’. 
“Vi prego, mantenete la calma!” esclama allora, nella vana speranza di ristabilire un po’ di silenzio. Non appena pronuncia queste parole, tutte le luci si spengono, provocando vere e propria urla di terrore.
Nessuno fa in tempo a rendersi conto della mia esistenza perché sono già uscito, pronto a cominciare questo nuovo semestre all’insegna dell’alcol, e soprattutto, con obiettivo quello di spuntare gli ultimi nomi dalla mia lista.

Ma ho parlato troppo presto. 

Il mattino seguente, dopo il ballo, il mio nome, insieme a quello di Kol e Klaus viene richiamato all’altoparlante al centro del corridoio, dicendoci di presentarci immediatamente nell’ufficio del preside. 
“Cosa succede?” domanda Klaus, osservandomi con un guizzo di paura negli occhi. 
“E’ tutto okay, Klaus. Non è per il ballo, è impossibile. C’erano almeno un altro centinaio di persone in quella palestra.” Tento di tranquillizzarlo.
“E se invece ci avessero scoperti?” 
“Be’, Kol, potremo vantarci in giro di uno scherzo del genere. – stringo le labbra- Calma e sangue freddo.”

“Sì, signor preside, qual è il problema?” domando con il solito tono strafottente che Michael, pardon, il signor preside odia, sedendomi al solito posto, sulla poltrona imbottita esattamente al centro, di fronte alla figura non così tanto imponente, del dirigente scolastico.
Sembra quasi scocciato dal dovermi vedere di nuovo. Probabilmente è solo una mia impressione.
“Il problema, signor Salvatore … è che lei dovrebbe tentare di essere più come Stefan e smetterla di fare un certo genere di bambinate, lei – sposta lo sguardo su Klaus e Kol – così come questi due seduti accanto a lei.” Alza le sopracciglia ripetutamente osservando tutti e tre, prima di aggiungere “Vi prego, alla vostra età” con un tono quasi lamentoso, poggiando entrambe le mani sul bordo della scrivania. 
Faccio roteare gli occhi. “Il punto, qual è?” 
“Il punto è … signor Salvatore, che sappiamo esattamente chi ha fatto cosa ieri sera, e le ragazze organizzatrici del ballo sono state più che chiare a riguardo. – L’espressione dura si ammorbidisce- Proprio per questo, i suoi due collaboratori, qui, dovranno ripulire l’intera palestra e occuparsi di smacchiare tutti i vestiti sporchi di cioccolato e lei – un ghigno compiaciuto di dipinge sul suo viso – lei, invece, … si occuperà di aiutare Caroline Forbes, Elena Gilbert e Bonnie Bennett con la gestione del nuovo progetto teatrale … che gliene pare?” 
Klaus si copre gli occhi con una mano, Kol intona un motivetto di sconfitta.
Non rispondo, mi limito a chiedermi chi sia la brunetta delle tre, preparandomi a spuntare la mia lista.
“Ce la vedo a lavorare sodo per lo spettacolo invernale, sa? Due lunghi mesi di lavoro e preparazione gli faranno sicuramente cambiare atteggiamento… E’ proprio quello che fa per lei!” sorride ironico, mettendo in mostra due fossette odiose, odiose e insopportabili. 
Mi inumidisco le labbra, sorridendo di rimando al preside. Un sorriso finto quasi quanto il suo colore di capelli sempre impeccabile nonostante l'età. Ma forse è meglio se questo non lo dico.

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N/A

Salve a tutti! 

Siamo  _valins e missimissisipi, e questa è una storia a quattro mani che abbiamo scritto un po' di tempo fa:)

Qualcosa la si comprende dall'introduzione: Damon ed Elena sono accomunati da una scommessa, ovvero qualcosa che li avvicinerà, nonché il fulcro attorno a cui ruota gran parte della vicenda! Il prologo è breve ed è l'ambientazione è l'Homecoming, una festa americana che i liceali festeggiano appunto all'inizio dell'anno.

Grazie tante se siete arrivati fin qui! Per noi questa storia, questo esperimento significa molto, e, se vi è in qualche modo piaciuto il prologo seppure breve, sarebbe bello poter leggere qualche parere,  anche se di poche righe, anche due parole!

Grazie a tutti, si spera a presto!

Un bacio

I nostri profili: _valins e missimissisipi

  
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