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Autore: Bab1974    28/04/2014    1 recensioni
Batman decide di fuggire assieme ad altri strani personaggi da un piccolo Attila.
Partecipante al contest di SignoraKing 'Tutto ha un'anima'.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gotham era meglio
Toy Story - La fuga dei giocattoli


Sono qui nel buio e solo in questo caso mi sento felice, anche se forse è davvero un parolone. Essere contenti perché il tuo torturatore non può farti male, non so se possa definirsi la felicità, ma, per me, è la cosa che ci si avvicina di più.
Vorrei sapere chi mi ha messo nelle mani di questa peste, che strapazza il mio corpo, mi fa volare (io sono Batman, NON so volare), cadere da ogni altezza e che per fortuna almeno di notte smette. Il risultato è piuttosto evidente, le mie gambe sono sparite nel nulla perché Lui, mi ha fracassato il bacino e non stanno più attaccate. Mi chiedo chi sia? Forse è un alleato di Pinguino o dell'Enigmista che hanno trovato così, il modo per liberarsi di me, vendicandosi al contempo. Scommetto che si fanno delle grasse risate alle mie spalle.
Questo piccolo gigante (ma in che razza di mondo sono finito?) viene rimproverato spesso e volentieri da altri più grandi di lui, lo capisco dai tozzoni che gli danno sulla nuca. Non che servano a farmi riavere le mie gambe e la mia vita. Più di una volta hanno tentato di riattaccarmele, ma l'Attila Biondo (come lo chiamo io) riesce sempre a perdermele.
Gotham City era molto meglio, essere un eroe senza macchia e senza paura era meglio. Ora sono solo una marionetta nelle mani di un pazzo.
Sono nel buio da molto tempo, ma almeno, o meglio purtroppo, sono in buona compagnia. Non sono l'unica vittima di Attila. Non sono l'unico eroe cui mancano dei pezzi del corpo. C'è Spiderman a farmi compagnia, anzi più di uno, Attila li deve preferire. Per non parlare di auto e motori, bambocci vari, tutti senza qualcosa. L'unico che si è salvato è un Goku Supersayan di IV° livello, forse perché in monofusione ma qualche graffietto lo ha pure lui.
Forse ci dovremmo unire e rivoltarci contro di Lui. Io credo che sarei un ottimo coordinatore, anche perché se non ritrovo le gambe, non posso fare molto altro. Ne discutiamo spesso, andarcene da questo luogo in cui siamo prigionieri. Il problema maggiore sorge, perché non sappiamo dove siamo di preciso e da che parte dovremmo andare per essere liberi, ma ovunque è meglio che qui. Alla fine siamo quasi tutti convinti, poiché sono pochi i giochi salvati dalle mani di Attila. Aspettiamo il segnale che ci dica che possiamo partire e, uno alla volta, ci avviamo. Qualcuno mi ritrova anche le gambe e, per quanto malferme, sono meglio di niente. Già m'immagino la faccia di Attila la mattina seguente e un sorriso mi appare sul volto.


Il mattino seguente...
"Mamma, dove sono tutti i miei giochi?" chiese un bambino gridando.
"Non lo so, tesoro" rispose la madre incredula da ciò che vedeva "La sensazione è che qualcuno sia entrato e li abbia rubati, o che abbiano messo le gambe e siano scappati. Come non capirli, anch'io fuggirei al loro posto."
"Me li hai nascosti tu! I giocattoli non possono andarsene da soli." recriminò il bambino.
"Ma, se potessero farlo, sono sicura che non vedrebbero l'ora di fuggire dalle tue manacce." chiuse corto la donna, anche se il mistero dei giochi scomparsi l'avrebbe perseguitata per tutta la vita.
  
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