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Autore: lunette864    29/04/2014    2 recensioni
Crossover tra Phoenix Wright Ace Attorney e due personaggi di A tutto reality: Duncan e Courtney ed è presente anche un nuovo personaggio, Natalie Mizuki, avvocato difensore.
Courtney Wallace, avvocatessa e collega di Natalie (dividono lo stesso studio), riceve la visita di un cliente di nome Bob Taylor. Mentre loro discutono per il caso nello studio, Duncan e Natalie si trovano a casa di quest'ultima per pranzare e aspettare il ritorno della collega. Courtney si trova coinvolta nell'omicidio del suo cliente e tocca a Natalie prendere le redini del caso e risolverlo insieme a Duncan, uno dei migliori procuratori del distretto.
Courtney inoltre viene accusata dell'omicidio dei suoi genitori, William ed Eloise Wallace accaduto 9 anni prima. Riusciranno l'avvocato e il procuratore a risolvere la faccenda insieme a Phoenix Wright e al detective Gumshoe? Oppure il colpevole riuscirà a farla franca come accadde nove anni prima?
Genere: Drammatico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dick Gumshoe, Franziska von Karma, Nuovo Personaggio, Phoenix Wright, Sorpresa
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Riprendo in mano i vecchi dossier dei casi. È passato così tanto tempo eppure rileggere tutti i dettagli mi tocca emotivamente allo stesso identico modo, i fantasmi del passato mi perseguitano allo stesso modo. Le cose non si sono aggiustate come io speravo che accadesse, l'unica cosa che sono riuscita a salvare per davvero è stata la vita della mia migliore amica, Courtney Wallace, ma a me che cosa è rimasto? Solo due misere cartellette con dentro degli insulsi pezzi di carta. Li butto a terra frustrata e mi alzo di scatto. Colpisco la scrivania con un pugno, per poi prendere un elastico e legarmi i miei lunghi capelli neri, mi danno troppo fastidio. Sospiro ripensando a tutto...

Era una ventosa giornata di Febbraio, ero in cucina con mio fratello, Duncan Nelson, a fare colazione con una tazza di caffè e un croissant alla crema. Quando ci incontrano, ci definiscono i “gemelli mancati”, abbiamo gli stessi capelli neri, gli stessi occhi azzurri e lo stesso sguardo sprezzante.

-Allora? Quanto zucchero metti?

-Io? Niente, lo sai che il caffè mi piace amaro.

-Natalie Mizuki, mi devi spiegare come accidenti fai a sorseggiare una bevanda del genere al naturale.

-Duncan Nelson, mi devi spiegare perché parli come un principino quando si tratta di riprendermi.

-Ah, niente di che, è troppo divertente.

-Mah, se lo dici tu.

-Come ti senti oggi?

-Di che cosa stai parlando?

-Sai benissimo a chi mi sto riferendo.

-A chi? Al tuo migliore amico? Al carissimo Miles Edgeworth? Beh, non ho alcuna intenzione di vedere più nulla legato a lui, nemmeno una misera fotografia!

-Sarebbe stato contento di sentire parlare la sua fidanzata in questo modo!

-Lo sarebbe stato, se non fosse bello e...morto. Doveva pensarci prima...prima di farlo, ecco. Senti ne dobbiamo proprio parlare?! Mi sono appena svegliata e...ed è passato appena un mese quindi non mi sembra proprio il caso di parlarne con così tanta leggerezza, ok?!

-D'accordo, d'accordo. Scusa ok? A volte non penso a quello che dico.

-Va bene, non preoccuparti. Beh, Court non viene?

-Non mi ha ancora detto niente, sai com'è.

-Per essere fidanzati, parlate molto poco.

-Preferisce passare alle maniere forti, sai com'è.

-Spero che non sia un doppio senso quello che percepisco nell'aria...

-Ma non è possibile che pensi a male ogni volta che apro bocca.- rispose Duncan sghignazzando.

-E il bello è che ci azzecco pure.

*Toc toc*

-A quest'ora può essere solo Courtney. Vado ad aprire.

Aprii la porta e davanti a me si presentò Courtney, una ragazza alta e magra, ma con le forme nei punti giusti, di origini ispaniche e con la pelle scura, con capelli castano chiaro e occhi neri, sono sempre stata un po' invidiosa del suo aspetto: i capelli neri e la pelle chiara non stanno molto bene insieme, sembri quasi un vampiro, inoltre sono bassina e in mezzo a Courtney e a mio fratello sono sempre sembrata una “nanuncola”, come loro stessi mi definiscono.

-Buongiorno, Natalie.

-Buongiorno, Courtney. Vieni, entra pure.

-Vi ho svegliati? Vedo che sei ancora in pigiama...

-No, ma ci sei andata vicino sinceramente.

-Ah, ciao Duncan. Ti credi tanto sexy a dormire senza maglietta?

-Oh, buongiorno principessa! Certo, lo faccio perché penso a te!

-Non lo ascoltare, se l'è tolta appena si è alzato e lo ha fatto perché aspettava te. In realtà dorme con un maglione addosso.

-Senti chi parla! Quella che dorme con una mega tuta in flanella di pikachu!

-E quindi? Io sto al calduccio, non sono così pazza da togliermi la maglietta appena sveglia!

-Potreste darci un taglio? Capisco che magari può sembrare una conversazione interessante ma non lo è! E Duncan, ti invidio quasi che con la finestra aperta tu non stia gelando.

-Ma figurati, principessa, sono uno focoso io! Natalie non guardarmi così!

-Ma diamine tu le istighi le persone. Comunque Courtney, qual buon vento ti porta qui a quest'ora? Di solito ti presenti verso le nove e mezza per venire a prendermi per il lavoro.

-Mi sono solo svegliata prima, tutto qui e mi andava di farvi compagnia così presto.

-Se lo dici tu. Dobbiamo andare così presto?

-No, tu no, devo vedermi con un cliente, ecco perché sono sveglia dalle otto.

-Alle otto?! Ma è pazzo?! Noi apriamo alle dieci!

-Lo so, lo so, ma che ci puoi fare? Ci sono quei tipi che “io alle dieci vado a lavorare, non ho tempo per pensare a queste faccende!”.

-Non ha tempo da perdere lui, ma ne ha per dare fastidio a te. La gente è pazza. A che ora devo venire quindi?

-Vieni alla solita ora, così nel frattempo do anche una ripulitina all'ufficio, è piuttosto malconcio.

-Non lo puliamo da così tanto tempo? Alla faccia.

-Comunque sia, Duncan, spero di non dover trovare te al banco dell'accusa contro questo tizio, è uno tosto e ho come l'impressione che possa vincere tu.

-Oh, dolcezza, allora non aspetto altro.

-Ma perché dovete parlare di lavoro e rivalità già a quest'ora? Certo che per essere una coppia siete proprio strani.

-Beh, anche tu eri insieme a un procuratore.

-Courtney!- gridò Duncan facendo un cenno verso di me.

-Ah, sì, scusa, non volevo offendere.

-No, tranquilla è tutto a posto, in fondo è la verità, no?

-Ma tu...stai bene?

-Io? Sì, sì tutto bene. Beh io, vado a prepararmi, ok? Ah e non litigate anche per questo fatto, davvero sto bene.

Me ne andai di scatto, molto bruscamente e andai in camera mia. Presi i miei soliti jeans blu scuro, abbinandoli con una maglia color vinaccia con una giacca di pelle nera. Fissai tutto il corredo che avevo buttato sul letto, pensando a Miles, a come si suicidò per le sconfitte causate da Phoenix Wright, a come si sentì usato nel caso SL-9 e a come si sentì tradito da Von Karma per il caso DL-6. Ma me non pensò, quando si uccise non pensò a me. Io avevo bisogno di lui, ma forse lui non aveva davvero bisogno di me, ecco perché se ne era andato via per sempre. La carriera prima di tutto, no? Trattenendo le lacrime, mi vestii in fretta e furia e uscii dalla stanza, andando a sbattere contro Duncan.

-Oh, scusami.

-Ah, tranquilla è tutto a posto.- poi si avvicinò e mi sussurrò:

-Se non vuoi far vedere che stai piangendo, ti devi impegnare un po' di più. Tranquilla, sai che con me puoi sfogarti.

-Non...non importa, davvero. È una cosa passeggera, so che passerà, deve. È...È normale che ora stia così, no? Ma davvero mi riprenderò, non guardarmi come se fossi un cane bastonato, ti prego mi irrita.

-Non ti agitare, volevo solo essere gentile. Ed essere un fratello migliore.

-Tu lo sei, solo è un brutto periodo per me. E poi sei molto più gentile di me e...mi batti su tutti i fronti.

-Ehi ma adesso i doppi sensi li tiri fuori tu! Ah ah questo è lo spirito giusto!

-Ma che accidenti...Duncan! Ma sei una cosa impossibile!- urlai ridendo di gusto.

-Beh stai ridendo, è già qualcosa, non credi? - mi rispose facendomi l'occhiolino.- ora è meglio che vada a vestirmi anche io, mi cercano in procura.

-Caso importante?

-Chi lo sa, sono tutti pazzi lì te lo dico io.

-Tutti? Anche tu?

-Io sono il primo, dolcezza, lo sai. Adesso che intenzione hai? Quella di girarti i pollicini finché non arrivano le dieci? Sono solo le otto e mezza, sai com'è.

-Credo che andrò a fare la spesa, se non la facessi io credo che saremmo morti di fame da tempo.

-Ah ah, ne sono sicuro anche io. Beh divertiti allora.

Due ore dopo

“Cavolo, è tardissimo! Dovevo essere in ufficio mezz'ora fa! Accidenti proprio adesso doveva esserci tutta questa coda? Oh, Courtney mi ammazza...ma che accidenti?!”

Vidi volanti della polizia davanti alla porta dell'ufficio e corsi per controllare che cosa ci fosse che non andava e incontrai il detective Dick Gumshoe, il vecchio braccio destro di Miles e detective che si occupa della squadra omicidi, lo guardai e chiesi affannatamente:

-Detective! Che cosa sta succedendo?!

-Oh, ciao Natalie. Non te lo hanno detto?

-Come facevano a dirmelo sono appena arrivata! E poi chi mi deve dire cosa?!

-Oh, suppongo che lo debba fare io allora. Courtney è stata arrestata.

-C-COSA?! Courtney arrestata?! Ma mi prendi in giro?!

-No, ovviamente. Mi dispiace. È sospettata di omicidio.

-Omicidio?! Ma lei non farebbe male a una mosca!

-Lo so, ma...ci sono delle prove contro di lei...

-Non poteva andare peggio di così...che giornata di merda. Comincio a non sentirmi tanto bene...meglio che mi vada a sedere da qualche parte...

-Faresti meglio ad avvisare anche Duncan, prima che lo scopra dal procuratore che si occupa del caso.

-Penso sia la cosa migliore da fare.

Presi il telefono, cercai nella rubrica il numero di Duncan e telefonai. Ma non rispose.

-Ma porca miseria in tutti i momenti in cui non poteva rispondere, doveva farlo proprio adesso?! Ok ho capito, lo raggiungo in procura. Detective, ne possiamo parlare dopo in commissariato?

-Certo, vi aspetto lì.

Salii nuovamente in macchina e premetti l'acceleratore per arrivare in procura nel minor tempo possibile. Come una pazza, feci tutte le scale a piedi perché l'ascensore tardava ad arrivare e raggiunsi il sedicesimo piano con l'affanno e il sudore che mi colava dalla fronte. Bussai incessantemente alla porta del suo ufficio in attesa di risposta.

-Un attimo! Un attimo! Arrivo, datemi il tempo! Ah, Natalie, sei tu. Che accidenti hai? Sei tutta sudata e affannata, che diamine!

-*Pant* D-Duncan...tu *pant* non hai la minima *pant* idea di quello che sta succedendo.

-Prego? Non ti seguo...

-Non ci girerò attorno: Courtney è stata arrestata per omicidio, dobbiamo andare in commissariato.

-COSA?! MA SONO PAZZI?!

-Non sei l'unico che l'ha pensato...dai andiamo.

-Certo! Non c'è tempo da perdere, dobbiamo capire che cosa cazzo sta succedendo!

   
 
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