I personaggi di questa ff non
mi appartengono, sono proprietà del Kishimoto sensei!!!
Ovviamente! E quindi ecco il…1019283…no non esageriamo….tributo a Sasuke ^__^ P.s.: l’ho scritta mentre
scleravo contro Sasuke, in realtà sembra più un tributo
anche a Itachi, è scritta interamente sull'onda della follia momentanea…beh, Buona Lettura!!! ATTENZIONE! SPOILER PER CHI LEGGE IL MANGA
ITALIANO O SEGUE L’ANIME ITALIANO!!!! E mi raccomando,
ricordatevi di lasciarmi una recensione per farmi sapere com’è!
Il patto era di poterti
uccidere finché io non mi fossi presa Itachi.
Io che sono la morte.
Non c’erano
ragioni per farlo, non c’erano ragioni per farti odiare.
Prima non c’era motivo.
Ma adesso lui è morto e io vorrei farti a pezzi, ma non
posso proprio perché lui è morto.
Ridicolo, e dire che adesso avevo un motivo per
odiarti.
Lui era in vita, ti potevo uccidere, ma non volevo
farlo. Lui è morto, per mano tua, e io non posso più ucciderti. C’è di mezzo
quella promessa, c’è di mezzo quel patto, e c’è ancora dannatamente di mezzo
qualcos’altro.
Lui ti voleva bene sopra ogni altra cosa, se ti
togliessi la vita il suo sacrificio andrebbe perduto.
Per Itachi, non posso
ucciderti. Per lui che mi ha fatto fare quella
promessa quando venni a prenderlo, tanto tempo fa.
Tuo fratello era un bastardo, mi ha
fatto giurare di non prenderti dopo la sua morte.
Ti sembra strano che la morte
apprezzi un essere umano? Provo ammirazione per lui. Un diavolo che ha lasciato
tutto indietro, un diavolo che ha ucciso in una sola notte di luna il suo
stesso sangue.
E piangeva mentre lentamente portavo via il respiro al
suo Clan, dopo che lui aveva inferto l’ultimo colpo.
Quando sei nato, in questo stesso giorno, non capivo perché avrei
desiderato ammazzarti. Non ho dote di veggenza, sono
solo la morte. Lui invece sapeva già tutto.
Tuo fratello era un bastardo, aveva
intenzione di proteggerti con qualunque mezzo.
Sapeva che mi avrebbero
affascinato questi agrodolci giochi umani, e che mi sarei fermata ad osservare la
sua dolorosa vita, costantemente sporcata di rosso.
Quanto vorrei piegare quel
tuo collo candido, Sasuke. Mi hai portato via il mio piccolo divertimento, il
giovane mortale che non mi temeva.
E adesso tendo la mia mano verso di te pronta a
sottrarre gli ultimi battiti del tuo cuore. Sono la morte, disposta a infrangere una sciocca promessa di tanto tempo fa.
Ma non lo farò.
Anche se vorrei,
tanto, poterti portare via adesso, non lo farò. Perché
nonostante tutto il mio odio tu devi restare qui, in questo mondo.
Devi restare per quella
persona che si scortica le mani ogni santo giorno, allenandosi
duramente, che guarda piangendo una foto sul comodino, che spesso pensa a un’altra
promessa…Che ancora spera di riportarti indietro.
Sai Sasuke, neanche Naruto ha paura di me. È una cosa
che apprezzo enormemente.
La mia mano si ferma a pochi centimetri
dal tuo petto algido e scolpito nella fatica. Sei salvo
grazie ad Amore, un altro bastardo, che in qualche modo riesce sempre a
bloccare il mio polso. Ironico, salvato da un sentimento che tu hai
sempre distrutto in coloro che l’hanno provato per te.
Amore, che ancora oggi si agita nel bambino che
strinse la mano di Naruto, sorridendo, e che ancora si rifiuta di farsi
distruggere da me, o da te, Sasuke.
Vivi, Sasuke.