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Autore: Wisy_    04/05/2014    0 recensioni
La gente in strada faceva un gran casino e anche tanto baccano ma nonostante ciò, Naruto come al solito dormiva molto tranquillamente. 
Ad un tratto si sentirono alcuni battiti alla porta così ,anche se ancora molto stanco si alzò con gli occhi ancora un po’ chiusi e andò ad aprire. Si ritrovò di fronte una signora dai capelli lunghi di colore rosso e lisci come la seta con una molletta di lato, una corporatura alta e magra, come fosse un’indossatrice , delle gambe diritte e snelle. Aveva un viso tondo, degli occhi che sembravano contenere l'oceano ed era particolarmente carina. 
Cosa succederebbe se una persona cara a Naruto non fosse mai morta e tornasse da lui dopo tanti anni?
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kushina Uzumaki, Naruto Uzumaki
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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UN BELLISSIMO INCONTRO
 
Al Villaggio della Foglia, quel giorno, c’era un sole molto persistente anche se a momenti coperto da piccole nubi . La gente in strada faceva un gran casino e anche tanto baccano ma nonostante ciò, Naruto come al solito dormiva molto tranquillamente. 
Ad un tratto si sentirono alcuni battiti alla porta così ,anche se ancora molto stanco si alzò con gli occhi ancora un po’ chiusi e andò ad aprire. Si ritrovò di fronte una signora dai capelli lunghi di colore rosso e lisci come la seta con una molletta di lato , una corporatura alta e magra, come fosse un’indossatrice , delle gambe diritte e snelle. Aveva un viso tondo , degli occhi che sembravano contenere l'oceano ed era particolarmente carina. 
Questa osservò Naruto con occhi un po’ sconvolti a causa del pigiama che il ninja indossava assieme al suo cappellino. Naruto rimase incantato e ad un certo momento arrossì dopo aver finalmente focalizzato l’accaduto, a fatica le chiese il nome ma la dolce signora le rispose che non poteva rivelare la sua identità finché non sarebbe giunta l’ora di andare. 
Il ninja non capiva cosa ci facesse li quella donna così senza stare li a pensarci su glielo chiese. La donna con gran fretta trovò una scusa, gli disse che aveva il compito, datole dal quinto Hokage, di controllare se tutto fosse in perfetto ordine. Naruto non le fece neanche spiegare il perché che già era diventato rosso come un pomodoro in viso. La donna lo guardò sorridendogli per l’imbarazzo che il giovane provava. 
La fece accomodare e con la scusa di dover andare in cucina a preparare del the, avviò la moltiplicazione del corpo in un angolo in cui la donna non potesse vederlo, in modo che le sue copie potessero andare a riordinare, divenendo invisibili. 
Quando tornò, si era scordato del the , difatti la signora glielo chiese e lui con un sorriso si precipitò in cucina a prepararlo, la signora era davvero divertita dalla goffaggine del giovane. Successivamente lei con la scusa dell’ordine del quinto Hokage , gli chiese di guidarla nella sua stanza da letto. Giunta nella stanza ella vide un dipinto ancora non finito, li accanto c’era un pennello, lo prese, poi diede qualche schizzata fino a che non lo completò. Naruto stava ancora salendo le scale e giunto nella stanza vide il dipinto e ne rimase estasiato perché lui non era mai riuscito a finirlo e lei con un colpo di bacchetta magica aveva realizzato un capolavoro. Andò vicino a lei la guardò negli occhi e la ringraziò, poi fece per abbracciarla e non appena le loro braccia si sfiorarono Naruto sentì il calore di una persona molto vicina a sé, come se ad abbracciarlo fosse stato un suo famigliare. 
Anche la donna era molto sconvolta da quel abbraccio, ma non appena si allontanarono tutto sembrava non aver più tanta importanza. Naruto, dopo averle fatto controllare il resto della casa, le propose di fare una passeggiata al di fuori del villaggio, per passare la giornata.
Accettò la sua proposta. Durante la passeggiata Naruto si era accorto che lei non era una Shinobi mandata dal quinto Hokage dato che se lo fosse stata davvero avrebbe risposto di no alla sua proposta; quella testa quadra già aveva pensato male. Pronto a smascherare la presunta spia ad un tratto si girò verso di lei e l’attaccò con un rasengan. La signora aveva percepito dopo tutte quelle domande che le erano state fatte e a cui lei non aveva risposto pienamente, che al giovane erano sorti un po’ di dubbi, difatti si era già preparata ad un suo improvviso attacco. A quel punto Naruto aveva sferrato il suo rasengan ma, la furba donna intuendolo si era già preparata una tecnica difensiva. Durante lo scontro tra queste due potenti tecniche gli occhi dei due si incrociarono, il ninja ebbe la sensazione di star lottando con qualcuno che non gli avrebbe mai fatto del male, mentre lei aveva trovato una risposta alla domanda che si era posta . 
Alla fine il giovane si era ritrovato con la mano bloccata mentre la misteriosa donna con gran stupore aveva sentito, attraverso la sua mano, una forza sovrumana. Infine si chiarirono e Naruto le chiese scusa. A mezzogiorno quando tornarono a casa assetati dal sole lei gli chiese:
- Senti, Naruto ti vorrei preparare qualcosa di molto speciale, se me lo permetti.- e lui immediatamente le domandò cosa volesse preparare.
-E' una sorpresa , ma sono sicura che la gradirai.- le rispose la donna, che si faceva sempre più misteriosa.
-Sono sicuro che sarà di mio gradimento dato che mangio di tutto.
La signora accennò sulle labbra un sorriso, poi si mise a lavoro. Nel frattempo Naruto affilava i suoi kunai e raffinava la tecnica del rasengan superiore. Quando la signora ebbe finito apparecchiò la tavola e si misero a mangiare. Appena si sedette il naso del giovane ninja percepì un odore magnifico e delicato, la signora le aveva preparato il suo piatto preferito : il ramen. Tanti furono i ringraziamenti fatti alla signora per quel piatto fumante. Dopo il pranzo, fecero un riposino, successivamente si erano fatte le quattro. La donna per rimediare alla passeggiata finita poi con uno scontro propose al giovane di fare un pic-nic anche per conoscersi meglio dato che avrebbero dovuto passare quella giornata insieme. Il giovane non poté rifiutare la proposta, perché voleva conoscere meglio quel mistero in carne ed ossa. 
Giunsero nel bosco e la signora chiese a Naruto che avrebbe voluto fare il pic-nic un po’ più in la, dove già sapeva che sorgeva una bellissima cascata sgorgante un’acqua cristallina e un prato molto esteso e pieno di fiori. 
A Naruto parve una buona idea. Giunti lì misero la tovaglia e si sedettero. La signora chiese al giovane ninja di rivelarle il suo carattere e le sue qualità.
Ovviamente Naruto davanti a quella richiesta cominciò a straparlare delle sue non buone ,ma buonissime qualità:
-Io ho tante buonissime qualità tra cui la mia super forza sovrumana e la mia strabiliante modestia.- dopo questa frase Naruto chiese a sua volta le sue buone qualità.
La signora gli rispose:
-Io naruto ho il tuo stesso carattere.-
-In che senso , mi potrebbe spiegare?- le chiese dunque il giovane.
-Anche io come te , sono molto impulsiva, mi piace parlare di me come fossi un supereroe, ma quando viene il momento di combattere riesco sempre a finire gli incontri con gran soddisfazione perché so di aver dato il meglio di me, e se durante gli incontri mi trovo in difficoltà penso sempre che tutto ciò che sto facendo lo faccio per me e per i miei amici.-
Questa risposta, fece sovrano il silenzio tra i due, ma ad un tratto Naruto pensando a tutto ciò che la donna aveva detto e ci si rivide pienamente così per cambiare discorso prese il pane poi le chiese se le piaceva la marmellata alle fragole. La donna rispose di si così Naruto la spalmò sulla fetta di pane e gliela porse. La signora prese il pane, poi disse in modo ironico:
-Che gentil uomo che ho conosciuto. Naruto imbarazzato, si mise una mano dietro la testa e sorridendo le disse:
-La ringrazio ma non penso proprio di essere un gentil uomo, mettiamola così se io sono un gentil uomo lei è una gentil donna .
-Che adulatore!- esclamò e si mise a ridere, così come Naruto.
-Sai tante persone mi avevano parlato male di te, ma io ero convinta che tu eri una persona onesta e combattiva.- aggiunse poi.
-La gente non mi capisce e giudica in base alla mia natura di forza portante, quando io in realtà non avrei mai voluto essere la volpe a nove code.- rispose il ragazzo, abbassando il capo.
-Secondo me la gente non può neanche immaginare la tua sofferenza.- gli alzò il viso e gli sorrise con fare materno.
Naruto cambiò subito discorso, parlare della volpe a nove code lo toccava profondamente dato che gli faceva venire in mente i suoi genitori.
-Le posso proporre di fare un giro in bici?- Era così occupato a darle del lei che si era dimenticato che con loro non avevano portato le bici. 
Lei si accorse della mancanza delle bici ma accettò lo stesso.
-Aaah, che sbadato! Dovremmo tornare in città a prenderle perchè non le abbiamo portate con noi!- face notare il ragazzo.
Lei vedendo il viso del giovane intristirsi avviò una tecnica con la quale fece apparire due bici. Naruto era sempre più meravigliato dalla signora, le fece anche segno di salire in sella per poi fare una gara a chi riusciva ad arrivare per primo alla cascata. Il ragazzo crebbe di essere arrivato, anche se era appena partito. Infatti era dentro una tecnica illusoria. Quando capì di essere finito in un tranello fece anche lui una tecnica per uscire dall’illusione. Uscito da essa si sentì un po’ stordito ma continuò lo stesso la gara. La signora era stata scorretta nella gara,ma continuò lo stesso. Alla fine giunsero entrambi allo stesso tempo, Naruto non aspettò un minuto di più per dirle che si era comportata scorrettamente, mentre la signora si giustificò dicendo:
-Volevo vedere cosa avresti fatto se io avessi barato.-
Naruto scoppiò a ridere, pensando che ciò che aveva detto la signora non era vero. La donna infastidita con una tecnica lo rese uno gnomo, lui di conseguenza scoppiò a piangere come un bambino mentre la signora davanti a quella scena nonostante volesse contenere le risa, cadde sul prato iniziando a ridere a non finire. Dopo un po’ lo rese di nuovo un umano e il giovane mise il broncio. 
La signore gli propose di tornare a casa dato che stava scendendo la notte, il giovane ancora con il broncio cominciò a camminare con le braccia conserte. La donna misteriosa per smuoverlo un po’gli mise un braccio dietro la schiena facendolo arrossire. Durante il viaggio Naruto le confessò di aver passato una splendida giornata, la signora disse che anche lei si era trovata molto bene.
Arrivarono a casa alle otto e mezza. Naruto aprì la porta e signora rimase sull'uscio fece un sorriso e il ragazzo rimase ad osservarla. La donna non aspettò neanche un secondo per portarlo verso di sé, abbracciarlo con tutta la sua forza, le scesero dai suoi splendidi occhi delle lacrime che bagnavano appena il viso tondo e liscio di Naruto. Appena si allontanarono Naruto si sentì confuso, ma nonostante ciò rimase in silenzio per godersi quel momento così dolce. Lei gli accarezzò il viso con tanta delicatezza che Naruto rimase ghiacciato, neanche il sole sarebbe stato capace di scioglierlo.
Lei gli disse piangendo:
-Per me Naruto è giunta l’ora di andare. Mi mancherai tanto...-
-Anche lei mi mancherà, ma ora mi potrebbe dire il suo nome?-
Lei balbettando gli disse:
-Io mi chiamo... Kushina.-
E solo in quel momento capendo tutto, l'abbracciò con tutte le sue forze facendola ridere. Sentiva le lacrime negli occhi che lentamente colavano verso le sue gote. Aveva passato una giornata con la persona che per lui era la più importante: sua madre.

Questa è la mia prima storia spero vi sia piaciuta alla prossima!
  
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