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Autore: Patrice Walsh    05/05/2014    9 recensioni
Sapeva che l'amavo e lo sapevo io. [...] Per lui non ero altro che un'amica di letto, il mio letto, quello su cui aveva fatto l'amore con me e sussurratomi che mi amava.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jenna Hamilton, Matty McKibbean
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Amici di letto







 
Era stata una di quelle morbose giornate scolastiche, in cui non sai se sia meglio sprofondare sotto le lenzuola, coperti fin su la fronte, o affrontare il toro per le corna. Sbuffai e, nel medesimo istante in cui mi concedetti un attimo di respiro, qualcuno bussò alla porta che, dalla mia camera, dava sulla terrazza.
Quel qualcuno, Matty McKibben, avanzò prepotente nella mia stanza, con la stessa irruenza con la quale era entrato nella mia vita e, diciamocelo, anche dentro di me. Non che non mi piacesse, sia chiaro, ma Matty ultimamente sembrava essere tornato quello di una volta, quello che al campeggio estivo mi aveva guardata, annusatosi le ascelle dal nervosismo della prima volta, la mia, non certo la sua e, mi aveva scopato, come solo lui sapeva fare. E ammetto che non fu un granché. Ma la frenesia di desiderarci l'un l'altra venne dopo, quando iniziammo a frequentarci in segreto, a perlustrare a fondo l'uno il corpo dell'altra, respirandolo, assaggiandolo, amandolo. Ed io di lui amavo tutto. Il taglio degli occhi, le labbra e le spalle, così larghe da avvolgermi in un abbraccio tanto forte da non darmi nessuna via di scampo. Quando facevamo sesso ero sua, di nessun altro.
Matty possedeva ogni parte di me, dalla mia intimità, alle mie labbra ansimanti sul suo corpo sudato al contatto col mio, sino al cuore. Sapeva che l'amavo e lo sapevo io, ma, dopo essere finita a letto con Collin, non mi restava che quello.
Sesso. Sesso. Sesso.
Per lui non ero altro che un'amica di letto, il mio letto, quello su cui aveva fatto l'amore con me, sussurratomi che mi amava. Ma quel passato, per quanto bello potesse essere, non era più il mio presente. Il mio presente era una commistione di baci, un rincorrersi di lingue ansanti alla ricerca di emozioni nuove, eccitanti. Fu una spinta più profonda delle precedenti a riportarmi alla realtà, se realtà poteva considerarsi essere dominata dal ragazzo più sexy di tutto il liceo.
"Tutto bene... Jenna?" Domandò, corrucciando le sopracciglia in un cipiglio buffo e tenero al tempo stesso. Spingeva con una tale intensità che quasi crebbi di svenire, preda delle sue mani, grandi abbastanza da stringermi tutta, palparmi a dovere, cercando nuove particolarità del mio corpo.
 "Sto bene." Mi limitai a sussurrare sulle sue labbra, riprendendole in un ulteriore bacio, ricominciando quella caccia al tesoro con la sua lingua, come se un bacio di quel tipo implicasse provare qualche nuova sensazione, finora sconosciuta. Sentirlo a contatto con la mia pelle mi faceva rabbrividire e avvampare ogni volta, nonostante conoscessi Matty da più di tre anni. Sussultai sentendo che era venuto, sorridendo divertita per l'espressione contratta del suo volto. Labbra schiuse, occhi semiaperti dal piacere, e un leggero accenno a un sorriso sbilenco. Conoscevo a memoria ogni sua mossa, ogni singola parte del suo corpo, dalla punta dei capelli, scendendo rapida con lo sguardo lungo quegli addominali che avrebbero eccitato qualsiasi donna.
Mi ricadde, come mio solito, sul suo membro, ed io alzai le sopracciglia, contraendo le labbra in una smorfia di assenso. Se ne accorse.
 "So di piacerti, Hamilton. Ma quando mi guardi così mi fai paura."
Stava ridendo ed io con lui. Passai una mano tra i suoi ricci, protraendomi per baciarlo ancora. Fu un bacio semplice, a stampo, ma ebbi l'opportunità di assaporare le sue labbra ancora una volta, prima di salutarlo. Era quello in modo in cui se ne andava, così come veniva. Senza proferir parola, solo... baciandomi. Ed io ricambiavo.
In fondo era quello il prezzo per aver acconsentito ad offrirgli il mio corpo come valvola di sfogo dagli studi, dagli affetti e dal resto del mondo.
"Ci vediamo a scuola." Disse sulla soglia della porta che dava sulla terrazza, portandosi le mani in tasca e scomparendo prima che io potessi dire qualcosa. Ma non dissi nulla.
Riafferrai il computer, portandomelo sulle gambe e continuando a condurre la normale vita di un'adolescente in preda ad una crisi ormonale.
 
Sono Jenna Hamilton, quella ragazza, ma di chi io sia è qualcosa che sfugge persino a me.











NOTE D'AUTORE:
Ehilà! Eccomi tornata con una nuova fanfiction, questa volta scritta su "Diario di una nerd superstar".
Spero che vi sia piaciuta e che possiate sorridere nel leggerla, commentando positivamente o negativamente se lo ritenete necessario affinchè io possa migliorare.
Se volete leggere altro di me, vi lascio qui il link della mia prima fanfiction What you wanted, basata sul libro "Colpa delle stelle" di John Green.
Grazie per esservi fermati a leggermi.
Alla prossima!

- Patrice Walsh
   
 
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