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Autore: giulietta smiley    05/05/2014    3 recensioni
Parigi Post-Restaurazione (1830) : La storia narra di un amore tra una ragazza povera, costretta a prostituirsi per procurarsi da vivere per lei e per il fratellino, e di un ragazzo ricco ma che vuole fare la differenza per il bene del popolo francese e si metterà a capo della rivoluzione giovanile .
I personaggi non sono di mia invenzione ma presi dal romanzo di Victor Hugo : Les Miserables ( Eponine ed Enjolras ).
SPOILER:
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Rimango fedele al finale della storia originale.
Genere: Sentimentale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Enjolras, Eponine, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Sono sempre solita stare sola, non ho molti amici e quei pochi che ho non li vedo da molto tempo. La vita qui, per la gente come me è difficile. Sono costretta a vendermi per avere abbastanza soldi per dare da mangiare a me e mio fratello e darci un tetto dove vivere. Certe volte vorrei veramente smettere di vivere, se questa può sempre chiamarsi vita. Passo spesso sopra il Pont Notre Dame e penso sempre a come sarebbe bello lasciarsi cadere tra le acque del Senna . Nel momento in cui mi butto non penserei più a niente se non al fatto che finalmente lascio questa misera città e andrei in un posto sicuramente migliore...

Ma poi penso a Gravoche, non posso lasciarlo solo. Eʼ mio fratello e ho promesso a mia madre che mi sarei presa cura di lui. Quindi mi ritrovo qui in questo vicolo, aspettando che qualcuno mi paghi per “divertirsi” un pò con me... chi per qualche ora, chi per una notte intera. Lʼimportante è che mi paghino.

Proprio mentre pensavo che questa notte sarebbe andata a vuoto, vedo avvicinarsi un signore alto e molto robusto.

“ Ciao piccola, quanti anni hai ? ”

“ Cosa importa di quanti anni ho ? Non mi pare che di solito si fanno molti problemi per questo ...”

“ In effetti hai ragione, lʼimportante è che fai bene il tuo lavoro” mi dice con un ghigno.

“ Ce li hai i soldi ? ”

“ Prima vediamo come ti comporti, se fai la brava ti pagherò...”

“Mi dispiace ma io prima voglio i soldi ...”

“E io ti dico che li avrai dopo se farai come ti dico ! ” dice e subito dopo mi prende i polsi e mi spinge contro il muro.

“ No ! Lasciami subito ! ” Cerco di scappare ma lui è molto più forte di me e inizia a strapparmi i vestiti.

Io inizio ad urlare ma a quellʼora e in un posto simile sapevo che non sarebbe venuto nessuno a salvarmi.

“FERMO !”

Eʼ lʼunica cosa che riesco a sentire perchè dalla paura svengo e cado a terra.

Ricordo solo lʼasfalto freddo e ruvido sul viso, ma subito dopo una morbida e calda mano che mi accarezza il volto con molta delicatezza.

Quando mi risvegliai, non capii subito dove mi trovavo ma poi riconobbi i tavoli e lʼarredamento: mi trovavo nellʼ ABC Cafè. Dalla finestra vidi la luce del sole quindi suppongo di aver dormito li per delle ore. Ma come ero finita al Cafè ?

Mi alzo e mi siedo sulla panca che probabilmente era stata usata come “letto” dato che eralʼunica cosa che poteva essere usata come tale in un luogo come quello e noto una figura dallʼaltra parte del bancone. Non ero sola ...

“Chi sei ?” chiedo con la voce tremante per la paura e perchè mi faceva male la gola dopo aver urlato prima.

“Tranquilla, non voglio farti del male.Ti ho portata qui perchè era il posto più vicino checonoscevo e avevo le chiavi .”dice

“Aspetta...Io ti ho già visto da qualche parte...”

“Eʼ possibile, mi avrai sentito protestare da qualche parte in giro per la città” dice sorridendomi.

“Ma certo tu sei quel ragazzo di cui tutti parlano! Il giovane rivoluzionario”

“Non pensavo di essere così popolare, ma è un bene. Vuol dire che la protesta si sta diffondendo. Comunque il mio nome è Enjolras.”

“Il mio nome è Eponine. Oh scusami ! Non ti ho ancora ringraziato per avermi salvato la vita...” rispondo molto imbarazzata.

“Non ti devi preoccupare. Mi sembra naturale salvare una ragazza in pericolo”

“Non tutti la pensano come te in questi ultimi tempi ...”

E in effetti è così: In questi ultimi anni di miseria la gente non si aiuta più a vicenda e ognuno pensa a se stesso. Ma questo ragazzo no ...

“Eʼ anche per questo che protesto. Voglio una Francia di nuovo unita” mi rivela col tono convinto.

“ Senti, non so se te ne sei accorta ma in questo momento indossi soltanto una coperta che ho trovato qui perchè il vestito che indossavi prima era tutto rotto e ...”

Mi guardo e mi rendo conto solo adesso che sono completamente nuda e che ho solamente questa coperta di lana che mi prude dappertutto.

“Oddio !” grido e mentre mi alzo dalla panca, scivolo per terra. Dovevo aspettarmelo da impacciata come sono.

“Va bene, adesso calmati.Vieni da me e ti do dei vestiti nuovi da metterti, ok ?” mi dice mentre mi porge la sua mano per rialzarmi.

Mi tolgo i capelli arruffati dal volto e mi ritrovo il suo viso a pochi centimetri dal mio.
I suoi occhi di un marrone talmente profondo che danno i brividi. I suoi capelli color dellʼoro e i riccioli che viene voglia di accarezzarli.
Ha una guancia gonfia e arrossata e un polso fasciato. Deve aver fatto a pugni per causa mia. Perchè lo ha fatto ? Io non sono nessuno per lui ...
Finalmente riesco a tornare con i piedi per terra: 

“Perchè lo fai ? Perchè mi aiuti ? Sai che sono ...”

“Una ragazza che ha bisogno di aiuto ?”

“Stavo per dire prostituta. Perchè vuoi aiutarmi ? Dopo tutto sono io che ho scelto di fare questo “lavoro” e questa vita...” dico mentendo anche a me stessa.

“Io non credo che tu volevi fare questo nella vita. Non è colpa tua se il Re non si rende conto di quanto stiamo soffrendo. Quindi perchè non accetti il mio aiuto ?”

“Non potrei comunque accettare. Mio fratello Gavroche mi starà aspettando a casa e si starà chiedendo perchè non torno.”

“Gavroche hai detto ? è un bambino piccolo di su per giù 10 anni biondo con gli occhi azzurri ?” mi chiede allʼimprovviso.

“Si ... ma come fai a saperlo ? Lo conosci ?” chiedo sorpresa.

“Certo che lo conosco! Lui sgattaiola di qua e di la insieme ad altri bambini del posto e mi da molte informazioni utili per la mia protesta ! Ovviamente lo pago per ogni informazione che mi da ”

“Ecco da dove provengono tutti quei soldi ! E io che credevo li rubasse ! Ma perchè non me ne ha mai parlato ?”

“Perchè sono io che gli ho detto che deve essere il mio informatore segreto, deve avermi preso alla lettera...”

“Comunque stanno le cose io devo tornare a casa adesso” mi impunto e mi avvio verso la porta.

“Aspetta non puoi uscire con solo questo addosso! Farai la stessa fine di prima conciata in questo modo !”

Mi arrendo. Aveva ragione, come potevo andare dallʼaltra parte della città con solo una coperta addosso senza che nessuno lo notasse ? Ma che mi era preso ? In questo modo non faccio altro che sembrare una stupida . Mi da la sua giacca in modo tale che possa coprirmi un pò di più e ci incamminiamo verso casa sua.

 






Angolo autrice :
Per favore continuate a seguirla e se volete recensite ! =) Fa sempre piacere ricevere critiche ( sia positive che negative ) ;-)  

   
 
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