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Autore: i want to meet a vampjre    05/05/2014    2 recensioni
"Cosa dipingi?" chiesi cercando con lo sguardo Charlie.
"Quello che la mia mano vuole, paesaggi, edifici, ritratti... ragazze" la sua voce era talmente vicina al mio orecchio che sentivo la sua barba sulla mia guancia. "Te ne posso mostrare qualcuno se vuoi" si allontanò cercando il mio sguardo.
Sorrisi cortese. "Quando vuoi" ricambiai il suo sguardo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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                                                                        "Primo ultimo."






Sono Emma Howser. Ho 18 anni. Sono sveglia nel mio letto. Ho fame. Sono nata vicino Cardiff e ora abito a Londra con Charlie... Devo alzarmi.


"Nuovo incidente sulla statale 57, le due auto andate a fuoco, nessun.." spensi la tv. 
"Buuongiorno" entrò Charlie pronta già per affrontare il nostro ultimo anno di scuola.
"Come fai ad essere così felice e sorridente?" sussurrai guardando la mia tazza ancora piena di latte e choco pops.
"Emma, alza il culo da quella sedia e vai a prepararti. Hai 10 minuti" Charlie mi tolse subito la tazza da sotto gli occhi e buttò tutti il contenuto nel lavandino.
"Volevo solo fare colazione..." trascinai il mio corpo fino alla mia camera dove mi buttai a peso morto sul mio comodo e morbido letto.
"Tic tac, tic toc" gridò Charlie dalla cucina. Guardai il mio armadio aperto non trovando nulla di carino da mettermi il primo ultimo giorno. Che cosa strana precedere la parola 'ultimo' da 'primo'. Primo ultimo giorno di scuola. 

Mi infilai dei normali jeans chiari, con delle converse bianche sotto. "Charlie che maglia metto?" gridai per farmi sentire.
"Non puoi far scegliere a gli altri ciò che devi scegliere tu, mia cara" Charlie vaffanculo.
Alla fine optai per una maglia, altrettanto semplice, dell'hard rock di Londra. Sistemai due quaderni e due inutili penne nella borsa nera e tornai in cucina dove Charlie mi guardò male da capo a piedi. "Non dovevo scegliere io?" sospirò lerggemente e dopo aver chiuso la porta ci avviammò per affrontare quel insulso primo ultimo giorno di scuola.

"Charlie! Cos'hai fatto quest'estate?"
"Non ti sei fatta sentire per niente!"
"Sei sparita!"
"Quanti ragazzi ti sei fatta?!" tutto rivolto a Charlie.
Io e Charlie siamo migliori amiche da tempi immemori ormai, siamo praticamente cresciute insieme. So tutto di lei, e non la giudicherò mai. Si, porta a casa molti ragazzi, e si a volte, non uno a sera, ma se lei è felice, perchè dovrei giudicarla? Io sono il suo esatto opposto. Odio il mio corpo, odio soprattutto dover curare il mio abbigliamento, o i capelli, o le unghie. Ho sempre le auricolari alle orecchie, e non ho molti amici in confronto a gli altri. Forse è proprio questo che ci tiene legate. Non siamo quelle amichette  troppo uguali che dopo una settimana si odiano a morte.

La prima ultima campanella si fece sentire da tutti in cortile e i bidelli ci obbligarono ad entrare. 
Prima ora: Matematica.
Il professor Simmons, il vecchio professor Simmons, il cui viso portava i segni degli anni entrò in classe con una barba più bianca del solito. 
Seconda ora: Filosofia.
La professoressa Dunn, la solita acida in astinenza da sesso, entrò in classe troppo sorridendete e smagliante. Charlie mi fece notare velocemente la fede al dito, ecco il perchè.
Terza ora: Storia dell'arte.
Il professor Anderson, vecchio anziano, amante della sua materia non entrava ancora. 
"Forse starà parlando con qualche collega fuori" dissi a Charlie.
"O forse è andato in pensione e non ce l'hanno detto" dichiarò lei continuando a scarabocchiare il suo nuovo diario scolastico. Tornai a guardare la città piena di vita frenetica, dalla finestra accanto a me. Primo ultimo giorno di scuola.
Dalla porta entrò un ragazzo, uomo direi, meno di 30 anni sicuramente. Biondo, naturale, occhi azzurri e barba leggera dello stesso colore dei suoi capelli. "Buongiorno" lasciò la borsa rossa sulla cattedra. 
"Buongiorno" ci alzammo tutti quanti come sempre. Lui ci guardò uno per uno, come se ci stesse leggendo nella mente, dopo si girò per andare a scrivere sulla lavagna 'Jonathan Hall'.
"Io sono Jonathan Hall, il nuovo professore di storia dell'arte" sorrise girandosi dopo aver finito di scrivere.
"E il professor Anderson?" perchè non mi sto mai zitta? Mi guardò tutta la classe.
"In pensione" rispose velocemente lui e Charlie mi guardò come per dire 'te l'avevo detto'.
Gli occhi troppo azzurri del nuovo professore mi distraevano da ciò che diceva a tutta la classe. Occhi attenti, seri, allegri e troppo giovani per appartenere ad un insegnante. Non prestai molta attenzione alla sua lezione, i miei occhi vagavano dai suoi occhi, al cielo di settembre fuori dalla finestra. Lo stesso colore. Primo ultimo giorno di scuola.

"Charlie, scometto che ti farai anche il professore" 
Durante la ricreazione si erano avvicinate le solite amiche oche vicino a Charlie.
"Massimo una settimana e te lo fai" disse un altra.
Infastidita da tutti quei commenti sulla mia migliore amica, mi alzai senza dire nulla, cercando di mantenere la calma e andai vicino la finestra per prendere un po' d'aria. In classe entrò un ragazzo, con i capelli ricci scuri, che riconobbi subito. Paul Davis. Il rappresentate d'istituto dell'anno scorso, nonché uno dei miei amici più stretti da quando sono qui. Mi avvicinai a lui velocemente e mi sorrise prima di informare tutta la classe che quel sabato ci sarebbe stata la festa di inizio anno, ovviamente aperta a quelli del terzo, quarto, quinto. Non è nulla di che, diciamo che è una preparazione alla vera festa. Il ballo di fine anno, ballo importantissimo soprattutto per le classi uscenti, invece era aperto a tutte le classi. Ci ricorda che comunque, durante l'anno ci saranno attività per tutti. 
"E questo è tutto" tutti gli altri ripresero a mangiare parlando fra di loro, invece lui mi guardò.
"Come stai?" lo abbracciai.
"Tutto bene, e tu miss non-mi-faccio-vedere-per-tutta-l'estate?" mi baciò la guancia e sciolsi l'abbraccio.
"Scusami, ma sono tornata dai miei e non ho avuto un attimo di pace" lo guardai desolata. "Tu che hai fatto quest'estate?" chiesi subito dopo.
"Sono stato qui, e nulla. Ho molte novità da raccontarti, ma ora devo continuare il giro per le classi. Ci vediamo all'uscita" ci sorridemmo e continuò il suo giro.

Passarono le ultime due ore della giornata, chimica e fisica, due delle materie che odio. Che bel primo ultimo giorno di scuola. 
Quando l'ultima campanella suonò tutti corsero fuori da quella classe, nessuno ne poteva più di una noiosa prima spiegazione di fisica. Io e Charlie rimanemmo in cortile e mentre le finiva la sua sigaretta io aspettavo Paul.
"Non ti danno fastidio tutti quei commenti?" perchè non mi sto mai zitta? 
"Si, ma ormai è l'ultimo anno che mi vedranno" sorrisi a quel pensiero. Finalmente libere.

"Emma, Charlie!" ci raggiunse un fantastico Paul sorridente. Charlie e Paul si abbracciarono, inutile dire che fra loro c'era stato qualcosa. 
Percorremmo la strada di ritorno tutti e tre insieme, Paul ci raccontò che Kyle aveva lasciato Clara, e che Clara aveva spaccato un bicchiere per la rabbia. "Questo si che è spettecolare" dissi io interrompendo Paul, e scoppiammo tutti e tre a ridere. 
"Ora arriva la parte più bella!" lo guardai cercando si ascoltarlo meglio per colpa del chiasso per strada. 
"...e lui...il bicchiere...tutti che ridevano...poi lei..." non riuscivo a sentire praticamente nulla, eravamo in piena città.
Mi sporsi poco di più per sentire almeno un altra parola, e in quel momento stesso mi pentii di averlo fatto. Mi ritrovai per terra per colpa di un ragazzo che, come me del resto, non guardava davanti a lui.
"Scusami" disse lui alzandosi e prendendomi la mano per aiutarmi ad alzarmi.
"No scusami tu, non guardavo" mi alzai pulendomi il palmo della mano, leggermente raschiato.












 
TADAN!
Allora ciao amici belli! Questo è il primo capitolo della mia nuova storia originale, sono emozionatissima nel pubblicarlo aw.
Spero sul serio che vi piaccia, ci ho messo il mio cuore per scriverla, e come si dice?

L'importante è averci provato. 
Fatemi sapere che ve ne pare. Dal prossimo capitolo arriva il bello <3

-Marika
  
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