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Autore: Daeva    23/12/2004    0 recensioni
Qui mi sono cimentata con la relazione tra Gendo e Shinji è_é/ E' un flash-back legato a una battuta di Kozo riguardo un incontro di "tre anni fa" tra i due...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gendo Ikari, Shinji Ikari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ODIO, SOLO PER TE Odio, solo per Te

-Tu, qui?..-

Shinji Ikari si dirigeva verso il Cimitero Comunale, stringendo con le manine di bambino le cinghie della cartella.
Stringendole quasi fino a tagliarvisi...
Oggi erano...Quanti anni erano passati dalla morte della mamma?
Otto anni?

Era troppo piccolo, troppo piccolo per ricordarsene.
La mamma.
Nient'altro che sensazioni.
Che ombre.
Che profumi.

A volte rimpiangeva che non avesse ricordi del periodo che aveva passato nel suo utero.
Sarebbe stato già qualcosa.

La mamma.

Forse l'unica che gli aveva voluto bene.
Forse l'unica che aveva avuto cura di lui.
Quell'altro cosa gli aveva dato? Cosa gli aveva lasciato?
Della mamma aveva sensazioni, di quello niente.

Solo un ricordo, luminoso per quanto freddo: le sue spalle, la sua schiena, la sua figura un pò curva che si allontanava da lui, solo davanti a un binario, in attesa del suo tutore.

Il tutore: un uomo talmente insignificante che non lo chiamava neanche per nome.
Ma tutti gli esseri umani erano insignificanti per lui.

Tranne la mamma, che amava.
Tranne il papà, che odiava.

Ma erano sensazioni troppo forti per un bambino di quell'età, sembra così strano, a guardarlo aggirarsi nel cimitero bianco e freddo, così strano che in un bambino così piccolo, così indifeso, così.. fragile?, possa nascondersi un sentimento così assoluto e integro come l'odio.

Sarà odio?
Davvero odi il papà?
Davvero odi l'unica persona che potrebbe essere il tuo legame con il mondo, il tuo legame..Con la mamma?

Shinji alzò adesso la testa, per vedere dove stava andando.
Non era mai venuto a trovare la sua mamma, anche perchè non sapeva dove fosse, dove dormisse.
Le ultime lacrime che aveva versato erano state per quell'uomo.
Lo detestava anche per questo.
Non poteva sopportare di aver pianto per lui, di aver pianto per lui e non aver potuto piangere per la mamma.
Quindi quel giorno non era andato a scuola per redimere le sue colpe di figlio assente.
Assente, ma non per sua decisione.
Non avrebbe mai permesso a quell'uomo di impedirgli di vedere la mamma.
Non avrebbe mai permesso a quell'uomo di nascondere alla mamma le sue lacrime.

Era tutto il giorno che girava con la sua cartella sulle spalle, era quasi sera...Ma non importava, avrebbe passato quel cimitero centimetro per centimetro per trovare la mamma.
La cartella che per un attimo pesò come un macigno, quando, nel bianco splendente del cimitero, tra tutte quelle lapidi grigie e fredde, una sagoma, una sagoma obliqua e scura di un uomo.

Un uomo?..

-Tu, qui?-

Non piangere Shinji, non piangere ancora per lui.
Un bambino con gli occhi soffocati dall'odio.
Non fu un bello spettacolo per Gendo Ikari, che in quell'anno aveva quarantacinque anni, quarantacinque anni di nulla.

I due rimasero così, in silenzio, per parecchio, troppo tempo.
"Forse non è mio padre, forse è un fantasma" pensò Shinji.
"Forse non è mio figlio, forse è un fantasma" pensò Gendo.

Ma che avrebbero mai potuto fare, nel terrore di ferirsi e sanguinare?...

Non avendo ricevuto risposta alla domanda, Gendo si voltò verso la lapide grigia di Yui la madre, verso la lapide grigia di Yui la moglie.
Shinji distolse lo sguardo da quell'uomo, per posarli sui gigli bianchi sdraiati sul terreno, di fronte la lapide che adesso era l'unico oggetto dell'interesse di quell'uomo che era suo padre, che sarebbe dovuto esserlo.

Papà, perchè non ti interessi di me? Perchè non guardi me? Papà? Non mi vuoi bene?
Inconsciamente, provando disgusto di sè, Shinji pensava quelle cose, mentre il silenzio, come una leggera nebbia, aveva avvolto quelle due persone tristi, nel freddo cimitero.

Continuò a tacere, ma per una volta, tentò di dimostrarsi determinato e si avvicinò alla lapide.
Di fianco a quell'uomo.

Lei non è solo tua.

Shinji guardò la lapide, ancora.
Adesso cell'aveva di fronte. Proprio davanti.

Yui Ikari.

Questa lapide scura, questa lapide nera è la mamma?
In questo terreno bianco, in questo terreno freddo riposa la mamma?

Come puoi vegliare su di me da qui, mamma?
Come puoi stare sempre al mio fianco se sei qui, mamma?

In quel momento, avrebbe tanto voluto sentire la voce del papà.
Avrebbe voluto che lo consolasse.

Il fatto che Gendo Ikari non fece niente di tutto ciò, confermò l'opinione che si era fatto su di suo padre.

Ma perchè pensava ancora a lui, maledetto mostro, mentre era al cospetto della mamma?
Non doveva piangere per lei?
Non voleva piangere solo per lei?
E perchè piangeva ancora, di nuovo, per suo padre?

Senza fare rumore, senza singhiozzare per la paura di infastidirlo, pregando che non si voltasse verso di lui, che non lo vedesse piangere, ancora, per lui.

Ma suo padre se ne accorse, pur senza guardarlo.
Ma suo padre non pianse, suo padre non piangeva.
Non piangeva più, nè per lui, nè per la mamma, nè per nessun'altro.
Come poteva piangere ancora?

"Parlami. Parlami papà. Ti prego. Parlami." pensava il bambino a testa bassa, mentre sentiva l'uomo voltargli le spalle per andarsene.

-Shinji..?-

Arrivò come un battito di cuore, come un'onda di sangue nell'anima.

Shinji si voltò di scatto verso il volto del padre.
Fu costretto a socchiudere gli occhi, perchè era controluce.
I suoi occhi da bambino, feriti dalle lacrime, furono ancora feriti dal sole.

Il sole è una cosa buona. Allora perchè fa così male?
Perchè fa così male guardare il sole, papà?

-..Ci rincontreremo?-

Gli chiedeva qualcosa? Qualcosa? Proprio a lui?
Di nuovo. Come un'onda.
Odio. Solo odio per te, papà.

-No.-

Suo padre era fermo, di spalle, col volto piegato di profilo, con gli occhi fissi su di lui.

Tu mi hai rifiutato papà. Dunque anch'io rifiuto te.
Perchè io ti odio, quanto tu odi me.

Compiaciuto del suo gesto, Shinji non volle abbassare lo sguardo davanti a suo padre.
Non voleva abbassarlo, ma lo fece.
Il sole fa troppo male. Non si può fissarlo.

-Fà come vuoi. Non mi sei certo necessario.-
-Ti odio, papà.-

Gendo voltò la testa davanti a sè, distogliendo l'attenzione dal figlio, di nuovo.
-Capisco.-



note: Durante alcuni episodi della serie, sembra tutti siano a conoscenza di un'incontro tra Gendo e Shinji, avvenuto "tre anni fa" al cimitero.
Credo sia una cosa importante, tuttavia nella serie non si sà cosa sia successo quel giorno.
Questa è la mia ipotesi.
   
 
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