Anime & Manga > Evangelion
Ricorda la storia  |      
Autore: Daeva    23/12/2004    0 recensioni
Un raccontino che vede un confronto tra Asuka e Rei ^_^ E' la spin off della scena in ascensore dell'episodio 22.
Ha a che fare col concetto di "ruolo", e ho cercato di dargli un retrogusto da "messinscena".
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Asuka Soryou Langley, Rei Ayanami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Una spiacevole coincidenza.
In altro modo non può descriversi il fatto che Asuka si trovò davanti, proprio nel momento in cui non voleva vedere nessuno, una delle persone che più...
"Accidenti! Questa non ci voleva proprio!.."

Dall'altra parte dell'ascensore, Rei aspettava silenziosamente che la porta scattasse appena raggiunto il suo piano.
Ovviamente aveva evitato di salutarla.
Sapeva perfettamente che la Second non avrebbe mai sopportato di sentirsi salutare da lei.

Le porte si chiusero, e la stanza di ferro iniziò a muoversi, mentre il contatore scandiva la sua faticosa salita.

Ostilità.

Repressione.

La Second in quel momento era una stupida scatola di cartone riempita fino all'orlo di polvere da sparo.
Bastava una parola. Una frase. Un sospiro da parte avversa, e sarebbe esplosa.
"..Se dice qualcosa và a finire che la picchio..."

Tuttavia troppi segnali d'aiuto, dietro quell'aria corrucciata.
Tutti hanno bisogno di qualcuno per sfogarsi.
D'altra parte è più forte di lei.
Il disagio altrui le è insopportabile.
Così come le è insopportabile la rabbia delle persone quando sfogata verso oggetti inanimati piuttosto che verso sè stessi.

Quando si è il proprio errore, la causa del proprio malessere e non ce se ne rende conto, per testardaggine.
O più semplicemente, per cecità. Salvare le apparenze.

-Senza aprire loro l'animo gli EVA non si muovono.-
Questa è una dichiarazione di guerra.

Asuka non crede alle sue orecchie.
Non intuisce il pericolo cui và in contro? Sapeva che avrebbe dovuto tacere, ma non l'ha fatto.
Perchè le parla? Perchè proprio ADESSO?!

-Vorresti dire che gli stò chiudendo l'animo, parli forse di me?!-
Domanda stupida, risposta ovvia.
-Esatto. Anche negli EVA c'è un animo.-
-..In quelle bambole?!-
Il tono di scherno di chi si vuole nascondere la verità.
Chiami bambola tutto ciò che temi?
Chiami bambola tutto ciò che ti mette davanti alla tua debolezza, la tua incapacità di essere sola?

Hai paura del buio, e vuoi qualcosa che ti stia accanto.
Hai voglia di piangere, e vuoi qualcosa da stringere.
Hai odio nel cuore, odio stupido, e vuoi qualcosa da schiacciare, qualcosa da strappare.
E questo qualcosa lo odi, perchè ne hai bisogno.
-...Dovresti saperlo.-
-Ah ! Certo che per avermi rivolto tu la parola forse domani nevicherà...- constata sarcastica Asuka -..Cosa c'è, il sapere che non potrò più pilotare l'EVA ti rende così tanto felice?!-

Ti prego...Credi davvero che la mia felicità possa dipendere dalle disavventure altrui? Tendi sempre a sopravvalutarti.
Bambina egocentrica che vive in un mondo di bambole. Che bambole non sono.

-Non c'è nulla di cui preoccuparsi, se un'Angelo dovesse attaccare ci penserà Sua Eccellenza l'Invincibile Shinji a sconfiggerlo! Noi non dovremmo più fare assolutamente nulla.. Oltre a Shinji non c'è bisogno di nulla!!- continua Asuka, esasperata.
Si stà scoprendo, scoprendo fin troppo.
Stà sbagliando, ma ormai troppo tardi. Troppo tardi per spegnere quella fragile miccia, l'orgoglio che muore, l'orgoglio ferito.

Non è salutare costruire il proprio Ego sul solo orgoglio.

-Ah.. certo che per essere compatita non solo da Shinji ma anche da una bambola meccanica come te devo essere proprio arrivata alla fine!-

Io non sono qui per essere schiacciata e strappata da te. 
Non vedi che non mi turbi? Non vedi che non mi tocchi?
-Io non sono una bambola.-

-Stà zitta! Ma se fai esattamente tutto ciò che ti viene ordinato?!-
Ah..Tale è una bambola?
-...Se il Comandante Ikari ti ordinasse di morire tu moriresti, no?!-
Il problema è che non lo farebbe mai.
-Certamente.-

Asuka non può sopportare l'indifferenza all'esistenza.
E' illogico, innaturale, stupido.
Qualcosa le sfugge, e non è solo una questione spirituale.
Scatta in avanti, come se qualcosa al suo interno le ordinasse di farlo, come se qualche filo invisibile da marionetta si strappasse, come se una maschera cadesse.

Uno schiaffo che scocca impertinente, quasi all'unisono con la porta dell'ascensore che si apre.
Proprio in tempo, ultima salvezza, uscire da quel buco freddo in cui la sua fragile anima era sottoposta ad autopsia senza il suo consenso.

-E infatti sei proprio una bambola! Tu ti comporti come una bambola, e per questo io ti ho odiato da sempre!!!-

...Non vedi che non mi turbi? Non vedi che non mi tocchi?...

-Tutti...TUTTI... Io vi odio tutti!-

La porta dell'ascensore si chiude, come un sipario su una tragedia.
E lascia Asuka dietro le sue quinte di cristallo, ormai esplosa, ma nient'affatto svuotata da quel terribile stridore di nervi dentro di sè.
Consapevole di aver mostrato uno spettacolo che sarebbe stato meglio evitare di mettere in scena.

L'ascensore riprende la sua salita, e Rei sente il calore dello schiaffo sulla sua guancia.
Un sospiro, e di nuovo gli occhi sulla porta.
Gli occhi sul sipario.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Evangelion / Vai alla pagina dell'autore: Daeva