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Autore: Mischa_Lecter    07/05/2014    1 recensioni
Nella speranza che nessuno di voi lettori reputi la mia idea una bestemmia, ho deciso di trascrive la storia di Final Fantasy X in un romanzo così da poter allietare anche chi non ha avuto il piacere di giocarci.
Genere: Avventura, Fantasy, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tidus, Yuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Proseguimmo sulla strada principale camminando sulle piattaforme di legno e giungemmo ai margini del bosco. Li, dove iniziava un piccolo sentiero ciottolato nascosto fra la vegetazione, ritrovammo il resto del gruppo che ci attendeva.
“Tutto bene? E' forse successo qualcosa?” Chiese Wakka alla Guardiana notando che fra i compagni aleggiava una strana aria. Lei sospirò e mi cacciò un'occhiataccia gelida, possibile che quella donna ce l'avesse sempre con il mondo intero?
“Yuna desidera che lui si unisca a noi.” Disse spazientita.
“COSAA?” Urlammo io e Wakka all'unisono e scambiandoci un'occhiata. “Yuna, ti rendi conto di quello che dici?” Disse il rosso camminando verso di lei nell'intento di farla ragionare. “Sarà un genio a Blitzball ma con i mostri è un novellino. Non mi sembra il caso di far di lui un Guard...” Ma Yuna lo zittì con un cenno della mano. “Vorrei che mi stesse vicino.” Cadde il silenzio, Wakka saltò su se stesso incredulo e Yuna arrossì abbassando il viso sulle sue scarpe.
Decisi quindi di rompere il ghiaccio e avvicinarmi.
“Come mai questa scelta improvvisa?” Le chiesi tranquillamente e lei parve imbarazzarsi ulteriormente alla mia domanda. Iniziò infatti a giocherellare nervosamente con le proprie dita balbettando qualcosa nell'intento di trovare le parole giuste che però non udii mai perchè Lulù intervenne ricordandoci la nostra priorità, recarsi al Tempio. L'Invocatrice colse la palla al balzo e, con un inchino di scuse, s'incamminò lungo il sentiero lasciandomi confuso.
Passeggiammo fra i timidi raggi di sole che filtravano attraverso la fitta vegetazione, ogni tanto qualche libellula ci svolazzava intorno oppure qualche uccello cinguettava sui rami sopra le nostre teste, nessuno osava più parlare.
Dopo circa un'ora giungemmo in prossimità di un ponte a ridosso di un piccolo torrente. Li avvistammo due visi familiari, Luzzu e Gatta della Milizia, seduti sulla ringhiera a riposare.
“Ma guarda, l'Invocatrice e i suoi Guardiani! Che onore incontrarvi qui!” Disse Luzzu, il più grande dei due, girandosi verso di noi. Yuna fece un inchino e Gatta, emozionato, si insinuò nel discorso. “Anche noi combatteremo!” Esclamò con decisione alludendo al loro viaggio, mentre il più grande gli rivolgeva uno sguardo quasi fraterno. “Certo! Faremo presto la nostra parte!” Dopo di che si congedarono con un inchino e, con passo rapido, si allontanarono intonando un coro Miliziano.
Iniziavo ad avere fame, il mio stomaco brontolava selvaggiamente ma ancora del Tempio non si scorgeva nemmeno l'ombra lontana. Oltrepassammo il ponte e proseguimmo costeggiando il margine del torrente che scorreva sotto i nostri piedi sperando che, ben presto, saremmo giunti a destinazione. Poi, finalmente, il paesaggio cominciò a mutare. La vegetazione si diradò e il sentiero ciottolato davanti a noi si interruppe bruscamente su una massiccia scalinata spezzata di tanto in tanto da pianerottoli illuminati da grosse torce infuocate.
Stavo per mettere felicemente piede sopra il primo gradino quando Wakka mi sbarrò la strada con il suo corpo e un'espressione di sfida.
“Vacci piano! Questa scalinata ha un'importante storia alle spalle, il grande Ohalland si allenò qui.” E dicendo questo vidi comparire dietro di lui la squadra al completo dei Besaid Aurochs intenta a sghignazzare e a riscaldare i muscoli delle gambe.
Il mio stomaco brontolò nuovamente ma non potevo certo ignorare il messaggio che loro mi stavano mandando. “Una corsa, eh?” Dissi passando loro davanti con aria di superiorità e mettendomi in posizione davanti il primo scalino. “Non crederete di battermi, spero!”
I giocatori di Blitzball seguiti dal loro capitano sghignazzarono nuovamente e si misero in posizione pure loro a fianco a me, poi il mio amico si rivolse a Yuna incaricandola di dare il via. La ragazza si fece avanti, alzò il braccio urlando “Pronti, ai posti...” e poi, senza concludere, iniziò a correre sugli scalini ridendo come una bambina e lasciandoci tutti indietro. Colti alla sprovvista, chi prima e chi dopo, partimmo alla volta del traguardo. Vidi Yuna mettere piede sull'ultimo scalino e accelerai il passo deciso a non farmi battere dai compagni di squadra, ma giunto a metà capii che qualcosa non andava.
Qualcuno tornò indietro allarmato e Wakka urlò. Scambiai un'occhiata con gli altri Guardiani, qualche scalino sotto a prendersela comoda, e anche i loro volti cambiarono espressione. Corremmo alla volta della cima e ci ritrovammo in uno spiazzo molto amplio dove Wakka aveva già estratto il suo pallone blu e bianco e Yuna si trovava faccia a faccia con quella che, evidentemente, era una nuova emanazione di Sin.
La scaglia era molto diversa da quelle solite che avevamo combattuto fin'ora, era possente e come rannicchiata su se stessa ricoperta da pelle scura dall'aria molto spessa. Tirai fuori la Fraternity ma, in tutta onestà, la prima cosa che pensai fu che “quella cosa” non si sarebbe certo fatta scalfire da un “coltellino” come la mia arma. I miei pensieri, però, vennero interrotti dalla scossa che mosse il terreno che si frantumò rivelando grossi tentacoli ondeggianti che si fiondarono sull'Invocatrice.
La situazione non fa che migliorare.
Lulu si precipitò a fianco alla sua protetta parandocisi davanti e, in men che non si dica, alzò le sue braccia al cielo evocando il potere del fuoco per colpire l'avversario. Fu uno spreco d'energie perchè i grossi tentacoli assorbirono il suo attacco lasciandola impotente tanto che toccò a Kimahari precipitarsi con un salto a colpire, con la sua lancia, l'avversario per salvare le sue compagne che si allontanarono di corsa.
“NON PROVARE MAI PIU' A TOCCARE YUNA, BRUTTO ESSERE SCHIFOSO!” Il capitano dei Basai Aurochs si imbestialì e caricò un colpo con il suo pallone che andò a schiantarsi contro i tentacoli abbattendoli.
Ora le nostre forze si dovevano concentrare contro quell'unica scaglia. Provai a lanciarmi a capofitto sulla corazza ma, come avevo previsto, il suo corpo era più resistente dell'acciaio e rimbalzai all'indietro rovinando a terra perdendo la presa sulla spada che scivolò via di qualche metro. Ruotai la testa dolorante a destra e vidi Lulu stringere la spalla a Yuna per poi incamminarsi verso l'avversario sicura che, questa volta, il suo attacco non avrebbe fallito.
Una palla infuocata comparve sopra la sua testa e, con forza, la scagliò contro l'avversario che bruciò urlando di dolore. Forse ce l'aveva fatta.
La scaglia sussultò e, piano piano, si aprì come un baule rivelandone il mostro che era celato al suo interno. Niente di troppo amichevole, aveva due arti lunghi e sottili dotati di tentacoli ondeggianti come quelli che Wakka aveva sconfitto prima, una larga bocca e una testa corazzata.
Senza troppa cortesia, arcuò il grosso testone all'indietro e sputò una sostanza gelatinosa che finì addosso a Kimahari. Egli parve risentirne perchè si accasciò su se stesso sudando e contorcendosi.
“KIMAHARI!” Chiamò Yuna. “E' stato avvelenato...” Sentenziò Lulu.
“Maledizione!” Digrignai i denti e cercai di ritirarmi su, gattonai fino la spada e l'afferrai rimettendomi in piedi.
“TUTTO BENE?” Mi urlò Wakka, ed io accennai con la testa in risposta. Egli tirò su un pollice della mano e si rigirò contro il mostro preparandosi a spedirgli addosso nuovamente la sua arma, ma prima che riuscisse a calciare la palla il mostro ricacciò la testa all'indietro e richiamò a se il potere dell'acqua, dunque era dotato di magie elementari come quelle di Lulu.
Ci preparammo a subire il potente colpo, ma in quel momento Yuna si parò dinnanzi a noi. La vedemmo ruotare lo scettro ma questa volta Valefore non fece la sua comparsa, al contrario parve non accadere nulla se non che nel momento in cui il colpo del mostro si abbattè su di noi non subimmo alcun danno. L'Invocatrice ci aveva protetti con una delle sue magie bianche. Poi si girò verso il Ronso, ruotò nuovamente l'asta e lanciò una magia contro di lui che si rimise in piedi guarito, finalmente, dall'avvelenamento.
Sollevato, intercettai lo sguardo di Wakka che assentì con la testa, caricammo un colpo e ci fiondammo sul mostro colpendolo gravemente mentre Kimahri, con una sua formidabile tecnica, gli sparava addosso.
Tirammo un sospiro di sollievo quando finalmente vedemmo i consueti brillii luminosi disperdersi nel cielo, ce l'avevamo fatta anche questa volta.
“Fiuu! Ce la siamo vista brutta, eh?!” Disse cacciandosi per terra per riprendere fiato. “Ma senti Tidus, anche voi avete i mostri a Zanarkand?” Mi chiese. “Pochi, ma se escono è la fine.” Risposi su due piedi, poi ci ripensai. “Ehi, un momento. Da quand'è che mi credi?”
Il ragazzo si fece serio. “Stavo pensando che forse le vittime di Sin non muoiono...forse finiscono in un'altra epoca e magari un giorno potranno tornare...” Disse abbassando il viso quasi vergognandosi delle sue stesse parole. Lulu incrociò le braccia al petto spazientita.
“Sei davvero incredibile!” Disse secca. “Elucubri assurdità per non accettare la realtà dei fatti.” Eccola che ripartiva con le sue frasi cattive. “Sin non portò via Chappu, lo schiacciò e lo getto dalla costa di Djose. Tienilo bene a mente Wakka, perchè tuo fratello non tornerà!” Tagliente come sempre, la donna lo zittì passando oltre sotto i nostri occhi increduli. “ Ah, e un altra cosa: nessuno potrà mai prendere il suo posto, nessuno! Così come nessuno potrà mai sostituire Jecht o tanto meno Braska, è un pensiero stupido che alimenta solo la sofferenza.” Detto ciò si incamminò sulla nuova rampa di scale che le si parava davanti e sparì seguita da Kimahari e Yuna decisa a farla ragionare.
Rimanemmo soli e in silenzio, questa volta Lulu lo aveva spremuto per bene senza tatto come al solito.
“Wakka...” Sussurrai debolmente avvicinandomi al ragazzo riverso su se stesso, ma lui tirò con forza un pugno sul pavimento. “Lascia stare, non preoccuparti. Infondo già lo sapevo che nemmeno io potevo sostituire Chappu, sono cose che succedono.” Aveva gli occhi lucidi. “Coraggio, se sei tutto intero proseguiamo.” Chiuse il discorso rialzandosi e voltandomi le spalle.
Wakka, Lulu e Chappu...fra loro era successo qualcosa ma qualunque cose fosse non volevo immischiarmi.

  
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