Inspiro a fondo l'aria. Non ha un buon odore. I polmoni
si gonfiano. E' così buffo.
Alzo gli occhi, fisso per qualche
secondo il muro tumefatto, quel qualcosa che marcisce e che... ... Mi
sollevo con fatica, ma non avrebbe senso rimanere lì dentro a
stagnare.
Stagnare. Stagnante. Mi guardo ancora intorno. Vivo
in questa casa da appena un anno. E' stato il Comandante Ikari a disporre
così.
Un luogo per me. Solo per me. Per crescere. E diventare
forte. ... Eppure ho la sensazione che tutto qui dentro stagni. Che
tutto qui dentro marcisca.
Mi diriggo verso la doccia. E' stupido
che pensi a queste cose. Non hanno importanza, conseguentemente non è
lecito che vi sprechi ulteriore tempo.
Apro il getto d'acqua, mi infilo
sotto il suo scorrere. Scorre. Placida. Calma e costante. Come fosse
una carezza. E forse le uniche carezze cui posso
ambire.
Carezze. Rabbrividirei se ne ricevessi.
Che sia
l'acqua che scorre o la mano di una persona.. Farà differenza?
Io
non lo credo.
Non aspetto mai che l'acqua raggiunga un grado
sopportabile di temperatura. Solitamente quando si apre è gelida, poi
diventa lentamente sempre più calda, fino a fermare la sua temperatura a
quella effettivamente indicata dai rubinetti. Potrei stare ore qui sotto,
ma sò che è impossibile.
Sò che è inutile.
Ma cos'è poi
importante? Cos'è che non è inutile?
Le persone basano le proprie
scelte su cosa è inutile o importante? Io non lo credo. Non sono molte
le persone che si comportano secondo questi criteri elementari.
Le
persone basano le proprie scelte solo su ciò che trovano piacevole. Quindi
se io fossi come tutti gli altri, probabilmente dovrei rimanere sotto questa
acqua.
Guardo il mio viso allo specchio, cercando di capire cosa
rappresenti. O più semplicemente, mi guardo allo specchio per vedere se
sono ancora io. Se sono ancora in grado di camminare.
...Se io mi
ammalassi, cosa succederebbe? Probabilmente nulla, probabilmente di
tutto. Sarei soppiantata da un altro ragazzo, un altro
pilota. Inizialmente ero io il pilota della Nerv, mentre Ikari era stato
chiamato come mio sostituto, nel periodo in cui rimasi ferita. Ma adesso
sembra il contrario. Adesso lui è il pilota più importante, e io sono il
suo appoggio. Forse dipenderà per il semplice motivo che il suo EVA è un
modello più recente. ...
Ma chi voglio prendere in
giro?
Anche Soryu è un appoggio, nonostante il suo EVA sia il modello
specifico per il combattimento. ...Ma che senso ha farsi problemi
simili?
Ciò che caratterizza la mia importanza non è certo data da cosa
io piloti.
...
Cosa caratterizza la mia importanza? Molte
cose, molte cose tutte insieme.
I suoi occhi su di me, le sue mani
bruciate.
Tuttavia ho la certezza che se se venissi a mancare, un nuovo
pilota prenderebbe il mio posto per l'EVA. Se venissi a mancare, un nuovo
succedaneo prenderebbe il mio posto al suo fianco.
E forse la mia
importanza è data proprio dal fatto che io sia inutile. E la mia inutilità
è data dal fatto che io sia fin troppo importante. Importante per lo 00,
importante per l'entryplug, importante per il Comandante Ikari, per la
Dottoressa Akagi, per Ikari e per Soryu.
Il paradosso. Essere
indispensabili solo per la propria vacuità. Perchè come un riflesso, faccio
da eco al vuoto degli altri.
Che tutti abbiamo bisogno di me, e io non
abbia bisogno di nessuno. Tali sono le disposizioni. L'importanza di una
persona è data solo dall'importanza che tutte le altre persone hanno per
lei. E' così, esatto? E' per questo che Ikari pilota l'EVA, per questo
che Soryu pilota l'EVA. Pilotare l'EVA equivale a vivere? Quindi se un
giorno l'EVA venisse a mancare, cosa ne sarebbe di me?
Sarei un trono
vuoto.
No. Perchè potrei in ogni caso contare sull'importanza che
quelle persone mi hanno dato. Ma chi può dire che l'importanza di qualcuno
nella vita di un altro sia una cosa positiva? E' per l'importanza di una
persona che il Comandante Ikari non mi ha mai insegnato quando
sorridere. Per l'importanza di una persona se la dottoressa Akagi a volte è
così gelida. Per l'importanza di una persona se il secondo pilota mi prende
a schiaffi. Per l'importanza di una persona se Ikari a volte mi
invidia.
E allora? Cos'è? Cos'è che mi permetterebbe di vivere al
di fuori di tutto questo? E' possibile un mondo dove io non sono io, un
mondo senza di me?...
Sicuramente è possibile. Ma io non riesco a
immaginarlo.
Mi sistemo la casacca dell'uniforme, afferro la cartella
il cui peso mi irrita ma al tempo stesso mi piace, perchè dimostra che le mie
braccia servono a qualcosa. E fuori da questo luogo, che marcisce e stagna
come me, nonostante sia vuoto. Un altro giorno inizia, ed un altro giorno
và vissuto.